tradimenti
Il mio collega …il mio primo uomo vero (prima parte)
di Compagnidiscuola78
27.02.2023 |
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"Aspettavamo con ansia i giorni di rientro pomeridiano e riuscivamo a scopare per una buona mezz'ora..."
Trascorsa una settimana piena di sensi di colpa e di dubbi (in seguito agli episodi raccontati in "Ad un passo dal SI") iniziai a ripensare alla piacevole sensazione che avevo provato nel fare una sega al mio collega. Iniziai a ripensare sempre più spesso al suo cazzo e piano piano la smisi di essere rigida nei suoi confronti. Iniziammo a scambiare qualche parola in più e ricominciammo a fare le pause, alla macchinetta del caffè e per pranzo insieme. Le uniche occasioni che avevamo di rimanere da soli era il tragitto per andare e tornare a casa dal lavoro. Ogni settimana due colleghi per reparto dovevano rimanere al lavoro per 3 su 5 giorni per 2 ore in più, per recuperare la giornata libera di sabato.Il mio turno era con lui motivato dal fatto che viaggiavamo insieme.
Esattamente dopo tre settimane dal fattaccio si ripropose l'occasione di stare a stretto contatto. Mi ritrovai piegata sulla scrivania con lui che mi scopava meravigliosamente a pecorina. Mi abbassò i pantaloni e me lo mise tra le natiche senza nessuna resistenza da parte mia. Forse non aspettavo che questo e finalmente mi gustavo un vero cazzo per il tempo necessario a godere come ogni donna desidera.
Per la prima volta non ebbi la paura che tutto finisse presto ed ebbi modo di godermi il cazzo raggiungendo 3 orgasmi di fila. Mi sborro' sulle natiche, non perché non ce la facesse a continuare ma perché non potevamo rischiare a farlo in ufficio. Ci ripulimmo e riprendemmo a lavorare come se nulla fosse.
Quando uscimmo per rientrare a casa nulla fu più come prima e appena saliti in macchina gli aprii la patta e glielo presi in bocca mentre guidava. Inizio un anno di passione intensa e il sesso era diventato il
nostro pane quotidiano anche 2/3 volte al giorno.
Il mattino mentre andavamo al lavoro lo spompinavo ed al rientro idem. Qualche volta, quando sapevo che mio marito non era rientrato a casa, ci fermavamo in qualche piazzola e mi impalavo sul suo cazzo. Si può dire che il mio collega mi insegnò tutto perché nonostante avessi tani anni di matrimonio si può dire che ero ingenua..quasi vergine. Le scopate più belle erano quelle in ufficio. Aspettavamo con ansia i giorni di rientro pomeridiano e riuscivamo a scopare per una buona mezz'ora. Mettevamo dei cartoni a terra e ci sdraiavamo. Mi piaceva tantissimo spompinarlo perché aveva un bel cazzo e il
più delle volte mi veniva in bocca. Al mattino mi preparavo con cura per lui e sotto vestiti anonimi indossavo intimo da porca. Con mio marito andava come sempre e le scopatine con lui era come bere un caffè in confronto a quello che mi passava il mio collega. Non so ancora come mi sono accontentata di quel sesso per anni. Di certo era che ora stavo godendo alla grande esplorando tutte le varianti. Aveva tentato di scoparmi il culo ma dopo un paio di tentativi ha desistito , perché sentivo dolore. Sul resto delle cose ho provato quasi tutto. Mi ha insegnato a fare bene i pompini anche se li facevo velocemente e con frenesia rispetto ad ora con il mio ex compagno di scuola. Anche i punti che solleticavo con la lingua non li avevo mai raggiunti. Assaporai tantissimo farmi sborrare sul viso e andare incontro agli schizzi con la lingua. Mi stavo rifacendo del tempo perso ed erano tutte novità che apprendevo con gioia.
Fine prima parte
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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