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Patty Milf, una grande donna


di Membro VIP di Annunci69.it Ginocondor65
30.12.2024    |    226    |    2 9.3
"Noto una scollatura che si apre su un'insenatura da togliere il fiato..."
Disteso sul lettino della camera singola, nella penombra di un pomeriggio uggioso, penso al calore di una donna, al suo profumo, alle sue fantasie. Immagino la donna ideale che per me deve avere un seno importante, perché anche l'occhio vuole la sua parte. Mi assopisco, fantasticando sulla bocca di donna che assorbe, delicatamente, il membro.
Sento, inavvertitamente, una mano che mi sta toccando. Socchiudo gli occhi e vedo che il lenzuolo si muove all'altezza del pube. E' una mano esperta, che si muove con grazia. E con grazia plasma l'asta di carne che s'ingrossa, con la vena che inizia a pulsare e il glande che si gonfia, colpo dopo colpo.
Ho timore di svegliarmi da un sogno e quindi decido di muovermi in maniera quasi immobile, con lo sguardo che scruta attorno a me. Una luce da comodino, poco distante. Il buio che ha conquistato la stanza. Vedo un camice da medico. Noto una scollatura che si apre su un'insenatura da togliere il fiato. Un reggiseno di pizzo trattiene a malapena due protuberanza ricolme di grazia e tutto voglio meno che rovinare l'attimo.
La donna, questa donna, continua a massaggiarmi mentre decido di osare. Cerco con la mano sinistra di discostare leggermente il camice, la alzo fino al seno e con quel poco d'esperienza che ho maturato, abbasso la coppa per far uscire l'aura del capezzolo, generoso. Intravedo un sorriso velato. Il rossetto carminio. Vorrei chiedere, sussurrare, ma non c'è tempo. Lei ha già abbassato la testa verso il mio centro di gravità e adesso avverto il calore del suo respiro.
Patty è una milf. Si descrive così. Tiene il cazzo che si è gonfiato, ma non è ancora teso come una corda di violino.
Lo tiene come a soppesarlo. Bacia la punta, batte la lingua sul filetto, che lei chiama frenulo, perché è una vera esperta.
Lecca le papille sotto il glande e questo mi piace. Bacia la punta e sale, con la lingua, fino al mio ombelico, iniziando a succhiare con delicatezza mentre la mano non si ferma, ma non accelera. Lenta ma inesorabile. Costante.
Mi sta leccando i capezzoli. Lei. A me. Sono io che dovrei affondare il mio volto tra i suoi seni, sprofondare il muso in mezzo alle sue cosce, stuzzicare coi polapstrelli il buco di culo, massaggiare la vulva. Ma è lei che conduce le danze.
E dopo avermi sfiorato con le unghie, eccola di nuovo a lavorarmi la nerchia. Ha una bocca ospitale e non fatico a immaginare quanti cazzi abbia svuotato. Mi piace pensare a lei, a questa lei, a qualsiasi lei, mentre si impegna a sbocchinare il glande.
E' la laurea magna cum laude di ogni zoccola che si rispetti.
E Patty ci sa fare. Eccome se ci sa fare. Mentre aspira con le guance, la sua lingua voluttuosa cinge il mebro d'assedio e con la mano pompa l'arnese come fosse uno stantuffo. Non si ferma, mai. Lenta ma inesorabile. Succhia via l'anima.
Ciuccia e con la mano libera mi strizza un capezzolo. Non reggo. Mi alzo col busto, mentre le gambe sono tese sul lettino.
Lei, con grazia, mi spinge di nuovo in posizione supina. Si sbottona la veste e posso adesso ammirarla in tutto il suo splendore.
Sale sul lettino come dovesse fare da amazzone con uno stallone cavalcato a pelo. Afferra stretto il membro e lo fa scomparire nel suo ventre di fica bagnata. Lo assorbe tutto, fino alla radice. E spinge giù come se ci fosse ancora qualche millimetro inesplorato. Niente di tutto questo. Il cazzo non c'è più. E' parte integrante di una posa che meriterebbe di essere filmata tale è l'amplesso travolgente che la percuote.
E' una ninfa plebea. Una Venere prestata alla passione. L'incarnazione della lussuria.
Non reggo e le afferro i fianchi con una presa decisa e ferma. I suoi seni sono adesso meloni, che ciuccio come un bambino in debito di latte. La prendo e la rovescio sul lettino del dipartimento dove lavora. La metto a pancia in giù e con la bocca lascio scivolare la saliva che cade, esattamente, sul buco del culo. Non attendo oltre e glielo abbocco con la cappella che scivola morbida in un canale che ha visto passare travi di carne, vibratori impazziti, persino il cetriolo che è il re delle del peccato. Un frutto di forma allungata, che ricorda vagamente la zucchina, ma ha la buccia spessa, leggermente bitorzoluta e una polpa bianca, succosa, leggermente acidula. Mentre le sfondo il culo, che in realtà è aperto dall'esperienza e dal piacere, sento il suo respiro strozzarsi in gola. Adesso sono io a infilarle l'attrezzo fino in fondo e se potessi infilerei anche i coglioni tanto è il desiderio di possederla per un momento solo per me.
So che non può essere solo mia. E in questo momento provo persino un senso di gelosia morbosa, ma è un attimo.
Mi accorgo solo in quel momento che la porta della camera si è aperta. E sono entrate tre persone. Due uomini e una donna. I due uomini sono medici, con tanto di targhetta sopra il taschino. Uno ha la cravatta e già si sta sbottonando la patta del pantalone perché ha un cazzo in tiro da far paura. L'altro ha il maglione a collo alto e i pantaloni sono già scesi alle caviglie.
La donna ha i capelli rossi. E' un'infermiera con tanto di cappellino. Sfodera due gemelle che stanno su sfidando la regola della gravità. I capezzoli guardano il cielo. E il perizoma che indossa scompare tra due mele importanti e sode.
I due si stanno masturbando mentre osservano Patty che ansima adesso più forte. L'infermiera è dietro di me e mi graffia con leggerezza la schiena mentre la lingua s'insinua attorno al mio culo. Mi afferra i coglioni, li massaggia con dolcezza e mi costringe a estrarre il membro perché vuole pulirlo con la sua bocca cavernosa.
Patty ha il cuore in gola (a forza di spingerle il cazzo a fondo glielo avrò persino spostato...). Uno dei due medici, quello con la cravatta, non regge ed è già lì che le schizza sul volto, per appagare il suo desiderio frettoloso ma incontenibile. L'altro invece le trapana la testa tale è l'irruenza del pompino che le impone mentre le afferra il cranio e lo stringe. Il medico la gira col ventre verso il soffitto. Mentre il collega si ripulisce la nerchia sul camice di lei, Patty viene infilzata dal cazzo dell'uomo.
Io osservo, sconsolato, Patty che è già di un altro. Sono dispiaciuto, quasi, ma la forza mi viene meno perché l'infermiera succhia che è un piacere. Non è brava come Patty, ma ci sa fare, eccome.
Sento che sto per venire e i colpi di gola dell'infermiera li accentuo col movimento del bacino perché vedo che il dottore sta facendo godere Patty come una matta. Le strizza le tette, la riempie di offese e lei gode. Gode e cerca il mio sguardo.
Ci osserviamo in profondità. Lei è sotto un toro da monta. Io vengo spompinato. Eppure stiamo per godere insieme.
Estraggo il mio cazzo dalla gola dell'infermiera e mi giro quel tanto che mi consente di infilarlo nella bocca di Patty.
Il mio seme, il mio liquido caldo, la mia essenza sono solo per lei che aveva la bocca socchiusa mentre urlava come una maiala infoiata e il medico sveniva quasi sul suo corpo. Solo che la bocca adesso è piena della mia carne, del mio schizzo e i suoi occhi sono fissi su di me.
Le strizzo i seni, la bacio sulla testa. Afferro i capelli dell'infermiera e le spingo la nuca sulla cappella giocciolante affinché sappia pulirmi con dedizione. Patty ansima. Ha costretto a svuotarsi tre cazzi in pochi minuti.
Non è sazia. Lo sento. Afferro il cetriolo e un dildo. Le infilo il dildo nella fica pulsante. Le sbarbo il cetriolo nel culo e noto che lo avviluppa tutto perché è ospitale e generoso. Il medico con la cravatta, il primo che è venuto quasi subito, è tornato a sfoderare l'uccello in tiro. Sale sul lettino e inizia a possederla togliendo il dildo. L'infermiera insinua la testa tra quei due corpi e lecca la passera di Patty e il membro dell'uomo. L'altro si accende una sigaretta compiaciuto. Io ho il cazzo indolenzito, ma voglioso. Sento che sta crescendo dentro di me un desiderio fortissimo. Il cazzo è in tiro. Piego ancora un po' l'infermiera. Le lecco la passera e il culo. La scaldo quel tanto che basta. Per assestarle un colpo secco nel culo, un po' ruvido all'inizio. Ma è solo un attimo. Perché anche lei ha il culo capiente, anche lei si muove sinuosa come una Sherazade. Non è brava come Patty ma mi fa impazzire perché spinge più lei, indietro, che io in avanti. Il medico con la cravatta estrae il cazzo e scizza impietoso sul volto di Patty. Qualche goccia le finisce anche in un occhio e la costringe a una smorfia. Il resto inonda il volto e finisce sui capelli. Vorrei estrarre il cazzo per tornare a far ingollare la sborra alla mia piccola Patty. Ma l'infermiera ha capito il gioco. E mi spinge verso la parete, arretrando lesta e facendosi ingravidare lo sfintere anale tanta e tale è la sborra che esce dal mio cazzo. E' per te, sussurro a Patty. Solo per te. Lei sorride. Si inginocchia e inizia a leccare la fica grondante dell'infermiera.
E' per te mi dice prima di assaporare il mio cazzo gocciolante.
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