Tettona

Tutta ben distesa allungata, con la postura femminile di una dea del sesso e i suoi sandali dal tacco alto come unica cosa indosso, gli sorrise invitante. Messa leggermente sul fianco, la sua fisicità dalle esili braccia e i fianchi larghi erano giusto sulle spalle e fino metà schiena accarezzata da un lungo manto di capelli lucenti e neri. La sua pelle chiara quasi trasparente, decorata da appena alcuni néi in punti strategici e perfettamente messi lì dalla meravigliosa quanto erotica natura Creatrice, era anche una bellissima pelle, tonica e vellutata liscia priva di zone lucide e soprattutto di rughe o segni del tempo nonostante avesse ormai sui 45 anni.
Angela aveva un faccino piccolo di bambolina abbastanza triangolare, gli occhi grandi verde scuro intenso la rendevano ancor più una micia con ciglia già lunghe di loro e esaltate al massimo dal mascara che pareva davvero avesse le ciglia finte. Le labbra né sottili né enormi erano morbide e quasi a forma di cuore, definite nei contorni netti anche senza matita o rossetto. E poi...quelle tettone.
Stesa in quel modo ancoro più strabordavano, sembravano quelle tettone da come erano grandi e la loro perfetta forma nell'insieme complessivo, l'apoteosi del petto femminile in assoluto: Erano perfette, delle poppe così non era poi facile trovarne in giro oltre che quel che le esaltava al massimo era il corpo poi non altissimo in statura nonché Angela stessa e la sua piena coscienza porcella a riguardo. Era direi parecchio contenta delle sue sfoggiate super minne.
Non erano contenibili, come un considerevole mucchio di mandarini rubati furtivamente e velocemente da un ragazzino affamato non si conterrebbe tutto in un telo in fretta annodato alla vita. Angela era l'abbondanza, e con stessa fame sognante era impossibile distaccare gli occhi da lei che, maliziosa e consapevole di sé donava pienamente questi sogni ad occhi aperti indossando scollature audaci senza necessità di involgarirsi troppo o spingere la scollatura giù fino all'addome gran parte di volte.
L'attaccatura del seno seguiva le ascelle di quelle braccia dalle ossa sottili ma comunque non scarne, erano mammelle così piene e grandi che un leggerissimo segno giusto appena su dei puntini delle smagliature le teneva e solo la rendeva più femmina, come d'altra parte un accenno pochissimo di cellulite da quei fianchi accoglienti tra quel bel culo e quelle cosce morbide e liscissime era pura poesia e delizia per l'uomo.
Avevano una forma perfettamente tonda, ecco proprio leggermente una forma a larga gocciolona vista davanti, insomma la forma per antonomasia delle tette, piene e belle rotonde ma con la gradevolezza eccitantissima di una resa minima di gravità... da cui sembrava di poterle già toccare e soppesare quella gran belle mammellone chiare chiare. L'areola non era granché scura e nemmeno spiccava più di tanto, di un delicato bruno chiaro- color pelle un poco più rosata accesa, era però puntinata tutt'attorno anche con sporgenze più visibili, e abbastanza ampia; molto presenti erano ulteriori segni come cerchiolini giusto appena, sembrava quel corpo in definitiva tutto disegnato e inciso per fare arrapare il più possibile il genere maschile e infine in un certo qualmodo risultava eccitante e piacevole anche alle donne da quanto era bello e sinuoso.
La bambolina si stese di schiena, guardando negli occhi il suo lui, un ragazzone atletico un bel fusto di circa 25 anni che aveva conosciuto pochissimi giorni prima. Sembrava lei molto più giovane della sua età specie con quel visino dall'ampia fronte e i tratti vagamente adolescenziali più che di una signora veramente sui 45. Il suo profumo maturo e caldo era non meno travolgente per David.
Lanciato quello sguardo intenso verso lui, ovviamente David non si fece certo pregare tanto che si tolse i jeans con una certa furia, con la zip che si stava inceppando si prese da una sorta di agitazione innervosita fino a strapparselo bene quel punto di pantaloni e addirittura a momenti strappandosi pure le mutande di marca e la maglietta pure quella.
Il giovanotto non poteva certo contenersi, ad Angela. Lei avvicinò le mammelle mettendosi dunque pronta per una duratura scopata con le minne.