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Prime Esperienze

L'ora di ginnastica


di LaVaccona
25.06.2024    |    521    |    7 9.2
"Katia mi difese tempo indietro da dei bulletti di prima, aveva un paio di anni meno di me e Rosy pure..."
All'ora di ginnastica il prof ci disse di prendere i materassini. Per personali contrattempi nel mio percorso di vita, ero di circa tre anni più adulta dei miei compagni, in certi casi anche quattro come per esempio rispetto Mattia un tipetto magro e piccolo che sembrava addirittura più giovane della sua età appena maggiorenne. Aveva due grandi occhi dalle lunghe ciglia, una forma allungata vagamente alla Tiziano Ferro ma ben più grandi e come lui un volto dalle linee volitive, meno adulte logicamente, un po' sul triangolare.
Io che ero voluminosa tipo il doppio di lui e anche più, lo sovrastavo abbondantemente. Appena mi arrivava alle tette, ma stava crescendo molto ancora. Mattia non aveva mai celato una gran cotta per me fin dal mio approdo a quella sua classe nel settembre di un paio d'anni prima. Io all'epoca ero un orsacchiotta gigante estremamente tipida e insicura, e in vista poi del fatto che non mancava molto ai nostri esami di maturità non lo avrei più potuto vedere o meglio non quotidianamente. Osai, e non ho mai capito come là mi venne essendo come detto una di seghe mentali repressive, con il problema che mi attanagliava di non passare come una che cercava sesso. La brava ragazza la buona alunna che non doveva deludere nessuno e tutti doveva rendere contenti, in primo luogo i genitori i quali ancor più ai tempi mi percepivano come una bambina piccola... ed io infantile lo ero ancora e ne davo adito a tutti.
Dato che poco prima della lezione Mattia espresse una battuta infelice insieme ad altri suoi amici di un'altra classe, ci rimasi un po' di sasso. Disse che ero infantile e nei miei mondi in sostanza, Vivi infierì dicendomi che ero una ritardata e ridendo da ochetta giuliva quale era, ma soprattutto lui rise con lei. Ci stava anche Carolina una che era venuta con noi in gita con i grandi occhi azzurri e la voce a porca, una moscia gatta tra le più irritanti quanto rizzacaxxi che avesse visto quell'Istituto. Io mi stavo affezionando sempre più a Mattia così in moto di frustrazione e rabbia, ancora una volta tagliata fuori dai bei giochi valutai di andare da lui e dargli un pugno in testa alla Bud Spencer ma... non andò esattamente così, per merito di Rosaria una mia amica di una classe al primo piano e amica a sua volta molto di Katia, anche lei una gran gnocchetta mora e carismatica, sicura di sé ma anche amabile nei miei confronti. Non a caso tutti parlavano male della Ka.
Katia mi difese tempo indietro da dei bulletti di prima, aveva un paio di anni meno di me e Rosy pure.
Grrr, facevo io in un mormorio da gatta pronta a graffiare parecchio. Avevo 22 anni e una fottuta voglia di scopare, essere perlomeno baciata!
Ci appartammo io e la Rosy, mi diede delle precise indicazioni a cui posi una iniziale titubanza. Che avrebbero pensato, e se papino mio lo avesse saputo! se mami avesse appreso che non ero la sua cucciola ma una normale giovane donna con un normale desiderio erotico come tutti quanti??
Fai come vuoi! mi disse Rosy. Ma dirò a tua mamma e a tuo papà che ti sei fatta telefonare al fisso da quel tizio che hai trovato su SuperEva e dirò loro pure che fingi di non capire ma che ti aggrada giocare alla porcellina con quel signor Pasquale dalle Marche! io lo dico per il tuo bene!
Non sapendo se dare un cazzotto prima a Mattia o a Rosy o a Vivi o a chissà chi diamine, alzai il pugno quando lei sgranando gli occhi mi fece una tenerezza enorme che mi emozionò ero sull'orlo di piangere ma, mi ricomposi le dissi ok Rosy se questo è quanto, vado. Le dissi ciò strizzandole l'occhio, non sapendo far molto l'occhiolino le feci con fare esilarante e buffo una serie di tentativi d'occhietto e mi sparai letteralmente in palestra determinatissima... cazzo, sembrava non aspettassi altro che un là ❣ infatti, giunti tutti nella grande palestra della scuola,
mi posizionai anche io stendendomi sul materassino, ci stava un piano scolastico che quel nostro nuovo professore notoriamente manteneva: Era stato anche l'insegnante di ginnastica di Rosy ed era subentrato al nostro percorso per merito inevitabile dell'assenteismo del prof Braciola, detto Bellicapelli uno che si sentiva un figo di Hollywood per il suo innegabile fisico lavorato da duri allenamenti, alla fine dopo aver fatto l'idiota con molte ragazze in fiore tranne che con me e poche altre aveva ritenuto di fare come gli pareva e le lezioni ormai le gestivamo da soli alla meno e soprattutto alla peggio!
Si parla per quanto riguarda le lezioni effettive con questo tizio solo di una manciata di mesi; il nuovo devo dire era giovane e carino anche se non il mio tipo, io mi sarei fatta molto volentieri Mattia, e il prof Invernizzi come da prassi sua faceva fare spesso degli esercizi fisici più soft e a ognuno si dedicava con riguardo... che bravo però che era! mi metteva sempre voti alti perché mi motivava con tatto e successo e ci stava dietro a tutti! La prima sessione delle lezione dopo il riscaldamento era sovente una serie di movimenti non difficili ma mirati, con un alunno a farli e un compagno/compagna ad aiutare gli allungamenti o tenere fermi i piedi cose così. Forse Rosy lo sapeva, ad ogni modo colsi la palla al balzo.
"Io voglio Mattia! MATTIA, MATTIA!!" esclamai io con una voce squillante che fece eco in tutto il grande salone da ginnastica e anche oltre, non fosse stato capito avevo agitato le braccia parecchio manco fossi stata giallo evidenziatore in strada a fermare le auto!
Mattia non è che potesse dissentire, anche perché nemmeno gli dispiaceva. Istintivamente lo vidi darsi un paio di strizzate energiche alle olive attraverso quel pantalone di tuta lucida blu a bande bianche che non so come non gli cadevano mai giù. Mi sdraiai e lo feci adagiando il mio corpo, sono consapevole non pareva il fare di una cicciopalla a cui le tocca far ginnastica di prima mattina! ma con un atteggiamento oltretutto contento, sospetto, lo so bene. Il prof guidava come procedere e con tutto che mi ero volutamente posizionata anche tra i più vicini al nuovo giovane prof... forse per udirlo bene, per rassicurarmi sentendolo già un riferimento valido?
Mattia doveva tenere fermi i miei piedi mentre facevo alcuni piegamenti per come riuscivo. Gli dissi in tono quasi sussurrato e discreto che doveva bloccare meglio i piedi, gli dissi di metterci peso perché io riuscissi al che mi disse che prendevo con troppa importanza quella roba e di fare come mi veniva... lo guardai dicendogli "dai", puntando con gli occhi i suoi e mi venne un sorrisetto anche quello molto sospetto. Si sedette dunque di tutto suo peso per quanto esile sui miei piedini a cui come per gli altri avevo tolto le voluminose scarpe bianche da ginnastica, restando con delle calze di cotone corte. Potei sentire col dorso dei piedi un suo crescente gonfiore, restai un po' in trance soprattutto perché da ragazza inesperienza e innocente collegavo delle sue espressioni facciali trattenute a malapena a determinati tocchi e movimenti dei miei piedini presso il cavallo dei suoi pantaloni blu elettrico Nike.
"Mattia! Mattia! il prof ti chiama oh ma ci sei?ahahahah" gli disse Gabri avendo carpito la situazione benissimo e scherzandoci in questo modo forse per stemperare la tensione sessuale a mille che stava sempre più generandosi tra me e lui.
"E adesso ragazzi fate la bicicletta, poi cercate di fare la spaccata, il vostro compagno, la vostra compagna vi aiuterà tranquilli che male non vi fate. Poi gli stessi due esercizi li fate scambiando i ruoli OK??"
Certo ero proprio contenta. Mi notai pure particolarmente agile, da che ero sempre stata impedita alquanto. Rispetto gli altri infatti la posa che istintivamente e veloce adottai fu....
?
Aprii le gambe facendo quasi una spaccata completa, peraltro altrimenti ardua con quella mia stazza, ma si è giovanissimi qui ed io ero molto contenta di aprire bene le mie lunghe gambe vestite di un pantalone tuta grigio che stringeva alle caviglie. Da quella tuta si poteva ammirare parecchio il mio culo pieno bello su a mandolino. Le tettine a punta erano poco lasciate all'immaginazione da una maglietta normalissima di cotone bianco e fine, si notava il reggiseno e i miei capezzoli sempre esposti e duri. Tin!
Non sapeva più dove guardare Mattia, visibilmente frastornato. Doveva aiutarmi dunque appoggiando le mani sui miei piedi distantissimi l'uno dall'altro che manco mi bastavano le smilze braccia sue. Fece comunque la sua parte con impegno, e con uno spontaneo irrefrenabile avanzare della zona pubica, la sua voglia di fottermi stava salendo a livelli che nemmeno io potevo aver previsto! mi puntò a quel punto lui con gli occhi, era serio serio il mio amichetto di scuola! certo a ginnastica va presa come merita!
gli venne naturale nel tenermi i polpacci accennare a dei movimenti pelvici inequivocabili... io pure mi stavo eccitando come un animale in calore e più con candore che con malizia mi dovetti dare una grattatina alla passerotta attraverso la tuta, ma mi ricomposi immediatamente resami conto di non esagerare di restare una brava ragazza dalla buona reputazione: Lo vidi avere un sussulto, mi è chiaro soprattutto col senno di oggi che gli stavo caricando parecchio bene i testicoli non ce la faceva più. Poi come detto mi misi io sopra i suoi piedi più piccoli e più lunghi come forma. Manco a dirlo accennai di masturbarmi coi suoi piedi attraverso i nostri indumenti! poi in piedi dovetti piegarmi fino a raggiungere con le mani il pavimento, questa era forte perché lui si mise sempre prendendo in importanza la ginnastica bene dietro me, potei sentirgli una erezione potente... potentissima...
ogni volta che mi rialzavo in postura normale avevo una faccia sconvolta e ogni volta per circa una ventina di volte.
A tipo la terza, ero già turbata alquanto. Alla quarta per esempio o penso sempre attorno a quel numero circa, tenevo la faccia bianca come la cera e poi di nuovi paonazza e lui pure visto come ci guardavano a entrambi tutti quanti e trattenendo a fatica le risate eccitate. Alessandro non a caso uno dei compagni di scuola più scemi quanto più eccitabili che abbia mai conosciuto manifestò una forte eccitazione. "Porco D** se sborr..." gli venne censurandosi a fatica nel vedermi presa da dietro da Mattia, che in piedi ovviamente andavo a coprire in altezza, ed i miei boccoli voluminosi scuri gli potevano accarezzare il volto sconvolto e del tutto leggibile. Mi chinai e lo feci volutamente con una lentezza infinita, andando col mio bottino rotondo a aderire bene a Tobia... e là non si poteva resistere non si poteva...

DRINNNNNNNN

P.S.: Non ne abbiamo mai parlato io e lui, pur restando in contatti di amicizia per un certo periodo, successivamente. So è sposato, ha figli, è stempiatissimo è sempre tutto ossa si occupa a livello infermieristico di ragazzi con problemi psichici.
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