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Gay & Bisex

Autogrill di notte


di Hotthommy
16.05.2024    |    171    |    1 9.0
"Mi squadrò da testa a piedi ed esclamò mentre si recava nell’ultima porta dei bagni: ah cavolo, ti sei già svuotato a quanto pare e io che pensavo di..."
Era tarda notte ormai, ero in auto da più di tre ore e ne mancavano almeno altre due per arrivare a destinazione. La stanchezza stava iniziando a salire e così decisi di fermarmi a un autogrill per un caffè. Nel parcheggio c’erano pochissime auto, mentre qualche camion era parcheggiato sul retro della stazione. Parcheggiai la mia auto, scesi e mi recai all’ingresso. Sulla porta un ragazzone alto moro, ben fisicato, su per giù sui trentacinque anni, stava fumando una sigaretta, mi sorrise mentre entravo. Non ci feci molto caso e pensai più a un sorriso di cortesia visto l’orario e le poche persone in giro. Ordinai un caffè al bancone e dopo averlo consumato mi recai verso i bagni, che si trovavano al piano inferiore. Mi fermai nel secondo orinatoio, mi svuotati per bene e andai a lavarmi le mani. Stavo per uscire quando il ragazzone che avevo visto all’ingresso entrò.
Mi squadrò da testa a piedi ed esclamò mentre si recava nell’ultima porta dei bagni: ah cavolo, ti sei già svuotato a quanto pare e io che pensavo di aiutarti…
Rimasi shockato dalla sua frase, mentre un senso di eccitazione mi pervase in tutto il corpo. Con timore e curiosità mi diressi verso l’ultima cabina dei bagni, aprii la porta e mi trovai quel ragazzone seduto sul cesso, la maglia alzata sulle spalle, pantaloni abbassati e cazzo in mano, si stava segando.
Ti ho incuriosito allora, dai avvicinati e chiudi la porta così ci divertiamo un pò mi disse.
Così feci e mi portai a pochi centimetri da lui. In tutta risposta, mi abbassò pantaloni e mutande in un colpo solo e senza esitare prese in bocca il mio cazzo barzotto. Non ci volle molto prima che la mia asta raggiunse la sua massima grandezza di 19cm. Il ragazzone ci sapeva fare, alternava ritmi veloci e lenti, affondi più e mono profondi. Leccava prima solo il contorno della cappella, poi inghiottiva tutto fino alle palle. Una gran bocca calda, capace di inghiottire tutto senza problemi. Ero in estasi. La mia eccitazione era ormai arrivata al culmine, cercai di avvisarlo, ma lui in tutta risposta mi tirò ancora più vicino a sé e aumentò il ritmo del suo lavoro. Il mio cazzo si gonfiò per poi esplodere nella sua bocca tutto il mio calore. Lui stava lì a gradire il tutto, a gustarsi ogni singola goccia. Ripulì tutto, leccando ogni singola parte.
Mi guardò soddisfatto e aggiunse: mmm che bella scarica che mi hai regalato, calda e abbondante, ora però toccherebbe a me svuotarmi, se vuoi andiamo sul mio camion, così mi scopi a dovere e mi fai venire.
In pochi minuti eravamo già all’interno del suo camion, dove un piccolo letto era posizionato dietro il sedile. Sdraiati, nudi e nuovamente eccitati. Mentre limonavamo le mie mani erano sul suo culo sodo mentre le sue erano una sul suo cazzo una sul mio.
Forza scopami che non resisto più! Mi disse mentre si mise a 90, mostrandomi il suo buco. Leccai un dito e glielo infilai, scivolò dentro come nulla, inserii poi un secondo e iniziai un lento avanti e indietro. I suoi gemiti riempivano la cabina del camion e questo mi eccitava sempre di più. Decisi che era arrivata l’ora, tolsi le dita, sculacciai due volte con prepotenza le sue chiappe e senza esitazione, in un colpo solo infilai tutto il mio cazzo dentro. Lui sussultò, cercò quasi di scansarsi da me, ma le mie mani ferme sui suoi fianchi glielo impedirono. Iniziammo così una intensa scopata, i suoi urli di piacere erano benzina per me. Cambiammo varie volte posizione, prima il classico missionario, dove non perdemmo l’occasione di limonare, poi stesi sul lato e per finire lui seduto su di me che mi dava le spalle. In questa posizione, una delle mie preferite, mentre lui dava il ritmo andando su e giù con il suo corpo su di me, io tenevo il suo cazzo stretto attorno la mia mano. Il sudore stava scorrendo su tutto il nostro corpo, eravamo sudati e su di giri e stavamo raggiungendo entrambi l’orgasmo.
Cazzo sì, sto per venire, sfondami, di più, ti prego, inondami, si si siiii urlò mentre schizzò fuori tutto il suo essere. Fu la goccia finale che fece venire anche me.
Restammo in quella posizione per qualche minuto, stanchi ma soddisfatti e svuotati. Dopo una mezz’ora di coccole, ci salutammo con un bacio appassionato, ci scambiammo il numero di telefono e io ripartii per la mia destinazione finale.

Storia accaduta poco tempo fa…
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