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Gay & Bisex

Il mio primo daddy 2


di Uonder24
27.01.2025    |    648    |    3 8.7
"Arriva in doccia e subito mi toglie il plug anale..."
Con Gianluca sin da subito iniziò un gioco di dominanza. Mi fece da subito capire che io dovevo essere la sua troietta sempre disponibile e lui mi avrebbe offerto il suo corpo maschio ma anche tante coccole. La nostra relazione fu subito strana e non paritaria ma benché mi trovassi sottoposto ad eseguire il suo volere, nello stesso tempo mi offriva anche tenerezza. Gianluca era bisessuale per cui da subito mi spiegò che gli piaceva andare anche con le donne ma che la fissa per le troiette come me era di molto superiore. Mi faceva numerosi regali di lingerie femminile: perizomi a fianco basso trasparenti, perizomi in pizzo, thong a filo, babydoll, guepiere, calze a rete. Amava che li indossassi nei nostri incontri intimi. E io mi sentivo sempre più ammirato e desiderato. E così mi impegnavo tantissimo nel farlo godere. I nostri incontri avvenivano quasi sempre il sabato e la domenica e ogni incontro diventava sempre più un'educazione a come soddisfarlo.
Un sabato pomeriggio arrivai da lui. Mi aveva comprato da indossare una minigonna rosa e una canottierina che si abbinava perfettamente. Indossala senza mutande! mi ordinò. Andai come al solito in bagno dove mi feci nuovamente una pulizia completa di tutta la zona intima. Indossai la gonnellina e la canottierina. La gonnellina mi stava benissimo sul culo e bastava che mi piegassi un po a 90 perchè il culetto fosse completamente scoperto. Tornai da lui, mentre si stava prendendo una birra dal frigo. Mettiti a 90 sul divano! ordinò nuovamente. Non sapevo cosa volesse fare. Arrivò e sentii le sue dita che, coperte di lubrificante, si facevano strada nel mio culetto. E poi poco dopo sentii entrare un oggetto, freddo, per qualche centimetro che mi aprì lo sfintere per poi fermarsi. Mi aveva inserito un piccolo plug anale argentato. Adesso tienilo dentro per un po! mi disse. Mi alzai e mi diressi verso la cucina per bere qualcosa. Che sensazione strana quando camminavo. Mi sentivo pieno, un po bruciava, e quando camminavo mi sentivo come tutta la zona della prostata venisse stimolata in qualche modo. Ci mettemmo insieme sul divano e mi propose di guardare un film. Lui indossava come al solito una tuta. Mi misi di fianco a lui, ogni tanto buttandomi sulla sua spalla. Gli accarezzavo la gamba e ogni tanto gli mettevo la mano sul pacco, ma lui mi ordinava di stare tranquillo. Il plug un pochino mi faceva male ma cercavo di resistere e di godermi la cosa. Dopo un paio di ore passati insieme così, mi chiese finalmente di mettermi a pecora sul divano col culo rivolto a lui. Estrassa il plug anale dal culo. Si sentì distintamente il "plop". Provai una sensazione mista tra liberazione e godimento. Guarda che bella rosellina che hai! disse. Tirò un po piu su la gonnellina e iniziò a leccarmi il buco del culo. Era probabilmente così aperto che sentivo la lingua distintamente entrare e leccare la parte interna. Leccava, baciava e anche un pò risucchiava con le labbra. Si stava letteralmente mangiando la mia figa anale in quel momento. Intanto mi accarezzava con la mano il culo, lo schiaffeggiava, abbastanza forte. Si alzo e si tolse d'un colpo pantaloni della tuta e boxer. Il cazzo era già durissimo. Si posizionò dietro e me lo ficcò direttamente in culo. Gemetti urlando. Rimase li fermo col cazzo tutto dentro. Capiì che si stava togliendo la maglietta. Poi spingendo col bacino mi invitò quasi a sdraiarmi sul divano. Era sopra di me, il suo respiro nel mio orecchio. Ed iniziò a fottermi duramente. Davvero duramente. Mio voleva far sentire tutto il suo cazzo e rompermi il culo. Io godevo, godevo tanto e non capivo molto di quel che succedeva. Mi dava della troia, mi diceva che mi avrebbe rotto il culo, mi chiedeva se amavo il suo cazzo, se amavo il suo modo di essere. Mi leccava la guancia mentre il suo bacino dava dei colpi insistenti dentro il mio culo. io ero senza forze, mi sentivo quasi violentato ma mi piaceva un casino. Non durò tantissimo, ma fu intenso e poi si scaricò dentro di me. Non riuscivo a sentire gli schizzi di sborra dentro il culo ma senti chiaramente un caldo umido che mi riempiva il fondo. Estrasse il cazzo, si alzò e si diresse verso la cucina per bere dell'acqua. Io rimasi li sdraiato. pancia in giu con le gambe aperte e la sborra ancora dentro. Avevo il timore di alzarmi e perdere la sborra sporcando il divano. Tornò, mi fece rimettere a 90, mise un po di lubrificante e mi reinfilò il plug anale. Ecco! così la sborra ti rimane dentro!. Mi sentii davvero troia in quel momento. Non sapevo se la cosa mi piacesse o meno. Ma non riuscivo a non seguire la sua determinazione. Mi spogliò completamente e poi mi fece mettere in piedi davanti a lui. Io avevo il cazzo semi in tiro. Non aspettarti da me delle pompe o altro! Il tuo cazzo per me è come un clitoride! Lo prese in mano, lo scappellò e mi strofinò la cappella. Mi sentivo molto stimolato anche per il fatto di avere il plug nel culo ed iniziai a perdere dal cazzo dei filamenti di precum, molto vistosi. Sentivo che stavo come avendo un orgasmo ma non stavo sborrando. Ecco la mia troietta che squirta! mi dice. Io sono li in piedi a gemere mentre lui continua a strofinare solo la cappella con le dita. Pulisce poi la sua mano sul mio fianco. Mi tira verso se e finalmente mi limona. Si alza e mi solleva, apro le gambe per metterle intorno al suo corpo. Lui mi tiene da sotto per il culo e mi limona. Poi mi mette giù, mi da una sculacciata e mi dice di aspettarlo in doccia. Arriva in doccia e subito mi toglie il plug anale. Immediatamente sento la sborra liquidissima che mi cola dal buco e i rivoli vanno su entrambe le gambe. Apre l'acqua ed iniziamo a lavarci. Ci tocchiamo e poi lui mi fa inginocchiare e mi dice di spompinarlo. Prendo in mano il suo cazzone ed inizio a masturbarlo. Lo faccio diventare duro. Lo ingoio immediatamente mentre il getto della doccia mi arriva diretto addosso. Mi sento soffocare. Pompo il cazzo a più non posso, uso la mano in perfetta accordanza col movimento della bocca. Friziono il cazzo sia con le dita che con le labbra. Che buono il suo cazzo, che duro. Poi con il pelo del cazzo bagnato è anche più maschio. Lo pompo come se lui fosse solo cazzo, come se dovessi meritarmi tutto il suo succo caldo nei coglioni. Quando sta per godere continuo, inesorabile e tutto il suo suo latte mi finisce in bocca, in gola. Lo accolgo tutto continuando a pomparlo. Voglio sfinirlo. E' lui di forza, a staccarmi dal cazzo prendendomi per i capelli. Glielo stavo consumando. Mi fa alzare, mi afferra per le chiappe, mi sputa in bocca e poi mi lecca le labbra con la lingua. Mi fa girare verso il vetro, spegne l'acqua e mi dice di stare tranquillo ed aprire le chiappe. Obbedisco, come sempre. Non so cosa vuole fare. D'improvviso sento un potente getto, caldo, più caldo della sborra, che mi colpisce il buchetto. E' il suo piscio. Sento infatti l rumore tipico di pisciata. Dal mio buco si dirige poi verso le chiappe, le annaffia e poi sulla schiena. Sento la piscia che mi scorre giu, sul fondo schiena, sulle chiappe e poi dei rigagnoli vanno sotto fino alle palle. Sembra una pisciata interminabile. Ma quel calore mi eccita, faccio roteare il mio culetto e il suo getto finisce nuovamente sul solco delle chiappe. Salvo poi esaurirsi. Mi picchietta la cappella sulle chiappe, la strofina su di me come per asciugare e pulire la cappella. Ti è piaciuto essere marchiato eh! mi dice. Si, tanto, gli rispondo. Sono in sua balia, ogni cosa è nuova. Ma in realtà subito dopo il piacere momentaneo subentra anche la vergogna. Sono davvero una troia! penso tra me e me. Se lo sapesse qualcuno?. Allo stesso tempo vedo che lui è cosi confidente, cosi arrapato, così fiero di me. Posso accettare di superare certi limiti? In fondo voglio tutto ciò che esce dal suo cazzo, penso tra me e me. Una nuova consapevolezza inizia cosi a farsi strada.
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