tradimenti
MARTINA
di hairfire
24.01.2022 |
2.214 |
9
"Fu allora che cerco lo sguardo di Lorenzo..."
Martina e Lorenzo: un donna e un uomo come tanti. Coppia irregolare. Nel tempo avevano creato, assieme ad un sentimento di amore profondissimo, una complicità che permetteva a loro di giocare, soli ma anche provocando altre persone, soprattutto uomini.A Martina piaceva provocare, anche se sceglieva bene posti e momenti in cui farlo. Poteva essere un ristorante, un bar, una piscina. Decideva lei quando e quanto far vedere. Non indossava intimo quando usciva con Lorenzo. La patatina sempre in ordine e completamente depilata. Le piaceva essere nuda sotto i vestiti, che, col tempo, erano scelti per mettere in risalto la sua femminilità. La sua sensualità traspariva in ogni suo movimento.
A Lorenzo attraeva tutto questo e non perdeva occasione per sfiorare il corpo di Martina. La donna accettava quasi sempre il tocco neanche tanto discreto del suo uomo. Talvolta si arrabbiava per l’insistenza delle avances, quando le mani toccavano tutto, proprio tutto. Lui non perdeva occasione per regalarle vestiti sempre provocanti, talvolta, secondo lei, anche troppo. Spesso accettava le sue mani in mezzo alle gambe larghe e vogliose di quel tocco.
Martina era una bellissima donna, non tanto alta, magra, quarta di un seno naturalmente marmoreo. Lorenzo adorava quel seno meraviglioso, che danzava libero sotto gli abiti, meglio se larghi che davano totale libertà di movimento. Il senso di libertà dell’essere nuda dava, alle sue movenze, un non so che di eccitante, di estremamente sensuale. E questo le e gli piaceva tantissimo.
Nel tempo, poi, i due amanti avevano creato situazioni…piccanti, con lei che metteva in mostra le sue gambe bellissime, facendo intuire che sotto non portava nulla, magari allargandole un po’, permettendo sguardi di uomini che rimanevano sorpresi da tanta naturalezza. Sì perché Martina, quando decideva di giocare, lo faceva con una semplicità che colpiva anche Lorenzo, che non si era mai abituato a questa spontaneità. Metteva in mostra la sua accuratamente depilata sempre in modo discreto e solo a chi voleva lei. Il livello di eccitazione era sempre massimo. Spesso Lorenzo la fotografava, con i vestito provocatoriamente aperti, che mostravano il seno e la fica.
Fu in uno di quei momenti di gioco che Martina decise di andare oltre la semplice provocazione. Era da tempo che Lorenzo aveva confessato il desiderio di vedere Martina divertirsi con un’altra persona, senza distinzione di sesso. Nel tempo Martina aveva avuto varie esperienze con donne e la cosa le piaceva, tanto da desiderare anche lei un rapporto saffico. A Lorenzo però non sarebbe dispiaciuto vedere la propria compagna giocare con un uomo, ovviamente con lui presente. Vederla prendere il cazzo di un altro gli faceva raggiungere orgasmi intensissimi. L’argomento compariva spesso nelle loro conversazioni e Martina era sempre un po’ titubante. Sempre tranne la volta che si lasciò andare.
Erano entrati in un club privee senza nessuna aspettativa. Lei aveva detto chiaramente che era stanca. Aveva accettato per accontentare il suo uomo. Si erano seduti in un salottino nella penombra, ad osservare il via vai della gente che si muoveva nella sala, alla ricerca di complicità. Ad un tratto un ragazzo si avvicinò, come fanno tanti, in cerca di compagnia. Era un bell’uomo sui 40 anni, con la barba curata, alto, fisico sportivo. Quella sera Martina era splendidamente sexy. Non che le altre volte non lo fosse, ma quella sera emanava una luce particolarmente sensuale. Lorenzo le aveva regalato un abito molto leggero: una specie di poncho azzurro con le aperture per le mani ai lati. Poteva essere regolato sulle spalle, che erano lasciate più o meno scoperte a piacimento della donna. Sotto rimaneva corto sotto il sedere, ma non tale da scoprirlo. Non avrebbe potuto alzare le braccia senza far scoprire che sotto non c’era intimo. Se lo avesse fatto, si sarebbe scoperto il suo splendido fondoschiena e si sarebbe visto perfettamente il suo seno dalle aperture laterali create per le braccia. Il tutto completato, come sempre, da tacchi altissimi.
Cominciarono a parlare del più e del meno con il giovane, che si dimostrava molto gentile e non affamato di sesso come molti dei singoli che frequentano i club. Lorenzo offrì da bere anche all’uomo e la conversazione andò avanti per molto tempo, fino a quando gli occhi di Luca, questo il suo nome, non rimasero colpiti. Nel momento di prendere il bicchiere, l’apertura laterale del vestito di Martina si aprì. Luca vide il corpo della donna, dal seno all’intero fianco destro. Si rese conto che era completamente nuda. Rimase con lo sguardo fisso. Martina se ne accorse ma non fece nulla per coprire la vista. Anzi tornò a sedersi vicino a Lorenzo molto lentamente, lasciando al suo giovane e ancora inconsapevole amante la vista quasi completa del suo corpo libero. A Lorenzo quasi prese un colpo. Martina aveva deciso. Improvvisamente come sempre capitava.
Non passò molto tempo che Luca azzardò una carezza sulle gambe. Martina rimase ferma e guardò Lorenzo, quasi a cercare un cenno di assenso. Il suo uomo si limitò a dire: ”Dipende da te”. Era il segnale che lei aspettava. Lasciò l’abbraccio protettivo di Lorenzo, si avvicinò a Luca e ricambiò le carezze toccandogli le mani. Le dita del nuovo amico passarono lentamente dalle gambe alle braccia scoprendole con un tocco delicatissimo. Il seno fu nuovamente in bella vista dalla apertura laterale, fuori parzialmente, invitante al tocco che non tardò ad arrivare. Le mani dell’uomo entrarono nell’ampia apertura e cominciarono a giocare con il capezzolo che in un attimo fu di marmo. Un brivido di piacere percorse il corpo della donna. Nell’avvicinarsi a Luca, Martina aveva scoperto completamente le gambe, aprendole leggermente quel tanto che bastava a mettere in mostra la sua patatina completamente depilata. Luca cominciò a toccarle la fica, che era già un lago.
Aveva deciso: quella sera avrebbe giocato con un altro uomo insieme al suo. La sua eccitazione era…tangibile. Guardò ancora Lorenzo e disse: “Non qui. Andiamo in una stanza da soli”. Si alzò prese per mano Lorenzo ed entrarono in una stanza nel privee, accompagnati dallo sguardo di alcuni meno fortunati che avevano capito cosa stava succedendo. Fu in quel momento che Lorenzo di fece da parte, lasciando Martina padrona assoluta del momento. La donna rimase colpita dal gesto. Più tardi il suo uomo le avrebbe detto che lui voleva che lei traesse il massimo piacere da quella situazione. Luca cominciò ad accarezzarla da sopra la stoffa leggerissima, quasi inconsistente. Martina lo lasciava fare accarezzandogli a sua volta le braccia quasi ad invitarlo a continuare.
Lorenzo era seduto in disparte e guardava. Il suo cuore batteva a mille. Non sapeva se era gelosia oppure eccitazione. Ma, purtroppo, nelle sue parti basse, non succedeva nulla. Era in ogni caso una sensazione in cui l’adrenalina era al massimo.
Martina sembrava, anzi, era padrona della situazione. Non solo si lasciava accarezzare, ma, quando Luca cercò di baciarla, si impadronì della sua bocca, giocando e facendo sesso con la sua lingua. Le due bocche erano incollate e non avevano nessuna intenzione di staccarsi. Lorenzo era sorpreso e allo stesso modo estasiato dal vedere la sua donna giocare con un altro uomo.
Luca sfilò delicatamente il vestito della donna. Non aveva mai incontrato una sensualità così grande e ne era letteralmente rapito. La fece distendere sul letto, si spogliò a sua volta. Aveva il membro già pronto. Cominciò a passare le sue mani sull’addome di Martina che lo accompagnava a sua volta con le sue di mani. Ma le mancava qualcosa. Fu allora che cerco lo sguardo di Lorenzo.
Anche il suo uomo si era spogliato, ma il suo membro non ne voleva sapere di prendere forma. Una mano della sua donna cercava una delle sue. Si strinsero quasi ad abbracciarsi. Lei lo guardava mentre godeva il suo momento.
Luca le leccava la fica delicatamente. Lei si muoveva assecondando la sua lingua. Venne una prima volta guardando Lorenzo con occhi rapiti. Poi si girò, si mise in ginocchio, cercando il membro di Lorenzo. Lo prese in bocca ma si accorse delle difficoltà di erezione del suo uomo. Lo guardò quasi a dispiacersi della cosa, ma sempre presa dalle mani di Luca che la stavano esplorando dappertutto. Venne ancora con le dita del giovane uomo dentro di lei. Martina continuava nel tentativo di coinvolgere il suo uomo, ma senza riuscirci.
Fu allora che Lorenzo capì che non sarebbe riuscito a partecipare. Prese la mano di Martina e la allontanò, quasi a dirle “continua tu e goditi il momento che è tuo”. E così avvenne.
Luca si mise il preservativo e la penetrò da dietro, cominciando a fare sesso con Martina in modo dolce, non sfrenato. Era un momento solo suo. Non voleva il suo uomo. Voleva solo Luca. Ogni tanto la donna si sollevava a cercare la testa di Luca e si scambiavano baci carichi di sensualità. Martina era quasi in trance, venne ancora, fino a quando il giovane non usci dalla sua fica. Si tolse il preservativo, sperando di concludere riempiendo la bocca della amante con il suo seme. Questo però non avvenne. Martina cominciò a masturbarlo fino a farlo venire in una sua mano. Si scambiarono un ultimo bacio. Poi Luca si vestì e scomparve dietro la porta del privee.
Lorenzo e Martina erano ancora nella piccola stanza, nudi. Martina era stanca ma ancora eccitata dalla esperienza con uno sconosciuto. Si scambiarono un lunghissimo bacio carico di sensualità e tanto amore. Poi fu la bellissima donna a chiudere la serata, con gli occhi carichi di desiderio e pronunciando la frase: “sei proprio matto”. Rimasero ancora un po’ a coccolarsi, fino a quando venne il padrone del locale. Era l’ora della chiusura. Il tempo era volato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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