Prime Esperienze
PICCOLE GRANDI ESPERIENZE
di hairfire
20.08.2022 |
539 |
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"Una sera d’autunno entrano in un club abbastanza frequentato..."
Laura e Giovanni erano amanti da poco tempo. Per lui il loro rapporto, prima di diventare profondo, era iniziato per gioco, abbagliato com’era dal seno prorompente di lei, che invece lo trovava troppo grosso. Per lei, invece, qualcosa di più poteva nascere dal rapporto con questo uomo che la incuriosiva. Si vedevano di nascosto, come era nella logica delle cose, fuori dalla loro città. Ristorante e poi fare l’amore. Per entrambi non era sesso fra amanti, ma vero scambio di amore, fisico ma sempre con sentimento. Nel tempo però iniziò un gioco sottile, fatto di provocazioni da parte dell’uomo. Prima le autoreggenti, una novità per Laura, poi via il reggiseno e, infine, via anche il perizoma. Fu un percorso che richiese molto tempo e pazienza che però esaltò, se mai ce ne fosse bisogno, tutta la magnifica femminilità della bellissima donna.La loro complicità aumentò giorno per giorno, fino a quando arrivò la proposta di entrare in un club privee. Entrambi erano curiosi. Volevano vedere di cosa si trattava, anche era facile immaginarlo. Ruppero gli indugi e cominciarono a frequentarli, non molto spesso, ma talvolta dopo il ristorante del venerdì. Entravano, prendevano da bere e si sedevano. Poi iniziavano ad entrare nel privee mano nella mano. Giovanni davanti a fare strada, Laura dietro. Ogni tanto le sue mani stringevano quelle del suo uomo: in quel momento qualche singolo le toccava il culo. Giovanni le diceva di lasciarli fare e di far finta di niente.
E così iniziano la loro esperienza in un mondo considerato proibito. Il tempo passa e le frequentazioni anche. Una sera d’autunno entrano in un club abbastanza frequentato. Era vestita con un abito bleu aperto davanti. Sotto solo delle autoreggenti bianche. All’entrata la splendida donna si irrigidisce nel vedere un cliente del suo ufficio. Vorrebbe andare via ma Giovanni l’aveva convinta a rimanere. Tutti avevano qualcosa da nascondere Dopo essersi tranquillizzata, si sono seduti in un salotto nei pressi del bar, sorseggiando un cocktail, lei accavallando le gambe senza troppa attenzione. Le autoreggenti erano in fantastica evidenza assieme alla pelle scoperta delle gambe che rendevano meravigliosa la vista. Tant’è che una ragazza uscendo da una porta laterale l’ha notata, anzi ha notato le sue gambe fasciate dalle calze bianche distese sul divanetto. Avvicinandosi, ha cominciato ad accarezzare le gambe, le cosce fino ad accorgersi dell’assenza dell’intimo. Dopo un minimo di stupore, facendo notare la cosa ai suoi amici e guardando la donna negli occhi, le chiede di giocare un po’. Laura senza esitazione accetta il contatto della bocca che comincia a far roteare la lingua in quella meraviglia. Laura si distende meglio sul divanetto aprendo le gambe e godendosi quel momento. Attorno a lei gli uomini sembravano impazziti dalla eccitazione, soprattutto il cliente del suo ufficio, che senza vergogna si tira fuori il cazzo e comincia a masturbarsi davanti a lei senza ritegno. Tutt’attorno si radunano persone, anche donne, ma Laura sembra non accorgersene. Viene in un orgasmo fantastico e molto intenso. Semplicemente unico. Fu quella la prima volta in cui si lasciò andare.
Passa il tempo, aumentano le frequentazioni, diminuisce la superficie di pelle coperta. Di solito la proposta di andare in un club era sempre di Giovanni. Una sera, però, fu Laura a proporre. Indossava un semplicissimo abito a tubo, senza spalline e corto quanto bastava a coprire appena sotto il sedere. Ovviamente senza intimo. Era magnifica. Il seno marmoreo si muoveva libero sotto la stoffa sottile, attirando gli sguardi di tutti, sia uomini che donne. Giovanni si era un po’ sorpreso del fatto che tutto fosse partito da lei, ma la assecondò. Entrarono, si sedettero e, come sempre capitava, dopo avere bevuto qualcosa, si alzarono per fare un giro per il locale. La sua sensualità era semplicemente fantastica. Anche in questa occasione le mani furtive cercavano di esplorare il corpo di quella meraviglia di nome Laura. Ma questa volta le mani della donna stringevano quelle del suo uomo in come una morsa ma quasi per avvertire che la stavano toccando.
Il bello venne però alla fine del giro, nel corridoio di uscita dal privee. Il titolare del club aveva incaricato un massaggiatore di dedicarsi a chi, soprattutto donne, volevano rilassarsi con un massaggio. Laura si incuriosì e Giovanni colse la palla al balzo. Con un po’ di insistenza convinse la sua compagna a sottoporsi alle coccole dell’uomo. La donna si tolse molto lentamente il vestito, rimanendo nuda davanti a tutti e distendendosi sul lettino, pancia sotto e gambe aperte quel tanto che basta per vedere la fica depilata, invitante e, soprattutto lucida di umori. Fu un massaggio lento, dolce ed eccitante. L’uomo faceva scorrere le mani con sapiente provocazione. Si dedicava alle cosce, indugiando nella zona “proibita”. Laura assecondava quei movimenti, muovendosi con studiata femminilità. A quel punto il massaggiatore si sentì affrancato e cominciò un lento ed inesorabile avvicinamento ad una lenta ed inesorabile masturbazione. Laura si girò ed offrì la fica al tocco dell’uomo, aprendo oscenamente le gambe e muovendosi invitando il massaggiatore a continuare fino farle raggiungere l’orgasmo. Durante il massaggio altre mani accarezzavano la pelle della bellissima donna, soprattutto uomini, ma anche donne. Laura accettava quei tocchi e si godeva il momento. Dopo il massaggio, si alzò, baciò Giovanni con molta passione prima ancora di rivestirsi.
Che dire poi quando entrò in gang bang senza accorgersene. Quella sera era bellissima in un vestito nero scollatissimo davanti, con il seno racchiuso in una fascia dal basso in alto allacciato dietro il collo. Dietro la schiena completamente nuda fino al solco fra le natiche. Magnificamente nuda sotto il vestito. Erano entrati in una sala dove c’erano uomini e donne su un divano che si toccavano. Da un angolo, una di loro si stacca e prende per mano Laura, quasi trascinandola su quel divano, spogliandola voracemente e dedicandosi al suo seno sodissimo con i capezzoli durissimi. Si baciarono, si toccarono. La donna la fece stendere sul divano, la leccò poi si allontanò. Giovanni le teneva sempre una mano, eccitatissimo. Lasciava che la sua donna fosse oggetto del desiderio di molti, soprattutto uomini. Era lì con le gambe oscenamente aperte ed invitanti per le lingue di chi voleva assaggiare i succhi di quella meraviglia di donna. Era completamente nuda, distesa sul divano, invitante con la fica aperta alla lingua di chi voleva bere alla sua fonte. E furono tanti. Gli orgasmi non si contarono. Qualcuno le offrì anche il cazzo da toccare, ma Giovanni sembrava non volerne sapere. Laura guardò il suo uomo, gli implorò di portarla via. Ormai era sfinita. Chi era vicino capì e si allontanò permettendo a Laura di alzarsi. Non riusciva a trovare il vestito e le scarpe. Dopo qualche tentativo di ricerca uscì dalla stanza completamente nuda, con il seno meravigliosamente in mostra, dirigendosi verso il bagno e tornando, sempre completamente al naturale verso la stanza attraversando il corridoio senza curarsi degli sguardi di chi la stava ammirando, magnificamente nuda.
Tre momenti, tre episodi, tre esperienze di una donna che prima di essere tale, è una femmina, un essere che sprizza sensualità da ogni poro, che trae piacere da ogni situazione ce le si offre davanti. Proprio come vuole Giovanni, che ammira la eccitante voglia di godere di Laura, che ama condividere ogni momento eccitante con il proprio uomo. Tutto qui? Assolutamente no. Ma questa è un’altra storia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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