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I miei nipoti (terza parte)


di Compagnidiscuola78
23.02.2023    |    938    |    0 9.0
"Mi seguivano con gli sguardi, con la mente e dimostravano sempre quanto fossero attratti da me..."
Terza parte

Il tempo volava e il giorno del mio matrimonio si avvicinava.
Provavo delle sensazioni contrastanti che mi turbavano. Sapevo che sposandomi avrei smesso di sentirmi ammirata e desiderata come lo ero stata nell’ultimo anno. I miei nipoti mi facevano sentire il centro del mondo. Mi seguivano con gli sguardi, con la mente e dimostravano sempre quanto fossero attratti da me. Sposandomi sapevo che mi aspettavano giornate piatte perchè il mio ragazzo relativamente a fantasia e trasgressione era tutto di un pezzo. Le nostre scopate in fatto di durata erano sempre standard e senza eccessiva fantasia mentre con i miei nipoti l’adrenalina era a mille. Anche se non mi scopavano mi facevano stare bene e godevo come una matta. Ogni occasione per loro era buona per allungare le mani e sfiorare il mio corpo. Anche se lo facevano con l’alibi della goliardia e dello scherzo le loro mani arrivavano ovunque. Quello più intraprendente era il nipote più grande che mi faceva sentire veramente donna. Il più piccolo faceva le cose senza malizia veramente per gioco ignorando la mia frenesia e la mia reale eccitazione e voglia. Non so se si rendeva conto che il fratello invece andava oltre. I loro corpi erano diversi, avevano un anno di età di differenza che si notava tutta. Il grande era diventato un uomo ed aveva un cazzo al di sopra della media, il piccolo stava sbocciando.. Ero in crisi perché il mio fidanzato lo aveva molto più piccolo dei loro cazzi ed io desideravo quello dei miei nipoti, del più grande soprattutto.
Non riuscivo a non pensarlo e quando il mio fidanzato mi scopava chiudevo gli occhi e sognavo che fosse il cazzo di mio nipote. Quando uscivo con il mio fidanzato non vedevo l’ora di tornare a casa e godermi ogni attimo degli ultimi mesi con i miei nipoti prima del matrimonio. Avevo la figa sempre bagnata quando mi erano vicini e non vedevo l’ora che trovassero una scusa per avvicinarsi e sfiorarmi e toccarmi. Un pomeriggio andammo al cinema ed indossai uno spolverino lungo che copriva una minigonna inguinale con le calze autoreggenti. Appena seduti , come al solito mi fecero stare in mezzo e copri le gambe con il soprabito. Mentre il piccolo era concentrato sul film il grande era concentrato sulle mie gambe. Appena le luci si spensero non perse occasione per sfiorarmi la coscia. Aiutato dal soprabito che copriva tutto si spinse con la mano fino alla mia pelle scoperta che iniziava dopo la balza dell’autoreggente. In breve arrivò alla stoffa delle mutandine che scostò di lato infilando due dita nella figa. Io ebbi un sussulto ed un orgasmo devastante. Pensare che con le dita mi faceva godere più del cazzo del mio fidanzato e che da lì a pochi mesi avrei dovuto rinunciarci mi faceva stare male. Non avevo tanta esperienza in fatto di sesso, avevo paura di rimanere incinta ma con i miei nipoti era tutto naturale e non c’erano questi rischi perché era tutto soft. Sinceramente avrei voluto farmelo sbattere dentro ma godevo tantissimo anche senza penetrazione. Bramavo quei momenti di malizia innocente e non vedevo l’ora che si facesse sera per andare a letto e aspettare i loro movimenti. Ogni sera notavo i loro rigonfiamenti prima di coricarci e non facevo nulla per non provocarli . Mutandine e maglietta di cotone era quello che indossavo per dormire , erano quasi sempre perizomi e delle volte brasiliane che si infilavano naturalmente tra le natiche. Prima di prendere sonno scherzavamo un po’ e poi quando calava il silenzio era il nipote più grande che iniziava ad avvicinarsi. Io mi giravo volutamente di spalle e lui si piazzava dietro di me senza muoversi. Centimetro dopo centimetro arrivava a stretto contatto con il solco delle natiche e si appoggiava facendomi sentire la sua erezione poderosa. Le prime volte stava fermo ed ogni tanto si muoveva facendomi sentire il calore della sua cappella. Con il passare del tempo notando che io non reagivo, si fece sempre più audace ed ha iniziato ad appoggiarsi letterarmente con il cazzo per lungo nel solco delle natiche tenendosi dai miei fianchi e ritmando i movimenti come se mi stesse scopando. Ad ogni passaggio da giù a su, con la cappella mi sfiorava il grilletto provocandomi degli orgasmi ripetuti fino a quando anche lui non raggiungeva l’orgasmo venendo tra le mie natiche. Sono stati mesi intensi che purtroppo si stavano avviavano alla fine coincidente con il mio matrimonio ma ero sicura che ci potesse essere un seguito
Fine terza parte
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