Lui & Lei
Il vizio di Vicky...
di xNemesi
19.06.2023 |
2.353 |
8
"La mia cura va benissimo, dopo le prime volte per Lui un po’ imbarazzanti, dove per far somigliare il cazzo del Dottore a una sigaretta, con il mio set di..."
Victoria Monét - Smoke https://www.youtube.com/watch?v=cD0dy_1FsT0
Le dipendenze fanno male, si sa.
Ma quando il dottore mi disse che dovevo smettere assolutamente di fumare e che nonostante la mia giovane età rischiavo grosso, ammetto che mi prese un bel po’ di strizza. Così un bel giorno approfondendo con lui l’argomento mi disse che c'erano diversi modi per smettere: cerotti alla nicotina, gomme, bastoncini di liquirizia da succhiare, oppure l’ipnosi, nel caso pensassi di aver bisogno di un aiutino alla mia forza di volontà.
Lui parlava e parlava, ma più lo ascoltavo e più pensavo che fossero tutte cazzate. Niente di tutto questo mi sembrava potesse prendere il posto della mia amata sigaretta, così perfetta nei suoi 8 centimetri di piacere, così perfettamente cilindrica, dura e anche morbida, da stringere tra le dita osservandone quel suo occhio di brace e quelle lente e vorticose volute di fumo azzurrino.
Tra me e me pensavo: “Vicky, l’ultima volta che hai usato un cerotto è stato quando sei caduta dall'altalena a cinque anni; le gomme le odi come tutti quelli che la masticano e qui forse, c’entra sicuramente il ricordo di quel coglione di Mirko che ti scopava masticando la gomma e finiva sempre per perderla nel letto e una volta persino nella tua figa!, e poi si appiccicano ai denti. La liquirizia ti fa schifo e l'ipnosi dopo quello che era successo ad un paio di tue amiche col proprio psicanalista meglio lasciarla perdere. Si perché a parte il rischio di raccontare ad un estraneo i cazzi tuoi, anche quelli che non vorresti far sapere a nessuno, quello che mi darebbe più fastidio nel venire scopata in stato di ipnosi da uno sconosciuto è il fatto di non ricordarmi nulla dopo. Ma come? Mi scopi in stato di trance a mo’ di bambola gonfiabile e magari oltre a non farmi godere per niente, alla fine mi fai anche pagare? Altro che ergastolo a questi delinquenti bisognerebbe dare.”
Così iniziai a fare ricerche su internet sui tanti modi alternativi per smettere di fumare. Qualsiasi sito visitassi, oltre a calcare la mano con lunghe filippiche su come fosse fondamentale la volontà di smettere del soggetto, cosa che io proprio non avevo, nel senso che se fosse stato per me avrei tranquillamente continuato a fumare per altri cent’anni, mi informava che smettere, sicuramente mi avrebbe fatto ingrassare.
Ma che due palle pensai, non potreste essere più precisi? No perché passare da una terza coppa B a una terza coppa D o addirittura a una quarta, non sarebbe poi una tragedia, ma se poi la ciccia finisce altrove? Non che mi sia mai preoccupata o fatta mancare nulla in fatto di uomini con i miei centosettantatre cm di altezza per settantacinque chili di peso, però magari se si potesse evitare di metter su altri chili…
Pensavo e pensavo, fino a quando il mio cervello, che in molti giudicano fuori dall'ordinario e non ho mai capito se in bene o in male, iniziò a sistemare i pezzi di quel complicato puzzle.
Dunque, Vicky mi dissi: “Devi smettere di fumare senza usare metodi schifosi o pericolosi, possibilmente senza ingrassare e soprattutto senza sbroccare più del tuo solito. In media fumi 12 sigarette al giorno impiegando 5 minuti circa quindi in tutto sono 60 minuti. Ora devi solo trovare qualche altra cosa che ti tenga occupata per lo stesso tempo regalandoti almeno la stessa soddisfazione.”
Facile no? Invece non lo era per niente visto che le uniche immagini che mi balenavano in mente come le nuvolette dei fumetti, mi sussurravano con voce suadente di “Sireni” ovviamente maschi e sexy: "Vickyyyy, vieni da noiiii…, abbiamo tanta cioccolataaaa, nutellaaaa, cioccolataaa…".
Eh no! Maledetti “Sireni” non mi fregate, col cavolo che rischio di farmi diventare il culo come quello di una balenottera spiaggiata.
Poi all'improvviso un lampo di genio!!!
Vicky quale altra cosa ti piace almeno o forse anche più del fumo, che ti tiene impegnata più o meno lo stesso tempo e che non ti fa ingrassare???
Il giorno seguente chiamai subito lo psicologo che il mio dottore mi aveva consigliato, presi un appuntamento e mi recai nel suo studio piena di buone intenzioni.
Il Tizio era appunto un tizio sulla cinquantina del tutto anonimo. Uno di quegli uomini che non sai dire se son belli o brutti.
Era un uomo, punto e basta e mi sembrò perfetto per il mio scopo.
Lui cercò di iniziare a parlare ma io subito lo fermai. Mi ero ripetuta almeno una dozzina di volte il discorso che dovevo fargli.
- Dottore sono molto decisa nel voler smettere di fumare. Ho capito quanto mi faccia male, ma non credo molto alla psicanalisi e nell'ipnosi, soprattutto sull'effetto che potrebbe avere sulle mie scarne finanze. Quindi dopo una lunga riflessione le propongo una cosa: verrei nel suo studio 4 volte al giorno, tutti i giorni della settimana, sabato e domenica compresi, per quindici minuti. Tutto questo che costo avrebbe?
-Guardi signorina, sinceramente con così poco tempo a disposizione non si può fare nessun tipo di terapia e non sarebbe serio prometterle il contrario. Scusi se lo chiedo ma perché deve venire 4 volte al giorno e non una volta sola? Magari potremmo fare tre o quattro volte la settimana per un’ora, almeno all'inizio ed escludendo il weekend ovviamente, se non per le urgenze.
- Beh ma è semplice. Perchè io mica fumo tutto in una botta.
- Mi scusi se insisto ma ancora mi risulta difficile capire cosa intende.
- Mi segua Dottore. Lei è laureato o no? Io ho una dipendenza, assumo questa sostanza che per me è nociva in vari momenti della giornata, così ho pensato di compensare assumendo un altra sostanza non nociva a intervalli regolari nell'arco della giornata.
- Guardi signorina che io non vorrei, ed anche non potrei, prescriverle certi medicinali.
- Ma quali medicine?, io voglio roba naturalissima!
- Signorina continuo a non capire, che cosa vorrebbe da me in quei quindici minuti ?
- Fumare cazzi. Anzi per la precisione fumarmi il suo cazzo.
Il Tizio strabuzza gli occhi a bocca aperta ed io continuo prima che mi svenga davanti.
- Dottore non si preoccupi, guardi che non voglio mica accenderglielo il cazzo, ma solo aspirare tenendolo tra le dita e le labbra, magari inumidendolo un po’ con la lingua se serve. Il movimento in fondo è quasi lo stesso. Lo so, avrei potuto prendermi un cazzo finto, uno di quelli di plastica, ma sarebbe come fumare le sigarette finte, come quelle elettroniche che vanno di moda adesso, insomma una vera schifezza, e poi il piacere dove sta? Non è d’accordo con me? Ho pensato anche al pagamento, nel senso che non la pagherei proprio per niente. Lei è uno psicologo e immagino stia, dalla mattina alla sera, cinque o sei giorni alla settimana a sentire i problemi degli altri fingendo di esserne interessato; quindi se troviamo un accordo, io verrei tra una sua seduta e l'altra e la rilasserei per benino. Lo chiami pure un reciproco scambio o se vuole anche un “servizietto” che tanto non mi offendo. Per non parlare del fatto che alla mia amica che ha in terapia, durante l'ultima seduta d'ipnosi le ha stropicciato e pastrugnato in lungo e in largo la figa. Sa Dottore lei è stata zitta ma se n'è accorta e certo se venisse fuori sta storia non credo che ci farebbe una bella figura!
Silenzio…
- Dottore! Mi ha sentito? No perché mi sembra in stato di trance ma giuro che non l’ho ipnotizzata, non ho fatto ancora niente; vuole che le ripeta la mia proposta?
Lui restò immobile come una statua a pensare per un po’, poi aprì l'agenda e iniziò a fissarmi i giorni e gli orari in cui potevo andare da Lui per fare la mia nuova terapia.
***
Son passati due mesi da quel primo incontro.
La mia cura va benissimo, dopo le prime volte per Lui un po’ imbarazzanti, dove per far somigliare il cazzo del Dottore a una sigaretta, con il mio set di colori da body painting, gli coloravo tutta la cappella di colore arancio paglierino per farla sembrare il filtro e l’asta di bianco, quasi non penso più alle sigarette e non ho messo su neppure un etto.
Il Dottore, che ora chiamo per nome, devo dire che regge bene i miei ritmi, anzi…, abbiamo anche prolungato e inserito alcune varianti durante le sedute nel weekend, specialmente quando la moglie è via con i figli, riesco ad aspirare con grande piacere la “mia sigaretta”, anche col culo o con la figa.
Il bello è che io non ho nessuna amica in terapia da lui, mai avuta, ma credo che in fondo in fondo anche lui lo abbia sempre saputo.
L’unico mio cruccio è che temo si stia avvicinando il giorno in cui sarò guarita del tutto e questa cosa del fumare cazzi non sarà più necessaria.
Vicky pensa… Devi assolutamente trovare un nuovo vizio da perdere, magari potresti riuscire a rinunciare a mangiare tutte quelle baguette che adori appena sfornate, così profumate, calde, croccanti e di cui ti abbuffi. Certo per riuscirci bisognerebbe prevedere una cura a base di cazzi nel culo, durante i pasti.
Almeno tre volte al dì.
Dite che potrebbe funzionare?
Nemesi
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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