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Gay & Bisex

Ricordi ...


di Rosalinda
16.03.2024    |    834    |    0 9.0
"Però me lo ha dato, ogni tanto, sino a fine stagione, quando voleva lui..."
Per due decenni ho avuto un'attività stagionale su un'isola intorno alla Sicilia.
Ci sono arrivato che già lo prendevo, da alcuni anni.
Sull'isola c'era una spiaggia nudista gay, ben frequentata, da turisti italiani e stranieri.
A volte anche coppie.
Vi racconto alcuni episodi che ricordo.

IL BEL MILANESE
Lo avevo visto più volte, un bell'uomo, la sua compagna aveva casa sull'isola.
Veniva un paio di settimane a cavallo di ferragosto.
Luglio e agosto io lavoravo di più, poco tempo per la spiaggia.
Un giorno in tarda mattinata lo vedo, con il suo pareo fino ai piedi, a torso nudo, abbronzato, bello, in compagnia di un giovane sui trent'anni.
Lui avrà avuto quaranta, quarantacinque anni.
Sono sulla spiaggia, quella riservata gay.
Il giovane è nudo, ma si nota il bianco del costume che usa normalmente.
Dopo poco mi passano davanti e si allontanano.
Li seguo, a distanza, e li vedo andare dietro un masso.
Torno al mio posto.
Dopo una quindicina di minuti passa il giovane, da solo, ha le natiche, in origine bianche, non abbronzate, tutte rosse, sicuramente lo ha battuto con una canna.
Dopo un pò passa il milanese e mi fa un cenno di saluto.
Rispondo.
Vanno dove avevano lasciato gli asciugamani e si mettono a conversare.
Io vado dietro il masso, dove si erano nascosti, e sulla sabbia vedo nitidamente il bagnato della sborra.
La sborra sulla sabbia, per chi è esperto, lascia un segno particolare e si asciuga lentamente.
La mattina dopo sono ancora in spiaggia, sempre a pancia sotto, per mettere in mostra il culo.
Vedo arrivare il milanese, sempre con il suo bel pareo.
Si ferma a pochi metri da me, guarda il mare, si gira e mi saluta, io rispondo e capisco subito che oggi sono, finalmente, il prescelto.
Mi chiede se può fermarsi vicino a me.
Rispondo " certamente con tanto piacere "
E mi faccio di lato, sulla mia asciugamano, grande.
Lui mi risponde che ha il pareo.
Se lo toglie e lo stende accanto a me.
Ha un bel cazzo, a riposo.
E' veramente un bell'uomo.
Io sono seduto, e gli guardo il cazzo.
Gli dico che mi piace avere la pelle liscia e per questo mi depilo e anche portare il perizoma, per mostrare le natiche e avere il triangolino bianco per il resto dell'anno.
Lui mi risponde che i " frosci effemminati non gli piacciono " ma che io gli piaccio molto, anche perchè, mi dice, non hai la voce di un finocchio.
Dopo poco, c'è caldo mi chiede di entrare in acqua.
Andiamo e siamo in piedi con l'acqua che ci arriva alla vita.
Lui allunga una mano e inizia a toccarmi il culo, mettendomi un dito nel buco.
Io allargo le cosce e lui mi fa un ditalino.
Mentre mi sditalina, passa un signore, con la maschera, ovviamente vede tutto, anche lui lo vede, ma continua.
Mi dice torniamo a terra.
Appena arrivati io mi levo il perizoma bagnato, ne porto altri, per cambiarlo.
Lui mi dice di non metterlo e mi porge il cazzo.
Chiedo " devo succhiarlo ? "
Certo !!! mi risponde.
Mi metto in ginocchio sulla mia asciugamano e inizio la pompa.
Aveva un bel cazzo a forma di missile.
Bello e buono da leccare.
Dopo pochissimo era già pronto, durissimo e grosso.
Mi dice " dammi il culo "
Io mi metto a pecora e lui " no a novanta gradi appoggiati a questa roccia ".
Io mi alzo mi appoggio, apro le cosce e mi penetra subito.
Che meraviglia, lo ricordo come oggi.
Una delle più belle chiavate della mia vita...
E mi hanno chiavato in tantissimi...
Lui che diceva " CHE CULO, CHE CULO !!! "
Io dicevo " CHE CAZZO, CHE CAZZO !!! "
E' andato avanti per circa dieci quindici minuti, si è fermato solo un attimo e mi fa fatto cambiare roccia in modo tale che stavo più piegato.
Ad un certo momento dicendo " GODO, GOGO, GODO !!! !
Mi ha inondata tutta.
Ha continuato a spingerlo dentro per un'altro poco e poi tirandolo fuori, mi ha fatto i complimenti per il culo e per come mi ero fatto sborrare dentro.
Poi siamo rientrati in acqua, ha voluto che gli lavassi il cazzo, con alcune persone a poca distanza che guardavano e poi mi ha detto di lavarmi il culo.
Io ho obbedito girandomi a vantaggio di quelli che guardavano e lui mi ha detto che ero l'amante ideale, sottomesso ed ubbidiente.
Gli ho fatto i complimenti per la chiavata e lui mi ha risposto che anche il giorno prima quel giovane era rimasto molto contento.
Gli ho fatto notare che quando era passato aveva le natiche rosse e lui ridendo, si a volte mi piace battervi, voi ricchioni e farmi le natiche rosse, che bruciano.
Peccato che il giorno dopo rientrava a MIlano e che successivamente la compagna vendette la casa.
Era proprio un uomo con cui avere una relazione stabile, certo non esclusiva.
Non sono geloso.

IL NAPOLETANO
Sempre sull'isola, siamo a fine aprile, la stagione deve iniziare, sono appena arrivato per preparare.
Come ogni giorno verso le undici, undici e trenta vado in spiaggia.
Sono bianco, bianco.
Perizoma, crema e prendo il sole.
Non c'è nessuno.
Si fanno le tredici e trenta, sto per andare via quando arriva un giovane trenta, trenta cinque anni.
Si spoglia, rimane nudo, è nerissimo, pisello ... normale, almeno a riposo.
Non mi da conto.
Dopo dieci minuti vado via.
Il giorno dopo stessa storia, arriva alle tredici e trenta.
Questa volta un veloce saluto e null'altro.
Il terzo giorno, stesso orario, poi ho saputo che lavorava in un negozio d'abbigliamento che chiudeva alle tredici.
Qualche parola in più e mi dice di passargli, dietro, l'olio Johnson, di cui era provvisto.
Si sdraia e io glielo passo sulle spalle, schiena, cosce, gambe e sul culo, tra le gambe si vedevano le palle.
Chiedo " anche sulle palle " mi dice si e io provvedo, ma non vado oltre.
Quel giorno tutto quì.
Il giorno dopo, saluti e qualche convenevole, gli chiedo di passarmi la crema per il sole, dietro.
Mi tolgo il perizoma, mi sdraio e lui inizia a passarmi la crema, per ultimo lascia il culo e dopo aver toccato le natiche sento le sue dita che mi penetrano ...
Mi metto in ginocchio a pecorina urlando " SI, SIIIIIIIIII "
Lui entra subito con il cazzo durissimo e inizia a fottermi.
Io " CHIAVAMI, CHIAVAMI, TUTTA "
Mi ha montata prima a pecora, poi di fianco e per ultimo sopra di me, di continuo, per almeno quindici minuti, ogni tanto si fermava per non godere, ma lo teneva sempre dentro
Alla fine ha goduto inondandomi tutta.
E' rimasto su di me, sempre dentro per qualche minuto, per riprendere fiato.
Io felice.
Avevo trovato un giovane, che lavorava sull'isola, tutta la stagione e che mi fotteva bene.
Mi ha spiegato poi che era sull'isola dai primi di marzo e che era il primo culo che si faceva.
Aveva un cazzo normale, ma molto duro.
Era giovane e bello.
Gli proposi la sera di venire a casa mia, avevo un letto matrimoniale.
Alle ventuno era a casa ed è rimasto sino alle venti tre.
Mi ha scopata di continuo, ogni tanto in bocca, ma prima di metterlo in bocca andava a lavarsi.
Alla fine mi ha sborrato in bocca, dicendomi
" SEI DIVENTATA LA MIA PUTTANA, OGGI TI HO SBORRATO NEL CULO, ORA IN BOCCA, HAI IL MIO SEME DAPPERTUTTO ".
Il giorno dopo puntuale alle tredici e trenta arriva, si spoglia e si mette seduto, sulla sua asciugamano appoggiando la schiena ad un masso.
Io mi avvicino, mi metto in ginocchio e porto la bocca verso il suo cazzo per fargli un pompino e drizzarlo per il culo.
Mi fa
" COSA STAI FACENDO ???
RICORDATI CHE IL MASCHIO SONO IO, IO DECIDO QUANDO E SE VOGLIO DARTELO, TU SEI UN FINOCCHIO ROTTOINCULO, STAI AL TUO POSTO, QUANDO HO VOGLIA DI UN BOCCHINO O DI SCOPARTI IL CULO TE LO DIRO' IO "
Sinceramente mi sono atterrito, ho chiesto scusa e mi sono ritirato.
Sono passati quattro o cinque giorni prima che mi dicesse di succhiargli il cazzo e poi, diventato duro, di mettermi a cavallo ed andare su e giù, fino a farlo godere.
Quando mi ha dato, poi il permesso di sollevarmi, tutta la sborra è uscita dal culo ed è colata sul suo inguine.
Ho chiesto il permesso di pulire tutto con la lingua e lui me lo ha concesso.
Mi ha scopato altre volte, ma poi, aumentato il movimento sull'isola aveva culetti più giovani da fottere.
Però me lo ha dato, ogni tanto, sino a fine stagione, quando voleva lui.

IL RICERCATORE
Sono in spiaggia a prendere il sole, fine stagione, settembre.
Intorno non c'è nessuno.
Vedo arrivare un signore, vestito normalmente, non da spiaggia.
Si avvicina e mi saluta, rispondo.
A pochi metri da me inizia a spogliarsi.
Scarpe, calze, camicia, pantaloni, mutande.
Rimane nudo.
Ha un cazzo da fare impressione, da attore film porno, ed è a riposo.
Si avvicina, parla del più e del meno, poi si siede su di un masso e mi chiede di fargli il
" SERVIZIO "
Felice, già assaporo in bocca quel meraviglioso palo di carme e poi nel culo, sicuramente mi farà un pò male, quanto è grosso !!!
Mi abbasso per mettermi in ginocchio ed iniziare la pompa.
Lui mi dice " no con la bocca con la mano, fammi una sega ".
Io gli spiego che sono bravo di bocca e che in culo può godere dentro, che un cazzo come il suo è difficile trovarlo.
Niente da fare, irremovibile, vuole una sega, lo devo masturbare.
Obbedisco.
Il maschio e lui.
Il ricchione sono io.
Prendo l'asta con la mano destra, impugno ed inizio ad andare su e giù.
Agli altri, le seghe, le faccio raramente, a volte se sono due o tre, io in ginocchio, uno in bocca gli altri con le mani.
Però noi ricchioni siamo anche segaioli.
Io quando, in passato si chiavavano mia moglie, me lo menavo sempre, anche se non sborravo mai, lei non voleva.
Dovevo essere sempre carico.
Continuo con la sega mentre con la mano sinistra accarezzo le palle.
Lui gradisce molto.
Mi dice che sono bravissimo.
Ringrazio, ma gli dico che si sta perdendo una bocca da pompinara e un culo da puttanella.
Il cazzo era diventato enorme, specialmente rispetto alla persona, che non era un gigante.
Dopo una decina di minuti, io aumento la menata, lui dicendo
" SIIII SBORRO, SBORRO "
Inizia a spruzzare una quantità industriale di sborra.
Che spruzzi, in faccia mia, sul mio e suo petto, gambe, sulla spiaggia, sulla roccia, io avvicino la bocca per berne un poco, lui
" IN BOCCA NO !!! " continua, continua a menarmelo.
Ed io ho continuato.
Dopo poco, esausto, mi dice " basta, basta ".
Che godimento, ha detto, sei bravissimo.
Mai nessuno mi aveva fatto una sega così.
Poi mentre lui è andato in acqua a sciacquarsi, io ho leccato la sborra che avevo addosso, volevo sentire il sapore.
Gli ho prestato l'asciugamano per asciugarsi e siamo rimasti a conversare.
Era un ricercatore universitario, sull'isola per lavoro.
Voleva scaricare e gli avevano detto che in quella spiaggia, spesso c'era uno in perizoma, che amava il cazzo.
Mi ha ripetuto tante volte che aveva goduto tantissimo.
Però non ha voluto il mio numero di telefono.
Che peccato, un cazzo così !!!


Questo è un racconto vero.






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