Gay & Bisex
Alessandro e la perdita della verginità 1
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14.01.2025 |
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"Con tutta l'emozione lo presi alla base, mi chinai dal lato ed iniziai a succhiare la cappella..."
Passò quasi un anno dagli episodi estivi che mi videro protagonista. Simone per tutto l'anno non aveva più voluto fare i nostri giochini. Io nel contempo continuavo a fantasticare su maschi del paese, in particolare quelli un pochino più grandi. Mi immaginavo spesso inginocchiato a succhiare cazzi come vedevo nei porno. La mia libido cresceva, mi masturbavo due volte al giorno e spesso giocavo anche con il mio buchetto. Mi accarezzavo, lo stimolavo con le dita e pian piano ho iniziato ad infilarci piccoli oggetti. I pennarelli erano i miei preferiti: belli tondi, non troppo lunghi e facili da lubrificare. Ogni volta che mi mettevo nudo e mi infilavo queste cose nel culetto, mi sentivo un troietta, mi immaginavo qualche maschio che mi guardasse segandosi dicendo tante porcate. La mia consapevolezza cresceva sempre di più, ma facevo fatica a trovare qualcuno con cui soddisfare le mie voglie crescenti. Arrivò quindi l'estate, avevo compiuto i 14 anni. Il pomeriggio, col caldo, uscivo di casa per vedere se c'era in giro qualche conoscenza per il paese. Uno di questi giorni beccai Alessandro. Ormai aveva 16 anni, aveva un fisico slanciato, capelli scuri e molto corti. Ormai già raggiungeva il metro e settantotto mentre io ancora sotto il metro e settanta. Dopo la precedente estate e dopo averlo segato non era più successo nulla tra noi, anche perche ormai frequentava pochissimo il paese. Andammo al parco vicino casa mia, ci sedemmo, parlammo del più e del meno. Mi raccontò che aveva una ragazza, compagna di classe e che praticamente tutti suoi amici erano in vacanza e si stava parecchio annoiando. Al che gli propongo di andare a casa mia a cazzeggiare, ma in realtà dentro di me speravo di convincerlo a mostrarmi il suo bellissimo cazzo. Arrivammo da me, la mia casa aveva due grossi appartamenti. Nell'appartamento sotto ci abitava mia nonna, che però era deceduta qualche anno prima e quindi era rimasto ancora vuoto. Andammo in camera dove c'era un po di fresco. Giocammo un po con il cellulare, parlammo ancora del più e del meno. Fu poi lui ad un certo punto a tirare fuori l'argomento sesso. Iniziò a parlare di seghe, di pompe e poi mi chiese se avevo qualche amico maschio con cui "provare" a fare delle cose. Cominciò a dirmi che alcuni suoi compagni di classe si spompinavano a vicenda, ma che la cosa non era da gay perchè lo facevano solo per divertirsi. A me poco importava della questione gay o no, io sapevo precisamente che cosa desideravo. Solo non vedevo l'ora che tutta questa premessa finisse per poter fare qualcosa. Mi ricordò che l'anno prima lo avevo già segato e che ora potevamo provare qualcosa di diverso. Mi chiese così se mi andasse provare i pompini. Non ci credevo! finalmente l'estate svoltava! Si tiro giu calzoncini e mutande e sollevò la maglietta. Si sdraiò per bene sul letto. Il suo cazzo svettava già durissimo, oramai approcciava i 18cm quasi. Con tutta l'emozione lo presi alla base, mi chinai dal lato ed iniziai a succhiare la cappella. Cercai di procedere un po come avevo visto nei porno gay: dapprima ciucciai bene la cappella, poi feci roteare la mia lingua prima sulla punta e poi intorno a tutta la cappella. Nel mentre stringevo la base del cazzo che era durissimo e bollente. Iniziai a questo punto a scendere lentamente infilandomelo in bocca. Arrivai adi ingoiarne la metà o poco piu e li iniziati a succhiarlo su e giu. Lui iniziava ad ansimare rumorosamente, io ogni tanto lo guardavo, cercando di fare un risucchio rumoroso dato che sembrava eccitarlo ancora di più. Con l'altra mano intanto afferro le sue palle, erano sudate ma belle grosse. Massaggio le palle ed intanto succhio. La mia bocca produce tanta saliva ed il suo cazzo è completamente umido. Ad un certo punto appoggia la sua mano sulla mia testa e mi da un po il ritmo. Tolgo la mano dalla base del cazzo ed inizio a ciucciarlo senza mano. Lui spinge sempre più giù ed io comincio un po a soffocare. Sono costretto ad alzare la testa...dei filamenti di saliva escono dalla mia bocca verso la cappella. Lui inizia a dirmi che sono un bravo pompinaro, una troietta, la sua troietta. Riprendo a succhiarlo ma questa volta mi aiuto con la mano. Prendendo sempre piu confidenza inizio ad accarezzargli anche il petto. Anche il mio cazzo era durissimo ed in più mi sentivo tutto umido nel solco delle chiappe. Lui nel frattempo gode, è molto verbale. Io ogni tanto interrompo la ciucciata per dare delle leccate a tutta l'asta durissima oppure per leccare tutta la cappella che è sempre piu umida. Che cazzone stupendo! Penso tra me. Sono in estasi, non voglio smettere di succhiarlo e di vedere come ansima e come mi guarda mentre con la lingua, le labbra e le mie ciucciate mi prendo cura del suo stupendo cazzone. Ad un certo punto mi dice che sta per venire. Aumenta la masturbazione mi ordina. Sollevo la bocca ed inizio a segarlo furiosamente. Lui geme sempre di piu, aprendo la bocca. Anche il suo bacino si scuote sempre più, ed ecco, all'improvviso, partono le schizzate. 5-6 poderose schizzate che gli finiscono anche in faccia. Corro subito a prendere un asciugamano per pulirlo, lui mi sgrida dicendo che la prossima volta devo prenderla in bocca, mettere la faccia oppure farsi sborrare sulla mano. Appena ripulito mi chiede se deve ricambiare. Ci penso un attimo e gli dico di no, che non c'è bisogno, pero vorrei segarmi. Fammi vedere come ti seghi, mi dice. A quel punto mi tolgo pantaloncini e mutande e mi metto a pecora sul letto. Inizio a masturbarmi in quel modo, mostrandogli il culo. Lui ci mette poco a capire e avvicina il dito medio al mio buchetto. Dopoaverlo fatto roteare un po, se lo succhia e poi me lo spinge dentro. Per tutta la durata della mia sega farà avanti e indietro col dito. Mi sentivo la sua puttanella, lui mi incitava a sborrare e ci volle pochissimo perchè dal mio cazzetto di 12cm iniziarono ad uscire degli schizzi di sborra. Non so quanto tempo passò ma fu un pomeriggio fantastico. Che ne dici se la prossima volta proviamo a scopare, mi dice? Io annuisco, oramai sottomesso al suo volere e desideroso solo di provare. Si rivestì per bene, mi salutò e mi diede appuntamento per il pomeriggio seguente.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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Commenti per Alessandro e la perdita della verginità 1:
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