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Gay & Bisex

Finalmente DONNA per una settimana !


di Rosalinda
18.03.2024    |    1.191    |    3 8.7
"Lui mi scopava a casa, la sera, alcune notti e rimasto a dormire da me..."
La storia inizia in una piccola isola intorno alla Sicilia dove ho un'attività stagionale, estiva.
Siamo alla fine di settembre.
Frequento la spiaggia nudista gay dell'isola.
Cerco di andarci, quando posso, un paio d'ore al giorno, dalle 12 alle 14.
Sono sdraiata e mostro, come al solito, il culo, coperto da un perizomino femminile, molto bel abbronzata, fine stagione.
Arriva un uomo, nudo, un bel tipo, ha uno zainetto.
Passa, mi guarda, prosegue e poi torna indietro.
Mi dice : fammi un pompino !
Perentorio.
Io mi metto in ginocchio sull'asciugamano e apro la bocca.
Dice : bravo ! Vedo che ubbidisci subito.
Ma non me lo mette in bocca.
Si siede, si presenta, è di Torino, in vacanza per una settimana.
Mi fa tante domande su quello che mi piace fare da femminella.
Ha un bel cazzo.
Non fa delle avances.
Io faccio la femmina, aspetto.
Arriva l'orario che devo andare via e glielo dico, invitandolo a casa dopo cena, la sera.
Accetta.
Alle 21, puntuale bussa alla porta.
Io apro con un perizomino rosso e zoccoli con tacco 10, mi sono depilata, clistere. doccia, crema per il corpo.
Pronta per essere montata.
Camminando sculetto vistosamente.
Si spoglia e andiamo subito a letto.
Mi da il cazzo, che duro, è diventato sui 20 cm. per circa due ore, sia in culo che in bocca.
Alla fine gode in bocca e mi fa ingoiare tutto.
Anche se non me lo diceva lo avrei ingoiato.
Mi dice di tirare fuori tutto l'abbigliamento femminile che ho.
Lo faccio, controlla tutto e vede un bikini nero con i laccetti.
Mi dice : domani devi uscire con questo sotto, anche il reggiseno.
Sulla spiaggia voglio che stai così.
A me piace il maschio che comanda, che decide, che mi sottomette.
Obbedisco.
Mi ha fatto stare, davanti a tutti con il bikini per tutta la settimana.
In più avevo portato un rossetto, color fuoco, e quando arrivava me lo metteva sulle labbra.
In quella settimana mi ha trovato tantissimi cazzi per la mia bocca e per il mio culo.
Lui mi scopava a casa, la sera, alcune notti e rimasto a dormire da me.
Ovviamente la mattina mi svegliavo con il cazzo nel culo.
Il giorno prima di partire mi dice : verresti una settimana a Torino a casa mia a fare la donna ?
Al tuo arrivo ti spogli, chiudiamo i tuoi vestiti in un armadio con una serratura e li riprendiamo alla tua partenza.
Dovrai essere sempre sia in casa che fuori, vestita da donna.
Dovrai occuparti della casa, pulizie, cucinare, fare la lavatrice, stirare, ecc.
Dovrai soddisfarmi sessualmente tutte le volte che te lo chiedo e dovrai soddisfare i miei amici.
Tutte le sere usciremo e andrai a prendere cazzi.
Club privè, car sex, orge in casa privata, posteggio camion, cessi autogrill, ecc.
Pensaci, se ti va me lo puoi dire tra una settimana.
Non ci ho pensato, ho accettato subito.
A metà ottobre arrivo a Torino Caselle.
Lui mi aspetta e mi porta a casa.
Un bel palazzo, in una bella zona della città.
Mi spoglio e mi vesto da donna.
La biancheria intima era mia.
Lui aveva un armadio con gonne, minigonne, stivali, scarpe, magliette, camicie, cappotti, pellicce, ecc.
Di tutto, tutto sexy, ovviamente.
In casa dovevo stare con un completino corto da cameriera, completa di parrucca, corta bionda.
Mi ha dato la mia stanza, mi ha dato gli orari e mi ha detto che la mattina alle 7,30 dovevo portargli la colazione a letto.
Mi dovevo depilare tutti i giorni e avere sempre l'intestino pulito (clistere).
L'indomani mattina alle 7,30 ero in camera sua, lui era già sveglio e mentre sul letto faceva colazione mi dice di succhiarlo.
Non ha sborrato.
Poi ho portato via il vassoio, e ho lavato tutto in cucina.
Lui è andato a lavorare ed io avevo da pulire i due bagni e preparare il pranzo.
Mi aveva detto cosa.
Si mangiava alle 14,30, usciva dall'ufficio alle 14.
Alle 10 suona il mio telefono, non dovevo rispondere a quello di casa.
Era lui, mi diceva che alle 11 veniva un suo amico che dovevo soddisfare.
Mi voleva vestita da cameriera.
Gonna bianca corta. Grembiulino. Calze bianche. Scarpe con tacco 10 bianche. Crestina.
Lui prima di uscire mi aveva messo una gabbietta di silicone rosa, con il lucchetto e aveva portato via la chiave.
Dovevo tenerla per tutta la settimana.
Mi dava un pò fastidio, dovevo camminare con le gambe un pò larghe.
Ho accelerato le pulizie e alle 10,45 ho fatto un bel clistere.
Alle 11 suonano, mi dicono il nome, che conoscevo e apro.
Alla porta trovo un uomo grossolano, mi ha poi detto che faceva il meccanico, piuttosto grosso e dai modi rozzi.
Si è diretto in una stanza, conosceva la casa, dove c'era un letto matrimoniale e un divanetto e un tavolo robusto.
Si è seduto nel divanetto e mi ha ordinato : portami una birra bella fresca e mentre la bevo fammi un bocchino, fatto bene mi raccomando se no ti faccio le natiche rosse da quante te ne dò.
Io sono scattata, ho preso la birra nel frigo ho preso un boccale ma non l'ho versata, ho messo tutto su di un vassoio e da perfetta cameriera sono entrata in camera sculettando.
Non voleva il boccale, beveva dalla bottiglia.
Poi mi sono inginocchiata, ho aperto i pantaloni e dalle mutande ho tirato fuori un cazzo che faceva un tanfo di pipi, l'ho preso in bocca ed ho iniziato la pompa.
Lui si è abbassato i pantaloni e quando il cazzo, notevole, era duro, mi ha detto di leccare le palle, l'inguine e poi tirandosi su le gambe anche il buco del culo.
Io ho obbedito, e anche se l'odore non era il massimo, facendo finta di niente ho lavorato con la bocca e la lingua incessantemente.
Brava, sei proprio brava, una brava zoccola.
E' una settimana che non mi lavo apposta per te.
Avevo detto al tuo amico, che con la puzza che faccio non ti saresti neanche avvicinata.
Invece sei proprio una gran puttana.
Aveva ragione lui, si vede che ti ha conosciuta bene.
Finita la birra è andato via.
Non mi ha scopata e non mi ha sborrata.
L'unica cosa sulla porta aperta, una gran sculacciata sulla natica sinistra, mi ha lasciato il segno.
La sera quando siamo usciti verso le 23, lui l'indomani lavorava ed io avevo le faccende di casa, io portavo la minigonna nera, casacca nera luccicante, parrucca bionda, stivali neri, calze e reggicalze, perizoma nero, reggiseno imbottito terza misura, sopra una pelliccetta sintetica.
Rossetto, fard, matita per gli occhi, orecchini, collana.
Sculettavo da brava zoccola.
Lui era contento, di come mi ero comportata la mattina, mi ha detto : ero sicuro che lo avresti succhiato.
Sei una zoccoletta sottomessa, a te non piace fare la puttana tu sei una PUTTANA.
Mi ha portato in un club privato.
Sono stata, insieme ad altri tre o quattro travestiti al bancone del bar, con il culetto in mostra e la gonna tirata su al limite delle natiche.
Più di una persona mi ha toccato il culo e guardato in faccia, ma solo dopo trenta minuti uno, molto anziano mi ha preso per mano e portano in un saloncino semibuio.
C'erano tanti divanetti a due posti, con un tavolino davanti ed una piccola pista da ballo.
Lui si è seduto e mi ha detto d'inginocchiarmi davanti a lui.
Poi di tirarglielo fuori e di succhiarlo.
Così ho fatto.
Era piccolo e moscio, e con tanta fatica sono riuscita a drizzarlo un poco.
A qual punto mi ha detto di baciarlo e l'ho fatto con passione.
Ha gradito, ho ricominciato a succhiare, ma non veniva.
Ad un certo punto mi ha detto, non riesco a sborrare ma ti faccio bere qualcosa.
Ed io ho bevuto, per fortuna ne ha fatto poca.
Mi ha detto che ero stata bravissima, che nessuna mai gli aveva bevuto il piscio.
Mi ha dato cento euro e mi ha chiesto quando mi avrebbe ritrovata li e se facevo servizi a domicilio.
I cento euro li ho dati a chi mi ospitava.
Quella sera ho succhiato altri due cazzi, questa volta ingoiando la sborra.
La tariffa era venti euro a bocchino.
Era una mancia.
Ad un certo punto quasi tutti sono scesi nella pista da ballo con le bocchinare in ginocchio davanti al maschio, che succhiavano, i maschi, quando la musica si fermava cambiavano bocca.
Ne ho succhiati cinque o sei, alcuni notevoli, due mi hanno scopato loro tenendomi la testa.
Poi siamo andati via.
In totale ho guadagnato duecentocinquanta euro, in due tre ore.
Per me è stata una settimana molto bella, ho sempre fatto la puttanella.
Lui in casa ha fatto venire varie persone, alcune mi hanno scopata, altre mi hanno sottomessa in vari modi.
Ma sempre con me d'accordo.
Dai camionisti, ne ho presi, con il preservativo cinque, tre in gabina e due appoggiata al camion.
Che scopate, come ti fottono i camionisti, specialmente quelli dei paesi dell'est Europa.
Mi hanno scopata, in parecchi, appoggiata alla macchina in un car sex.
Mi hanno scopata in un cesso di un autogrill, dentro il gabinetto con la porta aperta, se non veniva il mio amico a tirarmi fuori ero ancora li... si era formata la fila.
Ho fatto la cameriera, gran parte sotto il tavolo, in una cena orgia, organizzata da un amico del mio ospite.
Dato che a tavola c'erano delle olive verdi, grosse, i noccioli li mettevano nei nostri culi, in quelle delle cameriere.
Io ne ho presi una decina, poi li abbiamo scaricati nel cesso.
Noi eravamo quattro i maschi undici.
Alla fine della serata ci hanno chiavate sul tavolo all'infinito.
Peccato che non c'erano più i cinema porno, se no mi avrebbe portato anche li a farmi chiavare.
Una settimana fantastica.
Certo molto pesante fisicamente, ora non ce la farei.
Sono tornata a casa con un buco di culo, che ci passava un treno.
Ingrassata per quanta sborra avevo ingoiata.
Una bellissima settimana.
Con lui ogni tanto ci sentiamo.
Mi dice che una volta l'anno invita una zoccoletta come me per una settimana per sottometterla.

Questo è un racconto totalmente inventato.
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