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Gay & Bisex

Piscina di sera


di Hotthommy
13.06.2024    |    155    |    1 9.2
"Sento la cappella pulsare al contatto con la mia lingua..."
Era tardi, la piscina chiudeva alle 18 il sabato sera. Facevo parte della squadra agonistica mi allenavo 4/5 volte a settimana, frequentavo da anni quella piscina e ormai conoscevo molto bene i proprietari. A volte capitava di fare allenamenti serali, volevo continuare e coltivare anche il percorso universitario e quindi tra i vari impegni il tempo scarseggiava sempre. I proprietari si fidavano molto, tanto da lasciarmi la chiave di una porta sul retro per uscire senza problemi quando finivo tardi. Ero in piena forma, 20enne, 185 di altezza, fisico da nuotatore, un culetto sodo da far invidia alle ragazze e l’addome scolpito dagli allenamenti. Erano le 20 circa quando conclusi il mio allenamento e mi diressi verso lo spogliatoio. Tirai fuori il borsone dall’armadietto, presi il bagno schiuma, mi spogliai completamente, misi una delle mie canzoni preferite a tutto volume e mi diressi verso la doccia. Aprii l’acqua e iniziai ad insaponarmi. Il voler rilassarmi dalle fatiche dell’allenamento e dallo stress degli studi, avevano portato la mia mano in mezzo alle mie gambe. Il mio cazzo da barzotto iniziò quasi subito a prendere forma fino a raggiungere i suoi 18cm. Tenevo gli occhi chiusi, la mia mano andava avanti e indietro, contraendosi forte per poi decontrarsi, alternavo ritmi veloci ad alcuni più lenti, me la stavo godendo e il tempo sembrava essersi fermato. Non mancava molto a raggiungere l’orgasmo, sentivo il mio essere crescere sempre più e salire sempre più verso la via d’uscita. A un certo punto sento dei rumori, come lo sbattersi di una porta, apro gli occhi, ma non vedo nulla. “C’è qualcuno?” dico ad alta voce. Nessuna risposta. Intimorito spengo l’acqua e mi dirigo verso la panchina per prendere il telo. Lascio l’area docce, quando me lo trovo davanti. Un ragazzo poco più che 30enne, sul metro 170, pantaloni stretti con un bel bozzo, su cui non può non cadere il mio sguardo per qualche secondo, e una maglietta bianca che segna il suo fisco. Cuffie alle orecchie, spazzolone e scopa nella mani. Mi guarda anzi mi squadra dalla testa ai piedi. Porca miseria sono fradicio ancora insaponato, completamente nudo e con il cazzo in tiro puntato all’insù!
“Oh ciao scusami, sono Andrea il nuovo ragazzo delle pulizie, mi avevano detto che potevo trovarti ancora in piscina, tu sei Filippo vero?”.
“Mmm si sono io e tu come mi conosci?” Cerco di farneticare mentre con le mani cerco di coprire la mia erezione.
“Sì i proprietari mi hanno avvisato che ti allenavi fino a tardi, mi hanno parlato bene di te e mi hanno detto di non preoccuparmi se ti avessi trovato qui; penso ti abbiano inviato anche un sms per avvisarti che avrei iniziato il mio turno di pulizie stasera… Beh forse non ti stavi solo allenando in acqua vedo” mi risponde facendomi un occhiolino.
“Cazzo non ho guardato il cell, scusa aspetta che mi copro, che figura di merda…” balbetto a stento.
“Vai tranquillo ci mancherebbe, sei giovane e poi nn sei mica l’unico a cui piace segarsi, io me ne tiro almeno due al giorno, vai a finire di lavarti che sei ancora tutto insaponato o finire quello che devi se preferisci, io mi rimetto le cuffie e inizio a lavorare” mi dice in maniera serena.
Io allungo le mani sul mio asciugamano e mi dileguo nuovamente verso la doccia. Apro l’acqua con l’idea di darmi una sciacquata veloce per togliere la schiuma d’addosso, ma il mio cazzo non ne vuole sapere di abbassarsi. L’idea di segarmi con uno sconosciuto che sta in spogliatoio mi eccita e forse anche per questo la mia erezione non vuole scendere. Mi espongo con la testa al di fuori delle docce per vedere dove si trova Andrea. Lo intravedo sul fondo che sta pulendo. Così porto la mia mano sul mio cazzo e inizio a masturbarmi. Chiudo nuovamente gli occhi e cerco di arrivare all’ormai tanto agognato orgasmo il più velocemente possibile, quando sento una mano toccarmi il sedere. Apro di scatto gli occhi e cerco di fare un passo indietro, ma due mani mi afferrano e mi portano a sé. “Tranquillo va tutto bene”. E’ Andrea, che mi sta tenendo stretto. Si inginocchia e senza dire nulla si mette in bocca il mio cazzo. Lo prende quasi tutto in bocca senza problemi, si sofferma con la lingua nel sotto della cappella, cosa che mi fa impazzire. Aumenta il ritmo con la bocca e a volte mi sega mentre mi lecca le palle. Con l’altra mano invece mi stringe le chiappe in cerca quasi del mio buco. Cazzo sto per venire, cerco di allontanarlo o di dire qualcosa ma lui in tutto risposta, si riempie ancora di più la bocca con il mio cazzo. “Ah ah ahhhh siiii” mi lascio andare esplodendo nella sua bocca. Lui si gode ogni goccia del mio seme, ripulisce tutto e a lavoro finito si alza nuovamente in piedi. Mi caccia la lingua in bocca. Un sapore strano mi avvolge, un pò salato.
“Calda e buona, si vede che sei un bel torello, ora tocca a te però” mi sussurra all’orecchio mentre con le mani mi porta verso terra facendomi inginocchiare. Mi tiene una mano sulla nuca mentre con l’altra si abbassa i pantaloni e gli slip. Mette in mostra il suo cazzo che ormai è andato in tiro. E’ enorme! Peloso con due belle palle grosse. Negli spogliatoi ne ho visti tra tuti i ragazzi, ma il suo e veramente grande!
“No aspetta io non, è grande e io” cerco di dire ma lui me lo ficca in bocca.
“Ti guido io, tu stai tranquillo, ti piacerà, ci divertiamo solo un pò a vicenda e poi ho visto prima come me lo guardavi. Ora inizia a leccare per bene come ho fatto io” mi ordina.
Mi sento la bocca piena, non ho via di uscita e non riesco a staccarmi da lui. Lecco come posso un pò di asta, un pò di palle. Sento la cappella pulsare al contatto con la mia lingua.
“Si cosi bravo, non fermarti. Vedi che sai fare” mi incita mentre porta entrambe le sue mani dietro la mia testa. Ora mi tiene fermo, aumenta il suo ritmo con la velocità del bacino. Sento la bocca spaccarsi, affaticata e il suo cazzo non entra neanche tutto. Il tempo sembra non passare, quando inizio a sentire delle gocce in gola. Cerco di staccarmi da lui.
Lui toglie il cazzo dalla mia gola, si sega prepotentemente sul mio viso col suo cazzone e mi riempie completamente di crema calda e densa. Molto densa.
“Woah sei stato bravo, adesso assaggia anche questa” esclama mentre con la lingua ne lecca un pò per poi baciarmi.
A un sapore diverso più dolce, è quasi più buona della mia. Dopo un minuto di limone si stacca da me. “Ora lavati e fila a casa che devo pulire”.
Ancora incredulo cerco di pulirmi da quell’appiccicore che ho addosso. Mi asciugo e mi cambio velocemente, mentre lui lava il pavimento senza considerarmi.
Una volta a casa ripenso a quello che è successo. Al solo pensiero mi è tornato duro e mi sego venendo ancora! Non vedo l’ora di ritrovare Andrea nello spogliatoio.
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