trio
Il vecchio cliente
di simona72
15.09.2024 |
406 |
10
"Lo sento grugnire, ha la bocca spalancata e le gambe che tremano, il suo enorme ventre si alza e abbassa velocemente, è in preda all'orgasmo che si avvicina..."
RACCONTO DI PURA FANTASIA! DEDICATO AD UN AMICO! GRAZIE SEMPRE PER L'ISPIRAZIONE! SIMONA....
Un noioso lunedì di lavoro può trasformarsi in una giornata decisamente interessante e trasgressiva, è ciò che ho pensato alla fine di questa giornata ripercorrendo gli eventi che si sono susseguiti.
Ore 8e30, sono alla scrivania mentre consulto l'agenda di Marco, il mio capo.
Alle 9 è prevista una riunione tra lui e uno dei nostri migliori clienti, un uomo sui 70 anni che ancora non vuole lasciare il potere in mano ai figli, da quel poco che mi ha raccontato Marco ha un carattere abbastanza autoritario, quindi non mi stupisco del contrario.
Marco si affaccia dalla porta del suo ufficio per definire le ultime cose inerenti all'incontro.
Il mio pensiero va alle ultime settimane, come due calamite siamo stati attratti e travolti dalla passione, o meglio, dalla perversione e depravazione che abbiamo scoperto ci accomuna.
Alto, magro, capello riccio perennemente spettinato che gli dà quell'aria da ragazzo impertinente, barba incolta leggermente lunga. Nel complesso bello, di poche parole ma usate sempre nel modo e momento opportuno. All'apparenza timido, ma ho imparato a mie spese che nasconde una vena autoritaria e dominante.
"Simona, buongiorno! Ore 9 in saletta riunioni arriva Balboni, come sempre si aspetta un aperitivo verso le 10e00. Abbi cura di sistemare la documentazione prima del suo arrivo e chiamare il bar per gli stuzzichini. Ti manderò un messaggio quando dovrai portarci il tutto."
Se sta ripensando anche lui agli ultimi avvenimenti non lo da a vedere, noto
solo un fugace sguardo scintillante che si sofferma a guardare la mia figura.
Mi sono alzata dalla sedia, mi sono posta di fronte a lui leggermente appoggiata alla scrivania, dandogli modo di notare come sono vestita.
Indosso un tailleur nero, gonna a tubino leggermente sotto al ginocchio con spacco laterale, e sotto una camicia bianca coi 3 bottoni aperti che lasciano intravedere la mia 6* abbondante racchiusa in un reggiseno a balconcino, completamente in pizzo nero trasparente.
Ai piedi un décoltè tacco 10.
"Porto subito i documenti, li ho già preparati ieri sera. Il bar già chiamato, porteranno il tutto verso le 9e45, il ghiaccio è già pronto nel freezer del minibar nella saletta. "
"Sai sempre come eseguire gli ordini...ti meriti una ricompensa"
Mi fa un sorriso quasi perverso ed un brivido mi scorre lungo lo stomaco fino a solleticare la mia figa vogliosa.
Mentre penso a come rispondere è già scomparso dentro al suo ufficio, quindi recupero la documentazione e mi avvio verso la saletta per controllare che tutto sia perfetto.
Appoggio i documenti sul tavolo rotondo che si trova al centro cella stanza,
è di cristallo trasparente con piedi in acciaio satinato.
Intorno 4 sedie a poltrona.
Mobili che fanno da archivio alle pareti, un piccolo salotto composto da un divano e due poltrone in pelle nera ed un mobile bar completano la stanza.
La saletta divide la zona uffici dalla zona produzione, le pareti insonorizzate servono per non disturbare gli incontri coi clienti.
Controllo di nuovo che il frigo sia ben rifornito di bevande e sistemo i bicchieri sul vassoio .
Guardo l'orologio e vedo che sono già le 8e50, mi affretto a tornare alla mia postazione proprio nel momento in cui suona il cliente alla porta.
"Buongiorno Balboni, Marco la sta aspettando in saletta, prego mi segua che l'accompagno!"
Lo scruto velocemente senza farmi notare.
Camicia blu, cravatta, pantalone cachi e degli orribili mocassini blu abbinati alla camicia. Ha un ventre prominente e quella faccia da suino che emana viscidume da tutti i pori.
"Buongiorno a te Simona, splendida ed efficiente come sempre"
Mi fa il baciamano lasciandomi una sensazione di disgusto.
Mi giro per farmi seguire e vedo Marco che ci osserva attraverso la fessura della porta socchiusa con un ghigno divertito. Gli lancio una occhiataccia che percepisco lui non gradire, un brivido di terrore mi assale.
"Signor Balboni ben tornato!"
"È sempre un piacere venire a conoscere le nuove macchine! Marco le devo fare i complimenti per la sua segretaria! Sempre molto gentile! "
Rispondo prima che Marco possa dire qualcosa a sproposito.
"Grazie Signor Balboni sempre molto zelante! "
Mi rivolgo a Marco che senza vergogna si sta sfiorando il rigonfiamento del pantalone, chissà quale film si sta facendo in testa.
"Vi lascio agli affari "
"Simona! Ricordati che ti manderò un messaggio al momento opportuno!"
"Certo..."quasi balbetto mentre lancio di sfuggita un ultimo sguardo al suo cazzo gonfio e a Balboni che mi fissa libidinoso.
Fatico a concentrarmi sul lavoro, scorro le mail sul computer ma senza capirci un cazzo! Ecco....si....penso al cazzo di Marco! Sicuramente ha qualcosa in mente, non che gli sia difficile eccitarsi, ho imparato che gli basta un nulla per esserlo, e ore per farsela passare!
Guardo in continuazione l'orologio, aspetto con terrore ed eccitazione il momento in cui verrò convocata.
Ogni tanto si sentono delle fragorose risate provenire dalla saletta.
Il suono del campanello mi fa ripiombare nella realtà, sono esattamente le 9e45, il ragazzo del bar è veramente molto preciso e puntuale.
Apro, prendo il vassoio, ringrazio e saluto.
Pensando che tra poco sarò chiamata da Marco , mi butto in bagno per sistemare il trucco e controllare il mio aspetto.
Il tempo di ritornare alla scrivania e il telefono squilla.
Interno 2.
"Ti aspettiamo! Abbiamo fame e sete!"
Un ordine secco e deciso, riaggancia senza aspettare la mia risposta.
MARCO.....
Dopo le ultime settimane, ho desiderato essere perennemente al lavoro, Simona da vera troia mi fa stare sempre a cazzo duro, finalmente ho trovato una mentre perversa come la mia, una vera scrofa sottomessa e sempre in calore.
Stamattina l'avrei sbattuta a 90 sulla scrivania, ma qualcosa di più eccitante e perverso si è fatto strada nella mia mente.
L'ho capito nel momento stesso in cui, consultando l'agenda, ho visto chi era il cliente della giornata.
E ne ho avuto maggior conferma quando ho visto come Balboni ha reagito nell'essere accolto da Simona.
Quella troia sottomessa si è pernessa di mandarmi una occhiataccia attraverso la porta. Questo non ha fatto altro che farmi diventare il cazzo di marmo! Il mio impercettibile gesto l'ha messa sull'attenti, immagino che avrà già la figa che gocciola.
Questa ora l'ho passata tenendomi lontano dalla conversazione con Balboni, la mia mentre è proiettata verso un unico scopo, godere e farla godere, non prima di averla umiliata come lei stessa anela perennemente!
Il tavolo di cristallo è stata una mia scelta, si possono vedere i movimenti delle persone e soprattutto i loro gusti in fatto di scarpe e piedi.
Balbioni per tutto il tempo non ha fatto altro, per l'intera ora di riunione, che infilare e sfilare i piedi da quegli orribili mocassini.
Se non altro sono puliti e curati, magari anche profumati, io indosso sempre e comunque le scarpe antinfortunistica per questioni di praticità visto che la maggior parte del tempo la passo in officina.
Ancora preso dai miei pensieri mi accorgo che Simona sta entrando con il vassoio.
L'ho convocata in modo veloce e distratto ma come sempre autoritario quando la voglio preparare ad una situazione perversa.
"Prepara un paio di gin tonic!"
La vedo un po tesa, e la cosa mi eccita ancora di più!
Balboni la osserva quasi con la bava alla bocca, sarà che durante l'ora trascorsa ha fatto più di un accenno alla fortuna che ho avuto ad assumerla come segretaria, ed io non ho fatto altro che alimentare la sua invidia ammiccando sulla bellezza e bravura di Simona condendo il tutto con qualche occhiolino complice.
Immagino avrà capito che qualcosa è successo tra di noi.
Durante la riunione ho bevuto parecchio, mi sono alzato a pisciare 2 volte, ora ho di nuovo la vescica piena ma ho in mente altri piani. Il cazzo mi pulsa e mi fa quasi male da quanto preme sul jeans stretto.
"Porta i gintonic! Abbiamo sete!"
Cammina sui tacchi ispettita, le tette si muovono come gelatine , il culo giunonico ondeggia. Mi sta facendo impazzire.
Balboni le sorride .
"Vi lascio al vostro aperitivo "
Simona sta per andarsene ma io la blocco afferrandola per un polso.
"Resta!" Mentre lo dico Balboni assume una espressione da porco, gli occhi si illuminano di libidine.
Simona mi guarda e capisco che mi ha letto nel pensiero. È ora di giocare.
"Togli la giacca , c'è troppo caldo qui "
Il movimento repentino, crea un piccolo spostamento d'aria, che inavvertitamente fa volare alcuni documenti sotto al tavolo.
"Raccoglili! " l'ordine che le do è secco e deciso.
Balboni beve il gin e non stacca gli occhi dalla scena.
Dalla eccitazione di nuovo fa entrare ed uscire i piedi dai mocassini.
Il mio sguardo si focalizza su di loro, Simona segue i miei occhi e come se l'avessi ipnotizzata si butta in ginocchio sotto al tavolo per raccogliere i documenti.
"Simona....sai cosa devi fare! "
Un altro ordine che non ammette repliche.
SIMONA....
L'ordine di Marco mi arriva come un pugno allo stomaco. Resto senza fiato. Un brivido mi attraversa il corpo. Poi inizio a pensare all'ultima volta che abbiamo giocato, alle fantasie che ci siamo raccontati, questa è la nostra occasione.
Mi butto in ginocchio a 4 zampe ed invece di raccogliere i documenti mi abbasso a leccare i piedi di Balboni.
Sobbalza stupito, ma in un attimo lo sento grugnire.
"Cagna! Succhiagli le dita!"
Marco mi schiaccia la testa con il suo scarpone impedendomi di muovermi.
Li immagino mentre mi guardano attraverso il vetro e la mia eccitazione schizza alle stelle facendomi bagnare e indurendo i miei capezzoli.
"Toglimi le scarpe e ripulisci anche le mie dita! "
Gli tolgo le scarpe ed i calzini mente Balboni mi continua ad infilare le sue dita in bocca.
Marco avvicina il suo piede alla mia bocca e lo infila insieme a quello del cliente.
Ho la bocca piena, mi escono dei suoni strozzati.
Afferro i loro piedi con le mani e inizio a leccare con la lingua tutta la pianta.
Marco mi afferra per i capelli e mi tira su.
Mi strappa quasi i vestiti, Balboni si sta togliendo i pantaloni e le mutande. Incredibilmente per la sua età sfodera un cazzo duro e di dimensioni xl.
Marco gli sfila la cravatta e me la mette al collo.
MARCO...
"Che scrofa sei!"
Sto esplodendo, le spingo di nuovo la testa sui piedi di Balboni e mentre mi inginocchio di fianco alla sua bocca esplodo in una sborrata esagerata.
Balboni resta allibito da quello che stiamo facendo, ha il cazzo in mano pieno di presborra, si accarezza lentamente per non venire subito.
Simona lecca ogni goccia dai suoi piedi mentre io non resisto e tenendola per la cravatta a mo di cavalla inizio ad incularla e sculacciarla selvaggiamente.
SIMONA...
L'umiliazione è la benzina che mi fa prendere fuoco.
Questo lurido vecchio porco e panciuto è il soggetto ideale per le nostre fantasie.
Balboni mi incita a ripulirlo per bene.
Faccio molta fatica a concentrarmi sui suoi piedi perché sto godendo a ripetizione grazie al cazzo di Marco che mi sfonda il culo.
Balboni si accomoda sulla poltrona mettendo le gambe sui braccioli lasciando scoperto il suo buco del culo.
"Vieni qui dal tuo nonnino cagna! leccami il culo!"
Marco mi tira verso di lui come se fossi al guinzaglio, arrivata sotto le sedia lo osservo, la mia perversione arriva alle stelle.
È proprio quello che volevamo, giocare con un uomo vecchio con l'aspetto viscido.
Con questo pensiero che mi ronza in testa, mi accingo a leccare il suo buco palpitante.
"Mio dioooo siiii leccami anche le palle e scopami con la lingua! "
Marco mi spinge la testa per impedirmi di ritrarmi.
"Fai come ti dice scrofaaaa!"
Eccolo accontentato, leccaggio completo.
"Segami il cazzo che tra un po ti riempio!"
Mi sputo sulle mani e inizio una sega lenta a due mani mentre continuo il leccaggio.
Lo sento grugnire, ha la bocca spalancata e le gambe che tremano, il suo enorme ventre si alza e abbassa velocemente, è in preda all'orgasmo che si avvicina.
Amo guardare gli uomini godere e mentre assesto gli ultimi colpi con la mano appoggio la lingua sulla cappella aspettando la sua sborra calda.
"Sborrooooooo siiiiii cagna! Ti riempioooooo"
Un primo schizzo mi colpisce la faccia, i successivi riesco ad indirizzarli dentro alla bocca. Sono così violenti che quasi mi soffocano poiché mi arrivano dritti in gola.
C'è sborra ovunque, e io ho una voglia assurda di godere.
MARCO...
Vedere Simona ricoperta di sborra mi manda in manicomio, con il cazzo ancora duro la prendo di nuovo da dietro.
"Ti riempio il culoooo e poi ci piscio dentroooo"
Mentre la scopo, le metto un piede in testa e la schiaccio come fosse un escremento.
Le sue urla di piacere non fanno altro che aumentare la mia perversione.
Balboni, quel vecchio porco si sta indurendo di nuovo.
Mi stacco da Simona e la trascino nel bagno dell'officina.
Fortunatamente per il momento gli operai sono nell'altro capannone.
Balboni ci segue, quasi incredulo da quello che sta succedendo.
La metto a 4 zampe con la testa nel water e finisco quello che ho cominciato.
La seconda sborrata arriva come un treno in corsa.
Decido di staccarmi dal suo culo e mi avvicino alla tavoletta.
Mentre la tengo per i capelli schizzo sulla sua faccia e sulla tavoletta.
Balboni si avvicina e le infila il cazzo direttamente in culo facendola urlare con un misto di dolore e piacere. La cappella le ha allargato il buco oscenamente.
"Non ti muovere troia! Resta con la testa nel cesso che non ho ancora finito con te!"
SIMONA...
Dolore e Piacere! Il cazzo xl di Balboni mi sta devastando il culo, l'umiliazione che mi sta infliggendo Marco mi manda verso orgasmi squassanti e devastanti.
Se non ci fosse il nostro vecchietto a sostenermi sarei tramortita a terra.
Marco non molla la presa della testa, dopo la sua copiosa sborrata ora lo sento pisciarmi addosso.
Sono un sudiciume di piscio e sborra, finalmente Marco si accascia a terra e mi guarda mentre sono in balia del vecchio.
"Riservale lo stesso trattamento! Si eccita la scrofa! " Balboni grugnisce e sento la cappella diventare di marmo.
"Eccolaaaa!"
Si sposta di colpo mentre si sente un rumore di culo stappato, sento l'aria che mi riempie il buco vuoto, mentre mi concentro su questa sensazione Balboni sborra per la seconda volta sulla mia faccia sepolta dentro al water.
"Adesso lo sai cosa devi fare!" Marco mi da l'ordine mentre il cazzo gli si gonfia di nuovo tra le mani.
Mi alzo restando accovacciata a gambe piegate ma divaricate e inizio a leccare la tavoletta del cesso mentre lo imploro con lo sguardo di farmi sborrare di nuovo.
"Dopo avrai la tua ricompensa! Adesso ripulisci tutto lurida puttana! "
Continua....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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