Il figlio dell'idraulico

Era da qualche giorno che il lavandino della cucina perdeva, avevo provato a guardare da me per sistemare, ma non ci avevo capito nulla; così decisi di chiamare l'idraulico di famiglia. Gennaro era un signorotto sulla cinquantina che da sempre faceva lavoretti nelle case del quartiere. Non era la prima volta che veniva da me per dei lavori e mi conosceva fin da quando vivevo con i miei. Provai a chiamarlo ma non mi risponse. Così decisi di mandare un sms spiegando il problema e chidendo se poteva venire a sistemare. Nel giro di 1h ricevetti una chiamata da un numero che non avevo in memoria:
-Buon pomeriggio Matteo sono Carlo il figlio di Gennaro l'idraulico. Mio papà è in ferie all'estero, ma se vuoi posso passare io a sistemare il lavandino. Babbo mi ha già spiegato il tuo problema.
-Ciao piacere si si certo grazie mille. Non sapevo che fosse in ferie, l'ho disturbato di sicuro
-Tranquillo nessun problema, oggi sono un pò preso con dei lavori, ma se vuoi passo da te dopo cena per le 20.30 può andare? Sei nella casa bianca sulla rotonda mi dicevamo babbo giusto?
-Si si per me va bene, ma non voglio rovinaerti la serata se vuoi passare anche un'altro giorno non c'è problema
-Nessun problema a dopo.
Erano quasi le otto e mezza e da lì a poco sarebbe arrivato Carlo. Non l'avevo mai visto e non sapevo manco che faccia avesse, dalla voce però mi sembrava giovane e intraprendente.
Alle 20,40 suonò il citofono. Aprii la porta e mi trovai Carlo davanti. Un ragazzo sui venticinque, magro ma molto muscolo, aveva una maglietta bianca stropicciata e sudata.
-Ciao piacere sono Carlo l'idraulico, sono un pò in ritardo ma ho fatto tardi con un lavoro scusami
-No no tranquillo ci mancherebbe
Andammo in cucina e si mise steso a pancia in su sotto il lavandino. In quella posizione mentre lavorava con le mani la maglietta si alzava e io non potevo non evitare di guardare. Si intravedeva un colpo scolpito e da quei pantaloni aderenti uscivano dei peli pubblici e si vedeva un rigonfiamento non indifferente. Cercai di distogliere lo sguardo ma quella visione mi mandava sempre più in estasi.
Fui interrotto dalla sua voce che mi chiedeva se potevo passarli un attrezzo. Carlo intanto mi spiegava che il problema era dovuto a un tubo vecchio che si doveva sostituire, ma che poteva tranquillamente farlo al momento. Mentre lavorava Carlo cercava di fare quattro chiacchiere con me, ma io ero troppo concentrato sul suo fisico che rispondevo a monosillabi. A un certo punto:
Cazzo cazzo cazzo no no... era Carlo che spostando un tubo si era completamente bagnato la faccia e maglia.
-Matteo hai per caso un asciugamano da prestarmi? Ho sistemato il tutto ma spostando il tubo come puoi vedere mi sono fatto la doccia mi disse ridendo
-Certo te lo porto subito
Quando tornai stava lì in piedi davanti a me senza maglia, con le gocce di acqua sul corpo e sul viso. Penso che avessi la bava alla bocca anche, gli allungai l'asciugamano e chiesi se voleva sistemarsi meglio in bagno. La sua risposta mi spiazzò:
-Solo se vieni tu con me!
I minuti seguenti furono intensi e veloci, senza accorgermene mi fiondai su di lui, inizia a baciarlo e lui contraccambiò, nel mentre mi spogliava e mi prese in braccio. Era forte e potente e sentivo tutti i sui muscoli su di me.
Senza staccarmi dalla sua bocca ci recammo in bagno dove mi fece scendere. Accesi l'acqua della doccia e mi inginocchia davanti a lui. Abbassai i pantaloni e le mutande e dagli slip ne uscì un cazzo già bello dritto. Era stupendo non molto lungo ma largo col pelo sulla base. Mi fiondai subito su quello spettacolo con la mia bocca e inizia a pomparlo per bene. Sentivo i versi di Carlo e mentre con le sue mani forti mi portava sempre più verso di lui, con il bacino spingeva sempre più verso di me. Decisi che era ora di passare allo step successivo. Mi staccai dalla sua presa e dal suo cazzo e andai nella doccia. Ero girato di spalle, ma sentivo la sua presenza dietro di me. Sentii che si chinò, prese del bagnoschiuma e se ne mise un pò sul cazzo e un pò sulla mano. Mi baciò sul collo mentre prima con un dito poi con due mi allargava il buco. Dopo qualche minuto e mentre l'acqua scorreva su di noi mi portò una mano sulla bocca e inizialmente non capii questo su gesto. con l'altra punto il suo cazzo sul mio buco. Spinse forte. Direttamente tutto dentro senza darmi un secondo per percepire cosa stava per accadere. Sentii il buco dilatarsi come rompersi e cercai di urlare ma la sua mano me lo impedì. Ora avevo capito il perchè della mano. Mi sussurrò:
-Scusa ma mi piace sentirlo entrare di colpo e sentire i lamenti
Iniziò poi a scoparmi, prima dolcemente poi sempre più forte e veloce. Stavamo godendo entrambi e sentire quel suo cazzone nel mio buco mi mandava in estasi. Uscì e con la sua forza di prima mi girò e mi prese in braccio. Ripunto il suo cazzo contro di me e mentre mi teneva sù con un colpo secco di bacino entrò nuovamente. Era la prima volta che mi scopavano così e mi stava piacendo un sacco. Mi baciava mentre col bacino spingeva in sù e io col mio culo in giù. Dopo qualche minuto sentii del calore pervadermi. Era lui era venuto dentro di me e quella sensazione era incredibile. Noi abbracciati in un bacio mentre lui mi farciva di crema.
Ci docciammo e sistemammo e non mancarono altri baci e qualche pacca sul sedere. Ci rivestimmo e mi disse:
Bene direi che siamo a posto così col lavoro però domani sera passò ancora a vedere se il lavandino non perde.
Sorrisi e dissi: mi trovi qui