Lui & Lei
La principessa del Nord...
di xNemesi
01.08.2022 |
860 |
2
"Il senso di gratitudine mentre anch'io mi spogliavo, per quella magia immeritata che ti aveva portato a me..."
Pure Narcotic - Porcupine Treehttps://www.youtube.com/watch?v=jiAu9BZeH-s
... E mi ricordo di te in ginocchio, sul letto dopo che ti eri tolta i vestiti.
La pelle bianca illuminata dalla tenue luce lunare che filtrava dalle pesanti tende in velluto damascato.
Ti guardavo impaziente, mentre ti accarezzavi i piccoli seni.
I tuoi movimenti giocavano con quella sottile striscia di luce mutando le ombre che si disegnavano sul tuo corpo. Un corpo di giovane donna che nella mia mente e nei miei sogni ancora..., in sere come questa, rivedo con lo splendore e la fragilità di una creatura nata solo per me, quella notte nelle acque più profonde del mare.
Le ombre sui tuoi seni, dai piccoli scuri e appuntiti capezzoli, il piccolo pozzo nero della cavità del tuo ombelico adagiato nel chiarore del tuo ventre piatto e poi la vertiginosa discesa dei mie occhi verso le curve del tuo bacino e quella sottile striscia di peli neri del tuo pube.
Tutto questo mutava forma e pensiero, come la superficie tranquilla del mare trasformata da una sola onda, nata lontano..., nel silenzio delle profondità dell'oceano.
E ricordo ancora la commozione che provai in quel momento.
Il senso di gratitudine mentre anch'io mi spogliavo, per quella magia immeritata che ti aveva portato a me. Travolto da una forza irresistibile, mentre ti baciavo e ti stringevo, avvolto da una nuova sensazione di calore e di equilibrio.
Avrei voluto dirti allora tutte queste cose ed altre ancora, di quanto fosse bello baciarti anche laggiù e vedere il tuo corpo inarcarsi, la tua testa piegarsi indietro sul cuscino la gola bianca, pulsante, esposta e indifesa, poi quella sensazione di tenerezza e insieme di urgenza animale nel possederti, nel riempire di me il tuo corpo che si muoveva con sempre nuove geometrie anticipando i miei desideri, come quando mi hai scostato da te, per girarti di schiena. Il tuo viso piegato e appoggiato al cuscino a guardarmi.
Le tue mani piccole dalle lunghe dita affusolate appoggiate alla parete, la perfezione della tua schiena, la vita stretta e la piccola rotondità del tuo sedere, l'oscurità carica di mistero e promesse dolci e oscene delle tue aperture dorate.
Restai a lungo a guardarti, incantato e in silenzio, quasi timoroso di profanare quella Tua perfezione. Ricordo la tua mano che afferrandomi mi guidava dentro di te, il tuo corpo flessuoso piegarsi e adattarsi per poter accogliere il mio.
I tuoi gemiti incontrollati di piacere seguiti dai miei...
Ricordo infine e porto con me...,
la cascata di miei caldi e piccoli coriandoli bianchi sulla tua schiena e quel tuo dolce sorriso.
Nemesi
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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