La mia compagna di scuola seconda parte

Ci incontrammo a Roma sotto il colonnato di San Pietro. Era la prima volta dopo tantissimi anni e soprattutto dopo delle chat sobrie. A primo impatto mi colpirono le forme piene. Un culetto fantastico e i pantaloni attillati che disegnavano una figa meravigliosa infilandosi tra le grandi labbra e presentando un solco invitante. Dalle frasi di rito sulla famiglia , sul lavoro si sfiorarono delicatamente altri argomenti sulla nostra gioventù e sull’attrazione reciproca che avevamo. Ero visibilmente eccitato e lei se ne accorse, come mi confessò in seguito. Il tempo volo’ e dovemmo per forza passare ai saluti. In seguito abbiamo rimpianto l’occasione persa di andare a richiuderci in una stanza e abbandonarci alle nostre voglie represse. Quando ci salutammo girai il capo ed appoggiai le mie labbra sulle sue infilandole la lingua tra i denti. Lei rispose come una lucertolina facendo guizzare velocemente e nervosamente la punta della lingua diventando paonazza. Quel bacio rubato è stato il segnale per lasciarsi andare e da quel momento fu un’esplosione di lussuria. Il primo messaggio che ricevetti nel tardo pomeriggio era accompagnato da una foto dove lei stava leccando un gelato. Io risposi con una battuta cogliendo nel segno. Capii subito che amava il sesso orale e amava dedicarsi al cazzo con la lingua e le labbra. Dovetti attendere un paio di mesi per godermi la sua bocca ma nel frattempo, tramite le nostre chat bollenti, ho conosciuto ogni centimetro del suo corpo, le sue voglie e le sue fantasie.
Si faceva per me ogni giorno più volte ed io rispondevo per le rime facendole vedere la mia eccitazione.
Arrivo’ il giorno del nostro primo appuntamento e già nell’ascensore dell’albergo iniziammo a pomiciare e a toccarci. Lei baciava nervosamente e faceva tutto velocemente. Le presi il viso tra le mani e le dissi: calma che qui non scappa nessuno. Bacia lentamente e muovi la lingua dolcemente. Entrammo in camera e appoggiai il mio cazzo sulla stoffa del suo minuscolo perizoma nero, continuando a pomiciare dolcemente. Scoppio in un orgasmo esplosivo senza neanche appoggiarle la punta. Dopo un minuto ebbe un altro orgasmo ed ancora non avevo messo a nudo il mio cazzo diventato durissimo. Appena lo tirai fuori si abbassò e lo prese in bocca iniziando un velocissimo su e giù. La bloccai di nuovo e le suggerii di baciare, leccare e succhiare come le avevo detto di fare con la mia bocca prima. Ancora oggi, quando riguardiamo i video dei suoi primi pompini ci mettiamo a ridere. Nel tempo ha assunto uno stile ed una tecnica che farebbe rinsavire un moribondo. Durante quella fatidica prima volta ho perso
Il conto delle volte che è venuta scoprendo di essere multiorgasmica. Durante gli anni di matrimonio, a detta sua, era sempre venuta 2 massimo 3 volte durante un rapporto della durata media di 20/25 minuti. Avevo di fronte una vergine, nonostante, fosse sposata da anni. Il culetto era inesplorato e il marito non le era mai venuto sul viso, nonostante lei lo desiderasse tanto, e non aveva mai utilizzato frasi o un linguaggio da porca, nonostante lo desiderasse. Diciamo che la nostra prima volta si concluse a tarda sera, dopo una pausa di un oretta per una cena veloce in un ristorante vicino L’albergo. Quel pomeriggio scopammo per 5/6 ore di seguito fino a quando lei non dovette chiamare il taxi per tornare a casa, da una ufficiosa pizza con le amiche...CONTINUA