lesbo
VIRNA
di hairfire
04.10.2023 |
323 |
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"Le carezze erano insistenti, quasi volessero la conferma della nudità sotto la stoffa sottilissima..."
Un sabato passato a sistemare casa come tantissime altre volte. La presenza del suo compagno le dava un impagabile senso di serenità. Girava per casa con addosso una canottiera corta, leggerissima, attillata, come sempre assolutamente nuda. Le mani del suo uomo la accarezzavano ad ogni occasione. Un sottile senso di eccitazione che rendeva l’atmosfera piacevolmente frizzante. Era il loro modo di coccolarsi.Arrivò il momento dell’uscita serale. Prima aperitivo in un bar all’aperto, poi piccola festicciola per il compleanno di un loro amico. Virna, pur tralasciando di mettere l’intimo, aveva indossato un vestito verde molto semplice, lungo, non scollato, con piccoli fori nella stoffa che disegnavano, con modelli arabeggianti, la gonna sottostante a livello dei fianchi. Talmente sensuale che sotto i forellini si vedevano e non si vedevano i glutei liberi. I movimenti sinuosi che caratterizzano il suo essere nuda, rendevano la sua immensa sensualità un aspetto assolutamente naturale. Arrivati al bar, si sedettero sotto un gazebo. La donna scoprì completamente le gambe accavallate mentre scorreva il menù. La sua meraviglia era completamente visibile. Il giovane cameriere che si avvicinò non poté fare a meno di osservare la fica di Virna completamente depilata. Non ci fu il minimo imbarazzo. Lei voleva così, sia per l’eccitante situazione che si era creata, sia per il piacere che il suo uomo provava in quelle situazione, volontarie o involontarie che fossero. All’arrivo dei due cocktails, le gambe si aprirono per avvicinarsi al tavolino. Gli sguardi si incrociarono. Virna guardò il ragazzo che non si staccava dal gazebo. Gli fece l’occhiolino e cominciò a sorseggiare il suo hugo. Era eccitata e non faceva nulla per nasconderlo. Il suo uomo la guardava ammirato. Era consapevole della irrefrenabile sensualità della sua donna.
Pagarono e ripresero l’auto destinazione compleanno. Cominciò la serata. Il vino e la birra erano un contorno fondamentale pe raccompagnare il buffet preso d’assalto dalla comitiva. L’alcool contribuì a tenere alta l’atmosfera, abbassando un po’ i freni inibitori. La musica entrò in scena, tutti cominciarono a ballare. Tutti in cerchio, poi da soli, poi in coppia, soprattutto donna con donna. Poi ancora abbracciati in cerchio. Fu in quel momento che Virna sentì una mano sul fianco coperto solo dalla stoffa del vestito. Quella mano cercava l’elastico del perizoma che non c’era. Le carezze erano insistenti, quasi volessero la conferma della nudità sotto la stoffa sottilissima. Le stesse mani cominciarono a correre lungo il fianco, fino ad accarezzare i glutei liberi con insistente dolcezza.
Virna si spostò in un angolo poco illuminato, seguita, dopo pochissimo, dall’amica curiosa. Questa ricominciò il rito delle carezze, insistendo nel coinvolgere i glutei con una certa decisione, fino a far penetrare la mano nel solco fra le natiche. Erano tutte due eccitatissime. Tutto durò pochi istanti per non insospettire gli altri. Riuscirono però a scambiarsi sguardi intensissimmi. Virna si allontanò per andare in bagno, seguita dalla sempre sorpresa amica. Per un attimo le carezze si trasformarono in una esplorazione del corpo coperto dal vestito. Le mani lo sollevarono fino ad accarezzare il fianco nudo. Il contatto diretto con la pelle fu dolcissimo. Le mani della amica giocavano sotto il vestito, fino a prendere possesso, quasi in modo morboso, dei seni di Virna, che ricambiava le carezze, anche se l’abbigliamento dell’altra donna non aveva nulla di minimamente provocante.
Le loro bocche emettevano sospiri affannosi. Si guardarono negli occhi ed esplosero in un bacio saffico di incredibile dolcezza. Le loro lingue conducevano una danza immensamente eccitante. Si guardarono profondamente negli occhi. Era ora di rientrare nel gruppo. Uscirono mano nella mano fino a quando furono visibili dal resto della compagnia. Era anche giunto il momento di tornare a casa. Come se non fosse successo nulla, si salutarono non senza scambiarsi uno sguardo complice e, perché no, carico di desiderio. Sulla via del ritorno Virna ed il suo uomo si scambiarono sguardi complici nel più assoluto silenzio. Vuoi vedere che….?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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