Gay & Bisex
Simone e il gioco Marito e Moglie 2
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13.01.2025 |
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"Lui stava un po sollevato e ci guardavamo negli occhi..."
Ovviamente il nostro gioco cominciò a prendere un certo slancio. Ma come tutti i giochi ben presto necessitava di raggiungere altri livelli. Simone mi piaceva, adoravo sentire il suo corpo sopra il mio, il suo calore e la durezza del suo cazzo. I suoi baci sul collo mi facevano venire la pelle d'oca.
Fu finalmente un pomeriggio che mentre giocavamo alla playstation notai che nuovamente aveva una erezione nei pantaloni della tuta. Questa volta fui io a chiedergli se ce l'avesse duro. Lo tirò subito fuori, sbattendoselo contro il petto. E lì finalmente riuscii ad essere intraprendente. Fino a quel momento avevo sempre subito le sue volontà. Presi in mano il suo cazzo e comincia lentamente a masturbarlo. Non sapevo bene come fare ma notavo che man mano che andavo avanti lui si rilassava. Mise la sua mano sulla mia spalla per tirarmi un po a se ed io comincia cosi una bellissima sega. Mi guardava, ansimava, mi diceva bravo, non fermarti. Pochi minuti e i gemiti aumentarono annunciando che stava per sborrare. Fece due poderosi schizzi sulla maglietta e poi la sborra colo dal cazzo. Dopo ci fu un momento di silenzio, imbarazzo e quasi vergogna. Si alzò, andò verso il bagno per pulirsi e tornò dopo qualche minuto. Riprendemmo a giocare senza troppe parole, nel mentre lui mi disse che potevamo ripetere la cosa. Si, magari mentre giochiamo a marito e moglie, aggiunsi io.
Due giorni dopo ci incontrammo di nuovo a casa sua. Dopo i soliti giochi insieme, che oramai erano il preliminare a ben altri giochi, andammo in camera sua. Mi spogliai completamente e mi misi sdraiato sul letto a pancia in su. Lui entrò, si spogliò completamente anche lui. Si avvicinò col cazzo già duro e come al solito comincio ad accarezzarmi il petto, la pancia. Le sue dita esploravano la mia pelle mentre il mio cazzetto era sempre piu eretto. Usò due dita per segarmelo un attimo mentre con l'altra mano mi accarezzava.
Poi lo invitai a salire sopra di me e farmi sentire quanto fosse maschio e che volevo farlo godere. Aprii leggermente le gambe e lui si posiziono sopra. I nostri cazzi finalmente a contatto. Iniziò a simulare la scopata, sentivo perfettamente la pelle dei nostri cazzi che scivolava, il mio cazzetto si scappellava e poi si ricopriva di nuovo. La sua durezza spingeva contro la mia pancia e sentivo perfettamente l'umidità aumentare dovuta al precum che produceva il suo cazzo. Stavolta posizionai le mie mani sulle sue chiappe, sode, meno burrose delle mie. Lui stava un po sollevato e ci guardavamo negli occhi. Alzai lievemente la mia testa e avvicinai le mie labbra alle sue. Mi baciò, spingendo le sue labbra contro le mie e poi forzando la mia bocca con la lingua, cosa che io ancora non sapevo come usare.
Improvvisamente si bloccò, rimanemmo li fermi per un po a baciarci e poi mi chiese di girarmi a pancia in giù. Come al solito obbedii. Il mio cazzo duro era schiacciato sulla coperta. Non sapevo cosa volesse fare, sentivo la sua cappella che strusciava sulle mie chiappe, la sua mano che accarezzava il mio culo. Proviamo una cosa, mi disse. Appoggiò il suo cazzo tra le mie chiappe. Percepii subito il calore del suo cazzo, che a mi di spagnola si insinuava tra il solco delle mie chiappe. Iniziò a strusciarsi, sdraiandosi dolcemente su di me. Un brivido mi percorse la schiena. Mi sentivo usato. E la cosa mi dava un piacere immenso. Mi sentivo una puttanella anche se ancora non sapevo bene cosa volesse dire. Sentivo il suo desiderio e la sua voglia di sborrare. Ando avanti per un po, sentivo il suo cazzo che strusciava tra le mie chiappe che diventavano sempre piu sudate ed umide. Avevo delle sensazioni strane li nel solco, in certi momenti mi sembrava che il buchetto pulsasse. Ansimava rumorosamente, mi chiedeva di stringere le chiappe, poi mi avviso che stava per sborrare. I suoi gemiti furono piu intensi e poi, all'improvviso sentii il liquido caldo sulla schiena. Prima come una grande goccia che ti cade addosso, poi sentii il liquido colare verso il centro della spina dorsale. Lui si alzò, mi girai e vidi il suo cazzo ancora durollo, la cappella rossa ancora sporca di sborra sulla punta. Andò in bagno a pulirsi, subito, io rimasi li a sentire distintamente la sborra tiepida rispetto alla mia temperatura corporea. Istintivamente mi venne voglia di portare una mano dietro, ne raccolsi un po con le dita e la assaggiai. Era piuttosto gelatinosa, il sapore dolce ma subito un retrogusto piu acidulo. Tornò con della carta igienica. Mi pulii bene tutta la schiena e le chiappe. Mi fece girare, prese in mano il mio cazzo e mi fece una sega. Devi godere anche tu, mi disse. La sua mano andava veloce. Ad un certo punto godetti, ma la sborra ancora non usciva, lui perciò andò avanti e fui io a doverlo fermare perché mi stava facendo stramazzare. In realtà non mi interessava che toccasse il mio cazzo. Avevo già avuto il piacere che desideravo e per la prima volta avevo sentito un prurito, proprio li nel mio culetto. Un prurito che da li in poi cominciò a spingermi ad esplorarlo, prima con le dita e via via con oggetti di piccole dimensioni.
Nel frattempo i pomeriggi con Simone andarono avanti con queste nuove scoperte.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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