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La mia prima trav


di Lovetrav
13.02.2025    |    323    |    1 7.6
"Il suo culo meraviglioso sculettava divinamente sotto ai jeans facendomi letteralmente impazzire..."
Molti anni fa lavoravo nella bassa Liguria al confine con la Toscana, una domenica, libero dal lavoro,decisi di andare a visitare Pisa.
Arrivai in treno verso ora di pranzo, feci una piacevole passeggiata, andai a piazza dei miracoli per vedere la bellissima torre pendente e tutti i monumenti presenti in quella zona.
La città era come al solito, piena di turisti provenienti da ogni parte d’ Italia e del mondo.
La mia giovane età, il mio entusiasmo insieme alla voglia costante di sesso, mi portarono a fantasticare che in mezzo a quella calca di persone il mio sguardo avrebbe attratto qualche bella donna, magari una matura ,che portandomi nel suo hotel mi avrebbe regalato un pomeriggio di porcate.
Passeggiai per qualche ora nelle vie caratteristiche del centro, i miei occhi fissavano tutte le belle donne che incrociavo, ma nonostante qualche sguardo ricambiato, la mia fantasia di abbordare una bella signora resto’ tale.
Il tempo passò velocemente, stava quasi imbrunendo, così, dopo aver bevuto un caffè, decisi di tornare in stazione per prendere il treno e rincasare.
Una volta arrivato , mi resi conto che il treno che avrei dovuto prendere era partito da pochissimo e che per un altro treno utile avrei dovuto attendere circa due ore.
La cosa, naturalmente, mi scocciò abbastanza, nel frattempo mi era venuta fame e decisi di mangiare un panino al MC Donald che si trovava all’ interno della stazione stessa.
Finito di mangiare uscii a fumare una sigaretta, e nel rientrare in stazione ebbi una sorpresa.
Seduta su una panchina, c’era una bellissima signora vestita con dei jeans attillati ed una camicia nera,ed un paio di decotte’ rosse con tacco dieci.
I capelli, anch’essi neri le arrivavano alle spalle ed il suo viso leggermente truccato mettevano in evidenza delle labbra carnose.
I miei occhi non potevano fare a meno dì scrutarla, e vedendo che lei ricambiava i miei sguardi il cazzo diventò improvvisamente di marmo.
Tra noi , inizio’ un fitto ammiccamento fatto di sguardi e di sorrisi, era evidente che le piacessi , così decisi di andarmi a sedere vicino per presentarmi.
Nel frattempo le persone che le passavano vicino la guardavano dalla testa ai piedi, due addetti alle pulizie, che evidentemente la conoscevano, nel guardarla ridevano mentre farfugliavano qualcosa tra loro.
Trovai il coraggio e mi sedetti sulla panchina accanto a lei, ma appena seduto, la signora si alzò e sorridendomi si avviò’ verso i binari.
Morivo dalla voglia di conoscerla ed il cazzo mi stava esplodendo negli slip, così non potei fare a meno di seguirla per capire dove stesse andando.
Lei camminava, ed ogni tanto si girava per vedere se la stessi seguendo.
Il suo culo meraviglioso sculettava divinamente sotto ai jeans facendomi letteralmente impazzire.
Nel seguirla pensai che fosse una prostituita , non avevo mai fatto sesso a pagamento, ma la voglia di scopare mi assaliva e lei era bellissima, così decisi che eventualmente, quella volta avrei fatto un’eccezione.
Arrivati alla fine del binario, lei svolto in un’ ampia aerea abbandonata dove c’erano vecchie carrozze parcheggiate li chissà da quanto.
Affrettai il passo per raggiungerla e una volta vicini si presentò.
Fu subito diretta , mi disse che si chiamava Marica che era una trav e che le piacevo tantissimo.
Rimasi interdetto per un po’, avevo sentito parlare dei trav ma non ne avevo mai conosciuta una , e me l’ero sempre immaginate diverse da come era Marica.
Fino a quel momento ero convinto che i trav fossero degli uomini in parrucca con la barba fatta male e vestiti in modo osceno. per questa ragione non facevano assolutamente parte delle mie fantasie erotiche.
Più guardavo Marica e più mi accorgevo che era bellissima, ricambiai i suoi complimenti ed un po’ intimidito le dissi che il cazzo mi piaceva darlo e non prenderlo .
Lei mi sorrise, poi mi disse di stare tranquillo perché era una dolce gattina sottomessa e devota al cazzo dei bei ragazzi giovani come me.
Mi chiese se mi andasse un pompino, ormai la voglia era tanta e la mia risposta non poteva che essere affermativa , anzi dentro di me non vedevo l’ ora di infilare la mia nerchia dura tra quelle bellissime labbra.
Marica si inginocchiò difronte a me, mi sbottono i pantaloni, li abbassò e tiro’ fuori il cazzo oramai durissimo.
Se lo passò sulle guance, sugli occhi e sul mento poi lo fece sparire nella sua bocca.
Inizio ‘ così a spompinarmi , i suoi movimenti erano dolci e lenti, si faceva arrivare il cazzo in gola provocandomi delle scosse di piacere immenso.
Fino ad allora avevo scopato solo donne biologiche, ma mentre Marica succhiava, pensavo che nessuna mi aveva mai fatto un pompino tanto meraviglioso.
Nel frattempo le mie mani spingevano dietro la sua nuca per farle sentire il palo fino in fondo.
Marica quasi soffocava e quando aveva dei conati di vomito si staccava per prendere aria.
Ad un certo punto si alzò, mi baciò e mi chiese se mi andava di assaggiare il suo bellissimo culo.
Oramai ero totalmente fuori di me, le risposi che non desideravo altro.
Lei tiro’ fuori il preservativo dalla borsa, me lo infilo’ e mi spompino’ ancora per farlo aderire meglio.
Si girò ed appoggio’ le mani sugli scalini di un vagone vecchio mettendo il culo in direzione del cazzo.
Bagnai con la saliva due dita ed iniziai a massaggiare il suo orefizio , poi appoggiai la cappella sul buchetto e piano piano le entrai dentro.
Iniziai a scoparla piano , Marica gemeva di piacere e mi incitava a scoparla più forte e a spaccarle per bene il culo.
Raccolsi il suo invito e tenendola per le natiche iniziai a pomparla più forte che potevo.
Godevamo come matti, Marica girava la testa per cercare la mia lingua e contemporaneamente segava il suo cazzo piccolo.
Sotto i miei colpi ci mise poco a venire, e anche io sentivo la sborra che saliva dai testicoli ed il cazzo pronto a scoppiare nel suo culo .
Il mio desiderio era di venire sul bellissimo viso di Marica, cosi uscii dal culo , tolsi il preservativo e la feci inginocchiare difronte al cazzo.
Le ordinai di succhiarlo ancora un po’, poi iniziai a segarmi mentre lei mi leccava le palle.
La mia mano andava sempre più veloce, Marica aveva entrambi i testicoli in bocca , sentivo la sborra attraversare la nerchia e con un grugnito di piacere imbrattai di seme il suo viso e le sue labbra.
Marica continuo’ a segnarmi e contemporaneamente si infilo’ la cappella in bocca per ingoiare la sborra che c’era intorno.
Dopo aver ripulito per bene il cazzo si alzò e ci baciammo nuovamente, mi disse che aveva goduto tantissimo e che le avrebbe fatto piacere rivedermi, ma in condizioni più comode e con più tempo a disposizione.
Dopo quella meravigliosa scopata anch’io avevo voglia di rivederla , così scambiammo i nostri numeri e per qualche mese abbiamo scopato comodamente nel suo letto.


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