trio
Aleska e le sue voglie 2.0
di ask2me
03.01.2020 |
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"Appena io Aleska fui in posizione, Alberto incominciò a leccarmi la figa, bagnata fradicia da ore, Andreas con fare sapiente, versò un’abbondante quantità..."
Questo racconto, è già stato pubblicato, prima della cancellazione dell'account!Sono Aleska, ero sul traghetto per Arona, ero lì che cercavo di connettere per raggiungere la pace dei sensi… anche questa notte, solo una, ed una soltanto, di “minkia”…. Sempre la stessa!
Io avrei voluto un po’ di sesso vero! Un po’ di goduria “rupestre” che ne so io… Mio marito, mi porta sulla statale 33 del Sempione, al Km 13.500 dalla citta di Arona, distributore di benzina… e NON solo!
I camionisti… i Guappi… che fanno finta di fare benzina… Gli amici del Bar che escono pensando di trovare la “donna della propria vita…!”
Arriva mio marito e dice: “Buona serata cara!.... Ti andrebbe di fare un giretto, invece di tornare subito a casa?” lo guardo, un po’ allibita, il mio cervello… corre! Ma, mi controllo e chiedo: “Dove?” La risposta, non fu immediata, dopo un momento di riflessione arrivò, dicendo: “Ma io andrei a fare un giretto, parcheggiamo la macchina, due passi a piedi, e poi, in qualche bar, per prender un buon Calvados…scaldato dalla mano, lo troveremo sicuramente!”
Allibita, è dire POCO!!!
Da mio marito, una proposta simile? Ebbene SI!
Lui continua: “Sai quel bar sul porticciolo, al “L’angolino BAR 2.0”…. E’ interessante!!! Fanno dei cocktails molto corroboranti! E non solo…”
Continuo a guardarlo allibita! E chiedo: “Ma Tu, come lo sai?” Il silenzio, per qualche secondo, che per me sono sembrati secoli, fu interrotto dalla sua voce, che diceva: “Me ne ha parlato Andreas…. Sai quel ragazzo nero che abbiamo visto l’atro giorno… al mercato! Bene, dice, che fanno dei “crostoni al prosciutto crudo e Maria…” con un “Irish coffe” molto interessanti! Ne mangi uno, e stai bene, per tre o quattro ore! Sei tranquillo, sei rilassato e sei anche eccitato!!!”
E continua: “Io penso, che si possa anche provare, non succede nulla, al massimo… uno, si addormenta, per una mezzoretta! Che vuoi… più o di meno?”
Improvvisamente, ricordo... alto 1.85, magro, ma assolutamente, “non deperito!” anzi, due cosce da lottatore, molto interessanti! Che facevano presupporre, molto… all’inguine! Ma evito di rovinare la sorpresa, anzi, cerco proprio di non pensarci!
Annuisco e dico, sempre più scoordinata nelle idee: “Va bene, andiamo! Ma poi… Secondo Te, devo seguire il mio istinto di femmina… oppure devo pensare a Mia madre… che mi cazzierà per tutta la vita, se lo venisse mai, a sapere?”
Qualche minuto di silenzio e poi la razionalità “fatta persona” mi rispose: “Primo: Qui ci siamo solo noi!”, “Secondo: Perché, Tua madre, dovrebbe mai venirlo a sapere?” “Terzo, più importante: La vita, Tua e Mia la gestiamo Noi!!! Giusto? Cosa mai dovrebbe centrare Tua madre con la minchia, che Tu vuoi prendere ora?”
La mia risposta, non fu immediata, ma nel silenzio, fu una valanga! “Perfetto, andiamo allora, qualche stuzzichino lo mangerò volentieri!”
Il percorso fu abbastanza breve, ma sufficiente a rinvangare, se non tutte, molte delle mie eccitazioni della mia vita! Ma sicuramente queste le superava tutte!
Lo stomaco, sembrava, non avesse avuto cibo da 15 giorni. Le mie mani, sembravamo non avessero stretto “cazzi” da 15 anni! La mia figa, era un lago… al solo pensiero che Andreas la toccasse!
Arriviamo e dopo un attimo, dalla stanza posteriore, quella del bigliardo… appare, non è un angelo, non è un miraggio, ma sono solo 185 cm di maschio e basta!
Un maschio nero, con tutti gli stereotipi dedicati ad esso: alto, faccione simpatico, maglietta scura e jeans, Sarà ma certe volte gli stereotipi… pagano! Eccome, pagano! Ho immaginato subito, quasi tutto quello che sarebbe avvenuto dopo!
Ci avviciniamo senza troppe confidenze, ma Lui appena si accorge della nostra presenza, dice con tono giocoso: “Ciao Alberto, ciao Aleska!!! Che piacere rivedervi!”
Sembra una banalità, ma un buon incontro, è già metà dell’opera! Ed il nostro, è stato un buon incontro, forse Alberto ed Andreas, si erano già conosciuti, forse si erano già messi d’accordo, ma a me in quel momento, non mi importava niente…Io sentivo e percepivo solo una cosa, che in qualsiasi modo, fosse finita quella serata… Sarebbe finita bene!
Per prima cosa, data l’ora, Alberto, propone di andare a mangiare, qualche cosa, dopo l’aperitivo… perché la testa gira subito! Ma contemporaneamente, aggiunge anche che a Lui piacerebbe fare “l’autista guardone!” Andreas, subito risponde: “Cosa vuole dire?” la risposta spiazzò un po’ tutti: “E’ semplicissimo, Voi siete una coppia di amanti, ed io sono il taxista… che Vi porta verso il Vs. piacere!”
Mi guardai per un attimo attorno, guardai Alberto, ma subito abbandonai le eventuali considerazione, di ripensarci, per poter percorrere tutte le strade della vita che si stavano aprendo difronte alla mia serata! Sentivo, una forte umidità dalle parti del basso ventre! Un’umidità concretizzata dalla presenza di Andreas, il quale incurante della situazione, mi stava infilando una mano, profondamente, allargando completamente la mia figona in un solo colpo! Solo una fortissima eccitazione, poteva rendere quella situazione possibile e sensuale, solo l’umidità, se così si può chiamare… ha permesso, così tanto ardire!
Ma a questo punto, eravamo arrivati davanti al ristorante il “La Piazzetta” dove si mangia pesce o quasi tutto quello che si vuole!
Entriamo chiedendo un tavolo un po’ appartato per tre! “Prego signori…” Fu la risposta del cameriere, e ci guidò in fondo al locale, tavolo d’angolo… Mi accomodai subito nella sedia in fondo, così mio marito ed Andreas, si sarebbero potuti sedere ai lati, classico tavolino quadrato, in quel modo sia Alberto che Andreas, avevano a disposizione una coscia e volendo, avrebbero potuto anche smanacciare la mia figona! Mio marito improvvisamente mi dice: “Non dimentichi qualche cosa?” Lo guardo un po’ allibita, ed Alberto aggiunge: “Si cara, Ti sei dimenticata di togliere le mutandine, anche se il Tuo tanga è pochissimo ingombrante, è meglio toglierlo, puoi tranquillamente, farlo qui, ora!” Interdetta un po’ arrossisco, ma poi lui aggiunge: “Ma si cara, sarà più bello per tutti poter annusare l’odore direttamente dalle Tue mutande, mentre mangiamo!” Sono decisamente imbarazzata, ma eseguo, e metto il mio tanga a fianco del tovagliolo…. Mentre arriva il cameriere, Alberto velocemente, lo prende e dopo averlo lievemente annusato, lo infila nel taschino della giacca…. A modo di fazzolettino.
Ordiniamo un solo piatto a testa, la serata trascorre velocemente, anche se abbiamo tutta la notte davanti, prendiamo un caffè e Alberto, si alza per andare a pagare, usciamo, risaliamo in macchina mio marito si premura subito di aprirmi la porta posteriore destra facendomi salire ed Andreas dietro al posto di guida, mentre Alberto si dirige al suo posto! Le strade per tornare a casa, si snodano veloci, ma ci vuole un buon quarto d’ora, Alberto ha l’occhio fisso sul retrovisore, che aveva sapientemente, orientato ad altezza sedile posteriore. Io ero un continuo mugolare per le dita infilate nella mia figona interrotte solo dai silenzi dovuti ai baci bocca a bocca, che Andreas di certo non lesinava ed a me, creavano un continuo crescendo di eccitazione, a me piace molto baciare!
Arriviamo sotto casa e Alberto dice: “Eccoci… adesso, però state zitti, fino a quando non siamo in casa… Poi potremo fare tutto quello che vogliamo!” E così fu! la porta si chiuse alle nostre spalle ed io girai due mandate da dentro!
Entrati, fu un continuo bacio profondissimo, i vestiti di tutti cadevano a terra mentre ci indirizzavamo verso la camera da letto!
Entrammo già tutti nudi, mentre ci stiamo sdraiando sul letto, Andreas ci guarda e dice: “No non così! Tu Alberto, sdraiati tranquillo con la testa qui sul bordo del letto!” poi aggiunge: “Tu Aleska mettiti sopra di Lui, per potergli fare un bel pompino! La Tua figona sopra la sua bocca ed il tuo culo, qui proprio davanti al mio cazzo!”
Devo dire che ad Alberto la cosa, stava eccitando moltissimo! Io Aleska ero un po’ spaventata… invece! Stavo guardando il cazzo di Andreas, enorme durissimo e con la cappella lucida dal Durex che Lui, si era portato dietro.
Appena io Aleska fui in posizione, Alberto incominciò a leccarmi la figa, bagnata fradicia da ore, Andreas con fare sapiente, versò un’abbondante quantità di Durex all’Aloe fra le mie chiappe, il quale, piano piano, scendeva lambendo perfettamente lo sfintere, Andreas stava allargando le natiche, mettendo in perfetta mostra lo sfintere ancora chiuso, con un dito piano piano, aiuta il liquido a penetrare e contemporaneamente massaggia lo sfintere, dapprima in modo circolare per rendere più disponibile la penetrazione, poi con lo stesso dito, piano, piano, entra spingendo leggermente… Riusce dallo sfintere per raccogliere altro Durex e rientra ma questa volta con due dita! Io feci un piccolo gridolino di dolore, ma la sorpresa dell’insieme ebbe il sopravvento, i minuti, si susseguirono ed il gioco rimane lo stesso per alcuni minuti, Alberto mi lecca la figa ed Andreas dentro fuori dal culo con due dita… sentivo in continuazione il mio sfintere ammorbidirsi e dilatarsi.
A questo punto, Andreas mi disse: “Adesso Ti inculo… perché bisogna chiamare le cose con il proprio nome…” Non aveva neanche finito la frase e già mi aveva appoggiato il suo grosso glande sullo sfintere… lo spettacolo per Alberto doveva essere meraviglioso, una visuale ‘unica’, la figa davanti agli occhi, la lingua dentro, il cazzone di Andreas che punta al culo… insomma sua moglie grandiosamente inculata da un altro, sotto il suo sguardo!
La cappella piano piano, sotto una spinta costante stava entrando completamente… mi sentivo un fuoco immenso ardere nel basso ventre, ma questo era ancora niente, il bello per me, doveva ancora venire! Piano piano Andreas entrava ed usciva con la cappella dal mio culo, lubrificando con il Durex continuamente, poi ad un certo punto, mi prese per i fianchi tesi e tenendomi saldamente con le sue grosse mani, esattamente in quel momento capii che non avevo più scampo! Con lentezza e determinazione, spinse dolcemente ma costantemente… Urlai più volte, ma il cazzone di Andreas era tutto dentro! Non c’era più scampo, o si era rotto il culo o si era adeguatamente dilatato… La seconda è quella giusta, il culo si dilata sempre sotto la spinta di un grosso cazzo! Di certo i primi minuti, non furono particolarmente piacevoli per me, ma il continuo stantuffare di Andreas, il continuo leccarmi la figa di Alberto, ebbero la meglio! Il MIO culo era pronto, morbidissimo ed io lo sentivo larghissimo, per poter accogliere tutto il cazzo di Andreas, fino a farlo sborrare! Ma Andreas, non era ancora completamente eccitato, difatti il suo cazzo si ingrossò ancora un bel po’ tanto da procurarmi nuovamente dolore, a questo punto urlai: “Mi fai male!!” di rimando Andreas noncurante mi rispose: “Volevi o no, che Ti rompessi il culo? Ecco fatto, d’ora in poi non avrai mai più problemi a prendere cazzi in culo!”
Con le due mani ben salde ai miei fianchi, continuò, continuò ed ancora, continuò ad uscire e rientrare come un ariete, ma il mio culo, si era aperto, come un tulipano “maturo”, come solo una infinita goduria, può fare trasformando il dolore, in infinita goduria! Solo l’eiaculazione profonda, di Andreas, infilandoglielo completamente dentro e fu talmente abbondante, tanto da uscirne un po’ lateralmente sulle natiche, sentivo il liquido caldo e denso colare dal mio sfintere sulla faccia di Alberto, questo, pose fine a questa grandiosa inculata… piano, come era entrato, si sfilò dal mio culo, stavo per distendersi, quando nuovamente le mani di Andreas la ripresero… e contemporaneamente disse: “Non hai ancora finito!!! Devi anche fare sborrare Alberto…” Poi dice rivolgendosi a mio marito: “Su, vieni qui Alberto ed incula Tua moglie, sentirai il piacere unico, di sborrare nella sborra degli altri!”
Alberto, rimase un attimo perplesso, ma non si fece pregare troppo, appoggiò la sua cappella di tutto rispetto al mio culo ed in un attimo sentii che il mio sfintere, stava risucchiando dentro il suo cazzo, in mezzo a tutta quella sborra calda! Ovviamente, gli bastarono pochissime pompate, per sborrare anche lui abbondantemente! “Ecco!” disse Andreas sorridendo: “Adesso Tua moglie è proprio diventata una vera troia, come è sempre stata, ma prima non metteva in luce le sue doti migliori! D’ora in poi, sarà sempre più piacevole, sia starle accanto, che scoparla o farla scopare da altri…. Lei avrà tanto bisogno di cazzo!! E Tu dagliene tanto… e se non basti, fagliene prendere altri… Sai sempre dove trovarmi! Oltre a tutti quelli che saprà trovarsi da sola! CIAO RAGAZZI!”
Ci salutò, si rivestì e se ne andò Lasciandoci entrambi esausti nel letto a goderci la notte che oramai, stava quasi terminando.
Ero sfinita, ma nonostante il culo mi bruciasse… MOLTO!!!
Ero contenta… ma che dico… entusiasta della nuova situazione, del nuovo percorso di vita che si stava aprendo davanti a noi!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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