tradimenti
Trasloco Trasgressivo
di StraneEmozioni
05.07.2024 |
13.923 |
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Maria annuì, stringendo la mano di Klaus..."
Maria era una donna di cinquant'anni, napoletana, con un sorriso radioso e capelli biondi che cadevano dolcemente sulle sue spalle. Di bassa statura, ma con un seno prosperoso che attirava sguardi ovunque andasse, Maria era il centro dell'attenzione del suo quartiere. Suo marito, Klaus, era un tedesco coetaneo, alto e robusto, con una personalità gentile e un amore incondizionato per la sua moglie vivace.
Da qualche mese, il loro vicino di casa, Marco, un cinquantenne affascinante, aveva iniziato a fare brevi conversazioni con loro ogni volta che si incrociavano nell'ascensore o nel cortile. Marco era sempre stato gentile e disponibile e Maria aveva notato come il suo sguardo si soffermasse sul suo décolleté un po' più a lungo del normale.
Un caldo pomeriggio estivo, Maria e Klaus erano in procinto di traslocare in una casa più grande fuori città. Nel mezzo del caos del trasloco, si resero conto che non potevano portare con loro tutto l'arredamento. Maria pensò subito a Marco, che aveva menzionato di recente di voler arredare la sua casa con alcuni nuovi mobili.
"Amore, perché non invitiamo Marco a vedere il tavolo da pranzo? Potrebbe essere interessato a comprarlo," suggerì Maria a Klaus, con un sorriso per niente ingenuo. L’uomo, sempre accomodante, annuì incuriosito da quello sguardo complice e andò a bussare alla porta di Marco.
Pochi minuti dopo Marco entrò nel loro appartamento. Era vestito casualmente, ma c'era un'aria di sicurezza nei suoi movimenti. Maria gli mostrò il tavolo e, mentre Marco lo esaminava, i suoi occhi si incontrarono con quelli di Maria. C'era una tensione palpabile nell'aria.
"È un bel tavolo," disse Marco con un sorriso. "Ma non sono sicuro di potermelo permettere al momento."
Maria sapeva che Marco non aveva alcun problema di soldi, voleva solo giocare al gatto e al topo.
Klaus era passivo, stava defilato a guardare la dinamica tra Maria e Marco che giravano lentamente intorno al tavolo mentre parlavano e si studiavano.
Maria si avvicinò a Marco, il suo seno sfiorò leggermente il suo braccio. "Sono sicura che possiamo trovare un accordo," disse con un tono suadente. Klaus, che osservava la scena, sentì un misto di eccitazione e nervosismo crescere dentro di sé.
"Sai, Marco," continuò Maria, "Klaus e io abbiamo sempre apprezzato la tua compagnia. E oggi, mentre stiamo per partire, ci chiedevamo se potessimo... esplorare qualcosa di diverso, qualcosa di trasgressivo."
Klaus deglutì, ma non disse nulla. Marco guardò Maria, poi Klaus, e vide la sfida nei suoi occhi. "Che cosa hai in mente, Maria?" chiese, la sua voce era bassa e carica di desiderio.
Maria si avvicinò a Klaus e iniziò a sbottonargli la camicia. "Voglio che Klaus guardi mentre tu ed io facciamo l'amore," disse senza esitazione. "E non solo, voglio che sia parte di questo, ma in un modo diverso."
Gli occhi di Klaus si illuminarono di eccitazione e sottomissione. Marco annuì lentamente, il suo sorriso diventava sempre più largo. "Mi piace l'idea," disse, mentre si toglieva la maglietta.
Maria si girò verso Klaus e gli sussurrò all'orecchio, "Vai a sederti sulla sedia, amore. E preparati a leccare ogni centimetro del nostro piacere."
Klaus obbedì senza protestare, dirigendosi verso la sedia indicata da Maria. Si sedette, il cuore che batteva all'impazzata, mentre osservava Maria e Marco avvicinarsi l'un l'altro. La tensione sessuale nell'aria era quasi tangibile, e Klaus sapeva che quel momento avrebbe cambiato la dinamica del loro rapporto per sempre.
Maria si avvicinò a Marco, i loro corpi si toccavano appena. "Voglio che mi spogli," sussurrò Maria, le sue parole erano un ordine dolce ma deciso. Marco non perse tempo, le sue mani si mossero con abilità, sfilandole la camicetta e liberando il suo seno generoso. Maria gemette leggermente quando le dita di Marco sfiorarono i suoi capezzoli, sentendo un'ondata di piacere che la attraversava.
Intanto, Klaus osservava, il suo respiro era irregolare e i suoi pantaloni diventavano sempre più stretti. Era un misto di gelosia, eccitazione e una strana forma di sottomissione che lo teneva incollato alla sedia.
Marco si chinò su Maria, prendendo un capezzolo tra le labbra e succhiando delicatamente. Maria gettò la testa all'indietro, le sue mani affondarono nei capelli di Marco. "Oh sì, così," gemette, il suo corpo si arcuava verso di lui.
Dopo alcuni minuti di quella tortura dolce, Maria si girò verso Klaus. "Vieni qui, amore. Voglio che inizi a leccare." Klaus si alzò dalla sedia, tremante di eccitazione e si inginocchiò davanti a sua moglie. Con una delicatezza che contrastava con la scena, iniziò a leccare i piedi di Maria, alternandoli.
Marco si spostò più in basso, le sue mani sollevarono la gonna di Maria, rivelando la sua biancheria intima. Con un movimento rapido, le abbassò le mutandine e iniziò a toccare l'interno delle sue cosce, avvicinandosi sempre più al suo centro di piacere. Maria tremava sotto i loro tocchi, le sue gambe si aprivano per invitare Marco più vicino.
Infine Marco le spalancò la vulva con due dita e ordinò a Klaus di salire più in alto e leccare la fica di sua moglie.
"Klaus," disse Maria con un tono di comando, "voglio che tu lecchi anche lui." Klaus esitò solo per un attimo, poi si girò verso Marco che rapido gli infilò il cazzo in bocca. Klaus succhiava e quando si staccava leccava le palle di Marco gustando il sapore misto di desiderio e sudore.
Marco si fermò un momento e guardò Maria negli occhi. "Sei pronta?" chiese, la sua voce era roca di desiderio.
"Sì," rispose Maria con fermezza. "Voglio che mi prendi, proprio qui, davanti a mio marito."
Marco non aveva bisogno di ulteriori incoraggiamenti. Lasciò cadere i suoi pantaloni a terra, mentre Klaus si occupava di sfilarglieli, tralasciando per il momento di succhiare il membro dell’uomo che aveva preparato a soddisfare la sua sposa. Maria si girò, piegandosi in avanti sul tavolo che stavano cercando di vendere. "Prendimi," ordinò, il suo corpo era un'offerta sensuale e irresistibile.
Marco si posizionò dietro di lei, afferrò i suoi fianchi e con un movimento fluido, la penetrò. Maria urlò di piacere, il suo corpo tremava mentre Marco iniziava a muoversi dentro di lei con un ritmo deciso e intenso.
Klaus, inginocchiato accanto a loro, guardava la scena con un misto di sottomissione e eccitazione. Ogni spinta di Marco faceva tremare Maria, e Klaus non poteva fare a meno di toccarsi, seguendo il ritmo dei loro corpi, una mano poggiata sulle natiche di Marco per accompagnarlo nell’atto di scopare fino in fondo la sua dolce metà.
"Leccaci," disse gemendo Maria, la sua voce era un misto di ordine e supplica. Klaus avvicinò il viso e le sue labbra e la sua lingua presero a muoversi su di lei e su Marco, assaporando il piacere di entrambi.
La stanza era piena dei suoni del piacere, i gemiti di Maria, i respiri affannosi di Marco e i sospiri di sottomissione di Klaus. Ogni movimento li avvicinava sempre di più al climax.
Finalmente, con un urlo di piacere, Maria raggiunse l'orgasmo, il suo corpo si contrasse intorno a Marco. Marco, sentendo la contrazione di Maria, era sul punto di venire anche lui. Con un ultimo sforzo, tirò fuori il suo membro pulsante, preparandosi a liberarsi.
Ma Maria non aveva finito. "Klaus," disse con un tono deciso, ma dolce, "vieni qui. Voglio che tu accolga tutto."
Klaus, con gli occhi pieni di sottomissione e desiderio, si inginocchiò davanti a Marco, aprendo la bocca. Marco gemette profondamente, le mani di Maria che lo guidavano, mentre si preparava a liberare il suo piacere.
Con un urlo soffocato, Marco raggiunse l'orgasmo, eiaculando con forza nella bocca di Klaus che accolse tutto senza esitazione, sentendo il caldo liquido riempirgli la bocca. Maria osservava con occhi scintillanti, il suo corpo ancora tremante dall'orgasmo.
"Ingoia tutto," ordinò Maria, il suo sguardo fisso su Klaus. Klaus obbedì, deglutendo il seme di Marco, sentendo il calore scendere nella sua gola. L'atto di sottomissione era completo, e un senso di appagamento e pace si diffuse in tutta la stanza.
Maria si avvicinò al maritino, sollevandolo dolcemente dal pavimento e baciandolo profondamente, assaporando il sapore di Marco sulle sue labbra. "Sei stato meraviglioso, amore," sussurrò, accarezzandogli il viso con affetto.
Marco, che si stava rivestendo, li osservava con un sorriso soddisfatto. "Grazie per questo," disse, il tono della sua voce era grato e rispettoso. "È stata un'esperienza indimenticabile."
Maria annuì, stringendo la mano di Klaus. "Anche per noi," rispose, il suo sguardo era pieno di amore e gratitudine per il marito. "Siamo pronti per iniziare questo nuovo capitolo della nostra vita, più uniti che mai."
Klaus sorrise, sentendo un profondo senso di soddisfazione e amore. Avevano esplorato i confini del loro desiderio, e ne erano usciti più forti e uniti. La loro vita insieme, ora, era più ricca e complessa, piena di nuove possibilità e di un amore rinnovato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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