Gay & Bisex
Il fidanzato della mia amica
di Hotthommy
08.06.2023 |
646 |
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"La sentivo pulsare sentivo il suo odore di maschio e il suo sudore..."
Era caldo ormai, era inizio estate e si sentiva. Le temperature iniziavano a salire e si sudava facilmente. Quel pomeriggio mi trovai per bere qualcosa con la mia amica Debora e il suo ragazzo Claudio. Conoscevo bene entrambi, lei in primis, ha 35 anni e fa l’infermiera e ci conosciamo ormai da più di quindici anni. Claudio è un ragazzo stra alla mano, fisico da muratore non magro ma pieno di carne e muscoli. Un bel omone forte insomma. Arrivati al bar iniziammo a ordinare qualcosa da bere e a parlare del più del meno, dei prossimi viaggi in programma, dei loro cani e ovviamente del caldo di quei giorni. A un certo punto suonó il telefono alla mia amica Debora, era l’ospedale che l’aveva contattata per sostituire una collega. Così dopo aver finito la sua coca ci lasciò soli, scusandosi e dicendo che avremmo recuperato presto l’uscita. Io e Claudio avevamo ancora un po’ di birra così rimanemmo ancora lì a chiacchierare. Non ero mai stato solo con Claudio, lo conoscevo tramite la mia amica ma nulla di più. Finite le birre Claudio disse che tornava a casa a montare un nuovo condizionatore visto che quello vecchio non funziona più bene e così, visto che Debora era andata, potevo tranquillamente andare anche io. Non ci pensai troppo e risposi che se voleva una mano potevo andare con lui e aiutarlo che tanto non avevo nulla di altro da fare. Ci recammo così a casa e Claudio mi disse di mettermi comodo che andava a pisciare un attimo e poi avremmo iniziato a montare il condizionatore. Mi lasció solo in salotto e andó in bagno. Non so ancora se per abitudine o volutamente lasció la porta del bagno aperto. Fatto sta che lo sentivo pisciare. Una scarica di urina dritta e pesante e già mi immaginavo il suo cazzo odoroso. No no e no ripensai tra me e me è il ragazzo della mia amica è etero sicuramente, non metterti in mente strane cose. Da lì a poco tornó Claudio, aveva un trapano in mano e la scala e mi disse di andare di là che lo dovevano montare in camera da letto. Lo seguii in camera dove faceva un caldo micidiale rispetto agli altri ambienti.Claudio mi disse spogliati pure se vuoi perché qui fa caldissimo io mi tolgo la maglia sicuro e mo mi metto dei pantaloncini corti ne vuoi? Neanche il tempo di dirlo era già a petto nudo, un bel petto villoso e delineato e si era tolto anche i pantaloni e mentre era in slip vedevo un bel pacco pieno. Cercò nel cassetto un paio di calzoncini corti e se li infiló e ne lanciò un paio anche a me. Non fare il timido che se no schiattì dal caldo su. Così mi tolsi anche io la maglia, mi tolsi i pantaloni e col cazzo un po’ barzotto nei boxer mi misi subito i suoi pantaloncini. Ero lì anche io a petto nudo e un po’ sudato e già nella stanza si sentiva odore di maschio. Ero un po’ più piccolo di Debora e Claudio io, all’epoca avevo 25 anni e il mio fisico era sportivo e prestante, facevo atletica e quindi ero sodo e tonico. Wow bel petto che hai, si vede che tutti gli esercizi che fai danno i risultati chissà quante conquiste, mi disse Claudio, dai dammi una mano che così finiamo qui e poi ci facciamo una birra. Non diedi molto peso alle sue parole e iniziai ad aiutarlo col le varie cose. Era sulla scala a trapanare quando si girò verso di me e mi chiese un’altra punta per il trapano. Io mi chinai e senza guardarlo con la mano feci per passargliela ma per errore o forse il mio cervello già lo voleva invece di toccare la sua mano e passare la punta del trapano toccai il suo pacco. Oh cazzo Claudio scusa non stavo guardando pensavo che fossi allungato verso di me con la mano non volevo…. Cercai di scusarmi e lui dopo aversi toccato un po’ il cazzo dai pantaloncini mi disse di non preoccuparmi, sostituì la punta e continuo col suo lavoro. Ormai lavoravamo da un po’ ed eravamo sudati fradici dal caldo e anche i pantaloncini avevano il segno del nostro sudore. Ok ci siamo ora passami il condizionatore che finiamo disse e così feci, lui montó le ultime vite fisso il tutto e scese dalla scala. Era lì davanti a me a neanche un metro, sudato con le goccioline sul petto, accaldato e credo un po’ anche eccitato visto che dai pantaloncini vedevo un gonfiore e non resistetti. Feci un passo verso di lui e senza pensarci gli misi una mano nello slip e tentai di baciarlo. Lui non mi respinse anzi mi prese per il corpo e mi trascini verso a se. Mi bació e poi disse ah finalmente hai fatto la tua mossa, la attendevo, avevo capito che mi guardavi con qualche fine ora ci divertiamo per bene. E continuó non sborro da gironi che Debora ha le sue cose e mo mi sfogo su di te! Con forza mi fece inginocchiare e avevo il suo slip rigonfio davanti al viso. Presi coraggio, tanto ormai ero in ballo, e abbassai i suoi slip e ne uscì un cazzo enorme. Sarà stato 20cm ma quello che mi saltava più all’occhio era il capellone largo e grosso. Lui sorrise e fece un ghigno, io apri la bocca e inizia a lavorarlo. Me lo stavo gustando per bene e a Claudio piaceva, alternava il far fare a me al tenere la mia testa e a spingermi il cazzo sempre più in giù. Dissi che lo volevo tutto, ma così nn riuscivo, così mi stese sul letto con la testa sul bordo e mi mise nuovamente il cazzo davanti alla bocca. Io apri e in men che nn dica mi trovai tutto dentro. Aumentava sempre più il ritmo e mi scopava la bocca e si vedeva che era eccitato dal fatto che fossi riuscito a prenderlo tutto. Stava godendo e ansimava sempre di più sentivo il suo cazzo pulsare, cercai di svincolarmi ma lui mi teneva stretto e mi esplose in bocca. Era tanta anzi tantissima e calda non riuscivo a tenerla e mentre con gli ultimi schizzi mi riempiva parte usciva dalla mia bocca. Ah come antipasto sei stato molto bravo ma adesso voglio il piatto principale esortí. Sapevo cosa voleva ed ero un po’ spaventato dall’idea, era grande e io nn lo prendevo da un po’. Mi spogliò quasi strappandomi quei pochi vestiti che avevo e mi fece stendere sul letto. Lui fece lo stesso ma all’incontrario e iniziò a succhiarmi. Ero incredulo di questo non immaginavo che li piacesse e invece mi stava spompinando e anche bene direi. Alternava un po’ di bocca alla mano e io stavo facendo lo stesso col suo che ormai aveva ripreso la sua grande forma. Stavo per venire e se ne accorse. Così mise il suo cazzo sotto il mio, io esplosi e riempio il suo cazzo e parte del suo petto. Da lì a poco avrei capito il suo intento. Aveva un ghigno perverso, mi fece stendere a pancia in su e disse ora lo sentirai, non ti credere ti ho fatto sborrare solo perché non ho lubrificante in casa e così almeno sentirai meno male. Alzo le mi gambe sulle sue spalle e prendendo con due dita la mia sborra che aveva sul petto me le mise in culo. Fece tutto così velocemente e forte che non ebbi tempo di fare nulla. Mi stava allargando il buco con due dita piene della mia sborra e da lì a poco mi avrebbe scopato col mio sapore sulla sulla cappella. Io godevo e soffrivo mentre lui continuava il suo lavoro di dita fino a quando nn fu soddisfatto. Mi porto col corpo più vicino a se e appoggio la sua cappella sul suo buco. La sentivo pulsare sentivo il suo odore di maschio e il suo sudore. Inizio a spingere ma nulla. Allora spinse ancora più forte e con un colpo netto entrò. Lancia un urlo ma lui fu rapido a mettere la mano sulla mia bocca. Shhh troietta mi disse vedrai che ora godi. E inizio a ritmi sempre più forti a penetrarmi. Avevo I goccioloni agli occhi ma certamente stavo godendo tante che il mio cazzo ormai duro era bagnato. Dava dei colpi talmente forti e continui che mi sembrava di avere il suo cazzo nello stomaco. Dopo un po’ uscii di colpo e questa sua uscita mi fece male, mi giro a 4 zampe e ributto il suo cazzo nel mio culo ormai aperto. Mi teneva le mani dietro la schiena per aumentare il ritmo, ansimava e sembra sempre più voglioso. Mi disse prima di sborrare voglio provare altre due posizioni. Si sedette e mi disse di cavalcarlo e così feci. Davo io il ritmo ma evidentemente non era abbastanza per lui perché da lì a poco mi lancio nuovamente sul letto. Questa volta però mi tenne su un lato, mi tenne una gamba alzata sulla sua spalla e punto nuovamente col suo manganello sul mio culo. Entrò. Cavolo come lo sentivo tutto così. Si vede che questa posizione gli piaceva, sentivo che godeva e aumentava sempre più il ritmo. Ero sfatto e sudato e anche lui non era da meno. Finalmente uscì dal mio culo con la sua bestia si sego e nel giro di un secondo mi riempi tutto il petto di sborra. Sborrai anche io, praticamente senza toccarmi. Rimanemmo così qualche minuto quando mi disse: bene ora accendiamo il condizionatore e andiamo a lavarci così poi ci facciamo la famosa birra. Ci pulimmo bevemmo la birra e lascia per tornare a casa. Non ero neanche arrivato alla macchina e ricevetti un sms era Claudio che mi diceva: venerdì sono a casa e vado a pesca, tu vieni con me!
Sapevo già cosa voleva dire e non vedevo l’ora di assaporare ancora la sua canna
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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