(49) AAA Giochi Proibiti

“Lurido finocchio che non sei altro! Adesso arrivano altri quattro cazzi freschi, amici della banda del Nero che il buco del culo te lo aprono come sfilatini nel burro lasciato sotto il sole e ti scopano in gola fino a farti strabordare la sborra anche dalla bocca!”

“Adesso basta, vi prego! È tre ore che mi state sodomizzando a turno e costringete a fellarvi! Mi avete ricoperto tutto di sperma, obbligato a deglutirla almeno sei volte e non so quante mi avete eiaculato nel retto; sento che continua a uscire e mi cola lungo le gambe! Slegatemi e andatevene, fra mezz’ora torna anche mia moglie!”

“Ahahahah! Ma avete sentito come parla questa checchina? ‘Sodomizzare, fellare, sperma, eiaculare nel retto’! Ahahahah! Ma il meglio è ‘deglutire’! Ahahahah! Mi sto spanciando dal ridere! Inculare, spominare, panna di coglioni, svuotarsi dentro e soprattutto ingoiare si dice! Ricordalo, la prossima volta che tradirai la tua donna facendo il busone offrendoti sugli annunci ‘personali’ dei giornali con quei testi ridicoli: ‘AAA giochi proibiti - ore liete in compagnia elegante e disinibita’
Prima ci attiri in questo appartamento super lusso, promettendoci un’orgia da mille e una notte con travestiti e transessuali da urlo, poi ci racconti la storiella che all'ultimo momento hanno disdetto e quindi sei solo ed unicamente tu quello da fottere, pensando di eccitarci con un reggipetto e una guepiere color carne, probabilmente rubati a tua suocera, calze bianche sotto le quali spiccano i tuoi pelacci da orsetto! Almeno depilarti potevi! Sembri un vecchio puttanone da strada sfatto e in pensione.
E non dev’essere la prima volta che ciucci e prendi cazzi a mazzi! Hai fatto tante storie, prima: ‘vi prego, andateci piano, è la prima volta che vengo penetrato per via innaturale - via innaturale, hahahahah! Però le otto razioni di broda - le ho contate io, tranquillo - te le sei trangugiate senza tante storie, addirittura ti passavi la lingua sulle labbra per non perderne una goccia! E la tua canna, in mezzo a quelle chiappette secche e raggrinzite già a - quanti anni hai? Nemmeno cinquanta, credo. Quella che hai chiamato ‘buchino’ mi pareva più da nonno di caserma a ferma lunga piuttosto che da recluta! Mi sono proprio divertito a stantuffarti dentro come fossi una vacca da inseminazione!
Ora aspettiamo la tua ‘consorte’, come diresti tu, le facciamo vedere cosa fai nei pomeriggi durante i quali lei lavora come una pazza per permetterti di fare lo scansafatiche e divertirti a venderti - male, anzi da schifo - come travestito, tirando su gente come noi, nullatenenti che faticano a tirare a fine mese.”

“No, vi scongiuro, se mi vede così sono finito, mi butta fuori casa! Vi assicuro di rivederci, mi compro un po’ di biancheria fine, scarpe con il tacco 14, parrucca, mi depilo e mi trucco. Poi vi faccio tutto quello che volete, anche una doppia penetrazione come hai chiesto prima! Pago anche un paio di trans! Ma ora andate via!”

“Ahahahahah! Ci prometti uno spettacolino da troietto di classe, addirittura una doppia guzzata nel tuo deretanino sfondato! Non hai capito: qualche trasgressione con finte donne non ci dispiace ma a noi piace fare sesso fra maschi, maschi veri, rudi e duri! Fra noi trombiamo sul serio, ci sbattiamo in piedi, a pecora, a smorzacandela, guardandoci negli occhi per scambiarci la virilità, non i falsi sguardini da cerbiatto dei frocetti da locali del centro: le nerchie ce le succhiamo a vicenda, come fossero bottiglie di rosso da trattoria! Non esistono ‘attivi’, ‘passivi’ - peggio, ‘prevalentemente passivi’ - che cazzo significa? Che lo prendi cinque volte prima di darlo una? Magari gonfiandoti di pasticche comprate a prezzo stracciato chissà dove e che non funzionano nemmeno perché sono tagliate all’estremo?
Noi siamo uomini veri, trombiamo quando ci viene duro, dove capita, dietro cespugli, casolari abbandonati, nei cessi dei centri commerciali - dove fra l’altro è facile trovare puttanelli come te, studentelli, ragionieri della porta accanto che non ti salutano nemmeno se li incontri in ascensore!”

“Allora vi organizzo un bell’incontro dove volete voi! Ho anche un collega disponibile! Lui va in palestra, ha un fisico perfetto e tutte le volte che lo incontro mi strapazza alla grande!”

“Parli del contabile qui accanto, il tuo vicino? Quello sfigato che pensa di tirar su muscoli gonfiandosi di roba chimica e quattro esercizi a settimana? Non farmi sganasciare! E non gli tira nemmeno bene: per ciularti usa quasi sempre un dildo da 25 per 15!
Hahahah! Che fai, impallidisci? Ti sorprende che conosciamo questa tua abitudine? E cosa mi dici del portiere? Quella specie di spaventapasseri con la giacca che gli cade ai lati e il cappello tutto sbilenco sulla testa a uovo! Però, nonostante i suoi modi da automa e linguaggio tutto compunto, le sue ripassatine giuste te le da: ormai conosci ogni centimetro del tavolone del suo retro-ufficio, non è vero? Lì sopra ti piace molto alla ‘missionaria’ e di lato - o sbaglio?”
Riprenditi perché sembri un cencio e mettiti il cuore in pace: ti stracceremo gli sfinteri e inietteremo il gargarozzo di zuppa bianca finché non arriverà la tua dolce metà.
Oh bene! Sono arrivati i compari. Ah, siete in sei e non in quattro? Tranquilli, qui avete un tunnel autostradale pronto, va solo allargato per il doppio traffico. Direi che lo fate subito. Gli altri quattro gli diano da bere intanto: ha una sete inestinguibile e gradisce solo spremuta di testicoli.
Se suonano alla porta aprite: devono ancora arriva l’investigatore privato e l’avvocato per la convalida.
Degenerato culattone: è da un po’ che eri sotto sorveglianza; oggi finiamo il lavoro. E sfiniamo anche te: forza ragazzi, due nelle terga e - tanto per equità - altrettanti in gola.

Giugno 2024