Racconti Erotici > Lui & Lei > LA TERRAZZA
Lui & Lei

LA TERRAZZA


di Membro VIP di Annunci69.it hairfire
25.06.2023    |    4.727    |    5 9.8
"Durante la spiegazione del danno, si accovacciò alla base della lavatrice e, girandosi, non poté non notare che la fica della donna era in bella vista..."
Inizio estate, il caldo si è presentato all’improvviso, portando con sé anche giocose situazioni che, nella maggior parte dei casi, rimanevano confinate nella fantasia dei più, soprattutto uomini. Ma Luana sfuggiva un po’ da questo stereotipo, traducendo in una eccitante realtà le occasioni di gioco che le si presentavano davanti di volta in volta. Abitava all’ultimo piano di un palazzo nel centro della sua città e aveva accesso ad un magnifico terrazzo arredato e attrezzato in parte ad elegante solarium, lettini e doccia rinfrescante compresi. Il fatto che il tutto fosse circondato dal una siepe, le permetteva di mettersi in totale libertà, completamente nuda e quasi totalmente fuori da occhi indiscreti.
Aveva preso qualche giorno di ferie, ma come capita spesso, i programmi per una puntata al mare erano naufragati grazie alla lavatrice che aveva deciso di fare i capricci. Il tecnico a cui si era rivolta le aveva dato appuntamento per il tardo pomeriggio del giorno successivo. Poco male: il sole che avrebbe preso al mare con le amiche, se lo sarebbe goduto sul terrazzo, per lo più immancabilmente nuda.
Il giorno dopo ebbe il suo appuntamento con il sole già dalla prima mattina, sdraiata sul lettino circondata dalle sue piante che la proteggevano nella sua intimità. Un po’ di frutta a pranzo senza mai abbandonare la compagnia del sole. Poi arrivò l’immancabile sonnellino rilassante. Si stava lasciando cullare dalla temperatura calda della sua pelle. Era bellissima nel suo magnifico corpo di donna matura, con la sua quarta di seno, le sue bellissime gambe e la sua fica perfettamente depilata. Senza dimenticare un culo sodo dal ballo e dalla palestra che frequentava tutto l’anno.
Fu svegliata all’improvviso dal campanello della porta. Subito pensò che non si era fatta la doccia e preparata ad accogliere il tecnico. L’unica cosa che aveva vicino era una maglia bianca, cortissima, di pizzo a maglie strette ma non troppo. Dopo un attimo di smarrimento, ecco l’aspetto goliardico della situazione che poteva nascere. Indossò il mini vestitino, si guardo allo specchio per constatare che copriva appena sotto le natiche, non era troppo trasparente, ma un po’ lo era e, ad un attento sguardo, si vedeva che sotto era completamente nuda. Un sorrisino malizioso illuminò il suo viso.
Sorrisino che si trasformò in stupore quando aprì la porta. Sì perché davanti le si è presentato un bellissimo ragazzo sui 30 anni, moro con una barba corta ma molto curata, occhi chiari. Dopo un brevissimo momento di imbarazzo, lo fece accomodare e lo guidò verso la lavanderia. Il tecnico rimase folgorato dalla visione di Luana coperta da quel mini vestito. Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Dopo la spiegazione del danno, dopo essersi raccomandata di chiamarla appena avesse finito, Luana tornò verso il terrazzo, accarezzando l’idea di giocare con quel ben di Dio che la sorte gli aveva messo davanti. Era troppo tempo che non scopava. Lungo il corridoio, entrò in camera da letto e tirò fuori un altro vestitino simile a quello che indossava. Unica differenza era la stoffa di tulle di cui era fatto. Completamente trasparente. Arrivò al lettino, si spogliò e si distese nuovamente sul lettino, senza preoccuparsi di mettere un eventuale costume. Il sole ricominciò la sua lenta e piacevolissima carezza, ma questa volta, invece di rilassarsi, Luana cominciò una lenta ed eccitantissima carezza su tutto il suo corpo, caldo dal sole ma anche e soprattutto dalla situazione che si stava creando. La fica era un lago. La mano torturava il clitoride, duro dalla eccitazione. Ma non voleva venire.
Guido, il tecnico mandato per la riparazione della lavatrice, lavorava sull’elettrodomestico in modo molto distratto. La sua mente era sempre concentrata sul culo di Luana, sul suo seno sodo in movimento sotto quel mini vestito bianco, quel vedo non vedo che gli aveva procurato una erezione violentissima. E quel culo marmoreo che si muoveva sinuoso sotto quel pizzo eccitantissimo. Spettacolare. Durante la spiegazione del danno, si accovacciò alla base della lavatrice e, girandosi, non poté non notare che la fica della donna era in bella vista. E che lei non faceva nulla per nasconderla.
Fortunatamente il danno era facilmente riparabile e dopo circa una mezz’ora, Guido aveva finito, nonostante una abbondante sudata che aveva completamente bagnato la sua divisa. Invece di chiamare la signora, andò lui al piano di sopra dove l’aveva vista salire. Lo spettacolo che gli si presentò davanti era da non credere. Vide Luana mentre si stava masturbando con gli occhi chiusi, assecondando le sue carezze sul clitoride. Era una visione incredibilmente fantastica. Si fermò un attimo ad ammirare quella meraviglia, poi decise di scendere le scale e chiamare quella donna meravigliosa. Lo fece per poi risalire le scale verso il terrazzo.
Luana sentì la voce del tecnico e quasi si risvegliò dal suo momento di massimo desiderio. Voleva quel ragazzo. Si alzò e, dando le spalle alle scale, si alzò, totalmente e meravigliosamente nuda, prese il vestito di tulle nero e lo indossò lentamente, quasi a lasciarsi accarezzare dalla stoffa. Guido rimase folgorato. Tornò sui suoi passi aspettando l’arrivo di quella meraviglia. La vide scendere le scale. La sua fica era ben visibile mentre scendeva gli scalini. La trasparenza del vestito gli procurò una erezione esplosiva. Il cazzo era marmoreo nel vedere quelle tette dure come il marmo. Porto la donna nella lavanderia mostrandole il risultato del suo lavoro.
Soddisfatta, Luana gli propose un caffè. Andarono in cucina, la donna prese la caffettiera e il barattolo del caffè su un piano che doveva farla mettere in punta di piedi. La donna sentì la stoffa del vestito salire, il culo era meravigliosamente in vista. La situazione stava prendendo una piega molto eccitante.
Guido si alzò dalla sua sedia, si avvicinò a quella provocazione sensualissima, le mise le mani attorno alla vita e cominciò ad accarezzarle i fianchi nudi, facendo salire il vestito.
Luano si girò, avvicinò la sua bocca a quella di Guido. Le lingue cominciarono un gioco meraviglioso, cercandosi con passione. Le mani del tecnico erano già sotto la stoffa impalpabile del vestito. Quelle della donna accarezzavano la pelle del tecnico sotto la maglietta, fra le bretelle della salopette. Toccò la pelle muscolosa del torace. Le sue mani scesero verso il basso entrando nella stoffa della divisa. Si accorse che non aveva le mutande. Il cazzo spingeva per uscire. Si guardarono. Sorrisero. La maglietta di Guido, bagnata di sudore, volò per terra, le bretelle della salopette scesero dietro le spalle muscolose di Guido. Il cazzo si liberò, meraviglioso agli occhi di Luana. Lo prese in mano, lo accarezzò, lo baciò, se lo mise in bocca e cominciò un lungo e meraviglioso pompino. Guido era in estasi. Si fece coccolare da quella bocca meravigliosa che leccava e si godeva quel ben di Dio.
Il caffè era inutile. Tornarono sul terrazzo. Luana si impadronì nuovamente del cazzo del suo amante occasionale. Cominciò a succhiarlo con voglia. Guido non aveva che attenzioni per la fica della nuova concubina. Il vestito di tulle volò sul pavimento del terrazzo. La salopette ebbe o stesso destino. Ad un tratto la donna allontanò il giovane, si distese e allargò le gambe per accogliere quel granitico regalo che gli faceva quel ragazzo bellissimo. Il cazzo scivolò dentro Luana, che, per un attimo, rimase senza fiato. Abituatasi alle dimensioni, cominciò una danza lenta, eccitante, condita da parole vogliose di godere. Non si preoccupò minimamente del “rumore” che stavano facendo e che poteva attirare le attenzioni di qualcuno.
L’orgasmo che Luana ebbe fu improvviso, violento, meraviglioso. Guido esplose nella fica della donna. Lo sperma innondò la fica della femmina che ebbe ancora un orgasmo esplosivo. Rimasero abbracciati sul lettino, le carezze addolcirono le fine di quel rapporto. Guido si alzò. Prima che potesse vestirsi, Luana riprese il cazzo in bocca e lo ripulì, bevendo lo sperma che ancora usciva.
Pagò la riparazione e accompagnò il tecnico alla porta. Poi, nuda come sempre, tornò sul terrazzo, assolutamente libera di muoversi in totale libertà. Il tramonto stava comunicando che la giornata stava finendo. La donna raccolse il vestito e, mentre si stava dirigendo verso la scala, un riflesso catturò la sua attenzione. Si accorse che qualcuno aveva assistito alla performance dei due amanti. Luana si fermò, guardò verso quella finestra aperta, rimanendo ferma, per farsi ammirare dalla presenza curiosa. Magari era l’inizio di una nuova fantasia. Che il gioco abbia inizio.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per LA TERRAZZA:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni