Mi ha rotto il culo

Non ero verginello, ne avevo presi cazzi, si, ne prendevo da vari anni.
In una località di villeggiatura conobbi un signore, anche lui gay.
Con lui ho avuto sempre dei rapporti normali, era molto più grande di me.
Ci conoscevamo già da vari anni, quando m'invitò a Napoli dove viveva.
Napoli è una bellissima città ed accettai l'invito con piacere.
Finite le ferie rientrai al mio domicilio e dopo alcuni mesi e aver concordato il periodo, andai a trovarlo.
Mi venne a prendere alla stazione ferroviaria e andammo a casa sua.
Una bellissima casa in un palazzo antico in una zona bella della città.
La mattina dopo, io dormivo da solo, mi venne a trovare e mi propose, dopo aver fatto un clistere, di mettermi dei piccoli oggetti nel culo.
Lui aveva un cazzettino piccolo e moscio e poi era passivo come me.
Io accettai.
Andammo in bagno e mi fece un bel clistere, molto accurato, versandomi dentro tanto liquido, mi pulì tutto l'intestino.
Io adoro quando gli altri mi fanno il clistere, specialmente quando mi riempiono tutto l'intestino e poi una volta seduto sul wc, stabiliscono loro quando io devo scaricare...
Sono loro i padroni del mio culo.
Andammo in camera e mi fece mettere a pecora sul letto, ovviamente nudo.
Aveva preparato della crema e dei piccoli oggetti.
Iniziò con il primo, poi un altro e via così.
Tutto molto piacevole, erano di due, massimo tre centimetri di diametro.
Godevo nel sentirmi penetrato.
Ad un certo punto ho avvertito un dolore tremendo nel culo.
Ho urlato : Aaiiii
Mi sono gettato sul letto, a pancia sotto, e con la mano destra ho preso la causa del tremendo dolore.
Ho tirato fuori dal mio culo una bomboletta di lacca per capelli, con il tappo rotondo, che poi misurata aveva un diametro di cinque cm. ed era lunga una ventina di cm.
Arrabbiatissimo, con il culo in fiamme, chiesi al mio amico perchè mi aveva fatto questo.
Lui rimase stupito e anche dispiaciuto dalla mia reazione e non disse, subito, nulla.
Io piano piano mi sono calmato, il dolore diminuiva.
Dopo qualche minuto gli dissi di lubrificarmi bene lo sfintere e di metterla di nuovo, ma di toglierla appena glielo dicevo.
Lui lo fece, ma subito dopo gli dissi di toglierla.
Dopo alcuni minuti, gli dissi di metterla per la terza volta.
Così fece, il dolore era tanto, ma ormai lo sfintere era rotto, il buco era stato allargato per sempre, riuscii a resistere e la tenni in culo.
Progressivamente il dolore diminuiva e aumentava il piacere di sentirsi aperto.
Di sapere di avere il culo definitivamente rotto.
Ero diventato un ROTTOINCULO.
Gli dissi di spingere la bomboletta dentro, piano piano, e lui lo fece.
Alla fine mi disse : tocca l'hai tutta dentro.
Io mi toccai il culo, ero pieno pieno.
Godevo con il culo pieno.
Lui la tolse e me la rimise almeno altre venti o trenta volte, ogni volta la ficcava tutta, con sommo piacere.
Quando la toglieva, mi diceva che mi rimaneva il buco aperto per un pò.
Come ho goduto !!!
A quel punto mi disse : ti ho rotto il culo in maniera tale che quando ti fotteranno anche con cazzi molto grossi, proverai solo piacere, nessun più ti farà male.
Aveva perfettamente ragione.
La bomboletta, che era vuota, me la regalò.
Io la usavo spesso, mi ci sedevo sopra e andavo su e giù.
L'estate dopo, quando ci siamo rivisti nella località di villeggiatura, mi porto un salame, molto corto, venti/trenta cm. ma molto grosso.
Mi disse : prima di mangiarlo con la bocca lo devi prendere nel culo.
Mi denudai, ci mise un preservativo sopra e me lo ficcò nel culo, dicendomi : oggi giorno verrò e ti fotterò con questo.
E così fece per parecchi giorni.
Poi mi diede il permesso di affettarlo.
Da allora ogni anno mi portava un salame e lo comprava sempre più grosso.
Prima di mangiarlo lo dovevo prendere nel culo da lui tantissime volte.
Era una cara persona, non c'è più.
Mi diceva sempre, anche a telefono : TI RICORDI COME TI HO ROTTO IL CULO !

Questo non è un racconto di fantasia, è tutto vero.