Lui & Lei
Pensieri di marzo...
di xNemesi
15.03.2023 |
1.282 |
5
""Sì",
ti rispondo con un cenno del capo..."
Bach: Gavottes, Cello suite Nr.6 | Ophélie Gaillardhttps://www.youtube.com/watch?v=WiybOypvagQ
Pensieri si librano lenti, zigzagando nell'aria, come colorate farfalle, in questo marzolino e già primaverile pomeriggio tiepido.
I tetti antichi della città sotto di noi, asciugano le loro vecchie ossa dopo il freddo dell'inverno, ed io seduto in poltrona su questa terrazza, rispondo alle mail dell'ufficio, sorseggiando il tè che mi hai portato.
E' tutto così perfetto, così bello.
Respiro l'aria nuova profumata dei limoni che stanno per fiorire e respiro te, meravigliosamente bella e solare, in quel tuo modesto e leggero abito bianco.
Ti sei sdraiata su quella chaise longue in midollino, il viso rivolto al sole.
I capelli sparsi che ti scoprono il collo e la curva della nuca. Non puoi vedermi mentre ti guardo, non puoi vedere quel desiderio che accende i miei occhi scuri e che solleva il tuo vestito, che scopre e afferra le tue caviglie sottili e ti apre le gambe.
E' un desiderio di averti così intenso che lo sento nella mia bocca e lo deglutisco come fosse solido cibo.
Ora..., con un movimento fluido ti sollevi e ti siedi appoggiando il mento alle tue ginocchia, ti accarezzi con le mani i piedi nudi e le caviglie.
Mi osservi.
Ti perdi nei miei occhi.
"Hai fame?",
mi chiedi...
"Sì",
ti rispondo con un cenno del capo.
"Vieni qui allora, ma fai piano".
E mentre lo dici,
ti scopri, sollevando lentamente il vestito.
"Qui..., inginocchiati e Vieni a mangiarmi."
Rimani così.., nei miei occhi per quell'attimo infinito, insieme alle tue parole.
Poi bagni un biscotto nel tè e lo porti alle labbra.
Una goccia cade.
Cola sul mento, scende sul collo...,
e si perde tra le morbidità dei tuoi seni.
Pensieri....
Nemesi
Bach: Gavottes, Cello suite Nr.6 | Ophélie Gaillard
https://www.youtube.com/watch?v=WiybOypvagQ
Pensieri si librano lenti, zigzagando nell'aria, come colorate farfalle, in questo marzolino e già primaverile pomeriggio tiepido.
I tetti antichi della città sotto di noi, asciugano le loro vecchie ossa dopo il freddo dell'inverno, ed io seduto in poltrona su questa terrazza, rispondo alle mail dell'ufficio, sorseggiando il tè che mi hai portato.
E' tutto così perfetto, così bello.
Respiro l'aria nuova profumata dei limoni che stanno per fiorire e respiro te, meravigliosamente bella e solare, in quel tuo modesto e leggero abito bianco.
Ti sei sdraiata su quella chaise longue in midollino, il viso rivolto al sole.
I capelli sparsi che ti scoprono il collo e la curva della nuca. Non puoi vedermi mentre ti guardo, non puoi vedere quel desiderio che accende i miei occhi scuri e che solleva il tuo vestito, che scopre e afferra le tue caviglie sottili e ti apre le gambe.
E' un desiderio di averti così intenso che lo sento nella mia bocca e lo deglutisco come fosse solido cibo.
Ora..., con un movimento fluido ti sollevi e ti siedi appoggiando il mento alle tue ginocchia, ti accarezzi con le mani i piedi nudi e le caviglie.
Mi osservi.
Ti perdi nei miei occhi.
"Hai fame?",
mi chiedi...
"Sì",
ti rispondo con un cenno del capo.
"Vieni qui allora, ma fai piano".
E mentre lo dici,
ti scopri, sollevando lentamente il vestito.
"Qui..., inginocchiati e Vieni a mangiarmi."
Rimani così.., nei miei occhi per quell'attimo infinito, insieme alle tue parole.
Poi bagni un biscotto nel tè e lo porti alle labbra.
Una goccia cade.
Cola sul mento, scende sul collo...,
e si perde tra le morbidità dei tuoi seni.
Pensieri....
Nemesi
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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