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Roberta 1a parte: Pallino


di LaVaccona
07.06.2024    |    202    |    2 8.7
"Dunque mi sto rassegnando molto lentamente, come una candela che diventa piano piano più fioca, e questa che intendo è la fiammella della fiducia..."
Caro Diario,
Pallino mi sta scocciando, inizio a essere perplessa. Dice che è delicato come stato d'animo, e io non mi sento libera con lui non sento che ha forza, visto che mi fa presente che è fragile e che potrebbe crollare definitivamente. Ne ha ben donde, essendo diventato cieco totale da pochi anni. Ma mi manca, o forse mi manca quello che credevo fosse.
Quel sesso esclusivamente telefonico che abbiamo sempre fatto, manco regge più a farlo. Un amore totalmente spirituale, e temo neanche quello.
Credevo fossimo una bella coppia io e lui, di quelle con tutto contro e nonostante ciò la forza del nostro sentimento. Non mi vuole incontrare perché ha ormai la sua membrana protettiva, la sua routine precisa con la quale può "guardare" ancora a suo modo, e destabilizzarlo non vorrei assolutamente. Dunque mi sto rassegnando molto lentamente, come una candela che diventa piano piano più fioca, e questa che intendo è la fiammella della fiducia. Temo che potrebbe deludermi nel lungo tempo, col fare pavido di chi mi vuol tenere senza far nulla per avermi veramente. Tanti uomini sono così, al che forse il narcisista borderline precedente per quanto bastardo l'ho potuto recidere come si fa coi cordoni ombelicali.
Mi sono troppo fossilizzata su Pallino in tutto questo tempo.
Eppure lo amavo e lo amo ancora.
Un amore impossibile.
M a h .
Il mio non è bisogno di sesso, avendo aspettato la persona giusta tutta la vita, non è che inoltre mi manca qualcosa di cui nella pratica non so più di tanto. Non ho la benché minima dipendenza nemmeno dal porno, per quanto ne usufruisca, sono tremendamente autosufficiente cosa che non ero da ragazza quando non avere un fidanzato era fonte di dolore. Oggi, raggiunta la matura età mi basta la mia mano e sgrillettarmi per bene fino a schiumare e avere quelli che credo secondo i pochi parametri in mio possesso siano buoni orgasmi.
Quello che mi manca è un angolo dove essere. Me lo sono ritagliato qui credo, accampandomi con le cianfrusaglie della mia vita insoddisfatta ancora, i miei pensieri e ciò che sono tra i disegni che quelli sì preziosi, posso trovare modo di dormire e di essere libera. Nei contesti dove tutti sono nudi mi sento a mio agio, anche se il mio modo di essere nuda è diverso, e la finalità non è chiavare ma... una chiave possibile.
Agli inizi ero ritornata alla vita, con lui, ridevamo tantissimo di quelle risate sincere a bocca piena: Quelle che possono provenire solo da periodi di lacrime e dispiaceri.
Se raccolgo le poesie scritte per lui sono davvero molte, e avrei continuato ad aggiungerle, anche se qualcosa sta cambiando e più poesie stucchevoli e passionali non saranno. Come questa, sentita e piena dal mio cuore. Io ti amo davvero tanto, "Pallino". Nonostante quel che devo ammettere.

TRASCENDENZA (31 ottobre 2022)

Ho voglia di una cosa romantica
mi stendo lunga vicina a te
non voglio sbatti sbatti
è presto, dai fammi sognare.
Coricati
stramazzami di farfalline
ti voglio vicinissimo a me anche solo
guardarmi.
Respirami
mentre ti guardo e mi tocco il pelo
e poi più intimamente
si è subito riempito di rugiada il fiore direi!
mi basta già averti qui con me,
mi sfiori il braccio e già così mi sento
avvampare la testolina...
quasi mi accascerei
come un gambo fradicio tra le mani tue
possente uomo m'hai presa
superi la magnificenza della verga nera
con la tua anima virile e temprata, uomo bianco; trascendi la plastica perfezione di un giovane
danzatore
con il tuo bellissimo cuore, e
danzi anche tu perché
sai fare la voce di bimbo quando giochiamo.
Un mio mugolio, capisci subito
di farti più vicino e
iniziare a baciarmi, aderendo là dove
parliamo e respiriamo
ci diamo la vita
si ferma il tempo
si ferma tutto.
Le labbra si posano perfettamente
le mie inferiori sentono molto
la tua bocca schiudersi nel caldo respiro,
un respiro caldissimo lievemente pungente e nicotinico e mi sembra un soffio fresco e fiorito
di primavera !
sorrette dalle tue larghe e carnose labbra inferiori
è bello e morbido tutto questo
ti spennello le labbra e definisco
con una passata di punta di lingua,
e la tua me la picchietta
e senza poterci accorgere è già un intreccio bollente
di serpenti protesi e appassionati
e mi lascio ficcare fino in gola:
Ed io ti slappo attorno e le guance e in definitiva la faccia come fossimo cani,
e ci viene da ridere
risate stupende che già il suono loro
si innalza fino al Cielo e là vola l'anima!
mi prendi e in un battito delle tue lunghe ciglia
mi ritrovo nuovamente sopra te stesa
e poi ancora come un involtino unico ci rotoliamo
quasi capitombolando fuori da un lettone anche piuttosto largo e grande e forte
e ancora le risate delicate
non stridule no
dolce musica, e ancora
ci troviamo seduti
accenno di stendere delicatamente la tua pelle ai lati del viso
reclini la testa un po' indietro e io d'istinto pervasa d'estasi nel guardarti
altrettanto.
Dopo un iniziale delicatissimo
massaggio
quasi uno sfiorarmi con le dita un cerchio orario e poi all'altro verso
con calma, sì, merita
solo calma e godimento
voglio prendermi tutto.
Non parliamo d'altri stanotte
solo tu e io al mondo, dammi una notte
la mia notte, la aspetto da tutta una vita
non smettere
di bagnarmi il collo di... oh! umh, i
tuoi baci ecco sì
quello che ora fai aaaah dirmi sussurrati ti amo cui ogni tanto alzi il tono a un soft parlarmi
che ti faccio impazzire
con questo tono preso che hai
sembra rotto da un quasi piagnisteo
questo suono che hai appena emesso
uno sbuffo ruggente così profondo
può riuscire a scandalizzarmi dolcemente
come fossi una fanciulla tanto giovane.
Un'implume ragazzina dai seni abbozzati torna
timida
quasi con celia mi soffermo sospesa
dal tanto che è il tuo farmi l'amore,
è un canto effettivo il nostro
non ti faccio accorgere di un mio attimo
sconvolto
tenero attimo di una donna che giace e conosce carnalmente veramente Uomo e il suo desìo...
forse era l'incoscienza quel che chiamasti anche tu integrità innocente?
e giunta qui determinata al vero amore
dall'inizio dei tempi,
è la notte
la mia, mai ho onorato la notte
mai fu profonda.
Mi risveglio da un prima
piatto ed opaco
io credo che tu giungi ora
perché
mi avrebbe turbato scoprire la bellezza del vivere così appieno
in un tempo incastonato nelle pagine di più vite precedenti.
Quel passato ora guarito.
Quel tempo in cui pensavo
ma dietro la complicanza e il tanto
dirsi che era? Eravamo figure geometriche piane,
segni poveri e incerti di un ritardo intellettivo
piccini noi ignari poveri cari!
eravamo cerchi di bimbo
segni comunque di esistenza
eravamo già, da sempre
ma in una vita che credevamo fosse tutta la possibile vita.

(Continua)
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