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Il caldo stimola il peccato 3


di Membro VIP di Annunci69.it hairfire
14.09.2024    |    194    |    0 6.0
"Rimase ferma per qualche minuto, godendosi le..."
Appena entrati nella tromba delle scale, Susanna accelerò il passo stando davanti ai due uomini che ne ammiravano la camminata sensualissima, frutto della sua completa nudità sotto i vestiti. Il culo ondeggiava descrivendo un movimento dolcissimo e, allo stesso tempo, eccitantissimo.
Saliti pochi gradini, si girò decisa verso le sue prede e aprì l'ultimo bottone della gonna, che cadde a terra. La figa era lì, davanti a loro. La donna chiamava Antonio con il suo sguardo voglioso delle sue attenzioni. Rimaneva solo la camicetta, completamente aperta. Il seno libero di muoversi in attesa che le mani dell'amante se ne impossessassero. Pochi passi e Antonio fu alle sue spalle. Luca assisteva allo spettacolo della sua compagna. Sapeva che non gli avrebbe permesso di partecipare, almeno per il momento. Voleva una cazzo che non fosse quello del suo uomo. Un cazzo che le facesse toccare il cielo con un dito. L'unica cosa che poteva fare era raccogliere diligentemente i vestiti di quell'angelo della sensualità.
Anche la camicetta volò. Era completamente nuda nella salita diretta all'appartamento. Chiunque dei condomini poteva uscire e godersi lo spettacolo, ma non importava.
Antonio le cinse i fianchi, facendole sentire il suo pacco nell'incavo dei glutei. Susanna si girò, cercò la sua bocca, se ne impadronì. Le lingue giocavano l'una con l'altra, le mani dell'uomo scivolavano sul corpo nudo della donna, indugiando sui seni abbondanti, sull'addome, a contatto con la meraviglia.
Lei si staccò, mise le mani sulla cintura dei pantaloni, che scivolarono lungo la gambe muscolose. Le si presentò davanti un membro di tutto rispetto. Guardò Luca che era come in estasi per la sua donna. Susanna se lo mise in bocca e cominciò un lento movimento con la lingua. Leccava e succhiava quel ben di dio che cresceva nelle sue mani. Antonio era completamente soggiogato da quel pompino sublime. La padrona era lei.
La donna interruppe quel rituale. Fece spogliare completamente Antonio e, tenendolo per l'uccello, si avviarono verso l'appartamento dove viveva con Luca che, nel frattempo, non riusciva più a contenere la sua eccitazione. Entrarono in casa nel più assoluto silenzio. Senza dire una parola andarono sul divano. Spinse l'uomo obbligandol a sedersi. Il suo cazzo era di marmo. Gli si sedette sopra e si impalò su quel pezzo di marmo, lungo e grosso tanto da darle i brividi. Rimase ferma per qualche minuto, godendosi le...dimensioni. Si era assolutamente dimenticata di Luca. Quel momento era solo suo e di nessun altro, nemmeno del suo compagno.
Cominciò un movimento lento percependo quel cazzo immenso in ogni angolo della sua tana. Poi il ritmo aumentò, sempre lentamente, fino ad un primo orgasmo. Si fermò, ma non resistette a lungo. I movimenti ricominciarono, questa volta più decisi. Antonio la sollevava e la penetrava con forza. La fece girare. La penetrò da dietro. La figa era un lago, non voleva smettere. Sentiva però che Antonio stava per venire.
Guardò Luca e gli disse, con un sorrisino molto malizioso e impertinente: "Voglio sentire il suo sperma dentro di me. Ti dispiace?". Luca non sapeva se rispondere o no. Sapeva che lo avrebbe fatto, perchè era quello che voleva.
Susanna riprese il controllo di quel momento e lasciò che Antonio scaricasse il suo seme dentro di lei. Vennero insieme, ebbero un orgasmo violentissimo e meraviglioso. Si lasciarono andare sul divano esausti.
Luca li guardava seduto in poltrona. anche lui era venuto, ma con una rapidissima masturbazione. Sì addormentò così com'era.
Si sveglio all'alba. Susanna e Antonio non c'erano. Sentiva i classici rmori del sesso provenire dalla camera da letto.
Si avvicinò alla porta semichiusa. La aprì. Vide quello che immaginava. La sua compagna sotto al suo amante, penetrata e penetrata da quel cazzo che sicuramente lui non aveva più. Lei lo guardava con il viso trasformato dall'eccitazione. Gli occhi però erano pieni di gratitudine verso il suo uomo che le permetteva di trarre piacere in ogni occasione.
Proprio in quel momento arrivò l'ennesimo orgasmo. Allontanò Antonio, lo obbligò a stendersi. Gli prese in bocca il cazzo e comincio a leccarlo e a leccarlo e a leccarlo nuovamente. Lo succhiava con voglia e lo leccava nuovamente. Anche Antonio venne, questa volte nella bocca della donna che bevve tutto senza lasciare la minima goccia. Lo pulì con avidità. Poi si lasciò andare. Antonio si fece la doccia, si vestì non senza aver prima leccato la figa di Susanna che gradì molto, ma non lo lasciò continuare. Era troppo stanca e poi voleva dedicare le sue attenzioni a Luca. In fondo se lo meritava. L'amante se ne andò, Luca si tolse i vestiti e si coricò vicino alla compagna. Si addormentarono abbracciati l'uno all'altra. L'amore è comunque una cosa meravigliosa. Antonio sarebbe diventato, ben presto, un meraviglioso lontano ricordo.
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