orge
Cena da Salvatore
di simona72
07.06.2024 |
690 |
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"Marco allunga una mano e le tira fuori mentre comincia a schiaffeggiarle..."
Racconto di pura fantasia.Questo racconto chiude la saga di Marco e Simona a Riccione. Per capire le interazioni tra i racconti, vi invito a leggere gli altri 4.
Marco mi raggiunge al monolocale, è la mia ultima serata al mare.
È parcheggiato davanti al mio alloggio e mi chiama al cellulare.
"Ti porto a cena fuori, sbrigati che sono affamato!"
Resto un attimo sorpresa, pensavo volesse usarmi per bene e dare sfogo alle sue perversioni, ma non oso ribattere e lo tranquillizzo che sarò pronta in un attimo.
Per fortuna mi ero già docciata e truccata, devo solo mettere un abito sulla lingerie che avevo scelto per accoglierlo.
Opto per un miniabito color fucsia con scollo quadrato dal quale esce il pizzo del balconcino nero, arriva praticamente sotto al sedere quindi opto per un paio di scarpe tacco 12 per slanciare le mie gambe.
Prendo veloce la borsetta e mi affretto a raggiungere Marco.
"Che vestito da troia! Vuoi che ti guardino tutti al ristorante? "
Mi allungo ad assestargli un bacio sulla guancia e sorrido maliziosa.
Partiamo in mezzo al traffico fino al bivio per la tangenziale. La macchina si dirige verso l'interno, mi fido di lui e non chiedo dove mi sta portando.
"Vorrei farti degustare del pesce genuino in un posto molto semplice ma che vale veramente la strada che ci aspetta. "
Effettivamente guida per una buona mezz'ora.
'Eccoci arrivati."
Mi guardo intorno e vedo un grande parcheggio con al centro un piccolo casolare in legno.
Intorno parcheggiati ci sono alcuni camion e furgoncini e poche auto molto spartane.
"Credo di essere troppo elegante! Accidenti dovevi dirmelo!"
Marco scoppia a ridere di gusto, mi guarda con una luce perversa negli occhi che quasi mi spaventa ma al tempo stesso mi provoca una fitta allo stomaco.
"Ti farai riconoscere anche qui vedrai..."
Parcheggia tra 2 camion, scende e mi viene a prendere .
Mi tiene per la vita e mi sospinge verso l'ingresso del ristorante.
Ci accoglie un uomo sui 60 anni, nonostante la sua stazza, resta comunque piacevole da guardare.
"Ehilà Marco! Quanto tempo! Ah sei in compagnia vedo! Piacere Salvatore! "
"Ciao carissimo! Non ho prenotato, spero ci troverai un tavolino. Questa deve essere una serata speciale per la mia amica Simona! Voglio che possa assaggiare il miglior pesce della zona! "
Io sorrido e gli porgo la mano.
"Prego venite ho giusto un tavolo qui nella piccola veranda.
Lo seguiamo, attraversiamo tutto il piccolo locale per raggiungere la veranda.
Coi tacchi così alti ed il vestito corto e lo scollo mi sobbalza tutto.
Tette e culo.
Il locale è tutto pieno, noto con interesse che sono l'unica donna.
Ci saranno una decina di tavoli in sala e tre sulla veranda.
Guardo con curiosità, ci saranno più o meno una quindicina di uomini. Alcuni seduti insieme alcuni soli.
Tutti hanno alzato gli occhi per guardarmi.
Non passo certo inosservata.
L'età è veramente varia, dal giovane all'uomo sui 60 anni e forse un paio anche di più.
Ci sediamo e Salvatore ci porta i menù e una bottiglia di prosecco bello fresco.
Marco lo versa e mi incita a fare un brindisi.
"Bevi! Ti vedo un po tesa."
Butto giù tutto il bicchiere d'un fiato.
Me ne versa un altro.
"Cosa hai in mente? Perché mi hai portata qui?"
"Il pesce migliore vicino a Riccione! Bevi!"
Bevo a piccoli sorsi e mi guardo intorno.
Negli altri 2 tavoli sono seduti 4 uomini, credo siano camionisti, hanno la pancia prominente e credo non siano nemmeno italiani, hanno tratti dell'est.
La mia mente comincia ad offuscarsi e inizio a fantasticare, credo che il pesce arriverà molto tardi nei nostri piatti.
Marco sorride ai 4 commensali, mi guarda e mi ordina di andare in bagno.
Attraverso di nuovo tutta la sala sotto gli sguardi ora libidinosi.
Guardo meglio e nell'angolo, oltre ad altri camionisti e a qualche uomo distinto, noto 2 ragazzi di colore .
Entro in bagno e mi rinfresco un attimo, nel mentre suona il cellulare. È Marco!
"Dai troia che qui si stanno scaldando! Esci non prima di esserti tolta tutto l'intimo!
Guarda chi ti interessa e fagli il regalo! Muoviti che ho il cazzo che esplode!"
"Sei un porco pervertito! "
Ho il cuore a mille, tolgo il perizoma umido di umori, poi sfilo il balconcino.
Respiro per un po cercando di calmarmi, questa situazione è veramente oltre il limite.
Esco dal bagno con gli indumenti in mano.
Le tette si muovono come tortine di gelatina, i capezzoli bucano il tessuto e sono evidenti agli occhi di tutti tanto che sono puntati proprio lì.
Alcuni sghignazzano e si sussurrano qualcosa all'orecchio. Due vecchi hanno quasi la bava alla bocca. Mi avvicino al loro tavolo e lascio il reggiseno. Nel chinarmi fanno bella vista le mie tettone coi capezzoli che esplodono dalla eccitazione. I vecchietti strabuzzano gli occhi e si leccano le labbra , contemporaneamente uno di loro si strizza il cazzo attraverso il pantalone.
Io mi avvio verso la veranda ecciata come una cagna in calore e depongo il perizoma sul tavolo dei Rumeni.
Nel locale è calato il silenzio. Nessuno osa proferire parola.
Mi risiedo davanti a Marco e butto giù il vino tutto d'un fiato.
Resto col vestito al limite della indecenza tenendo le gambe divaricate.
Le tette quasi in bella vista.
Marco allunga una mano e le tira fuori mentre comincia a schiaffeggiarle.
Mi strizza i capezzoli facendomi mugulare di dolore.
"Salvatoreeee!" Marco lo chiama a gran voce.
Lui arriva con passo veloce. Guarda la scena e resta un attimo stralunato.
"Puoi comunicare alla sala di fianco che qui c'è l'antipasto se vogliono! "
Le sue mani continuano a strofinare i capezzoli duri e lunghi.
Gli umori della mia vagina cominciano ad imbrattare il vestito e la sedia.
"Mmmm siii contiunua non fermarti!"
Intanto sulla veranda si è formato un gruppo di guardoni, i loro pantaloni sono tutti tesi e le loro mani strusciano il rigonfiamento.
"Voglio due di voi che le si attacchino alle tette come foste dei vitelli attaccati alla Vacca."
I due vecchietti mi restituiscono il reggiseno, girano la sedia e si attaccano ai miei capezzoli.
"Ohhh siiiii mungetemi!"
Succhiano, mordono e leccano, poppano come dei veri vitelli.
Le mie mani sono sulle loro teste e accompagno i loro movimenti.
"Chi vuole giocare con questa vacca si faccia avanti!"
"Guardate come cola dalla figa!"
Mi sento sollevare dalla sedia e mi appoggiano su un tavolo.
I vecchietti si attaccano di nuovo ai capezzoli mentre i Rumeni dopo avermi restituito il perizoma si dedicano ai miei buchi.
"Qualcuno le tenga aperte le gambe!"
Per me è veramente troppo! Appena mi bloccano le gambe e uno dei Rumeni mi infila le dita in figa inizio ad urlare tremare e sborrare come una fontana!
"Sborrrooooo! Godoooooo"
Qualcuno mi prende per i capelli e un cazzo di dimensioni equine inizia a farsi largo nella mia bocca. Mi stantuffa quasi soffocandomi! Vomito muco, ho gli occhi pieni di lacrime ma riesco a vedere che è uno dei camionisti con la pancia che sfodera una dotazione paurosa.
"Dai vacca facci divertire! "
Marco è seduto che guarda la scena.
"È tutta vostra! Usatela fino a quando non vi implora di smettere!"
Salvatore arriva con un cestino pieno di preservativi.
Li mette sul tavolo poi si siede vicino a Marco.
I due porci si tolgono i pantaloni e gli slip e sfoderano il loro cazzi che sembra duro come il marmo e cominciano a segarsi godendosi lo spettacolo.
"Ci vorrebbe un cavalletto e delle corde!"
Io sono assalita da almeno 5 maschi, i capezzoli sono ormai sensibili e devastati ma i vecchietti non accennano a mollare la presa.
Marco si riveste ed esce.
Ho un attimo di terrore, ma non ho tempo di pensare troppo perché uno dei Rumeni ha indossato il preservativo e mi sta scopando la figa mentre il suo compagno mi trastulla il clitoride. Altri 2 mi tengono spalancate le gambe e qualcuno comincia a tormentare e penetrare con le dita Il buco del culo.
Colo come una cagna in calore, vorrei urlare ma il cazzone in bocca me lo impedisce e posso solo mugugnare.
Con le mani libero i cazzetti dei vecchietti e inizio a segarli.
Sono bagnati di presperma da far vergogna!
Gli massaggio lo scroto che sta diventando duro e pulsante.
"Mmmm siiii facci sborrare!"
Puntano i loro cazzetti sui capezzoli e mi inondano di sborra mentre ululano come bestie assatanate.
Marco è tornato giusto in tempo, raccoglie la sborra e me la fa mangiare tutta dalle sue mani.
"Lecca le dita dai! Tutta ! Mangia scrofa! Ingoia! "
Il camionista mi reinfila il suo cazzone in bocca e mi riempie di schizzi che mi arrivano dritti in gola.
I commensali sono eccitati come tori. Li vedo menarsi il cazzo pronti a saltarmi addosso.
Sento armeggiare Marco.
Mentre il Rumeno mi scopa sempre più forte perché si è eccitato a vedermi mangiare sborra dalle mani di Marco, si avvicina all'orgasmo, io guardo il mio magnaccio che monta il cavalletto e prepara le corde.
"Sborrroooo siii vacca! Ti riempio la figa!"
Sento il cazzo gonfiarsi e scaricare tutto nel preservativo.Finalmente sola sul tavolo, cercò di riprendere fiato, nel momento in cui Marco mi prende per un braccio e mi rovescia sul cavalletto a 90.
Mi blocca le gambe con la barra fissata ai piedi ma mi lascia libere le mani.
"È vostra!"
Tutti i commensali si avvicinano e iniziano ad usarmi per godere e farni godere.
Marco ha portato anche il seghetto alternativo modificato con un dildo enorme per sfondarmi ancor di più.
Lo accendono e iniziano a pomparmi il culo!
"Oddiooo siiiii! Cazzooooo! Sfondatemi!"
Inizio a sentire dei cazzi che mi scopano culo e figa alternati, non mi danno tregua, li sento gonfiarsi e grugnire per poi finire la loro corsa riempiendo di sborra la mia faccia, alcuni addosso e alcuni in gola.
Sono tutti in fila, non vedo i loro cazzi ma alcuni faticano ad entrare da quanto sono grossi. Il buco del culo è sfondato bagnato e molto sensibile.
Mi insultano e mi prendono il culo e le tette a schiaffi.
Eccolo l'altro Rumeno. "Daiiii troiaaaa! Ti sfondo! Mi apre il culo e con le mani mi fa aprire la bocca per permettere ad un camionista di sborrarci dentro.
Marco è seduto sulla sedia di fianco i a me per non perdersi lo spettacolo.
Ho preso almeno 15 cazzi tra culo figa e bocca. Sono piena di umori e sborra ovunque.
Salvatore sta per esplodere e Marco gli porge il piede per farci sborrare sopra.
"Dai che la voglio umiliare!"
"Sborroooooo! "Savatore viene abbondantente sui piedi di Marco, si alza e mi ordina di ripulire le gocce restanti
"Succhia la cappella! Cosiiii mungimi il cazzo! Cagna!"
Marco si alza e mi slega.
"In ginocchio cagna! Leccami i piedi e ripulisci tutto!"
Mi metto a 4 zampe e ubbidisco con gran piacere raggiungendo l'ennesimo orgasmo di culo mentre i due neri mi sfondano culo e figa alternandosi.
Si tolgono il preservativo e tenendomi per i capelli mi riempiono la bocca.
"Daiiii bevila tutta! Tira fuori la lingua!"
"Scrofaaaa adesso tocca a me!"
"Diooooo sono devastata ti prego basta!"
Mi mette in piedi appoggiata alla veranda e mi pompa il culo rotto fino a sborrarci dentro.
Mi accascio sfinita ma il suo cazzo è ancora duro e da vero perverso inizia a pisciarci dentro.
Sento gli intestini esplodere e lo imploro di liberarmi.
"Spruzza scrofa! "
Un getto di piscio e sborra si riversa sul pavimento ed io mi sento finalmente libera e svuotata.
"Questo week al mare te lo ricorderai! "
Ci ripuliamo e gentilmente Salvatore ci offre la cena per ringraziarci della bella sorpresa.
Marco mi riaccompagna all'appartamento, ci salutiamo e ci diamo appuntamento alle prossime perversioni. La mattina dopo riprendo il treno e torno a casa appagata e col culo pulsante e sfondato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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