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marito, moglie e guardapesca


di malire
06.03.2016    |    8.747    |    4 9.1
"Comunque, ancora adesso, dopo 5 anni di matrimonio, quando ho voglia di sentirla più euforica ed eccitata la porto sulla riva di un fiume appena fuori città..."
Avevo letto tanti racconti di mariti contenti e soddisfatti delle corna che puntualmente gli venivano messe dalle loro mogli. Mi chiedevo com'era possibile godere nel vedere la propria amata tra le braccia di un altro maschio e pensavo a come avrei reagito io se Gabriella si fosse lasciata anche solo palpare da un altro uomo,ma il problema non si poneva, visto che mia moglie era una ragazza per bene, casa,lavoro, famiglia con pochi grilli per la testa. Mi chiamo Davide, 29 anni: Gabry 26, sposati da 5anni e un bimbo di 4. Non sto a raccontare la nostra vita o le nostre abitudini,penso che non interessino tanto,basta dire che il nostro lavoro ci permette di vivere piuttosto agiatamente e che viviamo in una casetta nella prima periferia di una grande città del nord Italia. Ne io ne mia moglie eravamo assatanati di sesso, si faceva l'amore una due volte a settimana senza più tanto trasporto, quasi come un dovere reciproco. A dire il vero, anche da fidanzati quando si scopava in camera da letto non c'era grande passione, specie da parte di Gabry, quando invece si faceva in auto o in camporella era molto più calda e passionale, sembrava quasi un'alta donna. Comunque, ancora adesso, dopo 5 anni di matrimonio, quando ho voglia di sentirla più euforica ed eccitata la porto sulla riva di un fiume appena fuori città e lì si scatena come non mai, naturalmente dopo esserci accertati che non ci fosse nessuno nei paraggi.
Poi un giorno le cose cambiarono, accadde l'inverosimile, l'irreparabile, quello che non avrei mai pensato.
Era un pomeriggio caldo e afoso, il figlio al mare coi nonni dove tra un mesetto l'avremmo raggiunto, verso le quattro de pomeriggio proposi a Gabry- che ne dici d'andare al fiume, là dovrebbe essere più fresco- lei mi sorrise - come vuoi, aspetta solo un attimo che finisco di lavare -
Alle 17 eravamo in riva al fiume in una bellissima radura circondata da una fitta vegetazione, solo dal fiume vi si poteva accedere, sistemata la coperta ed il frigo portatile corremmo all'acqua per rinfrescarci, fu lì che notammo poco più in là un uomo, pantaloncini corti mimetici, gilè da cacciatore, quelli con tante tasche, sui 60 anni, basso, con la barba incolta, teneva in mano un binocolo e con quello perlustrava il corso del fiume. Pensammo si trattasse di un guardapesca visto che in quel tratto vi era il divieto, tornammo all'ombra della nostra radura, Gabry si mise a leggere il suo romanzo, io mi appisolai pensando a più tardi quando col fresco avremmo scopato. Si stava bene, gli uccellini svolazzavano cinguettando, l'acqua scorreva lenta e silenziosa, improvvisamente un rumorino attirò la mia attenzione, girai la testa e lo vidi nascosto dietro le frasche che sbirciava nella nostra direzione. Guardai mia moglie che intenta alla lettura non si era accorta di nulla e non si preoccupava neppure di abbassare la gonna salita oltre metà coscia, guardando meglio constatai che dalla sua posizione il guardiano poteva vederle le mutandine.... non so cosa mi sia preso, piano piano cominciai ad accarezzarle le cosce cercando di far salire ulteriormente la gonna - ma cosa fai, aspetta ancora un po, fa ancora caldo - e mi diede un bacio, fu allora che la misi al corrente del guardone. Lei si girò lentamente e lo vide, posò il libro e mi si avvicinò - cosa vorrà?..non sarà pericoloso? - ma no figurati, quello vuole solo vedere il tuo culo....e magari anche le tette - pensavo volesse andarsene, invece mi infilò la lingua in bocca accarezzandomi il petto scendendo fino alla patta. Poi con la lingua scese fino all'ombelico e con la mano mi massaggiava il cazzo da sopra i pantaloncini, mi girai verso lo sconosciuto, per un attimo i nostri sguardi si incrociarono tra i rami dei cespugli, anche Gabry doveva vedere come si massaggiava la patta.
Per la miseria, mia moglie mi stava sbottonando i calzoni per estrarre il cazzo che subito si affrettò a prendere in bocca sotto gli occhi di un perfetto sconosciuto. Mentre mi succhiava le aprii le cosce e spostai di lato le mutandine offrendo al guardone la figa nuda e pelosa di mia moglie, l'eccitazione era a mille.
L'uomo adesso si stava masturbando, era uscito dal suo nascondiglio appoggiandosi ad un albero a pochi metri da noi, Gabry ha lasciato che le sfilassi le mutandine ha aperto le gambe facendosi chiavare mentre il guardapesca si masturbava li vicino, era fradicia mai sentita cosi bagnata.
Il cazzo di quell'uomo era impressionante, lungo il doppio del mio e grosso, molto grosso e tutto peloso - cara hai visto che cazzo, non ti piacerebbe prenderlo in mano? - ma amore cosa dici, io voglio solo il tuo....dai spingi di più - non era convinta di quel che diceva e non distoglieva lo sguardo da quel cazzone, cosi mi rivolsi allo sconosciuto - ti andrebbe di far continuare mia moglie...dai vieni avvicinati sdraiati vicino a lei -
l'uomo non se lo fece ripetere, Gabry mi fulmino con lo sguardo, forse avevo esagerato intanto continuavo a scoparla ed ero ormai prossimo alla meta, lei non faceva nulla, fu lui a prenderle la mano posandola sul cazzo. La vidi stringerlo, accarezzarlo, stringerlo ancora poi poco a poco cominciò a segarlo, ogni tanto il maschio si tirava più su cercando di avvicinarsi alla bocca. Quando pensò di essere all'altezza giusta le spinse giù la testa, mia moglie spalancò la bocca ingoiando la grossa cappella e tutto quello che poteva; non resistetti oltre, i primi getti dentro la figa il resto sui peli sulla gonna e la camicetta che ancora indossava. - sei un porco.....guarda cos'hai combinato....mi hai tutta imbrattata - mi accasciai sulla coperta completamente esausto, lei si rimise a succhiare il cazzo del nostro amico - che bel cazzone....guarda Davide....dio che bello....lo voglio.....lo voglio tutto per me - Piero (questo il nome del guardapesca) le sollevò il viso - è tutto tuo..puoi farci quello che vuoi...sei brava a fare pompini..... adesso vieni dammi la figa - mia moglie salì sul suo petto a gambe spalancate, poi cominciò a scendere ed in breve si impalò completamente sul cazzone enorme, restò ferma qualche minuto con la bocca spalancata per abituarsi a quel calibro per lei inusuale, intanto lui l'ha spogliata della camicetta e del reggiseno poi ha preso a leccale e succhiarle i capezzoli.
Gabry ha cominciato a muoversi prima lentamente poi sempre più velocemente tenendo le tette sulla bocca del maschio il quale cercava anche la sua lingua ma lei ha rifiutato e si è tirata su.
Le mani sul petto villoso di Piero, la schiena dritta seduta su quel cazzo, ha iniziato una chiavata favolosa, si muoveva avanti e indietro, su e giù, si schiacciava contro il suo pube per farsi penetrare il più possibile, la testa reclinata indietro gli occhi persi nel vuoto. Mai vista godere tanto.
- sssiiiiii.....ancora....ancora....mi piace sto cazzo....godo, godo.....dai spingi su -- si puttana godi sul mio cazzo dai....voglio sentirti bagnare, dai sborrami sul cazzo che io ti sborro dentro la figa....continua puttanona.... cazzo come chiavi bene....ti piace il mio cazzone ehh puttana - ssiii sono una puttana...la tua puttana.... siiii dimmelo ancora.....ggoooodoooo.....vengooooo.....si anche tu ti sentooo...sssboooorrrro -
Si è lasciata cadere su di lui completamente esausta, stavolta è stata lei a cercare la bocca di lui che prontamente si è aperta per scambiarsi slinguate cariche di erotismo, mia moglie si è sollevata lentamente e quando il cazzo semiduro si è sfilato, dalla figa un rivolo abbondante di sborra è colato sulla cappella sottostante. Si è stesa tra noi mi ha baciato, un bacio leggero poi ha preso la mia mano e se l'è portata sulla figa - senti come me l'ha riempita....ummm.... metti dentro un dito daiii - poi mi ha chiesto di leccarla dandomi del cornuto. Non l'avevo mai vista in quello stato, così porca e così autoritaria, mi sono messo a leccarla, dalla fica colava ancora sborra che finiva nella mia bocca, aveva un sapore strano, sembrava acida e subito provai disgusto poi piano piano mi abituai tanto da riempirmi la bocca di tutto quel succo che usciva dalla fica.
Quando mi alzai vidi Piero col cazzo di nuovo in tiro che si faceva sbocchinare - dai succhia puttana fallo venire duro se vuoi che ti scopi ancora - era durissimo. Ormai stava venendo buio, mia moglie si alzò andò al centro della coperta, si stese, aprì le cosce e chiamò Piero - dai vieni chiavami ancora... voglio ancora il tuo bel cazzone - vedevo il culo peloso del maschio salire e scendere, ad ogni affondo lei guaiva come una cagna in calore. Andarono avanti per più di un'ora prima che lui scaricasse una copiosa sborrata sui suoi peli, sulla pancia e sulle tette. Cazzo,...Gabry aveva sborra dappertutto, aveva schizzi anche sul viso e sui capelli, era distrutta, sfinita. Piero la pulì con la prima cosa che si ritrovò tra le mani, la camicetta, poi mi aiutò a rimetterla in piedi e a rivestirla, gli slip e il reggiseno li tenne lui per ricordo disse. Prendemmo Gabri sotto braccio e guadagnammo la macchina poi accompagnammo Piero 3 km più a valle dove aveva la sua.
Prima di andarsene ci lasciò un biglietto col suo recapito poi salutò mia moglie ficcandogli la lingua in gola e due dita nella ficca - a presto mia adorata puttana -
Soli in auto diretti verso casa, lei appoggiata alla portiera la camicetta inzuppata di sborra incollata alla pelle, le cosce aperte nella mia direzione, la figa in bella mostra,i capelli scompigliati, mi guardava sorridendo - che maschio.....mi ha proprio fatta godere tanto...lo faremo ancora...vero amore? -
Poi si è addormentata...............lo abbiamo fatto ancora.
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