Il CANILE

Ho sempre desiderato un cane per tantissimi motivi, ti ama incondizionatamente, è fedele, fa famiglia e non ti fa mai sentire sola.
Purtroppo per lavoro, spazio e soldi non potevo permettermi di averne uno e di dargli tutto l’ amore che necessita di avere; così decisi di fare volontariato nel mio tempo libero in un canile, se non altro avrei potuto stare in loro compagnia e averne tanti con cui giocare e passare del tempo.
A seconda del mio tempo libero, se mattina o pomeriggio, dovevo preparargli il pastone fatto di trippa e pane raffermo bagnato nell’ acqua, oppure farli giocare a turno nel cortile a disposizione.
Il mio arrivo al canile provocò non poco casino fra i cani, dovuto al sentirsi coccolati, amati, presi in considerazione, così ogni volta che arrivavo, iniziava un baccano infernale, i cani maschi erano quelli più incontenibili, le femmine le più gelose perché attiravo le attenzioni dell’ altro sesso.
La gestione del canile era affidata a 2 ragazzi che dovevano scontare la loro pena, due bulli che nonostante la condanna e il fatto di stare ai servizi sociali a contatto con quelle splendide creature, non avevano capito l’ utilità e il riscatto che ci sarebbe potuto essere; così ogni volta che arrivavo, iniziavano ad insultarmi: “E’ arrivata la cagna” “Guarda che bei ossi abbiamo qui” toccandosi il pacco…
Ai cani spesso facevano docce fredde o dimezzavano loro il pasto per punirli di atti di ribellione.
Io dal canto mio andavo avanti per la mia strada e inondavo di attenzioni i “miei” cani, infischiandomene di quei due stronzi, venendo ricambiata di tanto amore.
Col passare del tempo la mia presenza fece crescere l’ astio che in qualche maniera c era fra i due cani alfa del canile: Lucky un dogo argentino e Dux un Pitbull, entrambi portati li dopo averli sequestrati al giro illegale delle scommesse.
Un giorno mentre portavo Lucky a giocare, Dux geloso di ciò, iniziò ad abbaiare e ad agitarsi violentemente, notata la cosa venne fatto uscire dalla gabbia dai due imbecilli, curiosi di vedere chi dei 2 molossi avrebbe vinto in uno scontro.
Ci fu una zuffa violentissima e feci in tempo a scansarmi prima di essere investita e messa in mezza a quella guerra canina.
Lucky ebbe la peggio perché si preoccupò di difendermi dagli attacchi di Dux, che preso dalla foga non distingueva più nessuno.
I due imbecilli intervennero solo dopo molto tempo usando i tubi di acqua e solo dopo l’ arrivo del direttore del canile, che chiese poi spiegazioni dell’ accaduto.
Dissi tutta la verità: risultato ai 2 delinquenti venne fatto rapporto e segnalato il loro comportamento, Dux venne isolato e Lucky portato all infermeria per le numerose ferite riportate.
Lucky dopo l’ accaduto si buttò giù, rifiutava di mangiare, credo si sentisse ferito nell’ orgoglio di maschio alfa; così con molta pazienza e amore iniziai a dargli da mangiare io, lo coccolavo molto più di prima, lo baciavo in continuazione, accarezzandolo e spupazzandomelo, come se fosse il mio cane.
Ci vollero diverse settimane e tante lacrime che fecero accendere la voglia di reagire di Lucky.
La cura iniziava a fare effetto e Lucky tornò ad essere un cane felice e molto affettuoso anche più del dovuto, non erano rari i casi in cui mi buttava a terra e cercava di montarmi, slinguazzandomi la bocca e sfoderando il suo cazzone.
La cosa inizialmente mi creò molto disagio e imbarazzo ma poi con lo scorrere del tempo, mi eccitò moltissimo, mi sentivo la fidanzata di Lucky, desiderata e amata oltre ogni limite e considerazione morale.
I pomeriggi quando mi trovavo sola con lui, lo baciavo in bocca e lo segavo e lui ricambiava donandomi tanta sborra e fu proprio in uno di quei giorni che sentii : “Che lurida cagna”, i due stronzi mi scoprirono e minacciarono di dire tutto al direttore, così li convinsi a non farlo, ovviamente dovevo concedermi a loro.
Mi fecero legare Lucky li vicino per mostrargli cosa avrebbero fatto alla sua cagna.
Iniziarono a farmi succhiare i loro lerci cazzi, mi riempirono di sputi e insulti, mi fotterono schiaffeggiandomi anche violentemente le chiappe e il viso, rendondoli lividi; mi scoparono con disprezzo e disgusto ma non senza godere, visto che mi schizzarono il loro viscido seme ovunque e più volte.
Venni stuprata senza la minima delicatezza o accortezza, persi molto sangue ma a loro non interessava, continuarono fino a quando Lucky, che non avevo legato troppo stretto si liberò e iniziò a vendicarmi, sbranandoli e lasciandoli sventrati lì per terra, poi venne vicino a me ed iniziò a leccarmi e a guaire.
Lucky mi aveva salvato da una sicura brutta fine e mi venne naturale prenderlo a baci, coccolarlo, lui annusava fra le mie gambe sanguinanti e continuava a donarmi il suo amore; mi misi a 4 zampe e lui con molta delicatezza e tenerezza, mi montò.
Alle mie smorfie di dolore Lucky frenava, per quello che poteva la sua natura, la sua irruenza ed io girando il mio viso verso la sua faccia, lo baciavo godendo di quelle sue romantiche attenzioni.
Lucky mi ingravidò più volte e mi rese felice come forse nessun uomo aveva fatto.
Quando finì la sua monta, mi rivestii e chiamai il direttore dicendo cosa avessi trovato, fu aperta un inchiesta, che riportò i due delinquenti in carcere, io venni allontanata e di Lucky non seppi più niente.
Da allora per rispetto a Lucky e al suo grande amore per me, non ho voluto avere più nessun cane.