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Lui & Lei

Scif-Sciaf...


di Membro VIP di Annunci69.it xNemesi
01.03.2024    |    1.522    |    7 9.2
"Scif-sciaf mentre mi dici di non smettere..."
Vasco Rossi - Vivere

https://www.youtube.com/watch?v=MG7OFLIHBCY


“Vivere
È passato tanto tempo
Vivere
È un ricordo senza tempo
Vivere
È un po' come perder tempo
Vivere e sorridere”


La gatta mi ha tirato giù dal letto alle sette.
Forse voleva avvisarmi che mezza cucina è allagata, anche la caldaia oggi fa i capricci.

Così mentre asciugavo sciabattando sul pavimento bagnato facevo "scif-sciaf" e pensavo allo scif-sciaf della sua fica quando ancora mezzi vestiti, appena entrati in quella camera la spingi contro la parete le infili il cazzo dentro e la pompi o quando le infili due dita dentro fino in fondo e la vedi bagnarsi tutta, aprirsi senza pudore per te e mostrarti il suo piacere e la sua voglia.


Poi si è alzata anche Lei e abbiamo asciugato la casa. Più tardi mentre mi ripulivo sotto la doccia ho aperto il doccino per sciacquare via shampoo e bagnoschiuma e ancora scif-sciaf.
Questa volta però era il tuo culo, aperto, che avevo appena finito di scopare con la lingua, tutto bagnato con un filo di saliva che colava giù nella fica, ed io ci appoggiavo la punta del cazzo per bagnarla prima di riempirti e pomparti anche li, con te sdraiata a pancia in giù, le braccia tese, le mani strette al bordo del letto.

Tutto dentro. Tutto dentro il culo fino in fondo a riempirti di me.
Scif-sciaf, scif-sciaf.
Sopra di te, ti blocco le braccia e ti mordo il collo.
Tu che sollevi il culo per prenderlo meglio ed avere lo spazio per poter infilare la mano e due dita dentro la fica.

Scif-sciaf..., mentre ti fai inculare docilmente. Scif-sciaf mentre mi dici di non smettere. Scif-sciaf mentre vieni e mi tieni stretto con le mani per non farmi uscire. Scif-sciaf per non perderti una goccia della mia sborra che sta per riempirti la carne, mentre i miei pensieri si riempiono ancora una volta inesorabilmente e perdutamente di te.


Poi con Lei siamo passati a prendere la vecchia signora, siamo andati al cimitero a cambiare l'acqua dei fiori e lì per qualche attimo sei scivolata via dalla mia mente.
Poi ancora a scuola per quella presentazione, ho preso il caffè alla macchinetta.
Che stronza..., anche lei nel riempire di liquido nero i bicchierini di carta ecologica faceva scif-sciaf.

E ti ho vista su quella poltroncina gialla, con il tessuto di raso con i ricami in rilievo che mi pizzicavano la pelle e tu, di schiena seduta sopra di me, davanti allo specchio che facevi scif-sciaf mentre andavi su e giù sul mio cazzo, con il corpo teso all'indietro come un arco pronto a scagliare la sua freccia e poi poco dopo distesa sopra di me come un ragno d'acqua rovesciato, mentre godevi fissando il soffitto, così morbida, tenera, calda e liquida, scif-sciaf..., scif-sciaf.

Scif-Sciaf..., e la tua fica che si riempie di cazzo e poi si svuota. Su e giù, lentamente in quel movimento ipnotico in cui mi perdo, come quando fin da bambino, restavo ore a fissare le onde del mare solo, con i mie pensieri.

Scif-Sciaf, e Il tuo sguardo a cercare l’altra te allo specchio.
Resti incantata, quasi sorpresa nel vedere le sue lunghe e affusolate gambe aperte, le ginocchia appena piegate, i suoi piccoli piedi puntati sul bordo del letto per non scivolare, i seni rotondi che ondeggiano al ritmo del suo respiro e l'asta del cazzo lucida, bagnata dalla sua fica, che appare per un istante prima che Lei si impali ancora tutta per poi vederlo scomparire e immergersi in quel mare caldo accogliente.
Quel suo mare in cui in quel momento, Lei desidererebbe farci entrare tutto di Lui per non farlo più andare via, scif-sciaf..., scif-sciaf. Lui sdraiato sotto di Lei e che con le su mani grandi l’accompagna guardandola rapito. In religioso silenzio per non rovinare con inutili gesti e parole quel momento, mentre sente arrivare forte il suo piacere, ancora e ancora.
Anche solo per un ultima volta. Scif-sciaf, scif-sciaf.


CAZZO!!! Sognando di te ad occhi aperti, mi son sbrodolato il caffè addosso, sul maglioncino nuovo.

Una voce mi arriva da lontano:
"Nemesi, sei sempre il solito pasticcione..., ma stamattina dove hai la testa?"

Scif-sciaf. Scif-sciaf. Scif-sciaf...




Nemesi

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