Vita e maestra

L’estate 2019, è stata caratterizzata da giornate torride… Ma, se penso a quel caldo, la mia mente, vaga subito fra maialate ed avventure inattese!
Come tutti i giorni, verso le 13:30, scendo a “pisciare” la nostra cana… (femminile di cane) andiamo fino al parco, una bella sgambata, e poi tranquilli ed accaldati, ce ne torniamo a casa, ma d’estate, preferisco passare nelle viuzze dietro casa, perché il sole cocente, a volte diventa insopportabile!
Così è stato anche per quel caldo mezzogiorno. Tornando giro a destra prima della scuola e mi infilo nelle viuzze, piene di uffici legali e non… Quando improvvisamente da un portoncino, ad una ventina di metri da me, esce una stangona strepitosa, alta sul metro e settanta, capelli lunghi fino ad oltre metà schiena, bocca carnosa, evidenziata da un marcatissimo rossetto, sandali con zeppa e tacco 12… di cui certo, non aveva bisogno data la sua altezza!!!! In poche parole sarà stata quasi 20 centimetri più alta di me!
Ma ecco che subito dietro di Lei esce un ometto sulla sessantina, rubicondo e rossiccio, non so se, per il caldo o per cosa… Classica borsa (loro la chiamano cartella) da avvocato colma di fascicoli e carta! Abito scuro, camicia perfettamente abbottonata e cravatta, anche se con quel caldo…. Grande fatica!
Normalmente non faccio il galletto, ma spontaneamente mi viene un “Wowww” di stupore ed ammirazione Lui impassibile, si volta verso di me ed alzandole la gonna di seta, o simile mi guarda e dice: “Vieni con noi?” poi con piglio deciso mi dice: “E’ qui dietro, ho i condizionatori accesi da questa mattina!” Non credo di essere proprio uno sprovveduto, ma la sue parole, mi ha lasciato di stucco!!! Balbetto qualche cosa, senza dire niente, quando Lui subito interviene e continua: “Ho cose fresche da bere, qualche stuzzichino ed inoltre, Lei è proprio tanta per me da solo!”
Non riesco a dire altro che: “Dove?” Lui risponde prontamente: “qui dietro l’angolo… a casa mia!” aggiungo: “Ma ho il cane!!!” risponde: “Non è un problema, al fresco, starà meglio anche Lui… e poi ci sono molte camere…” Non so come reagire… guardo Lei, la quale mi sorride, guardo Lui che insiste… e solleva sempre di più il vestitino facendomi vedere due cosce da capogiro ed una chiappa marmorea! Lui mi allunga una mano e mi invita, quasi ordinando! “Dai andiamo!!!!” Inebetito e frastornato, dico: “Si! Va bene!” incurante di tutte le vicende che si leggono sui giornali o alle televisioni locali… Lo si voltano e a passo spedito, si incamminano, io li seguo ma non mi rendo conto… guardo sempre la mano di Lui su quella coscia strepitosa che è sempre più insolente ed aggressiva, ma Lei fra un risolino e l’altro, lascia fare, anzi ne è compiaciuta!
Facciamo pochi passi, svoltiamo un angolo ed arriviamo ad una cancellata di ferro battuto che contorna un bellissimo giardino, con al centro un palazzotto anni 20…. Uno splendore! Lui, prende un mazzo di chiavi dalla tasca, apre il cancello, entra e ci fa segno di entrare, si volta verso di me e mi dice: “Se vuoi il cane, puoi liberarlo… da qui non può uscire!!! Può correre ed abbaiare quanto vuole!” Come un automa, eseguo, mentre mi guardo attorno, attonito, stupito ma anche compiaciuto, per la situazione che stavo vivendo!
Ci fa cenno di seguirlo e sia la ragazza che io, in silenzio lo seguiamo. E’ tutto bellissimo ed irreale, tranne la ragazza, che mentre entra lascia cadere il vestitino e mette in risalto un culo strepitoso solo guarnito da un minuscolo tanga, ma Lui incurante, di tanta magnificenza, la piega a 90 gradi ed incomincia a fistarla… Le infila tutta la mano cicciottella nella figa, le strappa il tanga con un colpo secco lasciandola, praticamente nuda!
Io non riesco a capacitarmi… Ma sta succedendo o è una pura fantasia, allungo una mano e la tocco, è vera anche se per me irreale! Lei allunga le mani, verso di me, mi accarezza e mi invita con la bocca a baciarla, non me lo faccio ripetere, le prendo il volto, di pelle leggermente scura, ma due occhioni azzurri non tradiscono le sue origini… avvicino la bocca, il resto lo fa tutto Lei, mentre continua ad essere piegata, si alza un po’ ed una lingua impertinente, mi si infila in bocca, mi sento un fremito mostruoso nei pantaloni… Era da parecchio tempo che non avevo un’erezione così! Anzi, così veloce e spontanea, era da molto tempo!!!! Il tempo si congela, sento una mano che si infila sotto alla polo, una carezza morbida e voluttuosa, quando improvvisamente la voce di Lui mi riporta alla realtà! Era tutto vero…. Mi dice: “Cosa vuoi bere? Bollicine o fermo… Ti va qualche stuzzichino con gamberetti? Oppure vuoi mangiare qualche cosa di più solido?” Io non ho parole… Non può essere vero! Però il suo continuare a parlare, mi riporta subito alla realtà… E mi rendo conto che Lei esiste, che Lui esiste, che io sono li ed ho un attimo di panico, quando le mani di Lei mi stanno sbottonando i pantaloni, prendendomi il cazzo in bocca!
Rispondo: “Bollicine leggere, tipo prosecco! Grazie!” In coma totale, il cazzo durissimo nella sua bocca, allucinato dalla magnificenza di quel salone, al confine, fra l’elegante ed il morboso… Tutto perfetto, tutto in ordine, tutto in tono, meno la Sua volgarità nel trattare Lei! Ma quest’impressione, è durata pochissimo, Lei ha preso subito in mano la situazione, sbottonando anche i pantaloni di Lui e succhiando avidamente i due cazzi contemporaneamente…. Vera maestra, di certo tutt’altro che obbligata, a Lei piace proprio il sesso e tutto quanto è al contorno, più apparentemente è volgare e più ci appartiene, ci rende vivi!
Lei era una formidabile donna “VIVA!”, intanto Lui aveva smesso di fistarla, ed era andato nell’altra stanza a prendere bottiglia e bicchieri, ritornando con una sontuosa giacca da camera in seta bordò! Ed un pezzo da novanta fra le gambe, si intravvedeva fra i lembi della giacca volutamente lasciata aperta! Non era un “minus abens” sessuale, anzi ha incominciato subito a scoparla di gran gusto, infilandole tutto quel “pezzo da novanta” nella figa infradiciata dalla lunga smanacciata di prima!!! E sicuramente a Lei non spiaceva, assolutamente anzi, con gioia e piacere si accomodava per prendere il più possibile di quella goduria, mentre continuava a spompinarmi con una maestria, di certo non usuale, per me! Non che io sia uno sprovveduto, difatti, non sono venuto nei primi dieci secondi di pompino, ma di certo era una situazione completamente al di fuori dalla mia portata!
Il posto, la casa, la situazione, il contesto, tutto era “sopra le righe!” Gente ricca, gente che usa la vita, non come il trascorrere dei giorni, ma come un pasticcino da gustare! Continuavo a chiedermi quanto fosse tutto reale, quando Lui stesso mi ha richiamato l’attenzione dicendomi: “Sei stupito? Sei stordito dalla situazione? Sono proprio queste le situazioni che Noi cerchiamo… Apparenti casualità. Apparenti incongruenze. Che per noi non lo sono… Anzi, Ti stavamo aspettando, Io ho lo studio al piano rialzato. Proprio dove ci siamo incontrati, Ti avevamo già visto altre volte passare con il cane… Eravamo in attesa, per trarti l’imboscata, ci eravamo già fatto il nostro film, sulla Tua sorpresa, sulla Tua incredulità… Più che comprensibile, ma per solo ed unico divertimento!
Noi amiamo creare delle situazioni irripetibili, diverse, sempre diverse le une dalle altre, non cerchiamo mai di riprovarci, ci sforziamo di generare sempre e solo situazioni diverse, che rimangano uniche nella nostra testa…
Abbiamo capito che solo l’improvvisazione, la fantasia del diverso, ci stimola, noi non ci rivedremo mai più, perché solo così potrà essere perfetto, se ripetessimo la stessa situazione, se ripetessimo le stesse attese, si rovinerebbe tutto e sarebbe come sprecare la vita stessa!
Invece noi vogliamo avere solo sensazioni VERE, vogliamo che lo stupore, colmi sempre i nostri occhi! Così ci sentiamo vivi! A volte spaventati, ma sempre vivi!