Lui & Lei
La maledizione dell'Orologiaio...
di xNemesi
13.06.2023 |
2.299 |
6
"-La menzogna è ormai insita in te..."
Panic at the disco- she had the worldhttps://www.youtube.com/watch?v=x5iVl1DMmBY
Lo sapevo che non dovevo esagerare l'altra sera con cibo alcol e femmine
dopo tutto lo sapevo, che prima o poi andavo a sbattere.
Maledetto me e la mia ingordigia!
*IL SOGNO*
Lui più che un uomo è un gigante.
Come il Mangiafoco di Pinocchio, baffi e una folta barba per nulla curata, ricoprono il suo viso, gli occhi come tizzoni ardenti, rendono l'insieme difficile da dimenticare, ha le mani stranamente piccole ed agilissime, quasi appartenessero ad un altro corpo.
Sono davanti a lui nella penombra di questa sua strana bottega, completamente circondato dal ticchettio e dalle forme di centinaia anzi migliaia di sveglie dalle forme, dimensioni e colori più strani.
Ma chi è questo orologiaio che non ripara orologi, forse è lui quello che dispone del tempo? Ha un compito semplice, quando le sveglie si mettono a trillare, ognuna con un suono diverso lui le cerca su scaffali immensi di cui non si vede la fine nonostante il piccolo spazio della bottega, le toglie e le butta in un gran calderone da cui esce un fumo azzurognolo, anche se non vedo alcun fuoco a scaldarlo.
Lì tutto si mescola e si rimescola e quando infine ci infila le enormi braccia, eccolo estrarre dal pentolone nuove sveglie, ne torce il meccanismo a molla per darle vita, poi regola con precisione il momento in cui far suonare il cicalino e le riporta ordinatamente in lunghe file, quelle che sta sistemando ora, sono sullo scaffale giugno 2023.
E' evidente che ogni orologio nasce con una sua vita propria.
A volte è un incidente che pone fine alla sua esistenza. Si..., credo capiti anche all'orologiaio di sbagliare ma il più delle volte la sua fine è dovuta a una specie di usura predeterminata, o forse a come si è usato il proprio tempo..., anche se per me, tutto in realtà è già scritto nell'attimo della creazione dell'orologio.
Proprio non capisco bene, che cosa ci faccio lì.
L'orologiaio non parla mai..., o quasi mai.
Perché allora con me ritrova la sua voce? Mi rimbrotta, mentre mi guarda in cagnesco.
-L'uomo più sciocco e' quello che vive di menzogne e tu sei sciocco. Sei il re degli sciocchi...
-Ma io..., devo farlo!
-Devi farlo? A quante donne hai detto di amarle? A quante lo hai detto in passato solo per portartele a letto? Bugie, sempre bugie...
-Ma io le amo davvero in quel momento. Questo è il mio modo di amare, non ne conosco altri, credimi, do loro tutto me stesso, anche se solo per brevi attimi e poi le mie non sono vere bugie.
-La menzogna è ormai insita in te. Non apprezzi neppure più quello che dona la sincerità, non la capisci, ti è completamente estranea.
Rimango in silenzio, non ho proprio modo di confutare quanto mi rimprovera.
Penso:
"Cazzo! Uso tutta la mia intelligenza, il mio intuito, la sensibilità e prontezza di riflessi solo per gestire questo castello di menzogne che ho costruito intorno a me, devo sacrificare tanto di quel tempo per chiudere falle invece di usarlo in modo migliore.
Cazzo! Ma non ti vergogni mai di nulla? Neanche la mattina quando la saluti con un bacio, le auguri una buona giornata e intanto già pensi ad un'altra? Che appena puoi, trovi una scusa per allontanarti e tradirla?"
E' questa la verità.
L'orologiaio deve aver letto i miei pensieri, perchè mi guarda scuotendo la testa.
-Non cambierai mai vero Nemesi? Inutile pensarlo, anche solo sperarlo.
Che gli posso rispondere?
- Ha ragione. Ormai la menzogna mi possiede. Fa parte della mia vita, ne è parte integrante. Per salvarmi potrei promettere qualsiasi cosa, che cercherò di cambiare, ma sarebbe l'ennesima bugia, lo riconosco e poi io stesso inizio a non credere più a nessuno, neppure a me stesso.
L'orologiaio mi guarda, marchiando con i suoi occhi di brace i miei, poi con voce profonda pronuncia la mia condanna:
- Nemesi, ti condanno ad essere per sempre sincero. Le menzogne, tutte quelle belle parole con le quali le costruisci con così grande abilità, non riusciranno più ad uscire dalla tua bocca. Da adesso sarai necessariamente sincero, guardami, questa che stringo tra le mani è la tua sveglia, il tuo orologio/tempo, non ne hai ancora molto, lo sai?
*IL RISVEGLIO*
E' da quando ho aperto gli occhi che non parlo.
Sono ormai diverse ore.
Sono muto. Mi sa che non parlerò mai più.
E se mi limito a scrivere? Forse me la cavo.
Magari dico a tutti che ho una specie di anchiloglossia?
No..., quella e' una malformazione fisica, devo trovare presto un altro tipo di malessere, qualcosa di puramente psicologico, una specie di blocco.
Pensa Nemesi, pensa veloce, come sei sempre riuscito a fare per cavartela.
Ora comunque devo riprovare a parlare.
Lei è qui con me. E' corsa subito qui dopo quella mia telefonata muta.
E' preoccupata per questo mio stato di afasia.
Mi vuole bene, credo anzi che mi ami.
Ora provo a dirle:
- Amore, amo solo te. Solo te. Ti amo da quando ti ho vista la prima volta. Non c'e' nessun'altra nella mia vita!!!
Belle parole, eh? Splendide...
Solo che non mi escono!
Forse è meglio che inizi con qualcosa, di meno impegnativo!
A proposito quasi dimenticavo:
Non è che l'Orologiaio è già passato a trovare qualcuno, o qualcuna di Voi che state leggendo? 🐺
Nemesi
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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