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Moglie Troia Marito Cornuto [Parte3]


di porcoamodomio
11.11.2020    |    3.373    |    5 8.0
"Suonarono la mezza, uscimmo dal canneto lei a sx io a dx, la vidi aprire la portiera prendere gli slip e metterseli, prima si passò la mano fra le gambe e..."
[continua dalla parte 2]

La troia rispose al telefono, il cornuto ormai aveva un viso e ora la mogliettina gli stava parlando.
"Ciao amore .... si sono a casa ... sto finendo le pulizie, tu stai arrivando ? ... prendi anche della birra la tua in frigo l'ho rotta per sbaglio (mica potevo dirgli che l'ahi bevuta tu e mi avevi messo il collo nell'utero), ... no no non preoccuparti, pulito tutto. Ora vado in doccia sono sudata e sporca, poi vado a prendere i bambini dalla nonna, ok a dopo... "
La Paola aveva tranquillizzato il cornuto, passaggio in doccia prima da parte mia, mi asciugai col l'accappatoio del cornuto e poi rivestito con apparente calma ma con Paola molto nervosa.
Al momento dell'uscita la Troia era in accappatoio con i capelli raccolti sotto il turbante, il telo semichiuso facevano vedere le sue tette, la sua bocca la porca facevano il resto, risultato avevo il cazzo grosso.
"Dai fammi un pompino" e mi tirai fuori il cazzo dalla zip.
"ma dai sta arrivando mio marito, e se ti incontra per le scale?"
Avevo il cazzo turgido di fuori, lei era già inginocchiata con la lingua di fuori. "certo che hai un bel cazzo, la cappella turgida liscia, mmmmmm che bello, mi sto bagnando la fica di nuovo"
"Succhia troia se lo porti duro te lo rimetto dentro".
"Ti prego però ora vai, sento il rumore del garage, sta arrivando"
La alzai e la presi da dietro, le entrai dentro la fica con un colpo secco, di sborra non se ne parlava.
Aprii la porta e messo il cazzo dentro uscii sul pianerottolo e sali al piano superiore e chiamai l'ascensore.
Aspettai al buio del pianerottolo l'ascensore quando lo sentii fermarsi al piano sotto e aprire la porta, era lui, il cornuto appena entrò chiamò "Paola Amore sono a casa" poi arrivò l'ascensore.
Una volta in auto guardai il telefono, il cornuto mi aveva messaggiato un botto.
Gli risposi che ero da un cliente, mi disse che voleva sapere se avevo più visto sua moglie.
Gli risposi seccato che non avevo tempo da perdere con le mogli degli altri che però se era una scusa per farsi scopare doveva dirlo chiaramente.
"Si voglio che mi inculi, voglio sentire la tua sborra dentro il mio culo, ci ho pensato tutta la notte e stamattina avevo il cazzo duro, mi eccita tanto la cosa non guardo neppure Paola e penso al tuo cazzo"
"Bene dai, ci organizziamo magari vengo da te una sera"
"ok vediamo".

Il giorno dopo mi scrive Paola e mi chiede se conosco degli amici fidati, vorrebbe fare un'orgia. Vorrebbe provare un paio di cazzi ma non in casa.
"Sei una Troia imperiale, vedo di organizzarsi una gang bang con almeno 5 maschi cosi da averne uno in bocca due in mano, uno in fica e uno in culo!"
"Se sei capace sarò la tua troia per sempre"
"Lo sei già" gli risposi.

Nel fine settimana mi trovai con degli amici e gli parlai della mia idea, alla fine erano scettici sulle reali volontà della donna, anchio in effetti fui riflessivo, un conto era scopare con me, ma volere altri 4 cazzi sconosciuti era pazzesco ai limiti della realtà.

Domani mattina andai a fare una corsa a piedi, lungo il sentiero degli Ezzelini, arrivai fino ad Asolo e senza rendermene conto arrivai a poca distanza dalla casa di Paola e del cornuto. Feci una breve corso attorno alla rotonda e rientrai lungo il percorso fatto. Appena imboccata la ciclabile, "ciao" guardai al di la e vidi Paola salutarmi, era in auto con i bambini, alzai la mano per ricambiare il saluto, ma senza troppa confidenza, sai mai che ci siano altri conoscenti miei o suoi in zona.
Lei invece apri il finestrino e cominciò a parlare, ma vuoi per la distanza vuoi per le auto di passaggio, non capivo cosa dicesse.
Dovetti attraversare la strada e affiancarmi alla macchina. Lei con la mano fuori dalla portiera mi accarezzava col dorso la patta, il cazzo in 5 secondi era duro.
"Ma sei pazza con i figli in auto?"
Lei come se nulla fosse, girava il polso per impugnarmi il cazzo.
"ho voglia, ho la fica in fiamme, se mi aspetti porto i bimbi dalla nonna e torno a farmi scopare", "certo che ti aspetto Troia" gli sussurrai all'orecchio.
I bimbi erano distratti nel sedile posteriore, Paola parti di fretta, io tornai nella ciclabile.
Andai a fare dello streccing sotto gli alberi, sms in arrivo. Aspettami più giù dove ce la chiesetta abbandonata.
Presi la camminata leggera dato che la chiesetta la vedevo da distante, arrivato in zona vidi che dietro c'era un piccolo spiazzo con un boschetto, mi addentrai, si stava bene, c'era un canneto e dentro un tavolo di pietra, sembrava un altare o forse lo era, legato alla chiesetta, strano posto, fresco, pulito pure, e soprattutto protetto.
"eccoti qui, mi hai letto nel pensiero, vieni dai che ho poco tempo"
nel parlare mi avvicino, senza baciarmi si inginocchio mi abbasso gli short e mi prese il cazzo in bocca, ero tutto sudato, lei mi lecco le palle anche il buco del culo e poi si prese tutti i 20 cm in gola.
"ora scopami il culo ti prego" si mise piegata sull'altare, le alzai la gonna e la trovai nuda senza mutandine.
"ma dove sono gli slip"
"li ho lasciati in autaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa siiiiiiiiiiiiiiiii mmmmmmmmmmmm mi mancavaaaaaaaaaaa il cazzooooooooo, scopami dai si cosi"
La inculai direttamente senza passare per la fica, era visibilmente eccitata, aveva una voglia pazzesca, anch'io del resto. La presi per meno di 10' poi le scaricai una valanga di sborra in culo.
Continuai a scoparle il culo finchè il cazzo non si ammosciò dentro e usci fuori da solo.
La presi per i fianchi, la feci sedere a gambe larghe e le feci pulire il cazzo.
La troia scese con la mano sotto il culo e raccolse dello sperma con le dita, me lo spalmò sul cazzo e riprese a leccarmi la cappella.
Mentre lo faceva pensavo che forse 5 cazzi li avrebbe gestiti senza problemi.
Al pensiero mi tornò il cazzo duro, attorno a noi era una quiete unica, nonostante a qualche centinaio di metri ci fosse il via vai di ciclabile non si sentiva anima viva.
Le campane mi distolsero dal mio pensiero parallelo, erano le 12, lei si alzò per andare via.
"e mi lasci andare via con il cazzo duro?"
La feci girare, la piegai con la testa sotto la pietra, la fica aperta umida di crema bianca che usciva ancora dal suo culo. Poggiai la cappella e zaaaac dentro, un colpo solo e sui dentro, e mentre la scopavo cercavo di costruire un pensiero per capire del cornuto.

"Dimmi Troia ma lui ti scopa?"
"Qualche volta"
"Come, da quanto non ti scopa"
"Facciamo sesso"
Un colpo più forte gli fece capire di rispondere correttamente
"dall'ultima nostra volta, gli ho fatto un pompino al giorno, ma non mi scopa più, io mi masturbo furiosamente la sera prima di andare a letto con lui"
Ero vicino a sborrare, l'idea che il cornuto non la scopasse più mi eccitava, lei aveva una voglia pazzesca di cazzo e soprattutto di sborra.
Cercai però di avere più info.
"ma secondo te lui ha un'altra donna?"
"nooooo al massimo si fa inculare da un uomo, tempo faaaaaaaaaaaahhhhhhhaaaa godo, dai"
"finisci il discorso cazzo dai che godo anchio"
"aaaahhhhha tempo fa mi chiese, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sto godendo"
"cosa cazzooooo"
"mi chiese mi incontrare un bisex aaaaaaaaaaaaa godo"
"Ti riempio di sborra troiaaaaaaaaaaaaaaaaaa"
Godemmo entrambi assieme, fu fantastico, col cazzo duro feci la cosa che più mi data libidine, usci dalla fica e appena vidi uscire lo sperma dalla fica, tornai dentro la fica, lo feci almeno 10 volte.
Le abbassai la gonna e la tirai su.
La baciai in bocca, le nostra lingue si cercarono.
Mi feci pulire il cazzo dei residui di sborra.
Suonarono la mezza, uscimmo dal canneto lei a sx io a dx, la vidi aprire la portiera prendere gli slip e metterseli, prima si passò la mano fra le gambe e se la portò verso la bocca, appena leccate le dita come per un sesto senso guardò verso la mia direzione, ero distante ma visibile, alzò la mano e le risposi in ugual modo.
Ripresi la corsa, ma avevo le gambe dure. La sborrata doppia mi avevano ammazzato i muscoli. All'una e mezza rientrai a casa, doccia, ero sfinito, il cazzo non si alzava manco a pregarlo.

La sera il cornuto mi messaggiò, voleva sapere se potevamo vederci, voleva il mio cazzo.
volevo dirgli che non glielo davo più, che preferivo scopargli la moglie, ma decisi di vederlo in settimana.

[continua]
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