orge
Non il solito centro nudista
di pato3
25.08.2014 |
21.000 |
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"Ormai la mia amica si dedicava anima e corpo al piacere della tedesca, io anche abbandonai la nave dopo averle riempito il culo e aver goduto da matti nel..."
I naturisti classici sono quelli che non vedono nulla di sessuale nella nudità, io capisco il loro punto di vista ma non sempre lo condivido. Il nudismo purista non vuole essere scambismo né esibizionismo, e questo è giusto. Ma anche entro quei confini, è innegabile che dietro il piacere di stare nudi in sé, si può celare il piacere di essere in compagnia di belle donne di ogni età e peso che vivono libere la loro nudità. Dopo tutto il corpo umano è bello. E la libertà pure. Pensieri e visioni che eccitano mentalmente chi è nudo in mezzo ad altri. Questo almeno è quello che mi succede quando vado in un centro benessere austro-tedesco. Vivo un doppio piacere: innocente eccitazione erotica a un livello solo mentale e rilassamento totale dei sensi.Ma non dappertutto è così. Con la mia amica (è una ex con la quale non siamo riusciti a smettere di essere ottimi amici), che mi accompagna in tanti viaggi, compresi quelli senza vestiti, prenotammo un albergo con saune e piscina, su un lago molto famoso. Di solito andavamo in centri termali grandi, questo invece era parte dell'albergo e l'accesso era limitato agli ospiti. Quello che non sapevamo era che la frequentazione, seppure non esclusiva, era a forte maggioranza (e quindi decisamente tollerata dallo staff) di nudisti non puristi. Non dei cultori del nudo asessuato, ma il loro opposto. Ovviamente non tutti sapevano che questo fosse un ritrovo di quel genere, così esistevano orari e cabine più o meno dedicate a certe attività, tuttavia l'inconsapevole non era protetto, e se provava a lamentarsi non otteneva granché. Solo dopo scoprii che l'albergo era famosissimo e consigliatissimo in vari forum scambisti.
Finalmente liberi dei nostri vestiti e armati soltanto di asciugamano e un accappatoio che copriva appena il sedere quando eravamo in piedi, iniziammo l'esplorazione delle terme. La piscina centrale, attorno alla quale si articolano cabine, giochi d'acqua, terrazze e quant'altro, era enorme e affollata da ospiti intenti a nuotare e rilassarsi. Passammo un po' di tempo a sguazzare per prendere di nuovo confidenza con tutta quella nudità. Poi entrammo in una sauna dove c'era un signore che si stava masturbando, ma appena ci vide entrare si fermò, pensammo di aver visto male, e comunque, dato che aveva smesso, ci parve più imbarazzante andarcene che restare, e restammo. Lui non riprese a far niente, forse perché noi non giocavamo. Dopo dieci minuti andò via, noi andammo poco dopo.
Un paio di cabine passarono senza stranezze, fin quando in una ci capitò di vedere una coppia poco più grande di noi, avrà avuto 30 anni o poco meno, che si faceva delle coccole, cosa che in un centro termale con costume non sarebbe sembrata sconveniente. Se si è nudi invece qualcuno può storcere il naso di fronte alle effusioni. Ma noi ci sedemmo di fronte senza alcuna ipocrisia, con una gioia per la loro felicità e non senza notare la grossa erezione dell'innamorato. Erano due bellissimi ragazzi, magri e atletici come noi, di lingua tedesca, lui castano chiaro, lei biondissima e con un seno indimenticabile: non era grosso ma aveva esattamente la forma delle pere, sfidava la forza di gravità e vinceva facile.
Fu quando entrò un loro amico che ci sentimmo un po' confusi. Ci fu impossibile non meravigliarci per l'affetto che anche questo riceveva dall'intraprendente signorina. Pensavamo che forse quel trio credeva di poter fare qualcosa di diverso da una sauna, nonostante ci fossimo noi di fronte. Quando la ragazza si attaccò con entrambe le mani al cazzo del nuovo arrivato afferrammo definitivamente il messaggio e ci allontanammo imbarazzati, pensando che avrebbero preferito un po' di intimità e che comunque presto o tardi qualcuno sarebbe arrivato e li avrebbe buttati fuori dalla struttura. E sarebbe stato un peccato vista la loro bella presenza.
Io e la mia amica Cecilia eravamo meravigliati, non ci era mai capitato nulla di simile. Uscendo scherzammo su quanto avevamo visto: "Speriamo che non li mandino fuori, sono così carini tutti e tre"
"Molto discreti soprattutto".
Restammo nelle vicinanze ma non accadeva nulla, allora passammo davanti alla porta per sbirciare: la mischia era arrivata ad un punto decisivo, il ragazzo che era con la bellissima tedeschina dall'inizio ora si stava dando da fare dentro la fica, mentre l'altro in bocca si affacciava alla gola con il suo tubo. "Complimenti per il coraggio" pensammo.
"Mi sono un po' eccitata a vedere quella crucca"
"Se vuoi ci uniamo" dissi ridendo, ma ero eccitato e non era una proposta vuota.
"No, no, non mi faccio buttare fuori, con quello che abbiamo pagato".
Aspettammo di vedere come finiva, ci immergemmo in una piccola idromassaggio appena fuori dalla cabina. Entrò una signora sui 60 e tre secondi dopo uscì, attenta a non dire niente all'ignaro marito che la stava per raggiungere, e che altrimenti sarebbe stato troppo curioso. Andò alla ricerca di qualcuno del personale, lo trovò e questo passò dalla cabina molto discretamente, fece ricomporre i ragazzi senza fare scenate né buttarli fuori. I tre semplicemente si dileguarono. Noi li seguimmo con lo sguardo, andarono a trovarsi un altro angolo nel grande parco saune e probabilmente ripresero l'attività di prima. E il controllore? Aveva visto tutto e se ne era altamente infischiato, quello era un settore franco!
Poco dopo li raggiungemmo. Eravamo troppo incuriositi, c'era una cabina enorme con bagno turco e piscina in centro. Lì i tre avevano ripreso, ma stavolta gli spettatori non corsero a chiamare le autorità, anzi, si occuparono di coprire il misfatto e ne approfittarono per darsi un'autoripassata in basso, erano tre anziani, poco duri ma molto vogliosi. Appena videro che noi non eravamo ostili, furono ben lieti di accoglierci, e in particolare la presenza di Cecilia era apprezzata, d'altro canto portava con sé un gran bel sorriso costellato di lentiggini, un culo alto e pieno e in ottima forma, un seno poco generoso ma molto sodo e rotondo. Ma la sua particolarità che amavo di più era l'inguaribile vizio di non rasarsi la figa oltre la zona costume. Inguine sempre in ordine, ma il pube era ricoperto da un pelo castano quasi rosso, folto ma ordinato, semplicemente bellissimo e d'altri tempi.
Credo che Cecilia fosse un po' eccitata anche dai pervertiti, come li chiamava lei, che si masturbavano attorno ai tre ragazzi. La mia amica si sedette sul marmo e iniziò a toccarsi, non poteva più trattenersi, intanto la troietta tedesca lo stava prendendo in culo e nella fica. Io ce l'avevo come il marmo, mi avvicinai a Cecilia e i vecchi, fiutando che si creava un altra scopata, ci invitarono a farla vicino al trio già in azione. Fu Cecilia ad accettare di mettersi in mostra. Si avvicinò rapidamente al centro della scena, io la seguii. Si mise a pecorina, la tedesca la chiamò a sé, ci voleva più vicini, così ci spostammo praticamente a ridosso dei tre. Avevano un ritmo indiavolato, la tedesca faceva veramente fatica a trovare il fiato per comunicare con Cecilia, ma le piaceva molto e le toccò le tette, Cecilia ricambiò, e mi disse che erano fantastiche. Allora la tedesca mi invitò cortesemente a palpare, non mi feci di certo pregare e palpai. Avevo una gran voglia di scopare, tornai dietro Cecilia e la penetrai.
La tedesca aveva gran voglia di eccitare, e aveva bisogno di farsi toccare il più possibile, così chiamò anche i signori che molto discretamente si masturbavano a meno di un metro da noi, e li implorò di toccarla. Questa occasione permise loro di dare un senso e soprattutto una consistenza alla loro masturbazione. Ma l'ingorda non era contenta e ne prese uno in bocca. Un altro si sentì autorizzato ad aspettarsi un pompino pure da Cecilia, si inginocchiò e stava lì in attesa. Cecilia non sembrava molto intenzionata ad accontentarlo, ciononostante, seguendo l'esempio della collega teutonica, regalò il pompino al piccolo e anziano pene dopo qualche secondo di imbarazzo. Il terzo anziano facendo un facilissimo calcolo si accorse che il culo di Cecilia era libero, e avrebbe potuto trovare posto, mi chiese quindi di posizionarmi sotto la mia partner affinché lui potesse penetrarla da dietro. Non era di certo molto gentile a non chiedere permesso alla diretta interessata, comunque gli spiegai, con gran dispiacere, che il culo era off-limits, purtroppo non l'aveva mai dato neanche a me. Lo sfacciato signore non si perse d'animo e chiese conto a Cecilia, e lei ribadì il concetto.
Sentendo ciò la tedesca si meravigliò, e la invitò a provare, gemendo che in culo e in fica insieme era la cosa più bella al mondo. Intanto chiese una pausa ai suoi due amici, si avvicinò a Cecilia le ficcò una lingua in bocca e poi le chiese se poteva inserirle un dito in culo. Cecilia, che evidentemente si fidava di più di una troia sconosciuta che di me, accettò per fortuna. Così la bella troia mi si avvicinò e, mentre io ancora colpivo comodamente inginocchiato, si chinò per inondarle di saliva l'ano, io le palpai quelle tette sode indimenticabili e lei iniziò a leccarmi il cazzo mentre usciva e entrava dalla fica. Allora rallentai il ritmo per godermi la leccata della sconosciuta che ora poteva baciarmelo con dolcezza. Intanto inseriva il dito promesso, molto lentamente, nel culo di Cecilia. Ma la tedesca era troppo eccitata e i suoi buchi non potevano restare vuoti, così con la mano libera fece ampi gesti ai due amici di venire a scoparla mentre stava a pecora intenta a leccarmi e a penetrare la mia amica. I due si accordarono per fare cambio di buchi e ricominciarono a scoparla con veemenza.
Un anziano riuscì a sparare un paio di gocce di sperma sulla nuca di Cecilia e andò tutto soddisfatto a sedersi per godere dei benefici del bagno turco. Gli altri due ancora tenevano duro, a fatica però. Provavano a trovare uno spazio per palpeggiare, ma l'articolata composizione di corpi tendeva ad escluderli ora. Solo la bocca di Cecilia era libera, e con il mio incoraggiamento faceva alternare i due rimasti e sempre su mio suggerimento si aiutava anche con la mano nella speranza di liberarsene prima. Comunque nonostante succhiare certi cazzi non debba essere il massimo della vita, credo che Cecilia si stesse divertendo. Era molto appassionata, dietro di se aveva me e la tedesca che ora aveva inserito due dita e non toglieva la sua faccia dalle zone calde mie e di Cecilia. Davanti a se due anziani, ma con la foga che le arrivava da dietro riusciva a prendere quei cazzi tutti in bocca, fino a baciargli il pube, poi prendeva in bocca le palle e questa, lo sapevo, era una cosa che faceva molto raramente.
Uno dei due stalloni tedeschi era proprio esausto vista la posizione in cui stava da diversi minuti, allora chiese di potersi scopare Cecilia. Io gliela cedetti senza problemi, lei si accorse del cambio solo quando vide sotto di sé posizionarsi il biondino. Senza alcuna domanda lo cavalcò, con la mano indirizzò il cazzo, e ricominciò a godere. La tedesca azzardò tre dita, ma Cecilia non gradì e chiese di tornare a due. Io andavo a sostituire il tedesco in una posizione decisamente scomoda ma anche ambita, perché mi permetteva di sfondare con forza il culo della bellissima bionda. Quello sotto che si godeva la fica non sembrava volersi più muovere di lì, e il suo cazzo duro impalava da tantissimo ormai la sua donna.
La tedesca chiamò un anziano a sé, glielo voleva succhiare, lo prese e lo teneva tutto in bocca. Quando lo tirava fuori gli prendeva in bocca le palle. Non poteva mai restare a bocca vuota. Così facendo in pochi secondi lo fece sborrare. A quel punto reclamò anche l'altro vecchio, che se lo stava facendo succhiare dalla meno convincente Cecilia, anche a lui toccò la stessa sorte. Cecilia e il biondino adesso ci davano dentro con forza, erano abbracciati e forse si baciavano, la sentivo gridare, la nostra amica non le aveva ancora mai tolto le dita dal culo, ma ora era anche il biondino a inserirgliele mentre la scopava. E mentre noi scopavamo con tutta la nostra forza la tedesca, lei tirava certi schiaffi al culo di Cecilia da averglielo arrossato tutto. Anche la nostra tedesca gridava. Quello nella figa stava per venire, e chiese di uscire, non voleva ancora finire. Uscì di fretta e furia per cercare di restare dritto ma non ci riuscì e inondò di sborra se stesso e la pancia della tedesca che lo sovrastava. A quel punto lei dovette leccargli tutta la sborra. Ma chi puliva la sua? Cecilia. Quindi dovemmo spostarci per permettere alla mia ex di pulire, altra cosa che con me faceva molto raramente. Intanto io continuavo a sfondare il culo alla tedesca. Le due si leccavano e si stringevano le tette a vicenda, erano fantastiche. Ma la tedesca sentivo che aveva bisogno di qualcosa di più, allora mi chiese di stendermi, mi cavalcò ancora impalandosi il culo, e offrendo la fica a Cecilia le chiese di masturbarla, mentre questa stava godendo così tanto da non capire nulla. La accontentò anche se non riusciva a credere quanto la tedesca potesse arrivare a chiedere. Sempre di più, da tre dita ne chiese quattro, non bastavano. Cinque. Tutta la mano.
Quello sotto Cecilia era venuto, ma continuava a stare dentro, anche se né lui né lei avevano l'energia per muoversi. Ormai la mia amica si dedicava anima e corpo al piacere della tedesca, io anche abbandonai la nave dopo averle riempito il culo e aver goduto da matti nel sentire il suo piacere arrivare all'estremo mentre io tappavo il culo e la mano di Cecilia le distruggeva la fica. A quel punto speravo di vedere una fontanella dalla fica della bionda, ma purtroppo non riuscì a squirtare. È un dono raro. Era esausta e felicissima, tutti lo eravamo. Gli anziani erano quasi commossi, si complimentavano come se avessimo giocato una finale mondiale. Ci ripulimmo tutti molto sommariamente, andammo in piscina, separati, io con Cecilia e i tre tedeschi per conto loro. Lì un signore fece notare alla mia amica di essere sporca sulla guancia.
"È sborra!" disse lei sottovoce, in inglese.
"Cosa?" chiese lo straniero.
"Sperma"
"Oh, buon per lei!"
"Mi pulisci tu?"
Il signore le leccò la guancia, e vinse un giro sulla giostra di Cecilia, credevo fosse stanca, ma evidentemente aveva ancora un sacco di energie...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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