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Greta69, il tempio del piacere


di Membro VIP di Annunci69.it Ginocondor65
11.12.2024    |    136    |    0 8.7
"Dissoluta e senza scrupoli per puritani e segaioli..."
Greta è una perla che toglie il respiro.
È una donna generosa, un dono che il fato può farti incontrare, se sai ascoltare il canto delle vestali. Perché nel bosco, tra tronchi irregolari e siepi selvagge, lei libera la propria indole in una sensualità che non è perversione, non per lei.

Lei non lo sa. Ne sono quasi sicuro. Non sa che ha vissuto molte più vite che avventure su questo pianeta. Forse non le interessa neppure, ma non è secondario per me. Non sa che Bruegel il vecchio le ha dedicato un fiammingo nel 1563, stregato da una fisicità rara e un’abnegazione nella pratica degna di una sacerdotessa del sesso. Non sa che qualcuno l’ha disegnata come Secret, il segreto dei comics: ma se osservi attentamente l’inguine di quei tratti e lo paragoni col corpo di Greta69, non puoi sbagliare. Per lei esser esibizionista è in realtà un limite.

Chi ne cura l’estro e la quotidianità, il marito che filma e poi entra fisicamente nella scena, deve esser fiero guardiano di lei, un tempio vivente del piacere.
Io sono lì che la osservo. Non sono un voyeur, non lo sono mai stato e non mi eccita. Ma non posso che soffermarmi davanti ai suoi amplessi.
La vedo mentre si fa massaggiare la vagina in profondità da un tronco di carne viva sulla spiaggia. Mentre si dimena con quel suo corpicino forte eppure esile, mentre viene posseduta carnalmente da due demoni della lussuria. Scopare sulla sabbia, mentre inali la brezza delle onde e il fruscio della risacca, fa bene al cuore. Lo so, l'ho fatto più volte ed è un'effervescenza che detta i tempi al ritmo della natura.

Liberare l’istinto che tieni strozzato in gola mentre raggiungi l’acme, cara Greta, è quanto di più bello questa stessa natura possa esprimere, di una donna focosa come te. Sei una maestra di seduzione e lo sai.
Sei una professoressa di una lussuria che solo le religioni hanno etichettato a vizio, perché abbandono alle passioni e al divertimento senza riuscire ad esercitare il controllo da parte della ragione e della morale. Ma chi ha stabilito questi paletti? Qual è la morale che non sia ipocrita? Perché Greta non potrebbe godere nel farsi penetrare da tre uomini in sequenza o nel farsi riempire il culo fino a dilatarne l'apertura mentre viene montata come una giumenta in calore? Dov'è il peccato se succhia e svuota cazzi come da veleno ancestrale, che esce in forma di liquido bianco come nettare naturale? Quanti semi ha bevuto, con la gola e con l'utero, quanti ne ha dispersi per terra e sui vestiti, dove l'uomo gode nel nettarsi la nerchia finita l'azione?

Nessuno osi criticarla, questa novella Maddalena. Forse viola le leggi del pensiero, il comandamento che oscilla tra atti "impuri" e "desiderare la donna d'altri". Ma chi sono gli altri, se lei per prima bacia a tutti l'uccello? Se il suo lui, elegantemente, gode nel vederla libera di sborrare su altre cappelle tese?

Greta, a noi. Sei Semiramide e Didone, Cleopatra ed Elena (non a caso di Troia), sei Francesca di Paolo nella poetica più bella di Dante. Una poetica profonda che neppure il materialismo più bieco può spegnere. Se lo conosci il V° canto dell'Inferno sai di cosa parlo, se non lo conosci trova il tempo per leggerlo o ascoltarlo nell'interpretazione sublime di Benigni.

La tua intimità mi attrae. Vorrei farmi fare un pompino in santa pace, mentre ti osservo e ti parlo. Un gioco esclusivo, perché tu sei esclusiva. La tua immagine si apre con una lingerie semplice eppure sofisticata che lascia intravedere le tette. Splendide. Se hai letto il mio profilo lo sai, se non lo hai ancora letto non tardare. Solo troie raffinate, quasi impossibili da identificare. Sono tette che vorrei adesso mordicchiare, succhiando le tue mammelle e i capezzoli turgidi, mentre l’ombelico si muove fremente perché sfioro la tua fica, le mie dita perlustrano ogni anfratto, finendo inevitabilmente nel grande buco nero del tuo sedere.

Vedo che ti piace esaudire i desideri. Da quelli comuni, il sesso in macchina, agli scambi nei parcheggi. Una donna che fa queste cose, sia benvenuta. Perché nell’atto di donare il culo, di svuotare uccelli ribelli di camionisti e guardoni, anonimi tori e amanti perversi, c’è l’esaltazione del piacere.

E come bevi la sborra tu, quanta ne bevi..., è un invito al peccato e al rischio che pure non devi correre, puledra.
Lo sai Greta, quando mi scrivi in privato.
Lo sai che questo eccita i sensi. Mentre siedi sulle gambe tremanti di un uomo, già un altro ti spruzza le tette e infila la nerchia nella tua bocca per prolungare il piacere allo spasmo. Mentre seghi due uomini contemporaneamente, l'uomo sul quale sei seduta ti alza quel po' che serve per impalarti, liberando così la fica a uno, ma che dico uno, due uccelli ricurvi che cercano la caverna.

Vorrei essere geloso di te, ma non posso. Perché frequenti i privèe e questo eccita i clienti del piacere, ma allontana altri che ti vorrebbero in contesti sofisticati. Vorrebbero sequestrarti e bendarti, infilarti in un anfratto e riempirti di cazzi senza occhi, mentre tu – bendata – dimostri di essere una supereroina in carne e ossa, perché alla fine vinci tu.

Mi fai paura, lo dico senza imbarazzi. Vorrei essere lì a farmi leccare il gelato perché so che le tue fauci morbide saprebbero finalmente appagare i miei sensi, da profonda professionista, stanco come sono di pompini senza qualità come quelli che molte esibizioniste pure praticano. Dovresti essere elevata a rettore di un’università dedicata alle giovani maiale che ambiscono a diventare grandi troie e in particolare troia suprema, come solo tu sai essere.

Ma vorrei anche sussurrarti parole dolci all’orecchio, perché ho come l’impressione che il resto, tutto il resto, tu lo abbia già.
Non vedo dolcezza nei tuoi gesti e altrimenti non potrebbe essere. Ma tu sei superiore. Tu sei una divinità e solo gli occhi degli iniziati sanno leggere i tuoi gesti: 2112 fotografie e 138 video sono qui, per noi, per incoronarti regina assoluta del nostro piacere.

Sei una novella Messalina, per me.
Dissoluta e senza scrupoli per puritani e segaioli. Donna dagli insaziabili appetiti sessuali. Lo scrivevano Svetonio e Tacito. Ti sublimò Giovenale, se ricordi parole che non hai mai letto, forse, ma sentito sussurrare alla tua anima dal vento: "...allora nuda con i capezzoli dorati... inventando il nome di Licisca e offre il ventre. Accoglie generosa chi entra e chiede...e di continuo, sdraiata, assorbe i colpi di tutti". Lo scrive Giovenale nel 100 d.C, E sembra di sentir l'odore di quel corpo. Certo Messalina tradisce il marito di notte, finendo a battere nei lupanari, con la parrucca per non farsi riconoscere.

Ma tu, Greta, sei ancora più porca. Perché in realtà non tradisci. E non lo fai per i soldi. Lo fai per il piacere che provi tu nel farlo provare agli altri.
La natura ti accompagni in questo viaggio terreno dove sei arrivata per donare gioia. Nel tuo darti, nello spalancare il culo perché a te piace davvero prenderli nel culo - sublime! -, si avvera la profezia di un indovino che brucia incenso nel tempio del piacere terreno. Sono io quell'indovino. Di me potrai vedere solo gli occhi ma respirare il fiato che ansima sotto i colpi della tua lingua, dentro la tua bocca e su fino nel culo. Una perla, sei una perla. Come quella che luccica nella tua collana, che gronda ancora sperma del mio cazzo che hai saputo leccare, ciucciare e curare provocando l'estasi suprema che solo decine e decine di nerchie ti hanno aiutato a scoprire, tra sapori, umori e afrori degni di un voto rituale al tempio dell'amore libero che incarni.

Ecco, sono entrato nella tua testa. E se sono entrato nei tuoi pensieri, sono felice. Perché d'ora in poi, nell'atto di farti esaltare e venerare, piegata a pecora, sbattuta su un muro, inchiodata al sedile di pelle di un'auto, mentre ti leccano, mentre li lecchi, un alito di perversione sarà lì a dirti, ancora, ancora, datti ancora di più. Sei nata per questo. Non mi deludere
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