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Gay & Bisex

Alessandro e la perdita della verginità 2


di Uonder24
15.01.2025    |    413    |    1 8.5
"Continuava a farsi i cazzi suoi ma io iniziai a segarlo e con l'altra mano iniziai a segare il mio cazzo..."
La mattina successiva Alessandro mi scrisse che non potevamo vederci e avremmo dovuto rimandare al pomeriggio successivo. Ero profondamente deluso dato le aspettative che avevo per quella giornata. Il giorno successivo ci vedemmo nel primo pomeriggio a casa mia. Faceva molto caldo. Non volevo sembrare troppo impaziente e quindi avevo pensato di lasciare decidere a lui i tempi della cosa. Poco prima che arrivasse avevo fatto una lunga doccia e mi ero lavato bene il culetto, infilando bene le dita e a fondo con del sapone intimo.
Dopo aver chiacchierato e bevuto qualcosa di fresco fu lui a propormi di andare in camera. Si spogliò completamente, mentre io ero seduto sul letto. Potei ammirare finalmente in pieno il suo corpo. spalle larghe com braccia lunghe e una lieve peluria sotto le ascelle. Il petto era completamente glabro. Era magro, non particolarmente muscoloso ma tonico. Un cespuglio ben curato circondava il cazzo semiduro. Le palle erano invece depilate. Le cosce erano già molto maschili e leggermente pelose. I piedi erano enormi in confronto ai miei, già portava il 45 a 16 anni. Si avvicinò a me, mi aiutò a togliermi la maglietta e poi io mi tolsi i pantaloncini e le mutande. Il mio fisico era più "morbido" del suo, un po più femmineo. Gli presi in mano il cazzo ed iniziai a masturbarlo per farlo diventare duro. Ci volle poco e tutta la sua durezza svettante era di fronte alla mia faccia. Lo fissavo negli occhi mentre davo dei soffici baci alla cappella e qualche leccatina qua e la. Sentivo l'odore delle palle un po sudate, ma la cosa invece di schifarmi mi eccitò anche di più. Il suo odore era diverso dal mio e nella mia testa di ragazzino pensavo che quello fosse il profumo del testosterone.
Con voce serafica mi ordinò di mettermi a 4 zampe sul letto. Mi misi perfettamente a 90 offrendogli il mio culetto. Lo accarezzò più volte e ripetè più volte che avevo un culo bellissimo. Ero molto teso. Ad un tratto sentii la sua cappella strusciare sul buchetto. Poi lo puntò ed inizio a penetrare, cosi a secco. Il dolore fu enorme, la sua cappella era entrata ma mi piegai verso il basso per il dolore. Era troppo grossa e sentivo la pelle interna del culo tirare. Magari potremmo usare dell'olio di oliva, mi disse! Gli indicai dove prenderlo. Tornò in camera e si versò un po di olio sul cazzo e sulla cappella. Strofinò per bene, poi ne prese un po in mano e me lo spalmò attorno al buchetto.
Una volta fatto posò la bottiglia d'olio, si avvicinò nuovamente col cazzo duro ed unto. Io sentivo il buchetto che si scaldava. Puntò nuovamente il cazzo e forzò. Questa volta la cappella entrò con più facilità. Sentii dolore ma meno, poi spinse piano piano finche il cazzo fu quasi tutto dentro. Si fermò. Una sensazione mi avvolse completamente, una sensazione di dolore e di pienezza. Mi sentivo totalmente inerme. A quel punto inizio a scoparmi lentamente. Inizialmente l'andare avanti ed indietro del suo cazzone mi creava fastidio ma nel mentre sentivo il dolore modificarsi in qualcosa di diverso. Lo strusciamento cominciava a provocarmi del piacere, sempre misto a dolore e senza rendermene conto iniziai ad ansimare. Probabile che i miei versi fossero misti di piacere e dolore tanto che Alessandro mi chiese se andasse tutto bene. Più andava avanti e più mi sentivo "pieno", tanto che ad un certo punto mi sembrò che stesse per scapparmi la cacca. Gi chiesi di tirarlo fuori un attimo e appena il cazzo usci, si verifico una piccola scoreggina. Poi lui lo reinfilò dentro tutto ed inizio a scoparmi con maggiore foga, ma sempre con regolarità. Io adesso godevo un po di più, mi stavo lasciando andare e capivo di non avere più il controllo. Pochi minuti e senti lui godere ad alta voce e mi sborrò in fondo al culo. Non sentii gli schizzi dentro ma una sensazione di umido e di qualcosa di tiepido. Estrasse il cazzo, la cappella era sporca di sborra ed umida. Mi misi la mano sul buco del culo e potei raccogliere la sborra che stava uscendo e colando. Mi toccai poi il buco per bene e lo sentivo bello aperto. Alessandro andò in bagno a pulirsi il cazzo. Lo seguii poi per lavarmi il culo sul bidet. Ammetto che ero abbastanza dolorante ma la cosa mi era piaciuta. Quando tornai in stanza lui era sdraiato sul letto nudo a messaggiare col cellulare, io non sapevo cosa fare. Di istinto mi sdraiai accanto a lui. Volevo stare a contatto con lui. Lo accarezzavo sul petto senza che lui mi desse però troppa importanza. Mi disse che gli avevo dato il culo prima che la sua ragazza le desse la figa. Mi disse che voleva scoparmi ancora, per tutta l'estate, ma farlo meglio. La cosa mi faceva piacere, mi eccitò tantissimo. Appoggiai la mia mano sul suo cazzo che in breve divenne nuovamente duro. Continuava a farsi i cazzi suoi ma io iniziai a segarlo e con l'altra mano iniziai a segare il mio cazzo. Si girò verso di me e mi disse: "sei proprio una frocetta vogliosa". "non sai quanto" gli risposi con aria di sfida. Cercavo di segare i nostri cazzi alla stessa velocità perchè volevo che sborrassimo insieme. Io però ero già eccitato da prima e quindi sborrai quasi subito, schizzandogli sul fianco. Lui non fece storie e continuai con la sega, stavolta, però, feci come consigliato da lui ed appena capii che stava per venire avvicinai la faccia alla cappella. Gli schizzi mi colpirono direttamente la faccia, dovetti chiudere per forza gli occhi. Mi girai verso di lui e mi disse che stavo benissimo ricoperto di sborra. Andai nuovamente a lavarmi e poi portai un asciugamano in camera per pulirlo. Dopo poco decise di andarsene, io rimasi li ancora sognante e con il culo indolenzito per tutta la sera
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