incesto
Papà è mio! 6a e ultima parte
di LaVaccona
23.06.2024 |
7.980 |
7
"Poi che è successo?"
"Mi ha detto vieni amore, c'è una cosa per te..."
Anna aveva realizzato i suoi sogni come Ermanno le aveva promesso. Ricordando quell'estate ormai lontana, sorseggiavano ognuno il proprio drink: Ermanno, Milly, lei, Piero, Annalisa, Paolo. L'atmosfera tra loro era distesa, felice, belle vibrazioni. Quando credeva di aver perduto il prezioso taccuino, lo ritrovò magicamente allo stesso posto tre sere dopo. Se non c'erano gnomi o fantasmi, qualcuno per certo lo aveva preso e magari ne aveva fatto un... uso personale...
Papà era contento, come rilassato da quel paio di giorni in avanti. L'amicizia con Milly seguiva molto bene. Il video era stato prodotto e paparino ci si era toccato. Lo sgamò: Si stava davvero masturbando davanti al PC nel suo studio!
Istintivamente arretrò, certo era compiaciuta che il video porno avesse stimolato papi, lo avrebbe raccontato il prima possibile a Ermanno... non vedeva l'ora!
Quella sintonia tra i due amici iniziò a essere fonte di un poco di gelosia da parte di Piero, giustamente, che aveva visto la moglie sparire per quasi un mese, e da una certa in avanti non gli aveva telefonato per tutti gli aggiornamenti! Lui, Piero l'aveva sempre aiutata col suo amore e adesso risultava che un pervertito in pochi giorni ci stava riuscendo su tutti i fronti meglio di lui!
Quando venne a sapere del gioco, era logico che qualcosa non quadrava, la vacanza sembrava non poter terminare più: che è successo tra lei e suo padre? Si domandava Piero.
"Amore te l'ho spiegato, ma credimi è un malinteso, lui non mi sta aiutando più di te e non vale più di te: Tu insieme a me hai fatto il grosso del lavoro, e non hai idea di quanto ti sia grata, amore"
"Ma lo so tesoro mio, scusa la gelosia... è che non essere il tuo confidente di sempre, rimpiazzato da uno che nemmeno era tra i tuoi più cari amici, è stato spiacevole. Siamo aperti come coppia, ma ogni volta non è proprio come lo immagino... o almeno non sempre, ecco. Io ti amo davvero"
Anna sentiva di dover rompere con Ermanno, e si consultò nuovamente col marito. O per meglio dire, espose la sua decisione ferma.
"Non lo meriti, amo, il fatto che ti sia sentito incerto e dispiaciuto... non è giusto, con tutto quello che rappresenti per me"
"Mi addolori. Stai dicendo che a causa mia vuoi rompere l'amicizia con Ermanno? Io ho sempre fatto il possibile perché tu diventassi felice, e non smetterò di volerlo, ti prego di frequentarlo se ti fa piacere... la cosa fondamentale è che ogni scelta ti porti a stare bene, amore mio. Se questa alleanza tra te e lui ti porta bene, allora ha le più valide ragioni!" disse alla moglie che entro due giorni sarebbe ritornata finalmente a casa.
Cosa c'è di male in fondo? Cosa può volere un uomo meraviglioso come Piero se non la felicità della sua amata? E come non poteva benedire un rapporto di fiducia e mutuo scambio come quello tra lei e Ermanno? Fu confortante, questa dimostrazione da parte di Piero.
Anna fu attraversata da un'idea.
Perché fuggire? Perché non entrare dal papino per esplorare situazioni del tutto nuove ed emozionanti?
Questa faccenda dell'incesto e della passione di Ermanno per certi argomenti aveva entrambi preso la mano. A questo pseudo amico-amante o dir si voglia compagno di devianze riferiva tutto nei dettagli.
"Ho trovato una delle pagine del diario con una specie di macchia oleosa, ed un paio di pagine sembravano in un punto verso l'angolo in basso come attirate l'un l'altra, io non capivo... ci stava in effetti un punto che risultava appiccicosino, e non avrebbe senso adoperare colla nella lettura di questo quaderno. Forse deve essere stato posato in qualche punto sporco, magari in cucina"
"Sono entrata, Ermanno, papà tremava lo sai?? Mi sento e mi vedo come una ragazzina birichina che accede in territori e situazioni da cui sarebbe bene stare alla larga, ma questa cosa della narrazione erotica mi stuzzica, e sfiorare le tematiche incestuose è per me una sfida, amico mio"
Queste era circa il tipo di argomenti per cui Ermanno e Anna elettrizzava parlarne insieme.
L'uomo con le sue antiche fantasie sopite a sfondo sessuale e familiare, e lei e il suo complicato rapporto col padre che aveva tutta l'aria di non potersi sanare ed essere destinato a ulteriori sconforti nonostante tutto; la donna con i suoi sogni da realizzare e lui Ermanno, un appoggio morale, di base, oltreché porcellone.
Abbastanza entrambi sulla stessa lunghezza d'onda. Sempre più affiatati, Anna sapeva che non era nemmeno giusto smettere quel sodalizio. Tutto sommato finché a Piero stava più che bene, si andava avanti. Ma tornando a casa, e ritrovato ciò che era tutto il sesso e tutto l'amore possibile, venne naturale se non altro occuparsi sia Ermanno che Anna delle proprie rispettive esistenze.
"Raccontami, amica mia"
"Papà aveva uno strano sorriso. Mi parve il sorriso e il fare di qualcuno che è poi intenzionato a... che so, uccidere, o violentare, so che pare assurdo ma in quei pochi secondi ho percepito questo. E ciò mi ha fatto percepire una strana sensazione... non spiacevole"
"Poi?"
"Mi ha accarezzato le guance, la testa, mi guardava intenerito come a volermi dire qualcosa che non poteva dire. In quel frangente la sensazione dunque è andata verso la dolcezza. Lo guardai, quasi aspettando un suo invito. Restammo una manciata di pochi secondi a fissarci, fu terribile quanto estremo, e sapendo che ti avrei raccontato questo ero felice e su di giri. So ormai che tu sei uno dei miei angeli, caro. Spero non ti spiaccia se poi chi amo non sei tu ma Piero"
"Va benissimo cara. Continua. Siete rimasti occhi negli occhi ma... poi che è successo?"
"Mi ha detto vieni amore, c'è una cosa per te. Mi ha dato un pacchetto con un grazioso tenero peluche"
"Un peluche? Tenero. Ma non è scattato null'altro?"
"Aspetta. Dentro il peluche in una specie di tasca davanti vi stava una collanina con un ciondolo a cuore tutto d'oro"
"Bellissimo"
"Allora ho capito che in fondo mi ama papà e che è solo vittima della sua prigione mentale e di tutti gli strascichi che tiene. La collanina mi sarà utile per ricordare a me che lui me l'ha data e a lui che ha una figlia che non se la toglie mai"
"Sei guarita."
"Sì, ma non ero lì per quello poi. Lui si è messo nella poltrona di pelle e io mi sono messa in braccio a lui, è stato come catapultarmi all'infanzia quando papà per me era ancora un uomo da rispettare ma soprattutto su cui poter contare. Io e lui ci siamo dunque messi a ridere. Gli ho chiesto di farmi cavalluccio con la gamba e lo ha fatto. È stato super."
"Mmm"
"Poi sono tornata nella camera di nonno, nella quale sto dormendo in queste notti. Ho iniziato a toccarmi. La tenda fluttuava e si sentivano le rane fuori, qualche animale, uccelli notturni. Ricordo soprattutto una luna splendida, era davvero grande e lucente"
Arrivederci papà, è stata una vacanza che ricorderò con molto piacere. Ti lascio qui uno dei libri che ho pubblicato, una storia romantica, mi sono sempre vergognata di farti leggere certe cose. Invece voglio farti dono di questo libro. Io sono, papà. Non sono tua. So che non puoi capire, ma ormai non importa. Ci sono tante cose che avrei voluto dirti, le ho strappate. Non siamo per tutti e non tutti ci possono capire, questo libro non è un segreto è perfettamente pubblicato.
È il legame che conta. Non un legame perché sono tua figlia, ma perché ci si vuol bene. È giusto che tu sappia e ami di tua figlia la gran porcellona che è, felicemente, e con fierezza.
Cerca di essere felice con Milly, si può ricominciare da capo se lo si vuole, così anche tu puoi ricominciare una vita per quel che resta. La vita non è la quantità degli anni, ma il benessere racchiuso in ogni momento. So che non mi darai retta, ma ciò resterà. Per un bel pezzo non ci vedremo. È tutto ciò che ho da dirti.
Ah, dimenticavo...
Ti amo tanto, papà.
Post scriptum
Consiglio la narrativa di incesto perché può essere alleata nell'elaborazione di nodi interiori nel rapporto coi genitori, soprattutto quelli non tanto accanto a noi ma quelli che abitano in forma di ricordi e vissuti i nostri cuori.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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