orge
L' iniziazione
di FantasticaMoana
08.01.2020 |
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"Sta di fatto che mi riempii i polmoni di quell odore e delle sue scuregge che iniziò a fare stimolato dal frugare della mia lingua, non mi era mai capitato di..."
Trovai su un sito di incontri un profilo diverso dal solito, già il nick era un programma: "PADRONI", si parlava di diversi MASCHI ALFA, che cercavano e selezionavano una schiava, per essere la loro femmina di piacere durante un' orgia con solo lei al centro, oppure per appartenere a uno di loro a seconda delle prove superate in base a un punteggio, niente di più attizzante ed erotico per la mia mente, già superare una prova e venire scelte mi sembrava un impresa ardua mandai comunque un messaggio speranzosa e tutta eccitata ma non ricevetti risposta, forse pensai non erano piaciute le foto e la mia descrizione, così riscrissi e mandai altre mie foto e altri particolari su me aggiungendo numero di cell , email e riferimento skype; aspettai ancora qualche giorno ma niente, non ricevetti mai risposta; un giorno quando ormai avevo perso le speranze mi squillò il cell con numero privato e una voce alterata mi disse: "Squaldrinella abbassa le penne noi sappiamo chi sei mentre te no, prova a rimandare nuovamente messaggi con toni da sfida che ci penseremo noi a conciarti per le feste”; capii subito che stavo parlando con uno dei PADRONI, chiesi scusa e che forse il tono attraverso lo scritto non si poteva capire perchè tutto avevo pensato tranne che scrivere con toni da pari mio. La voce seppur contraffatta era di un eccitante da sballo, mi riscusai ancora e chiesi se fosse possibile avere un appuntamento dicendo i miei giorni disponibili, venni strigliata nuovamente sentendomi rispondere: "Senti cagnetta, te non decidi niente siamo NOI a dire e fare per te, questa è la prima regola!", aggiunse poi: "Conosci quella pinetina vicino...e disse il nome della fabbrica...vieni là con solo una tuta sotto niente addosso, aspetta e non guardarti troppo in giro!". Attaccato il telefono mi dovetti decidere se rischiare o meno, andare in una pineta senza sapere chi incontrare, chi fossero, oltre a quanti potessero essere, però volevo fare sta cosa e mi recai in quel posto. Giunto nella pineta i minuti passarono molto lentamente e il cuore mi batteva forte ma anche passate diverse ore non arrivò nessuno, fatta sera mi ritirai pensando fra me quanto fossero stati stronzi a darmi buca e io a credergli! Passarono diverse settimane e la cosa mi passò di mente, quando ormai manco ci pensavo più, mi giunse una nuova telefonata anonima che mi disse: "Sta zitta e ascolta: vai nella fabbrica abbandonata che si trova... dicendomi la via e altre poche indicazioni!", non ebbi il tempo di replicare o altro, mi chiesi se fosse il caso di lasciar perdere vista la fregatura precedente, comunque andai anche stavolta nel posto indicatomi e aspettai, passarono nuovamente diverse ore finchè senza neanche accorgermi sentii una presenza dietro di me, sarà stata la stanchezza, che mi disse: "Ora ti metterò un cappuccio in testa e mi seguirai in silenzio, ma se vuoi che tutto ciò non avvenga alza il braccio DX, diversamente preparati ad incontrare i tuoi PADRONI e ad essere iniziata". Sentii il cuore battermi all' impazzata e le tempie scoppiarmi, dovevo decidere cosa fare e in fretta, così rimasi immobile, finché il cappuccio non calò sulla mia testa e la luce del giorno sparire...Venni portata in un furgone e adagiata per terra, il silenzio di quei momenti divenne assordante e mi immaginavo e pensavo già sulle cronache dei giornali, ma non feci un fiato; ad un certo punto ci fermammo e sentì essere rimasta sola in quel posto, non so quanto tempo passò ma certo non poco, finchè mi addormentai, mi risvegliai quando sentii aprire la porta del furgone e un uomo forte presami per un braccio farmi scendere; camminammo per un pò di tempo su una strada non certo asfaltata e ebbi la sensazione di fare più volte la stessa strada ma in direzioni diverse, ormai avevo perso la concezione del tempo e dello spazio, avevo una sete terribile e lo stomaco che mi stava esplodendo dalla tensione. “Quando giugerai a destinazione ti sdraierai a terra, ti verrà tolto il cappuccio e messa una maschera in pelle, continuerai a non vedere niente e solo quando ti verrà detto potrai parlare e fare altro, non fare domande, non chiedere e non guardarti troppo in giro, i tuoi PADRONI ti stanno aspettando”. Giunta a destinazione venni fatta sdraiare e tenendo gli occhi chiusi e serrati mi venne messa una maschera di pelle, che capii non mi avrebbe fatto continuare a vedere nulla, sentii però un po’ di fresco sul viso visto che mi dava la possibilità di tenere la bocca scoperta. Una voce che mi sembrò la stessa che mi aveva contattato per telefono, mi parlò: “Sei stata messa alla prova, in diverse circostanze e hai meritato di stare al nostro cospetto seppur nella tua inferiorità, prima di vedere di che pasta sei fatta, ti verrà data la possibilità di adorare i nostri culi, quello che adorerai maggiormente sarà da ora in poi quello del tuo PADRONE, a lui ubbidirai e presterai servizio sempre e comunque, in nessun modo dovrai venire a contatto con i tuoi PADRONI se non attraverso la tua lingua”. Sentii mettere sopra di me una rimchair e subito potetti assaggiare il primo dei diversi PADRONI che si sedettero su quella sedia particolare: aveva il buco culo molto peloso e dal sapore non proprio buono, forse era un fumatore e la sua pelle emanava qualcosa di bruciato e acre, non mi fermai ma leccai in maniera forzata, QUESTO alzatosi dalla RIM mi diede una botta di stizza; il secondo buco che leccai era decisamente meglio, credo che appartenesse ad un palestrato perchè molto più sodo nella consistenza e privo di peli, aveva un buco del culo appena slabbrato e l interno era morbido e piacevole al tatto, ma anche qui non mi soffermai molto, giunse il terzo e un quarto e poi un quinto buco del culo ma nessuno di quelli mi aveva fatto scoccare niente finchè si sedette un sesto e qui appena mi pose il buco del culo da leccare mi eccitai di brutto, non so cosa scattò in me, ma quell odore di pelle mi accese, sentii come se fosse stato il buco che durante le mie seghe mi ero immaginato, non potevo vedere a chi appartenesse ma certo non era una persona gracile o all' eccesso come il secondo palestrato. Leccai quel buco con avidità e foga, era da tempo che cercavo quelle sensazioni e sapori..sta di fatto che mi riempii i polmoni di quell odore e delle sue scuregge che iniziò a fare stimolato dal frugare della mia lingua, non mi era mai capitato di riceverne ma la cosa mi eccitò ancora di più e andò avanti per un po’, mi sentii battere sulle spalle come a dire brava la mia schiava. Non so da quanto tempo stavo slappando quel buco del culo quando mi accorsi che si stava aprendo e che un forte odore stava uscendo finchè con la lingua non sentii una cremosità mai sentita prima, stavo leccando la punta di uno stronzo e anche se era la prima volta risentii battere forte il cuore e le tempie come nella pinetina, ma stavolta la sensazione era piacevole e di forte stimolo, continuai finchè sentii espellere con forza e potenza tutta quella merda sulla mia bocca che annaspava alla ricerca di aria, mi venne anche da vomitare ma mi trattenni per non dispiacere al mio PADRONE, una nuova pacca sulla spalla mi venne data come a dirmi stai andando bene ma non fermarti, così leccai e cercai di mangiare giù, ma la cosa che più mi venne da fare in maniera naturale fu quella di continuare a leccare e ripulire il buco del culo del mio PADRONE, capii come fosse quella la cosa più importante da farsi, mentre la merda era secondaria e doveva considerarsi un premio e un piacere anche se in quel momento non mi sembrava tale. Leccai e ripulii a dovere il buco del culo del PADRONE con profondi affondi fino a che si alzò dalla sedia e facendomi capire di non muovermi e di aprire la bocca mi offrì il suo cazzo, cavolo non avevo mai sentito un cazzo così pesante e gonfio, doveva avercelo davvero grande, quell odore dolce rispetto a quanto assaggiato poco prima mi sembrò quanto di più buono io avessi mai assaggiato; non ero mai stata tanto eccitata. Mugolavo come una troia, ero in piena estasi, finalmente tutto era come mi ero sempre immaginato, la bocca stracolma di cazzo e che cazzo, ad un certo punto si fermò di andare avanti e indietro nella mia bocca e lo sentii quasi uscire del tutto, finchè un fiotto di piscio mi bagnò il viso, mi venne istintivo andargli incontro e cingerlo nuovamente fra le labbra, così feci prendendomi tutto quell interminabile piscio nello stomaco, sarà stata la sete o la tensione ma non riversai manco una goccia di piscio fuori dalla bocca. Mentre la pioggia dorata mi stava dissetando il cazzo del PADRONE si gonfiò a dismisura e finito ciò iniziai a pomparlo con foga sempre più crescente tanto che più volte mi sentetti soffocare, ma non volevo mollare la presa, così giunse l'apice di quell incontro da favola, mi sentì riempire la bocca di sborra, tanta, moltissima, quasi fosse una pisciata, non mi fermai neanche finiti gli schizzi, rapita da quell' orgasmo da paura; finchè anche io nella tuta venni e anche dopo non mi fermai continuando a servire quella meraviglia di carne, lo baciai teneramente, lo gustai in ogni mm, lo leccai a volergli dare piacere e la cosa stupafacente è che non perdeva di intensità e durezza. Ricevetti una pacca sulla spalla come a dire basta così e una mano si infilò nella mia bocca, me la spalancò e mi sentì sputare dentro, mi chiuse la bocca e me la tappò, capì che dovevo mandare giù tutto e così feci. Non mi ero accorta, ma credo che ad un certo punto di quell' incontro, io e il PADRONE fossimo rimasti da soli, gli altri se ne erano andati o stavano in perfetto silenzio finchè LUI mi disse: ”Ti ho osservato in tutto sto tempo e ho capito che saresti stata una schiava perfetta, ti ho messo alla prova e non mi hai deluso inoltre senza vedermi mi hai scelto e questo per un PADRONE è molto importante perché vuol dire che te sei fatta per lui, il suo culo e la sua minchia, hai adorato il mio culo e il mio cazzo, ti sei preso la mia merda, il mio piscio e la mia sborra con naturalezza come fosse vita per te, con altri ti assicuro non sarebbe potuto succedere neanche se te fossi stata una troia incallita. Ora ti verrà data la possibilità di lavarti e verrai portata in un posto dove troverai dei mezzi che ti riporteranno a casa. Quando avrò voglia fai in modo di farti trovare sempre disponibile e non domandare mai niente, non cercare di capire chi sono e cosa sono nella vita o perderai il rapporto privilegiato che tu hai con il mio culo.Non mi vedrai mai in volto e non cercare mai di vedermi, io sono e sarò il tuo unico PADRONE, farai sesso solo con me o con chi io vorrò tu lo faccia, se ti azzardi a farti scopare da altri non ti concederò più il piacere supremo di assaggiarmi. Fa che sia tutto chiaro!”. “Puoi parlare ma scegli bene ora le parole da dirmi”…”Ti ringrazio PADRONE per tutto questo, non ti deluderò, ti chiedo se posso e me lo concedi di potermene andare a casa senza docciarmi per poterti portare con me il più a lungo possibile, vorrei non perdermi il sapore di merda, sborra e piscio che mi sento addosso.”…”Vai pure e non ti macchiare di impurità con altri”. Tornai a casa a notte inoltrata, entrai e feci per accendere l interruttore ma non si accese nulla "cazzo pensai un altra volta fulminata", andai verso il bagno ugualmente perchè mi scappava di pisciare quando un cappuccio si calò sulla testa e mi sentii sussurrare: "Pensavi finisse così presto?".
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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