(53,2) Zip malandrina 2: sorellaccia

"Care amiche di lingua, vibratore, dildo e strapon. Riporto la turpe telefonata fra la supermoracchiona tettona dell’ultimo racconto e suo fratello, avvenuta poche ore dopo averla persuasa alle arti saffiche. Come preannunciato, ho dovuto spostarmi dalla categoria ‘lesbo’ per via dei contenuti non proprio pertinenti e alquanto perversi.
Preciso di essere stata invitata da lei stessa a pubblicare il colloquio, svoltosi sul lettone della camera d’albergo, lei inginocchiata con il tronco verticale mentre io, stesa sotto, ero impegnata a leccarle la bernarda.
Avviso subito che il contenuto è per lettori forti e liberi da pregiudizi.

“Ciao sorellina! Come va il raduno? Già preso cazzo?”
“No, fratellino, ho leccato fica!”
“Leccato fica? Non ci credo! Hai sempre detto che ti faceva schifo anche solo la ‘puzza’, come la avevi definita.”
“Ma quale puzza! Non mi era piaciuto l’odore, semplicemente. Sai che sono schizzinosa. Oggi ho cambiato idea e dalla prossima volta pretendo di scopare in quattro: tu, io e il nostro cuginetto come sempre ma voglio anche leccare la passera di quella lesbica di sua sorella nonché nostra cugina.”
“Ehi, mi fai rizzare la fava! Però ho sempre sognato un 2+2 in famiglia, sai? Io ti fotto dietro, il cuginetto davanti e tu ciucci la fregna della cuginetta! Mmmhhh! Allora, a chi o cosa dobbiamo tanto miracolo? A questi incontri di auto sei sempre andata con quella tua amica solo per tirare su stalloni. Cosa è successo?”
“Esatto ma ho dovuto sostituirla, ti racconterò un’altra volta perché. Con un annuncio su una rivista specializzata ho trovato una che la precedente al confronto può solo sparire: l’avevi conosciuta no?”
“Beh sì, me la ricordo. Non era malaccio. Meglio di lei, sul serio?”

“Assolutamente! Immagina una biondona tutta curve che a te si intosta solo al pensiero, con in più la tuta azzurra di stretch, aderente a ogni angolo e curva del corpo, uguale alla mia rosa con la cerniera lampo davanti.”
“Certo, quella che ti vorrei verniciare tutta di sborra - con te dentro ovviamente - ma tu non vuoi rovinarla! Con la zip a due TIRETTI: uno in cima e l’altro in fondo, in modo da poterla aprire o chiudere da entrambi gli estremi o uno solo. Lussuria totale! Cos’è: ha alzato quello sotto e affondato nel tuo ‘pozzetto della libidine’, fra slip e passerina per tenere sotto controllo temperatura e pressione dell’ ‘olio’? Forse è anche intervenuta ‘manualmente’? Mmmhhh! Magari pure sopra ha scoperchiato le tue cornamuse e fatto loro un po’ di festa con mani, bocca, lingua e denti persino?
“Beh, porcellino mio, decisamente è più lesbo che etero e quei TIRETTI sono stati un po’ il motivo conduttore del tutto: hanno fatto parecchi viaggi su e giù, neanche fossero l’ascensore di un hotel.”

“Maialina, me lo hai fatto rizzare come un piede di porco.”
“Il porco sei tu che chiavi tua sorella, assieme a quell’altro maiale di nostro cugino. Ma da oggi cambia perché includiamo anche la cuginetta e dovrete darvi da fare il doppio!”
“Eh, ma se non volesse? Non credo sia del genere ‘leccapassera’, anzi mi pare decisamente troia montacazzi!”.
“È anche lesbica, tranquillo. Ancora quando eravamo adolescenti aveva proposto di farsi leccare la patatina e in cambio di toccarmi le tette. Provai ad annusarla ma non mi convinse. Ci ha riprovato ancora, nemmeno molto tempo fa, ma ho rifiutato: ero dell’idea che i rapporti saffici fossero sbagliati e immorali.”
“Hahahah, senti questa! Mentre praticare incesto con fratello e cugino con rapporti completi, anali compresi, è ammesso?”
“Oh, senti, si può cambiare idea? Oggi ho scoperto quanto è deliziosa la vulva! Mmmhhh! Anzi, sublime!”
“A me lo dici, quando rimango minuti interi a spatolartela mentre tu a 69 me lo spompini come nessun’altra!”
“E quando te lo succhia tuo cugino?”
“Quella è cosa fra uomini, non c’entra! Ora possiamo dirci completi: due maschietti, due femminucce! Beh, dimmi, quindi la tipa ha fatto la magia?”

“Le do la busta e dico che il contenuto è per ‘essere in simbiosi con il mezzo’“.
“Sorellina, anche tu però! ‘Simbiosi’: avrà pensato che ci saresti stata, tipo palpatine, leccatine sopra quel tessuto particolare per poi sbucciarvi a vicenda e vai di libidine saffica!”
“Non divagare. E in ogni caso alla fine gliel’ho data, mi pare! Arriva, noto che indossa una mutanda da zoccola, sai quelle…”
“Sì, uno di quei formidabili perizomi che ti ho pure regalato ma tu non vuoi mettere mentre penso che sul tuo culo me lo farebbe sfrigolare appena dovessi appoggiartelo!”
“Mi fai schifo per quanto sei perverso. Pensi solo al mio culo!”
“Ma perché è un capolavoro di culo! Vedere le tue chiappe accostate al mio tronco mentre te lo stantuffo dentro a pecora mi manda fuori giri tutte le volte! Dai, dimmi come ti ha convinta che la gnocca è un tempietto di libidine pura.”

“Condivido, fratellino caro! Infatti in questo momento mi sto rifacendo alla grande: lei è distesa sotto di me, con la mia spacca in punta di lingua mentre sto divertendomi a pizzicarle i boccioli. A ogni pizzico un affondo nella mia micetta! Ah, ah, ah! Siii! E vorrei qui anche il tuo randello dentro il mio forellino posteriore!”
“Mmmhhh, se penso alla tua retrovia il mio ‘Fedelissimo’ scalpita come un puledro!”

“Insomma, imbocco la Statale per salire al Passo: ci sono tante curve e sono concentrata nella guida. Non so come rompere il ghiaccio e insinuare il mio secondo fine: trovare manzi per scopare.”
“Intanto lei, probabilmente lesbica nel midollo, comincia a eccitarsi, ammirando le tue, di curve! Soprattutto sognando le delizie nello scrigno: quelle montagne svettanti che sicuramente ‘sbudinano’ per la tua guida sportiva.”
“Smettila, so che sei un tette-di-sorella-dipendente! È lei a esordire: chiede se è la prima volta a questi convegni e se c'è movimento. Ottimo - penso - almeno non è una gatta morta. Rispondo ‘un'orgia di motori’ e prevedo ‘giornate di fuoco’, dovesse interessarle; le faccio i complimenti per il fisico e do la stoccata di prova per la pesca dei cazzi con: ‘non dovresti faticare a raccogliere’."
“Sei partita bene, sorellina! Però tu, mignotta come sei, intendevi falli, tarelli, randelli, lei patonze, ciabatte, tope.”

“Certo, fratellino! E mi piacerebbe averne un po’ di più, senza dovere sempre ripiegare sul tuo e di quel depravato di nostro cugino!”
“Non credo che doppie penetrazioni come le nostre siano ‘ripieghi’! Quanti ne trovi di pistoni che ti stantuffano alternativamente dentro e fuori in perfetta sincronia o anche insieme, nello stesso buco, in contemporanea?”
“Devo darti ragione, i vostri trapani sono veramente speciali: sembrate quel bicilindrico boxer austriaco dove gli stantuffi sono contrapposti oppure quello italiano con le bielle parallele! Ooohhh! Se penso a quando mi squassate insieme la fica, con quel vostro ritmo perfettamente sincronizzato! Mmmhhh!”
“Dai, puttanella, lo so anch’io che ti piace, lo sento ogni volta dalla tua potta mobile, quando riesci praticamente a segarci con i tuoi muscoletti interni finché arriviamo a irrorati l’utero di sborra! Mmmmhhh!”
“Già! E mi imbottite con talmente tanta roba ché poi mi cola per mezz’ora.”

“Dai sorellina, appena torni ti organizziamo un pomeriggio di monta e inseminazione! Continua: insomma, va anche a lei?”
“Anche troppo! Si complimenta per il mio ‘telaio’ e ‘le mie bocce’ per cui comincio a pensare di avere beccato una lesbica.”
“E scommetto che tu, con la tua faccia dove traspare quasi ogni tuo pensiero, manifesti appieno il tuo ribrezzo.”
“Sono fatta così. Fa evidentemente marcia indietro e propone di recuperare un paio di bei maschioni. Ah, oh, uh! Offfhhh!”
“Che c’è sorellina? Ah già, ti sta leccando la micetta mentre parli! Mmmhhh! Come vorrei essere lì! Te lo metterei in gola mentre sento lo sciacquettare della sua lingua fra le tue grandi labbra! Poi mi girerei dietro per piazzartelo in culo!”
“Sei un vizioso della peggior specie: solo dietro mi vuoi ficcare! Ora voglio godere di passerina! Uh! Sì, così, stai sul clito, sì, sul clito! Aaaahhh! È decisamente più brava di te! Uuufffhhh!”
“Buon per te, neo-lesbicona! Intanto mi sego.”

“Dopo un paio di chilometri ci ferma la Stradale. Accosto e sospiro: ‘dobbiamo pagare gabella!’ Accade quasi sempre in queste occasioni, fanno un sacco di controlli ma io ho uno stratagemma ormai collaudato:
TIRETTO GIU’ fin sotto la balconata, allargo i bordi e metto in bella mostra il reggipetto.”

“Uuuhhh! Non oso immaginare la visione: tu con le tue morbide poppone strabordanti. E lei? Avrà fatto una sbrodata da bagnarsi fin sulle gambe! Fossi io il poliziotto non ti farei la multa ma i complimenti per lo spettacolo, ti pastrugnerei alla grande, tirerei fuori il pisello per menarmelo e alla fine lo userei come un idrante fra quelle tue mammellone da vacca!”
“Taci che mi è capitato una volta con un suino schifoso. Mi ha spruzzata tutta: mento, collo, giù per la pancia e fin dentro le coppe del reggiseno. Ricordamelo, ché la prossima lo facciamo anche noi! Guardie e ladri con pistola a sborra, hahahah!”
“Sei proprio una troia: ti lamenti ma poi vuoi fare le peggiori porcate con tuo fratello!”
“L’idea era anche tua, mi pare! A ogni modo la invito ad aprirsi a sua volta, spiegando che di solito gli agenti, davanti a certe visioni, sballano e passano sopra. Invece mi devo subito dare una calmata: non è UNO bensì UNA! Una biondina in divisa!”
“Ahahahah! Immagino il siparietto: due bambolone che con mezze tette di fuori cercano di corrompere una tutrice dell’ordine! Beh, che fosse lesbica pure lei?”
“Magari! Parte invece con una classica battuta tipo ‘corpetto ruggente, tieni la patente fra i palloncini e la tua amichetta il libretto?’"

“Devo stare attento a non venire, cavolo! Mi stai ingrifando alla grande! E come ti sei giustificata?”
“Rispondo con egual moneta: che faceva molto caldo, lì dentro. Allora, tanto per fare la brillante, replica che già, il motore dietro fa la sua parte, se si aggiunge qualche altro bollore l’ambiente si arroventa. Alla fine ci lascia andare ma non rinuncia all’ultima stoccata, di ‘tenere le mani a posto’."

“Eh, beh, sorellina troietta, avrei pensato la stessa cosa. Ma io vi avrei fatte uscire dall’abitacolo, mettere la tua amica appoggiata con il culo contro il cofano a gambe larghe, tu a novanta con la faccia affondata nella sua topa ed io ad assestarti qualche potente sciabolata di nerchia in figa prima, nel sedere poi, ovviamente regolando sintonia e volume sui tuoi grossi bottoni zigrinati! Lavaggio finale in faccia per entrambe sottinteso. Dopo?”
“Senza dubbio la tua fantasia non può lavorare diversamente. Dai, lasciami finire il racconto così dopo posso immergermi io nella sua spacca da sballo e darmi da fare con le zuccone!”
“Ah ecco, sorellina, non me le hai ancora descritte!”

"Tu al momento pensa a quando tua sorella leccherà la bernarda di nostra cugina perché, mentre lo farò, non dovrai perdere la concentrazione e sbattermi come quando giochiamo a vacca e toro noi due soli!
Allora, riparto a bassa velocità, do un’occhiata veloce alla sua seminascosta valletta e commento che ha voluto fare la timida. Lei cosa fa? Tira giù la zip fin quasi all’ombelico e butta in fuori due gommose tettone - sicuramente siliconate -, praticamente solo parzialmente accerchiate da un balconcino nero satinato con coppe minime.”
“Wow, la passione di ogni maschio lascivo: le bocce autoportanti! Quindi, davanti a quella presentazione ti ci sei lanciata sopra!”

“Non dire fesserie! Al contrario in quel momento ho solo avuto un moto di rifiuto: zinne rifatte, offerte come cocomeri al mercato e due occhi vogliosi di sedurmi.
TIRETTO SU’, chiusura forziere e colpo di gas.”
Tu-tu-tu-tu-tu-tu.
“Sorellina, sorellina! Cazzo, è caduta la linea!”

Lugosto 2024