I miei nipoti (seconda parte)

Le vacanze al mare finirono e rientrando in città ripresi le vecchie abitudini nell’ accudire i miei nipoti.
Mia sorella e il marito rientrarono al lavoro ed io mio occupavo dei figli svegliandoli e preparandoli per la scuola. Mi resi ben presto conto che non era più come prima.
La doccia era un vero problema perché non si nascondevano più ed esibivano i loro cazzi che non erano più da adolescenti.
Per sbrigarci e per praticità facevo la doccia insieme a loro , prima con uno e poi con l’altro.
Per pudore tenevo addosso reggiseno e mutandine che al contatto con l’acqua era come se non li avessi addosso. I capezzoli tradivano la mia eccitazione e lo capirono ben presto anche loro e me li mangiavano con gli occhi.
Notai che usavano la mia biancheria sporca per segarsi e la cosa mi caricò ancora di più.
Avere le loro attenzioni era gratificante ed io facevo di tutto per farmi ammirare e desiderare.
Erano sempre eccitati per me e si notava dal bozzo dei pantaloni.
Tante volte non mettevo le mutandine e giravo per casa a fare le faccende e farmi ammirare. Quando mi sedevo lasciavo in modo volontario le cosce leggermente aperte per far vedere lo spacco depilato della mia figa. Quando mi preparavo per uscire con il mio fidanzato loro stavano in stanza con qualsiasi scusa ed io mi vestivo indossavo calze e reggicalze come se loro non ci fossero sicura che, una volta uscita di casa, sarebbero corsi in bagno a segarsi sulle mie mutandine appena tolte che lasciavo apposta in bella vista nella cesta dei panni sporchi . Ormai era un gioco erotico che mi faceva godere più di quando il mio fidanzato mi scopava. Il tempo passava e il giorno del mio matrimonio si avvicinava. I giochi con i miei nipoti erano sempre intriganti e soft anche senza scopare. Mi limitavo a scappellargli il cazzo sotto la doccia e menaglierlo per pochi secondi anche se avrei voluto portarli all’orgasmo o farmelo mettere dentro. Alcune volte, sempre in doccia , mi abbassavo per prendere il sapone o con altre scuse e mi ritrovavo con la cappella davanti al viso. La voglia di prenderlo in bocca era tantissima e alla fine non ho mai resistito a non farlo. Facevo finta di scherzare o di prenderli in giro per le loro erezioni perenni e mi avvicinavo spalancando la bocca e ingoiandolo fino alla radice tenendoli dalle natiche e facendo su e giù per 3 o 4 volte facendo scivolare la cappella fino alla laringe con i coglioni che mi sbattevano sulle labbra, per poi alzarmi e uscire dalla doccia lasciandoli con il cazzo durissimo che avrebbero fatto calmare in bagno sulla mia biancheria sporca
Fine seconda parte