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Il mio primo ragazzo 3


di Uonder24
20.01.2025    |    261    |    0 9.3
"Lui mi tirava a se per baciarmi e secondo me voleva già scopare, ma io avevo altre idee..."
Io e Fabrizio non avevamo mai parlato di ruoli ma a me sembrava evidente che il mio ruolo passivo non dovesse essere messo in discussione. Nel corso del tempo la mia natura passiva non è emersa solo nell'ambito sessuale ma anche nella relazione. L'esprimere i miei desideri aveva in qualche modo liberato anche Fabrizio, che nel corso del tempo nel rapporto di coppia era diventato più sfrontato. Lasciavo a lui le decisioni "di coppia" e cercavo di accondiscendere ai suoi desideri e nel frattempo cercavo di mantenere alta la tensione sessuale. I nostri incontri sessuali cominciavano anche a diventare più avventurosi. Una sera, finito l'allenamento, si propone per la sistemazione della palestra. Mi fa un occhiolino di intesa e capisco che vuole combinare qualcosa. Mi propongo quindi di aiutarlo. Gli altri vanno in spogliatoio e pian piano vanno via una volta docciati e rivestiti. A questo punto, finiamo il nostro dovere e ci rechiamo noi negli spogliatoi. Ormai non era rimasto nessuno, solo il custode che avrebbe poi chiuso la palestra. Ci sedemmo sulle panchine ed iniziammo a spogliarci. Alla visione del suo corpo nudo mi venne subito duro, il suo cazzo , come al solito era una fonte di ipnosi per me. Mi alzai tutto nudo e corsi verso le docce. Lui mi segui, facendo un po lo scemo. Arrivati alle docce mi tiro un paio di sculacciate sul culo. Aprimmo l'acqua calda. Posso lavarti, gli chiesi. Rispose affermativamente. Presi il bagno schiuma ed iniziai a strofinarglielo sul petto, sulle braccia, sulla pancia e poi giu fino alle palle e al cazzo. Con entrambe le mani glielo massaggiavo e lo inschiumavo completamente. Lui intanto mi schizzava con l'acqua, di tanto in tanto mi abbracciava e mi stringeva le chiappe. Il suo cazzo era diventato di marmo nel frattempo. Guardarlo li, bellissimo e col cazzo svettante. Che fortuna avere un maschio cosi, pensai. Lui mi tirava a se per baciarmi e secondo me voleva già scopare, ma io avevo altre idee. Mi divincolai e corsi via verso l'area spogliatoio. Mi asciugai e lo aspettai li seduto. Arrivò dopo di me col suo cazzo ancora svettante. Si diede una veloce asciugata e poi si posiziono davanti a me. Afferrai i suoi fianchi e subito affondai il suo cazzo nella mia bocca. Sapeva di pulito, era caldo e umido ancora un po. Avevo proprio voglia di pompare il cazzo avidamente. Senza troppe menate succhiavo rumorosamente, senza mani. La mia testa andava avanti e indietro e cercavo di arrivare fino in fondo. Oramai la mia gola era parecchio allenata e sapevo come far scivolare bene il cazzo in gola in modo da prenderlo tutto. Nel mentre la mia bocca produceva un sacco di saliva che andava a ricoprire completamente il suo cazzo. Dopo un 5 minuti dovetti prendere fiato. Estrassi il cazzo, lui si abbassò per baciarmi, poi spinse nuovamente la mia testa a succhiarglielo. Questa volta lo afferrai con la mano e usai di piu la lingua: gli leccai bene la punta, leccai tutto il contorno della cappella, stimolavo il filetto e poi davo da sotto delle intense leccate contro pelle. Lui si fece più avanti in modo che leccassi per bene anche le sue grosse palle penzolanti. Mordicchiai lo scroto e leccai bene tutta la sacca. Il cazzo mi era finito sopra la faccia, la cappella ad altezza dell'occhio. La bava e il precum mi sporcavano la faccia. Per la prima volta si rivolse a me dandomi della troietta affamata. Sorrisi, lo guardai con sguardo ancora più porco. Fu lui a dire basta. Girati, mi disse e mettiti a 90 con una gamba sulla panchina. Sia abbassò ed inizio a leccarmi il buco del culo. Ci sputò sopra più volte, come in certi porno e con la punta della lingua leccava perfettamente il buchetto e la zona delle labbra intorno. Nel mentre con una mano mi afferra il cazzo duro ed inizia ad accarezzarmi la cappella e a masturbarla. Sento un lieve fastidio ma la cosa mi fa godere. Puntò il dito indice sul buco e lo fece entrare tutto. Lo fece roteare, andare avanti ed indietro. Prima piano, poi velocissimo e poi ancora piano. Io sentivo crescere un calore in tutta quella zona. Voglio il tuo cazzone! dissi con voce suadente. Scopami ti prego!. Ti desidero tanto!. Si alzò. Sentii il suo cappellone puntare verso il buco. Ormai conoscevo perfettamente come entrava nel mio culo. Prima entro con la cappella e poi spinse tutto dentro. Si adagiò un pochino sulla mia schiena e con le mani iniziò a strizzarmi i capezzoli. Poi pian piano iniziò a stantuffare. Non velocemente ma la stantuffata era piena, perche sentivo il cazzo entrare ed uscire quasi completamente. Non gemere troppo mi diceva. Scopami! gli dicevo. Fammelo sentire tutto!. Sono tutto tuo!. Si mette dritto e mi fa abbassare la gamba dalla panchina, me le allarga un po e mi fa appoggiare con le mani sulle panchine in modo da stare perfettamente a pecora. E li inizia a stantuffarmi pesantemente, con colpi incessanti, intensi. Sentii tutta la sua dominanza su di me, quasi il desiderio di modellarmi il culo a forma del suo cazzo. Il rumore del bacino che sbatteva sulle chiappe rimbombava in spogliatoio. Lui continuava ad aniimare e ripetere: "si, guarda come ti scopo", "ti piace eh", "lo senti"?. Io , con voce da troietta rispondevo sempre affermativamente. D'improvviso si staccò, il cazzo usci dal culo. Mollai anche una piccola scoreggina. Mi toccai il culo con le dita e lo sentivo piuttosto aperto. Si sedette sulla panchina e mi fece cenno di seguirlo. Mi misi in ginocchio e glielo pompai ancora per un minutino. Sentivo sul suo cazzo il sapore un po acidulo del mio culo. Mi alzai, mi girai e mi sedetti sul suo cazzo dandogli la schiena. Lui mi teneva per i fianchi e comincio a dare il ritmo alla mia cavalcata. Inizia anche a segarmi furiosamente mentre sentivo il suo cazzo che stava letteralmente sfondadomi il culo. Sentivo che entrava senza alcuno sforzo ed ogni volta che lo sfintere si rilasciava avevo un incredibile godimento. Di tanto in tanto facevo roteare il culo, oppure accentuavo la cavalcata lasciandomi cadere sul suo cazzo. Lui resisteva ma percepivo che stavo mettendo a dura prova la sua resistenza fisica. Nel mentre mi sto segando appoggia una delle sue mani sulle mie palle ed inizia a massaggiarmele. La cosa mi eccita ancor di piu e di li a poco inizio a sborrare. La sborra mi schizza ovunque, sulla mano, sul petto e sul pavimento. Mi fermo un attimo, seduto sul suo cazzo. Mi butto indietro verso di lui, giro la testa e lui mi limona mentre muovo un po il culo a destra e sinistra. A quel punto mi fa alzare, mi fa mettere in ginocchio, tra l'altro sui miei stessi schizzi di sborra e prende a segarsi furiosamente. Quando è pronto avvicina la cappella sempre di piu alla mia faccia, apro la bocca ed ecco che i primi schizzi mi colpiscono labbra e lingua e poi le guance. Spreme completamente la sua cappella per fare uscire anche l'ultima goccia e poi mi avvicino e prendo in bocca la cappella ciucciandola con grande gusto. Mi pulisco un po la faccia e poi mi alzo. Mi abbraccia e limoniamo, poi andiamo a fare di nuovo la doccia, ci asciughiamo, ci rivestiamo e ce ne andiamo a casa. Ci dimentichiamo però di pulire dalle chiazze di sborra sul pavimento. Chissà se qualcuno si sarà mai accorto
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