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Prime Esperienze

Mi piace ... che duri [parte 2]


di porcoamodomio
22.09.2021    |    865    |    0 9.2
"" Lo baciai, allungai le mani sul suo cazzo, me lo misi fra di noi, sulla pancia, sentivo le sue mani sul sedere, mi stava toccando ora da dietro, ..."
Marco suono alla porta, stavo indossando gli occhiali, poi presi due preservativi dalla scatola, non si sa mai! pensai.
Avevo il fuoco dentro, ero agitata ed eccitata.
Marco era serio, con occhiali da sole non gli vedevo gli occhi, abbronzato, profumo di cocco, canotta tecnica aderente, short a mezzagamba e un gonfiore sotto notabile.
Chiudo la porta, lui chiama l'ascensore, entriamo, al piano sotto entra una signora con un gonfiabile, entra e ci schiaccia in fondo all'ascensore, Marco è dietro di me, gli sono con sedere addosso, sentivo un gonfiore, sentivo qualcosa che si induriva che si gonfiava.
La signora parlava e si scusava dell'accaduto ma che il nipote aspettava il gonfiabile, nessun problema replicammo, Marco era molto più alto di me, da sopra sicuramente mi stava guardando dentro la canotta, sentivo il suo profumo attorno a me, mi sentivo la micetta bagnarsi. arrivati al piano terra la signora usci, la porta si richiuse, la io non mi mossi, avevo lo zaino ai piedi, e poi mi piaceva sentire il cazzo sul culo.
Arrivati nell'interrato, usciamo, mi indica la sua auto, saliamo e partiamo.
Eh si ha il cazzo gonfio, lo vedo, vorrei mmmm cazzo che voglia.
Ne approfitto per fare le presentazioni; "approposito, piacere Angelica", gli vado per dargli un bacio sulla guancia e lui si volta e me lo da in bocca, le labbra si uniscono, gli metto una mano sulla gamba per reggermi, alcuni secondi e poi un suono di clascon si stacca.
Partiamo dal complesso, fa caldo, finestrini giù. Lui non replica, avrà 40 anni forse meno, ma non mi importa, chiacchieriamo come nulla fosse, ho le mani sudate, sono nervosa, di fatto sono in auto con uno sconosciuto. Cosi cerco di capire che lavoro fa e di cosa si occupa, lui è vago, fa molto sport, quando si muove viaggia in areo, va in trasferta e sta via per giorni anche settimane, ha braccia forti, sembra depilato sul torace, forse anche il cazzo sarà depilato, poi lo scoprirò inquanto stiamo andando in una spiaggia naturalistica.
Il viaggio è tranquillo, mi sento sicura, a differenza mia lui non ha mai allungato le mani, io in più di un'occasione le sono andata sopra e gli ho messo le tette addosso, ma lui non si è mosso, anche se il suo corpo si è gonfiato.
Arrivati e parcheggiato in pineta, ci addentriamo nella pineta, mi dice che c'è una zona di filtro fra la spiaggia e il parcheggio, nude alte, vegetazione, alberi e pini, qui nella zona se non cerchi la trasgressione meglio stare nel percorso pavimentato, però io cercavo la trasgressione, ero curiosa, cosi "ma sai magari per vedere... tu comunque sei con me... sei il mio ragazzo giusto? non è che poi mi lasci da sola vero!, non aspettai risposta, lui mi sorrise, entrai dentro la vegetazione e più il sole veniva nascosto, pià mi sembrava di sentire delle voci, dei mugolii, dei lamenti, mi fermai dietro ad un albero, c'erano due uomini di schiena, con i sederi fuori, davanti non capivo sembrava a quasi 20 mt di distanza una persona inginocchiata, gli stava facendo un pompino, mi girai per vedere dove fosse Marco, ma era distante, gli feci cenno di avvicinarsi, ripresi a guardare, e i due uomini si erano spostati, in mezzo c'era una donna, passava da un cazzo ad un'altro. Aveva le tette esposte, e guardando bene dietro di lei cera un altro uomo, sdraiato, anzi era sotto di lei, controllai marco, ed era dietro di me, allungai la mano e lo tirai verso di me, ora mi era addosso, avevo le tette schiacciate contro l'albero e col culo cercavo il cazzo di Marco, Ora capivo i tre, erano stranieri, almeno la donna e uno dei tre erano stranieri, gli altri due italiani, mentre lei succhiava i cazzi, sentivo il cazzo di Marco duro dietro di me; "dai andiamo in spiaggia mi disse marco all'orecchio", "aspetta voglio vedere se cambiano posizione", "io non resto qui non mi piace", fece per spostarsi e io allungai la mano e vuoi per accidente o per fortuna, gli posi il palmo sul cazzo, lo afferrai, lo guardai per scusarmi ma lui era già pronto a prendermi la mano per toglierla dal suo pacco, "andiamo via, non c'è nulla che non conosci già mi disse" mi cinse una mano sul culo e mi tiro a se, poi sposto la mano dal culo per mettermela sul fianco e io feci altrettanto mettendogliela sul culo.
Mentre andavamo verso la spiaggia gli dissi, "però ti piaceva quello che vedevi prima" e lui dopo una pausa di disse, "eri tu davanti a me", che cavaliere, mi fermai mi piazzai davanti a lui un salto e lo baciai, spinsi la lingua dentro la sua bocca, le sue mani erano sui miei fianchi, mi tenne sollevata quel tanto per limonare un pò, poi mi allontano, "andiamo".
Arrivammo alla spiaggia deserta, a destra si vedevano delle scogliere, "andiamo oltre i sassi" mi disse, andammo oltre e da sopra vedetti un pò di gente, coppie, singoli, tutti nudi o quasi, tante coppie nude, belle donne, ma anta, io seguii Marco, si fermò in una zona riservata, pulita distante dagli altri, stese un telo enorme, sarà stato 3 metri per 3, "prego", misi i piedi sopra e mi tolsi la canotta, "ti piaccio?" "lo sai che non posso spogliarmi tutto con te vicina" "io si, gli dissi" mi girai di schiena mi piegai e mi tolsi gli short, mi stesi sul telo, occhiali da sole e pronta a prendere il sole. "sei uno schianto" mi disse Marco, "anche tu mi piaci, dai avvicinati e mettimi un pò di crema sul corpo, altrimenti mi scotto.
Si inginocchiò di fianco a me, prese il tubetto di crema e mi schizzo sulla pancia, poi sui seni, sulle gambe, e prese a massaggiarmi e a spalmarmi la crema.
Tenevo le gambe socchiuse mi passò i seni, si fermo a palpeggiarli, ripassò i capezzoli più volte, io allungai la mano e gli trovai il cazzo duro, presi a massaggiarlo e lui massaggiò me, nel frattempo percepii ombra sul mio corpo, aprii gli occhi e vidi che cerano due uomini, due vecchi, vicino a me, mi facevano ombra e sentivo freddo, "mandali via" lui con voce ferma e decisa, mandò via i vecchi. "grazie" gli dissi e tornai a massaggiagli il cazzo da sopra i pantaloncini.
Ora si era allontanato mi stava massaggiando i piedi, "è importante coprire i piedi, sono i primi a scottarsi, e poi stare con la fica esposta non è il massimo per igene e sole"
" beh allora mi giro", mi girai con la pancia sotto.
Ora anche lui si sdraiò.
"Marco scusa la mia sfacciataggine ma sono una ventenne in astinenza , reduce di una scoria con un ragazzino che sborrava appena mi vedeva, almeno tu hai un cazzo come dio comanda!, sapessi che non ho ancora preso un cazzo vero, mi scoperesti tu?"
Non so come cazzo ho fatto a dirgli una frase del genere, ma avevo la fica che piangeva, gocciolava in continuo.
Lo guardai, ma lui era li impassibile. Aveva sentito tutto certamente, ma era un uomo.
Mi guardai attorno e vidi i due vecchi di prima che si stavano toccando il cazzo vicino ad una coppia che stava scopando!
"ma qui è sempre cosi?" sesso libero, e se passa un bambino?
"si in effetti non è molto ragionevole quanto succede qui, un pò di pudore ci vorrebbe"
"senti marco, ti togli i pantaloncini per favore, voglio vederti nudo, in effetti sei di fianco a me, potrei essere la tua ragazza e vorrei vederti nudo, voglio vederti il cazzo, sapere se sei depilato, ti ho toccato prima, ora, non mi hai risposto, non sono una troia, non fraintendermi".
Marco si mosse e si tolse gli short, rimase sdraiato a pancia in giù però.
"hei però sei bello abbronzato, prendi anche tu il sole nudo e non vuoi farmelo vedere? dai girati tesoro, anchio sono girata ora e i vecchietti mi stanno guardando, se non ti giri apro le gambe e vedrai che vengono subito.
Marco si girò, beh, rimasi con la bocca aperta, avrà avuto 20 cm di cazzo, era barzotto, grosso e depilato.
"bel cazzo complimenti, vedo che ti sta venendo duro, andiamo a fare il bagno?"
"ok" fu la sua risposta rapida e sincera, ci alzammo e posati gli occhiali corremmo verso la spiaggia, lui arrivò prima e mi aspettò, io da brava gatta mi fermai alla riva, presi dell'acqua e mi bagnai il seno, avevo i capezzoli manco a dirlo durissimi, si vedeva l'ombra sulla battigia. Mi passai la mano fra le gambe ero bagnatissima, tenni la mano alta e andai dal mio cazzone, arrivata da lui gli saltai letteralmente in braccio, il palo fra le gambe, gli misi le dita in bocca! "succhia, dimmi se ti piace il mio sapore".
Marco mi lecco le dita una ad una, poi sentii il suo palo sempre più duro spingere da sotto.
"Sei una ragazza bellissima, sexy, audace, sto cercando di trattenermi per non rovinare il nostro rapporto da vicini di casa, altrimenti ti avrei già fatta sentire donna senza entrare in ascensore."
Lo baciai, allungai le mani sul suo cazzo, me lo misi fra di noi, sulla pancia, sentivo le sue mani sul sedere, mi stava toccando ora da dietro, il primo orifizio che violò con le sue dita su il culetto.
parlammo di me, del mio ex, gli segavo il cazzo mentre limonavo con lui, mi piaceva un sacco stringergli il cazzo, non riuscivo a toccarmi le dita, era grosso, venoso.
"chissa quante donne scopano un bel cazzo come il tuo"
"nessuna ventenne però"
"vorresti il mio culo?"
"vorrei tutto di te, ma...tua ..."
Lo allontanai, via, "ma cosa, per caso mia madre ti ha detto qualcosa"
Non aspettai risposta, tornai a riva, andai sul telo e mi misi la canotta ero furiosa, mia madre si era messa di mezzo, magari è stata capace di promettergli una scopata in cambio di un controllo su di me. O forse dei soldi, perchè la scopata potevo dargliela anchio e molto più fresca.
Guardai verso riva e stava uscendo aveva il palo fra le gambe, era figo, vedevo le lei delle coppia guardarlo e salutarlo, lui ricambiò, ero gelosa, avevo voglia, niente decisi di farmi sbattere anche da un vecchio ma volevo un cazzo vero dentro di me, mi alzai e senza nulla sotto andai verso le dune, entrai e dopo un pò sentivo qualcuno seguirmi, poi trovai una coppia che stava facendo un 69, mi avvicinai con la complicità di lei, arrivai vicino, non baciai mai una donna e neppure toccai nessuna mia compagna di corso, però li ora vedevo questa ragazza che succhiava un bel cazzo, fino ma lungo, il tipo sopra di lei si alzo un pò e lei me lo porse, lo presi in bocca. Ebbi quasi un mancamento appena percepii il salato che usciva dal glande, il tipo aveva appena sborrato in bocca di lei, ma ancora duro lo trovai dolce e salato, raccolsi alcune gocce di sborra le ingoiai, poi si alzarono entrambi, feci due parole spicce e se ne andarono, ma maledetta me ma avevo una voglia pazzesca, e li mi trovai una mano sul sedere, speravo fosse Marco, lo lascia fare, ore le mani erano due, sulle due natiche, mi palpavano, ora mi toccavano il fiorellino, si facevano strada, sentii una frustata dentro di me, venni con un orgasmo micidiale, dovetti tenermi sull'albero vicino, ora sentivo una mano stringermi il seno, i capezzoli erano presi e strizzati, capivo che non era Marco erano più uomini, di sicuro, non mi interessava, aspettavo le loro mani, aspettavo di godere, ancora, un dito mi arrivò in bocca ma d'istinto non lo presi in bocca, era grosso, potrebbe essere stato un vecchio calloso, però ero eccitata, Sentivo caldo sul sedere, uro mi stava allargando le natiche e mi stava leccando il culo. Tutti sti uomini fissati col sedere, non capivo, ho una fica praticamente vergine e tutti a toccarmi il sedere. Presi a masturbarmi con le dita io la fica, raggiunsi l'orgasmo in breve, dovetti inginocchiarmi per la tensione. Mi piegai mentre ancora mi stava leccando il culetto, mi sedetti a carponi, mandai via quello che mi stava leccando e cercai di riprendere fiato.
Erano le 13, faceva un caldo infernale, tornai verso la spiaggia ma il telo era vuoto, lascia la canotta e guardai dove fosse marco e non trovandolo andai in mare, mi disi a stella e mi feci cullare dalle onde, d'untratto percepii la presenza di qualcuno, feci per parlare, ma un dito mi tizzi, poi Marco mi disse.
"sai che lavoro fa tuo padre? io faccio un lavoro simile, tua madre mi ha conosciuto stamattina, ma ha capito subito che lavoro faccio, sono un militare, e sa che poteva fidarsi di me, non mi ha promesso nulla, ne sesso, ne soldi, ne posizione. Mi ha detto solo di proteggerti, capisco la tua voglia e cercherò di essere un buon amico, andiamo"
Mi fece alzare, mi bacio e salimmo dalla spiaggia.
Prendemmo le nostre cose e andammo verso una zona a pineta, trovammo delle docce, ci facemmo una doccia assieme, mi puli dalla sabbia ovunque con le dita, con delicatezza con remore, il suo cazzo sbatteva fra le sue gambe e la mia pancia, io mi facevo cullare e coccolare, poi ci vestimmo e andammo verso il bar.
La barista salutò Marco con un bacio sulla bocca, aveva un paio di tette enormi rifatte ma grosse e scoperte, aveva un grembiule ma il culo era scoperto, mentre lo baciava gli ha strizzato pure il cazzo.
"lei è Maria disse a me presentandomela, Lei è una mia cugina"
"ha cugina, adesso il mio toro si scopa la cugina, e si mise a ridere con Marco che era sempre cordiale con tutti.
La salutai, ci sedemmo sul tavolino, ordinammo da mangiare e bere,
Era veramente un bravo ragazzo, penso che tutte le ragazze presenti abbiamo assaggiato il suo cazzo almeno una volta, erano sempre attirate dal suo fascino e sicuramente invidiose del fatto che ora era con una ragazzina.
Mangiato e dissetati, riprendiamo la passeggiata e via verso la macchina, nel percorso interno trovai coppie di gay che scopavano, coppie, orge, ma andammo decisi verso l'auto.
Prima di arrivare al parcheggio , Marco mi prese in disparte, mi baciò, mi infilò una mano fra le gambe e prese a masturbarmi mentre mi baciava, venni sulla sua mano mentre ancora mi baciava, che bello sentire la sua lingua dentro la mia bocca. Sentivo sulla mia coscia in suo cazzo, duro e lo volevo ora, cosi mi inginocchiai e in un lampo lo presi in mano, a due mani lo impugnavo, me lo misi in bocca, potevo morire, volevo morire, mi sentivo soffocare, lo avrei voluto in gola ma era enorme per me, lo segai, me lo sbattevo sul viso e gli leccavo le palle, depilate, pulite, poi di nuovo in bocca, sentivo qualche goccia di liquido, poi lo sentii irrigidirsi, non avevo mai ingoiato una sborrata, ma la prima che ricevetti in bocca su da premio oscar, ingoiai 4 volte, neppure da moscio riuscii a prenderlo tutto il bocca, però gli pulii tutto il cazzo, ingoiai tutto, ero felice e appagata.
"ma eri affamata" mi fece alzare e mi bacio. questo uomo non aveva paura di sentire il suo sapore in bocca, era porco come me. "ce la fai a sborrare ancora?"
"con te e per te tutto e possibile", "andiamo a casa che vi voglio fare l'amore con te".
Salimmo in auto e arrivammo al residence, ero felicissima, tutto il viaggio con la testa poggiata su di lui a toccarlo.

[continua]

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