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Ambra e la regola del pompino


di Membro VIP di Annunci69.it Ginocondor65
09.12.2024    |    423    |    0 8.0
"Tu sei una creatura autentica non una che finge..."
Ciao Ambra, grazie per la richiesta.
Lo confermo, sul tema sono giudice severo perché dopo aver sperimentato questo piacere con qualche decina di donne, sono arrivato alla conclusione che la gran parte tra esse (non ti conosco quindi non ti inserisco in questo passaggio) non sa fare i pompjni. E questo mi irrita, perché è un atto sublime che deve piacere prima di tutto a entrambi: la donna che lo pratica e l’uomo che lo riceve. Premetto che questo atto lo praticano anche altre anime: gay, travestiti e transessuali. Probabilmente li fanno meglio di tante donne perché sanno cosa vuole l’uccello, avendolo in dotazione. Ma questo non deve scoraggiare le femmine (io pratico solo con queste ultime nel rispetto di ciascuno, quindi anche mio).

Ti scrivo cosa penso. Quando ti prepari a prenderlo in bocca, devi sapere che stai per fare un grande regalo a lui.
E lo deve capire anche lui. Non è un atto meccanico, quello è più comune in una sana scopata. Non è un momento di imbarazzo come metterlo nel culo può esserlo una prima volta. No, è un atto d’amore assoluto. Generare il piacere altrui. Non so se mi spiego…

Prima condizione l’igiene. Il cazzo deve essere pulito. Igiene e lavaggi sono i primi antivirus. Non dico che debba essere profumato o unto, ma pulito sì per rispetto di una generosa, in questo caso te, che si appresta a farti sfiorare il paradiso. Parlo ovviamente di un pompino non protetto.

E tu, a tua volta, devi avere la bocca libera da altri sapori, se vuoi godere del succo che ti appresti ad aspirare.

Quindi lo prendi che è moscio ma tendente al barzotto, lo smuovi con delicatezza, sfiorando il glande con i polpastrelli e facendo sentire le unghie che toccano la pelle lungo il cicciolo di carne che lentamente si indurisce. Se vuoi scaldare l’atmosfera devi accogliere nel palmo dell’altra mano le palle di lui, come bene prezioso. Perché controllate quelle, sei tu che conduci le danze.

Colpi di lingua sulla cappella, baci esterni per portarlo a temperatura. Pochi secondi per far crescere la voglia. Poi, quando lo decidi tu, apri la boccuccia e lo copri come hai fatto da bambina col chupa-chups. Il glande deve essere interamente coperto dalle tue guance e contemporaneamente devi iniziare a masturbarlo.
La combinazione tra la bocca e la mano ti aiuta a non far durare troppo il gesto.
In questa fase è fondamentale girare la lingua attorno al glande, delicatamente. Lui deve provare piacere, ma anche tu.
E siccome sei una troia dentro, sai a cosa faccio riferimento.
Perché se lo prendi in bocca come avrai fatto con decine e decine di uomini da ciascun gesto ripetuto avrai imparato qualcosa.
Se vuoi essere ricordata per sempre come una maiala, la regina delle maiale, devi applicarti. Devi con una mano carezzare dolcemente i testicoli, con l’altra segarlo in maniera decisa e con la bocca andare su e giù succhiando avidamente.
NON SCHIUMARE mentre succhi, lascia questo ai film porno. Tu sei una creatura autentica non una che finge.
La mano stretta attorno al cazzo. Il cazzo non vuole discorsi né pensiero e allora strizzalo per sentire il muscolo che si indurisce, la vena che si gonfia, la cappella che si espande.

Che sia un cazzo di 8 centimetri o di 20 non cambia. La reazione è sempre quella.
Stringi il cazzo e tiralo su e giù con la mano e mettila in dialogo con la bocca. Tira e succhia, succhia e tira.
Mentre scrivo già mi viene duro a pensare di essere con la tua testa in mezzo alle mie cosce. A dirti come fare. Non in maniera banale, perché tutti gli uomini tutti ti diranno sempre “brava, continua così, sei meravigliosa, ti amo” ma sono parole vuote. Serve profonda sintonia per saperle pronunciare e recepire.

Voglio che ti masturbi mentre leggi queste righe. Infilati un dito, due dita, un cetriolo o uno strap on prima di cominciare. Solo se la tua fica inizia a umettarsi puoi continuare. Anche se hai appena svuotato un toro, se ti sei fatta montare da uno stallone, se ti sei fatta leccare da un’amica (che bello! Mandami una foto con lei che deve avere almeno una terza e deve essere meno curv di te per raggiungere la completezza del disegno e farti star bene). Comunque sia, se mentre leggi non ti bagni un po’ non vale.

Torna adesso al pompino. Immagina che lo stai facendo al più figo dei tuoi pensieri inconfessati. Applicati. Come ho detto?
Una mano che accoglie i testicoli che stanno cucinando per te la crema, l’altra mano che va a stantuffo attorno al cazzo per tenerlo duro e in pressione e determinare così la durata, come hai fatto a decine di uomini quando lo hai sbattuti in macchina, dietro una siepe, davanti alla tv o in un cinema mentre il brivido del proibito ti faceva rizzare o capezzolo di quelle meravigliose tette che vedo sul tuo profilo. Sbatti il cazzo troia, sbattilo come una maestrina con l’alunno più bello della classe. Ciuccia la cappella, succhia avidamente, non sbavare. Ecco, ho il cazzo ritto e adesso devo chiamare una per farmi aiutare, mannaggia.
Ma tu continua, non ti fermare. Tira e succhia. Succhia e tira. Stringi quella manina che hai. Non gli fai male, stai tranquilla. Non infilargli un dito nel culo, non serve se non per chi soffre di prostata e non lo sa. Leccagli il buco del culo semmai, mentre continui sempre a masturbarlo e vuoi prenderti una pausa.

E poi dritta alla meta. Avanti con brio. Giocaci col cazzo che hai davanti insegnagli chi comanda. Sei tu a dettare i tempi. Tu perché sei una vacca dentro. Sei una maiala che dona generosamente al mondo le sue arti, anche a chi non ti merita. Purché ti rispetti, sempre, in ogni posizione, in ogni gesto, offendendoti e questo è il gioco che ti piace, ma rispettandoti come donna.
E quando senti che il cazzo è a pressione decidi tu. Più continui prima finisce.

Senti la prima goccia che esce dalla pressione, mancano istanti al filtro caldo che generalmente ti fa indietreggiare con la testa tanto è forte e caldo. Ma tu continua. Bevi. Perché te lo sei meritata quel seme, lo ha prodotto la natura per te. Bevi e godi maiala perché bere il seme dell’uomo al quale stai facendo il pompjno significa essere la regina. E quando lui ha esalato l’ultimo grugnito, con te che hai fatto uscire qualche goccia dalla bocca, che scivola sulle tue tette e sulla biancheria, riprendi subito stronza. Perché in quel momento le papille sono dilatate e la lingua - LA LINGUAAAAAA - deve pulire il cazzo, deve nettare il seme. Capito?!
Questo vuol dire fare un pompino.

Se vuoi approfondire ho scritto un racconto spiegando la differenza che esiste tra bocchino, pompino e pipa. Non sono la stessa cosa. E’ un po’ faticoso ma lo ho insegnato a qualche amica facendola applicare e mi dicono che i loro lui abbiano poi apprezzato anche se loro, troie dentro, ogni tanto mi chiedono un ripasso.
Quanto alla Gola profonda, non tutte sono Linda Lowelace. E’ fastidioso, lo so, provoca soffocamento e rigurgito. Per questo va praticato di rado e solo se uno se lo merita. Non lo fare a tutti.
Bene che tu lo faccia, specie se si tratta di un uccello tra 10 e 12 centimetri, sarà più facile. La media è tra 12 e 15. Poi certo si arriva ai 18, ai 20 e persino ai 25 di Rocco. Ma è un supplizio per le donne, non un godimento. Perché 25 centimetri in gola non ci stanno proprio neppure in fica, solo nel culo. E una trave nel culo può arrivare anche a 30 se è per questo. Ma in bocca no.
E neppure in gola perché soffochi, credimi, me lo dice un’avvocatessa che deve spompinare un cliente mostruoso perché ne è porcamente innamorata. Del cliente e del suo mostro. Ma alla fine viene sempre da me per confidarsi.
Il marito non capirebbe, dice. Ma lui è felice di come lei fa adesso i pompini.
Non so se questo ti tornerà utile.
Ma mandami una foto di te e se ce l’hai di una tua amica che gioca con te. In attesa di venire a esaminarti, per capire se finalmente hai imparato a perfezionarti in quest’arte. Un primo pompino per la tecnica. Il secondo deep troath, credo di essermeli meritati, quando sarà il tempo. In questo periodo sono full tra compagna, avvocatessa, amica e un paio di nuove amicizie da A69. Una miniera di piacere. Ma intanto scrivimi, leggi i miei racconti, parlane con le amiche e sul tuo profilo se ti va. Spargiamo il seme della conoscenza oltre a ingoiare quello dell’uomo. E soprattutto godi, godi e ancora godi.
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