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L’autostop si paga con bocca e culo 2: finalmente si monta! (27)


di Membro VIP di Annunci69.it remigiuslp
14.08.2023    |    9.167    |    10 9.1
"Finita la densa e abbondante sborrata, il biondo rimase attaccato al membro del giovane fino a risucchiarne le ultime gocce..."
Girato sulla pancia, sulla panchetta del camion, Quinto si ritrovò con Il durissimo cazzo del compare biondo in bocca. Riprese a spompinarlo con foga mentre il camionista baffuto, inginocchiatosi accanto, sembrava divertirsi a spingere la cappella fra le chiappe strette del ragazzo per poi cominciare a scorrerla lungo il peloso solco fra queste.
“Hai proprio un sederino da sballo! Avrei voglia di spruzzare la mia sborra su queste polpette lisce di soda carne e verniciarle tutte! Ma prima voglio visitare il tuo buchetto vergine! ...Se veramente non sei già frocio busone!”
Il gonfio glande del camionista continuava ad emettere fluido preliminare che lubrificava l’avanti e indietro fra i glutei, stretti ancor più dalla posizione prona del ragazzo che ne godeva appieno e pensava: ‘è proprio piacevole avere una cappella che scorre fra le chiappe! Quando poi mi passa sul buchino mi piace ancora di più! Forse ora vorrà incularmi?’
Infatti era proprio ciò che il baffuto aveva in mente di fare.

“Mmmmhhh! Fantastico esplorare questa valle di delizie! Mmmhhh! Per cercare e trovare la rosellina che sicuramente si nasconde proprio in mezzo! Deve essere più stretta di una fichetta vergine!”
La cappellona si fermò sull'ano e cominciò a premere, cercando di entrarvi.
A Quinto sembrò enorme per cui, oltre alla resistenza naturalmente opposta dal buco del culo, chiuso e stretto fra le chiappe, si aggiunse la tensione dovuta all’improvviso timore del ragazzo:
“Che ha in mente?”
“Perché me lo chiedi quando hai già capito? Te lo ficco in culo e ti faccio allo spiedo come un galletto!”
“No, prego, no! Il suo cazzo è troppo grosso per me!”
Il camionista esclamò:
“Non ho ancora trovato, nemmeno fra i sederini più minuti, uno che non abbia preso il mio cannone! E anche quelli più stretti li ho sempre allargati a sufficienza con piena soddisfazione del proprietario! Alla peggio si sventrano! Ma a te piacerà, il mio trapanone, vedrai! Il tuo è un culetto da puttino voglioso e montacazzi, anche se ancora non lo sai, per cui il cazzo entrerà in te e vorrai essere scopato finché non mi svuoterò dentro di te! Però, puttino mio, hai ragione! Così non va bene! La prima monta si fa a capretta!”

Quinto l’autostoppista venne girato e messo alla pecorina: avrebbe pagato il passaggio con la sua verginità anale!

La cappellona gonfia di libidine cominciò a picchiettare sul forellino e questo diede un certo piacere al giovanetto che pensò: ‘però, fin qui non pare male!’
Il giochetto durò per un po', con piena soddisfazione di Quinto: forse lasciarsi sodomizzare era bello... e in fondo lo facevano anche tante donne! Invece lui non sapeva che il camionista stava nuovamente giocando, per farlo calmare e rilassare e poterlo prima meglio impalare e poi fottere.

Infatti, dopo essersi gingillato a lungo, scorrendo il cazzo nel peloso solco e premendo ogni tanto, più o meno, facendo quasi entrare la punta bagnata nel buchetto, fremente per metà di desiderio e per metà di paura, il camionista decise che era arrivato il momento della deflorazione.
A sorpresa assestò un deciso colpo secco e la cappella aprì violentemente il buco del culo, causando una fitta fortissima al ragazzo:
“Aaaaahhhhh! Aaaaaggghhhhh! Iiiiigggghhhh! Che maleeeee! Uuuurrrrggghhhh!”
Il marmoreo pistone era sgusciato oltre l'anello anale:
“È fatta! Ti ho rotto il culo! Sei culattone!”
Il dolore era intensissimo: “Aaaaaaahhh! È terribile! Aaaaaahhhhh!”
Il camionista rimase fermo in quella posizione e commentò:
“Resisti! Lasciati aprire! Cazzo, l’hai stretto come un ragazzino! Eri veramente un verginello! Ora te lo devo spaccare del tutto! Vedrai che dopo ti piacerà essere montato come una checca sfondata!”
Spinse con maggior forza per farsi ulteriore strada.
“Non c’è sfintere che resista al mio ariete!”
Il tarellone penetrava sempre più, contrastando la notevole resistenza dello retto appena violato. Poi cominciò ad alternare affondi e rilasci sempre più ampi, guadagnando ogni volta centimetri.
“Devo arrivare in fondo al burello! È il più bel culo che abbia mai sverginato!”
La verga granitica si fermò solo giunta in fondo.
“Uuuggghhh! Ti arrivo in gola, con il randellone! Ecco, finocchietto, il tuo primo cazzo in culo!”

L'uomo cominciò a stantuffare nelle profondità del ragazzo sbuffando come un toro scatenato. Era veramente uno spettacolo vedere le sode chiappette tremare, con il duro e grosso pompante come un pistone di una nave fra queste, lucido degli umori che stava emettendo in quantità grazie all’arrapamento dato da quel vitellino imberbe.
A Quinto invece pareva di avere un grosso bastone che martellava nello sfintere: se le dita erano state piacevoli, un membro, per di più di quelle dimensioni, era ben altra cosa!
“Non ce la faccio più! Basta! Basta! La imploro!”

Senza sfilare, il camionista si girò per sedersi e si tirò il giovanetto sopra di lui.
“E hai di nuovo ragione, puttino con il culino sfasciato! Dopo essere stato sfondato, per godere la prima scopata è meglio uno smorzacandela! E siccome sei stato bravo e il mio cazzone lo hai preso senza difficoltà, tu cavalchi e il mio amico ti fa un pompinello! Quello ti gusta di certo!”

L’altro si piegò e ingollò senza fiatare il pisello del moretto.
“Ora muoviti perché il mio spadone vuole la sua parte!”
Quinto cominciò un su e giù, cercando di contrastare il bruciore causato dal fallone rovente dentro il suo sfintere ma con il piacere dato dalla bocca del biondo al lavoro sul suo cazzo.

Non durò a lungo, Quinto: presto sentì le onde tipiche di una sborrata in arrivo.
“Aaaahhhh! Aaaaahhh! Fra poco vengo! Aaaahhhhh!”
Il camionista, tenendolo sotto una coscia, prese a spingere e rilasciare a sua volta il pene nel suo sfintere.
“Si fermi, la prego, si fermi! Mi lasci godere almeno di questo!”
Invece l’uomo proseguì imperterrito:
“Se riesci a venire significa che il dolore non è tanto intenso! Toh! Toh! Pompandoti nel retto il mio pennone, stimolo il tuo a sborrare più forte! Toh! Toh! Prendi! Sei un vitellino superbo! Voglio guardarti godere mentre sborri! Quelle tue labbra poi mi ingrifano ancora di più! Ora svuotati in bocca a lui, piccolo finocchietto!”
Quinto iniziò ad eiaculare nel cavo orale dell’altro:
“Uuuuhhhh! Eccomi! Eccomi! Sborro! Sborrooooo! Aaaahhh!”
L’orgasmo fu lungo e particolarmente intenso: effettivamente le pressioni del pene nello sfintere sembravano agire come ulteriori spinte alle intense ondate di sperma.

Finita la densa e abbondante sborrata, il biondo rimase attaccato al membro del giovane fino a risucchiarne le ultime gocce. Al termine sollevò la testa, ingoiò con piacere l’abbondante dose di liquido spermatico e commentò: “Wow! Avevi una cisterna di roba, in quelle palline! O era un mese che non ti pugnettavi o eri eccitato!”

Il baffuto, senza fermare il ritmico movimento nel posteriore del ragazzo, disse:
“Si è ingrifato, questo sgualdrinello! Hai visto che ti è piaciuto? Si sborra meglio con un palo di carne nel culo, eh? Ti ho fatto svuotare completamente le cipolle, neh? Ora lasciati guzzare ancora, gira il musetto e fammi sentire la tua dolce linguetta!”
Non aveva mai slimonato con un uomo ma Quinto ma alla fine si rassegnò: girò la testa e le due lingue giocarono in punta dando ad entrambi sensazioni elettrizzanti.

Il baffuto scivolò ad impugnare il membro del moretto.
“Stupendo! Bocca di miele, canalino di burro e cannoncino spruzzapanna! Puoi veramente diventare un puttanone da bordello, vorace di nerchie e capace di soddisfare ogni genere di cliente! Ti vedrei saltare da un cazzo all'altro! Intanto cavalca, puledrino lussurioso! Cavalca e assapora il tuo primo cazzone in culo!”
L’uomo diede alcuni colpi di sega più decisi.
“Hai pure un bel cetriolone come pisello! E ti sta tornando duro nonostante il cazzo in culo e la sborrata appena fatta! Potresti fare anche il torello, con un revolver come il tuo! Diventeresti un super-finocchione da monta, attivo e passivo!”

Il pisello di Quinto stava rapidamente riprendendo durezza e si accorse anche che il dolore del pisello nell’ano stava lentamente trasformandosi in un piacere nuovo e intenso!
Scoprì quasi istintivamente che un movimento del bacino non più solo in saliscendi ma anche avanti e indietro gli dava sensazioni di piacere più forti.
“Aaaahhh! Aaaahhh! Che bello così Aaaahhh! Siiii! Siiii! Aaaahhh! Aaaahhh!”
Le onde di piacere si trasformarono presto in potenti scosse elettriche, per cui cominciò a cavalcare il cazzone del camionista come un ossesso, urlando dentro la cabina del camion:
“Eeeeaaahhh! Iiiiaaahhh! Uuuuaaahhh! Cazzo, siiiiiii! Siiiiii! Cazzo, sto godendo come un pazzo! Aaaahhh! Cazzo, sto godendo! Aaaahhh! Eeeeaaahhh!”
Il camionista lo lasciò fare, contento di aver trasformato anche quel puttino innocente e pudico in un maialino montacazzi e pompinaro.
“Siiiiii, piccolo uomo, grande porcone! Stai godendo di culo! Di culo! Godi di culo come un porco con la galleria ormai sfondata!”
Quinto quasi non si accorse di stare nuovamente sborrando, stavolta getti di sperma che schizzarono ovunque nell’abitacolo, accompagnati dalla veloce mano del camionista sul suo pisello.

L’uomo lo fece sollevare:
“Ora ti voglio a chiappe in aria! Così ti apro il culo definitivamente e ti inietto come si deve!”
Quinto si girò prono, il rigido favone affondò dall’alto nel retto – stavolta senza difficoltà - e cominciò a stantuffare con potenza:
“Siiiiii! Dai! Dai che ti piace! Toh! Toh! Toh! Urla! Urla che mi arrazzo ancora di più se urli! Devo allargarla completamente la galleria! Toh! Vedessi come vibrano le tue chiappe sode! Toh! Toh! Hai un culo spettacolare!”
Quinto incassava e godeva di quel pompaggio poderoso e girò la testa verso il suo inculatore.
“Uuuuhhhh! Siiii! Siiii! Mi scopi! Siii! Mi scopi nel culo! Aaaahhh! Aaaahhh! Aaaahhh!”
“Ti gusta una bella stanga marmorea che ti va su e giù per lo sfintere, eh? Un siluro d’acciaio che ti sventra tutto fino nelle viscere! Hai due melotte da verginello che risveglierebbero i bigoli più stanchi! Peccato che ora tu sia sfondato come un puttanone da postribolo! Lasciati fottere! Ooooggghhhh!”

Il camionista stambugiava come un disperato, assestando colpi secchi e violenti.
“Aaaaaggghhhh! Eccomiiiiii! Eccomiiiiii! Ti vengo in culoooo! Aaaarrrggghhh! Ti mitraglio dentro il mio sugo bollente! Aaaagggghhhhh! Mi sgravo i coglioni dentro le tue viscere! Aaaahhh!”
Il rigido fallone, stretto dalle pareti dello sfintere, pulsò e potenti fiottoni di fluido invasero il canale e allagarono gli intestini del giovanetto, schizzando anche fuori.
“Uuuugggghhhh! Aaaaahhhh! Siiiiii! Lo sento! Lo sentoooooo! Aaaahhhhh! Uuuuuffffhhhh!”

L’uomo estrasse e lasciò Quinto steso sul sedile ancora ansimante, con il buco aperto e bruciante, con i rivoli di sborra sulle natiche.
“Che monta e che sborrata! Mi hai svuotato, piccolino! Non ho più una goccia di sperma nelle palle, è tutto dentro di te. Attento che se non ti alzi ti rigurgita in gola! Aaarrrhhh! Aaarrrhhh! Aaarrrhhh!”

Il biondo intervenne.
“Ora che sei imbottito come un bignè, voglio darti una seconda dose di sborra in culo, dai miei coglioni!”
Quinto era ormai partito, il canale bruciava ma la sua voglia di essere ancora scopato e ingravidato di sborra calda era maggiore! Sentiva il buco ancora aperto, per cui un altro cazzo sarebbe entrato comodo! E poi ne voleva un altro, uno diverso dentro di sé, che lo scopasse in maniera diversa nel buco del culo e poi lo riempisse ancor più di succo di coglioni.

Si spostarono all’esterno, il moretto si mise in piedi contro la parete del camion, il biondo puntò il pistone e glielo spinse tutto in culo.
“Oooohhh! Siiiii! Dammelo tutto! Oooohhh! Fottimi anche tu nel culo! Allargamelo ancora di più!”
L’uomo cominciò subito a stantuffare:
“Ormai hai il culo rotto! E in più sei già pieno di sburro che lubrifica! Veramente un canalino accogliente! Prova anche la mia renga che ti trapana il buco!”
Il biondo stambugiava veloce e con ampie escursioni.
“Uuuggghhhh! Aaaahhh! Siiiii! Siiiii! È bello essere scopati! Siiiii! Dammelo tutto! Aaaahhh! Fottimi siiii! Fottimi siiii! Fottimi siiii! Uuuuhhh!”

L’uomo non ebbe la resistenza del camionista per cui diede alcuni colpi più forti iniziando ad eiaculare nel culo del ragazzo.
“Aaaahhh! Aaagghhh! Vengo! Vengo! Ti sborro anch’io in culooo! Aaaaggghhh!”
Il moretto assaporò nuovamente i bollenti getti di sperma nel retto.
“Aaaaafffhhh! Siiiii! Siiii! Riempimiiiii! Riempimiiiii! Aaaaahhhhh!”
Nella foga dell’inculata vari schizzi di sperma ribollirono dal buco del culo e bagnarono le chiappe del ragazzo, dandogli ulteriori, nuove piacevoli sensazioni.
Anche il rumore ‘sciak sciak sciak’ degli ultimi colpi lo convinse di quanto fosse bello farsi chiavare nel culo.

Alla fine il camionista chiese al ragazzo:
“Non vuoi svuotare il sederino delle sborrate?”
Quinto lo guardò e sorrise.
“Voglio tenerle dentro finché posso, sentire i vostri liquidi sciacquettare dentro di me!”
“Fantastico! Avevo ragione: eri un piccolo, vizioso, insaziabile frocetto senza saperlo! Ahahahahah! Però adesso, prima di ripartire, devi ripulire con la lingua tutti gli schizzi e i rivoli di sborra con i quali hai innaffiato la cabina: il camion deve essere sempre a puntino!”

Agosto 2023
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