Lui & Lei
Un ferragosto del cazzo...
di xNemesi
09.05.2022 |
11.162 |
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"Lo faccio entrare, non capisco come mai, ma quasi tutti i puttanieri si chiamano Marco..."
Dire Straits - Sultans Of Swing (Alchemy Live)https://www.youtube.com/watch?v=8Pa9x9fZBtY
Certo che oggi fa proprio caldo, con sto Caligola, del cavolo che è arrivato proprio a farci compagnia per ferragosto. Già, perchè oggi è ferragosto, un bel ferragosto di cacca.
Il primo, da quando quello stronzo di mio marito se n'è andato di casa con quella grandissima troia della sua giovane collega.
Anche oggi così, per tutto il pranzo, mi sono dovuta sorbire gli sguardi di malcelato compatimento dei mie genitori. Ho lasciato i miei due figli ancora piccoli da loro e subito dopo mangiato, mi sono messa in macchina, per attraversare la città e andare al lavoro.
Lavoro. Sì insomma. Non quello ufficiale in ospedale, dove i miei pensano che stia andando. Da poco dopo Natale dell'anno scorso, arrotondo le mie entrate facendo la escort.
Sì..., la escort, ora si dice così. Mica più la zoccola o la puttana. La escort, che così, pare quasi bello come un lavoro di rappresentanza, quasi da mondo del cinema, una roba pulita quasi chirurgica, da sala operatoria.
Che poi io le escort vere, quelle da 1.500 euro per una serata, sono andata a vederle su certi siti che mi ha fatto vedere la mia amica Clara. Certe sventole, e così giovani. Sembrano veramente dive del cinema, roba di lusso, parlano tre o quattro lingue ti accompagnano a cena e a teatro, e non si capisce neanche se per tutti quei soldi scopano anche, perchè in quelle vetrine dorate e patinate gli annunci mica sono espliciti come i nostri.
Sì i nostri..., perchè anche la mia collega Clara, arrotonda ogni tanto. Ha quei tre o quattro clienti fissi, ed ogni tanto qualcuno di nuovo, giusto per togliersi qualche sfizio. E' stata lei a spiegarmi all'inizio come fare, quando le ho detto che avevo un disperato bisogno di soldi. Ricordo ancora incredula, il numero di mail che ricevetti nei giorni che seguirono la pubblicazione del mio primo annuncio, dove a parte allegare una mia foto un po' datata in bikini e con il viso oscurato, scrivevo solo di essere italiana al 100%, non professionista e in cerca di uomini generosi.
Certo il periodo per mettersi a fare la puttana, non è dei migliori, a parte la crisi, la concorrenza è ogni giorno più agguerrita, ci sono decine e decine di siti pieni di migliaia di annunci, di ragazze straniere, ed io con i miei 38 anni compiuti da poco un fisico non proprio da pin-up, non è che lavoro tantissimo ecco perchè ho deciso di accettare un paio di appuntamenti anche oggi che è ferragosto.
L'appartamento arredato l'ho affittato da un'agenzia, in una zona di periferia di quelle anonime, dove nessuno conosce nessuno. Lo divido con Clara, ognuna ha la sua camera da letto, ma capita molto raramente di trovarci lì nello stesso momento. Un paio di volte abbiamo anche pubblicato un annuncio insieme, ma poi dopo la prima volta che siamo andate a letto insieme con un cliente fingendoci bisex, finendo per ammazzarci dal ridere tra il suo sguardo incredulo abbiamo desistito.
Ho appena il tempo, di spogliarmi, darmi una rinfrescata infilarmi mutandine e reggiseno puliti una vestaglia semitrasparente che mi suona il cellulare.
E' lui il primo cliente, è qui sotto in strada, guardo dalla finestra senza farmi notare. Gli ho dato il numero della casa qui di fronte, è un trucco che uso sempre la prima volta, e più di una volta mi è stato molto utile, per evitare clienti che non mi pagavano l'occhio.
Mmm..., questo è decisamente belloccio e giovane, come sembrava dalla voce. Gli indico il numero giusto ed il piano dove trovarmi, mentre gli apro l'ingresso.
Sì, è decisamente un bel ragazzo, avrà forse sui trent'anni, l'ho soprannominato "Lo scrittore", perchè prima di decidersi a chiamarmi, mi avrà mandato almeno una decina di mail, per concordare il tutto.
Sì, perchè c'è quello che ha fretta di concludere e si spazientisce subito se non gli mandi il numero di cellulare e c'è quello invece che nonostante ti possa telefonare, ti scrive decine di mail, ti racconta della sua vita, ti manda persino le poesie, come un innamorato.
L'accordo finale stabilito con lui, prevede il bacio alla francese, a me piace baciare e lo faccio con tutti, ma siccome molte invece non lo fanno lo faccio pagare. Pompino, senza preservativo con venuta libera ma non in bocca, e poi un'ora e mezza di sesso con la possibilità di venire quante volte riesce ma senza rapporto anale, il tutto per duecento eurini.
Ha un buon profumo, si vede subito che è fresco di doccia, bravo ragazzo. Lo faccio entrare, non capisco come mai, ma quasi tutti i puttanieri si chiamano Marco. Gli dico di lasciare i soldi sul tavolo e gli chiedo se ha sete, gli offro qualcosa da bere e poi lo accompagno in bagno.
Mi sembra piuttosto teso e impacciato,
"La salviette pulite sono lì, appoggiate a quel mobiletto, se vuoi posso aiutare a lavarti..."
Non aspetto che mi risponda, mi avvicino, gli accarezzo il petto e lo bacio, mentre con le mani gli slaccio la cintura dei pantaloni.
Tiro giù la cerniera e infilo la mano dentro. Il ragazzo è già durissimo.
"Togliti pantaloni e camicia, e appoggiali lì...", poi quasi lo spingo verso il lavandino, e inizio a insaponare per bene quel bel cazzo che si ritrova, mentre lui nel frattempo mi sta già infilando le sue mani dappertutto.
Ha il cazzo e le palle completamente rasate, mi piace. Meno complicazioni quando lo lecchi, odio i peli che mi finiscono in bocca e poi è meno complicato da lavare e asciugare. E' un'operazione che mi piace fare, mi fa sentire un po' più geisha e meno puttana. Ho anche scoperto che è una cosa che fanno in poche, anche se piace tantissimo agli uomini.
Marco, (di sicuro non è il suo vero nome), mi sta pastrugnando con due dita la figa. Peccato, non ci sappia fare molto. Si muove troppo e male. Io finisco di scappellarglielo ben bene per un'ultima bella insaponata per poi sciacquarlo con il doccino.
Mi piace prenderlo subito in bocca quando è ancora bello profumato, questo poi è proprio un bel cazzo regale, non capisco come mai un bel ragazzo così, debba pagare una come me, per farsi una scopata.
Gli mostro il mio pezzo migliore, le tette, una bella quarta abbondante e ancora bella tonica. Ho il suo cazzo umido che punta e mi preme sulla pancia, mentre inizia a succhiarmi i capezzoli. Il ragazzo è partito. All'inizio pensavo che mi avrebbe dato dei problemi e invece ora si è davvero acceso a razzo.
"Cazzo, Marco fai piano con quei denti, non sono mica un lecca lecca" gli dico, mentre mi abbasso lentamente strofinandogli le tette sul cazzo per poi prenderlo in bocca, come ho visto fare nei film porno, senza mani, lentamente dall'alto, con la lingua a spatola per permettermi di ingoiarlo il più possibile, fino in gola.
Giuro..., due belle succhiate, solo due..., non faccio in tempo a dirgli di spostarci in camera da letto e quello che fa? Incredibile, mi viene in faccia, anzi più che venire mi inonda. Mi schizza negli occhi, nei capelli, sul collo, sul pavimento, non riesce a fermarsi sembra un idrante impazzito.
"Scusa..., mi succede spesso" mi dice, mentre intanto mi lavo la faccia nel lavandino.
Quando riesco nuovamente a vederci qualcosa, non riesco a non notare che quel suo bel cazzone ora è quasi sparito. "Non ti preoccupare" gli dico, "Abbiamo tempo..."
Seee, un par di palle, dopo quasi 20 minuti di respirazione bocca-cazzo preceduti da altri venti minuti di spettacolino hard dove giocavo con i miei buchetti ed alcuni mie amichetti in silicone, nada, nessun segno di vita, là sotto...
" Dai la prossima volta andrà meglio" gli ho detto mentre lo accompagnavo alla porta tutto abbacchiato, ed ero anch'io dispiaciuta per lui, ed anche per me ci avrei fatto volentieri un giretto su quel suo bell'attrezzo, peccato.
Doccia, e poi mi rilasso un'oretta davanti alla televisione che da le solite stronzate di notizie ferragostane, suona il campanello. Questo è Antonio, il mio secondo appuntamento di oggi.
Antonio ha 65 anni, è ancora un bell'uomo, oddio un po' bassino e con la pancetta, ma è molto simpatico e gentile. Ha tre o quattro macellerie in città, una moglie quattro figli rompiballe, ed un numero imprecisato di nipoti. Come sempre, tutte le volte che viene mi porta qualcosa, un profumo, cioccolatini, il gelato. E' sempre molto galante, ci vediamo di solito ogni quindici giorni. Anche oggi stringe in una mano la sua valigetta delle sorprese.
Me ne aveva parlato a lungo di questa sua valigetta, prima di incontrarci, spiegandomi bene che cosa gli piaceva, eppure quando la vidi la prima volta ne rimasi piuttosto impressionata. Conteneva sex toys di tutti i tipi e di diverse dimensioni, Antonio è proprio un maniaco di queste cose, molti se li fa arrivare direttamente dall'estero attraverso siti specializzati.
Antonio, è il tipo di cliente ideale. Mi da quattrocento euro per due ore, l'incontro si svolge sempre allo stesso modo, seguendo un ordine fisso e prestabilito. Prima quattro chiacchiere si beve qualcosa insieme, poi io gli do qualche bacetto, vuole sempre che lo accolga vestita. In camera da letto mi spoglio, per indossare un completino sexy, dotato di reggicalze e calze bianche. Lui nel frattempo apre la valigetta e ne estrae il contenuto sul comò.
Antonio non mi scopa, non mi ha mai scopato. Si eccita ad infilarmi di tutto nella fica e nel culo e a vedermi godere e urlare come una troia, (cosa che ovviamente mi riesce bene). Oggi mi dice ha un giochino nuovo che mi farà impazzire, appena arrivato da Tokio.
Mi sistemo sul letto e allargo le gambe, mentre lui inizia ad accarezzarmi la fica attraverso le mutandine con i suoi cazzi finti che prima lecca o mi fa leccare. Quando sono bella bagnata mi fa togliere le mutandine e poi mi lubrifica con del gel prima di penetrarmi analmente con un dildo nero collegato ad una pompetta.
Oggi poi ha questo oggettino nuovo da provare mi spiega che si infila tutto dentro nella fica e che oltre a vibrare dentro c'è un piccolo pistoncino che va su è giù dando dei piccoli colpi ad una membrana che dovrebbe appoggiarsi e stimolare il mio punto G.
Mah..., sarà... Sono abbastanza perplessa, intanto però il dildo che mi riempie e dilata il culo inizia a fare effetto. Dai Antonio sbrigati penso. Quasi come se mi avesse sentito, eccolo mettere la testa tra le mie gambe per leccarmi per bene e poi infilarmi dentro quell'aggeggio molto lentamente, spingendolo su per bene..., devo dire che è sempre molto delicato. Eccolo arrivato in posizione.
"Antonio, guarda che non sento nulla..." gli dico
"Aspetta stella, aspetta..." e prende dal comò un piccolo telecomando.
Dopo pochi minuti, di "trattamento", non capisco più niente. So solo che l'inventore di quell'aggeggio dev'essere un genio e lo devo conoscere personalmente per ringraziarlo a nome di tutte le donne, anche a costo di andare a Tokio in bicicletta.
Ho già goduto una volta ed ora sento un nuovo orgasmo arrivare ma ancora più forte e interno, e inizio di nuovo a miagolare di piacere come piace tanto a lui ma...
"Antonio, perchè ti fermi?"
"Non sono stato io, si è fermato da solo..."
"Cazzo proprio sul più bello..., fai qualcosa..."
"Aspetta, lo tolgo, forse sono le pile..."
"Sì sono senz'altro le pile, ma non ti preoccupare ho quelle di ricambio..." (intanto infila le dita nella mia fica fradicia per recuperare l'aggeggio...)
Porca miseria stella le pile non ci sono. Ora che mi ricordo, le ho usate la scorsa settimana, per far funzionare le luci del camper di Barbie di mia nipote Giulia, mi spiace..."
"Cazzo Antonio, ma adesso mica mi puoi lasciare così!!"
Inutile dire invece, che nonostante un'altra mezza dozzina di aggeggi vari, infilati in tutti i buchi ed in tutti i modi possibile, niente. Non sono più riuscita a godere. Ovviamente ho fatto finta di farlo per lui, che come sempre poi finisce la sessione masturbandosi in piedi a gambe aperte sopra di me per venirmi sul corpo.
Accompagno Antonio alla porta con la sua valigetta, soddisfatto come sempre: "Ci vediamo tra due settimane stella" mi dice..., "Va bene" gli rispondo ridendo mentre lo bacio e aggiungo " ma ricordati le pile e in confezione famiglia!!! "
Bene, per oggi ho finito.
Sono sotto la doccia quando squilla il telefono. E' il mio puttan-cell, quello che uso solo per il clienti, ma il numero che leggo non è in rubrica.
"Pronto..."
"Glenda? Mi chiamo Marco (si vabbè eccone un'altro...), sono l'amico di Ricky, ti ricordi?, gli avevi detto che poteva passarmi il tuo numero"
"Sì mi ricordo, dimmi pure"
"Vorrei incontrarti"
"Posso sabato sera se vuoi"
"Io pensavo ora. Sei libera?"
"Ma veramente stavo andando a casa, in quanto sei qui?"
"Venti minuti, non ti trattengo molto, un'oretta al massimo..., Ricky ti ha detto cosa mi piace fare?"
"Sì..., me ne ha parlato. Senti, per l'anale non so, dipende, prima voglio vederti, comunque sono duecentocinquanta.
"Per me va bene, venti minuti e sono lì..."
Me l'aveva detto la mia amica Clara ridendo: "Guarda i giorni in cui si lavora di più volendo, sono quelli delle feste comandate, quelli dove i maritini, dopo una giornata passata insieme a moglie figli, parenti e amici, hanno talmente le palle piene che pagherebbero oro pur di scappare da casa e svuotarle..."
Marco, (altro nome finto), è puntuale, lo faccio salire, è decisamente un bell'uomo alto spalle larghe, capelli brizzolati, dimostra sui 50 anni ma ne deve avere qualcuno in più. Ricky il suo amico è uno dei miei primi clienti. Parlando di lui, mi ha detto che occupa una posizione importante in una società di trading con l'estero, mi ha anche detto che cosa gli piace, per questo da quando mi ha chiamato mi sono bevuta quasi due litri d'acqua ed ora mi sento la pancia tutta gonfia.
Una breve presentazione, poi guardandomi negli occhi senza timore mi ripete quello che vuole, "Ok, per me va bene" rispondo. Lui prende dalla tasca una piccola busta e la lascia sul mobile.
Si spoglia in modo del tutto naturale, quasi compiaciuto nel mostrarsi. E' completamente depilato, torace inguine, gambe. Si sdraia sul letto e mi fa cenno di sdraiarmi accanto a lui. Prendo dal cassetto un vibratore in acciaio non troppo grande, e lo ricopro con un preservativo. Ci baciamo, beh devo dire che ci sa proprio fare, mi accarezza e sa dove e come toccare una donna, sono nuda sopra di lui e mi muovo massaggiandolo con il mio corpo.
Ha decisamente un cazzo grosso, non lungo ma duro e spesso, ho decisamente voglia di prendermelo dentro, ma prima vuole che glielo succhi e che lo faccia inculandolo col vibratore. Mi spinge giù, la mia testa tra le sue gambe che divarica con un movimento fluido e mi ritrovo col suo culo davanti alla mia bocca...
Non è che sia particolarmente patita per il rimming, ma devo dire che quest'uomo ha proprio un bel culo..., glielo lecco, poi gli infilo piano il vibratore mentre gli accarezzo le palle e gli prendo in bocca il cazzo.
"Se molto brava mi dice, da chi hai imparato?"
"E' una storia lunga, poi ti racconto, lasciami fare..." gli rispondo riprendendo a succhiare.
Mi infilo un preservativo su indice e medio, e tolto il vibratore gli infilo le due dita nel culo leggermente a uncino a cercare il "suo" punto G. Non se lo aspettava, eppure non sembra sorpreso, sento forti le pulsazione della base de suo cazzo che preannunciano l'orgasmo, rallento la pressione ed il movimento della mia bocca e le rimando indietro più volte. E' un giochino che può fare impazzire qualsiasi uomo e lui in fondo non è diverso dagli altri.
E' con un verso quasi disumano, lungo e prolungato, che mi supplica di farlo venire, le mie dita ancora dentro di lui a stimolarne la prostata. Lo accontento e contravvenendo alle mie regole lo succhio fino alla fine facendomi venire in bocca.
Sono passati quasi quaranta minuti da quando è entrato dalla porta, vorrà dire che questa volta non sarò troppo fiscale sul tempo. Ho voglia di godere anch'io e per fortuna anche se sono passati solo pochi minuti il suo amichetto da già segno di ripresa. Tutto questo zoccoleggiare, in questo pomeriggio agostano, ammetto che mi ha messo una certa voglia di farmi scopare per bene.
C'è un cellulare che vibra, è il suo. Mi fa cenno di rimanere in silenzio, mentre parla, alla moglie, credo...
"Scusami, devo andare. Mia suocera non sta bene e devo portarla in clinica. Ti spiace se passiamo subito in bagno..."
"Ok, non c'è problema, tra l'altro mi scappa proprio..."
Sì, all'amico di Ricky, se ancora non l'avete capito oltre a scopare, piace essere inculato dalle donne ed anche farsi pisciare addosso per bere la loro pipì. Si sa il mondo è bello perchè e vario, ed io nel mio lavoro cerco di accontentare un po' tutti.
Certo, ripensandoci bene non posso neanche più dire che è stato un ferragosto del cazzo.
Magari lo fosse stato...
Ma un uomo noiosamente normale, che mi scopi e basta, Voi..., non è che sapete dove lo posso trovare?
Nemesi
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