trans
Il gioco più sexy dell’estate
di GiadaLabbraBollenti
11.08.2024 |
6.934 |
31
"Bendati tutti e sei inizia il gioco..."
Ero appena arrivata. Finalmente una settimana di vacanze nella splendida Puglia.
Elena, una mia amica del posto, aveva trovato la sistemazione: una villetta molto carina, con il giardino ed il patio, tipica del posto.
Accanto altre villette divise dalla nostra da delle siepi verdi.
Insieme a me e ad Elena anche Samantha da Firenze e Vanessa da Roma.
Quattro belle ragazze porcelline vogliose di divertirsi.
Un salto in spiaggia era stato sufficiente non solo a prendere un po’ di sole ma anche ad attirare gli sguardi arrapati dei tanti maschi presenti.
Quasi tutti accompagnati da moglie, figli e parenti. Torniamo a casa per preparare la cena e poi, tra una bottiglia di vino e l’altra, iniziamo a parlare di maschi. Come si fa tra buone amiche.
Fu in quel momento che iniziammo a prenderci in giro e, tra una risata e l’altra, ciascuna di noi iniziò a descrivere le diverse tecniche per far godere al massimo un uomo. Dal sesso orale a quello anale ciascuna di noi iniziò a raccontare aneddoti ed esperienze.
Dopo poco suona il campanello del portoncino.
Vado io ad aprire e trovo un gruppetto di ragazzi molto giovani e molto carini.
Il più grande, Mario, con la voce tremula dalla timidezza si presenta. Hanno affittato la villetta accanto e mi chiedono se vogliamo prenderci un caffè insieme. Li faccio accomodare e partono le presentazioni tra tutti noi.
Mario ha 29 anni. Un bel maschio palestrato moro moro, dai capelli rasati e la voce profonda. Insieme a lui il fratello, Sebastiano di vent’anni, i due cugini, Alberto e Manuel, di diciotto e 23 anni e due loro amici Paolo e Samuele di 28 e 27 anni.
Tutti mori, tutti calciatori e con la barba più o meno lunga nerissima, come piace a me.
Dopo le presentazioni, il caffè ed i convenevoli, l’atmosfera inizia subito a diventare più calda. Mario confessa che ci avevano sentite parlare e quindi avevano deciso di passare da noi.
Nel frattempo, io e le mie amiche iniziamo a scrutare i rigonfiamenti dei pacchi dei ragazzi, propongo loro di fare un gioco tutti insieme.
Si deve eleggere tra noi quattro ragazze chi sia la più brava a fare i pompini e la più brava a farsi scopare la fichetta anale.
Le regole sono semplici: i ragazzi seduti sulle sedie vengono bendati e noi quattro femmine ci alterniamo in ordine sempre diverso a farli godere.
Due sono i round: il primo dedicato ai pompini il secondo a scopare.
Ciascun ragazzo, raggiunto l’orgasmo dovrà dare un voto da uno a dieci a ciascuna bocca o fichetta appena assaggiata.
Alla fine si faranno i conteggi e verrà eletta Miss Bucchina e Miss Zoccola.
I ragazzi, un po’ cavie, un po’ giudici confessano in coro che avevano sempre sognato una situazione del genere. A giudicare dal gonfiore dei loro cazzoni sempre più duri sotto i pantaloncini, decisamente dicevano la verità.
Bendati tutti e sei inizia il gioco. Ciascuna di noi si avvicina ad un ragazzo ed inizia a succhiarlo.
Era bellissimo sentirli godere grazie alle nostre bocche avide che succhiavano profondamente i loro cazzoni.
Ciascuna di noi quattro usava modalità diversissime. Io, ad esempio, non uso mai le mani, ed inizio con ritmo prima lento e profondo e poi sempre più intenso e ritmato, seguendo gli ansimi del ragazzo. Naturalmente c’era chi godeva in maniera plateale e rumorosa, chi invece era silenzioso, chi era già durissimo e chi invece ha fatto crescere il suo cazzone nelle nostre bocche.
Il primo a sborrare nella mia bocca fu Mario, il più grande. Aveva un cazzone durissimo e grosso e scaricò tra ansimi e parolacce una incredibile quantità di sborra nella mia gola che naturalmente ho ingoiato fino all’ultima goccia.
Ripulito per bene, mi guadagnai il primo 10. Mentre le mie amiche erano intente a far godere gli altri ragazzi, mi attaccai subito a Sebastiano, il fratello ventenne di Mario, che finora aveva solo sentito godere i suoi amici ma non aveva ancora provato le nostre labbra infuocate.
Mentre iniziai a pomparlo, Samantha fece sborrare Paolo ed Elena ingoiò il piacere di Manuel, ricavando altri due 10 per entrambi. Poco dopo Vanessa raccolse la sborra di Samuele mentre le altre due amiche, come avevo fatto io, una volta segnato il voto, si erano subito concentrate a far godere Alberto e, per il bel Mario, fu la volta di assaggiare le labbra non più mie ma quelle di Elena.
Continuammo così, per un bel po’ di tempo ed era davvero divertente sentire gli altri ragazzi che godevano mentre ero intenta a succhiare il cazzone di uno di loro. L’atmosfera era davvero incandescente: i ragazzi ansimavano, ci insultavano, ci invitavano ad ingoiare tutto. Il gioco si faceva eccitante. Fioccavano i voti, tutti molto generosi nei nostri confronti ed anche tra noi amiche la sfida ad essere la più brava tra tutte diventava sempre più avvincente.
Alla fine del primo round tutti i ragazzi avevano sborrato quattro volte a testa. Togliemmo loro le bende ed i loro sguardi erano letteralmente estasiati. Facemmo i conteggi e decretammo la vincitrice.
Neanche a dirlo la prima classificata ero proprio io: tutti dieci da parte di tutti e sei i ragazzi.
Tra applausi e risate, con le nostre pance piene della loro sborra, non ci rendemmo conto che era notte fonda. Così salutammo i ragazzi fissando il secondo round per la sera successiva.
Il giorno dopo, si unirono altri due loro amici, Nicola e Giuseppe: le cavie/giudici erano diventati otto. Davanti alle sedie posizionammo un tavolo per dare modo a chi volesse dei ragazzi anche di alzarsi in piedi, guidati da noi.
Bendati tutti, iniziammo prima a succhiarli e poi iniziammo ad infilarci i loro cazzoni nelle nostre fichette anali: chi a smorza candela, chi a pecorina, chi in altre posizioni.
I primi quattro iniziarono a godere, riempendoci le nostre fichette tutte bagnatissime.
Ciascuno degli otto ragazzi sborrò, come la sera precedente, quattro volte. Fatti i conteggi e tolte le bende proclamammo Miss Zoccola.
Vinsi ancora io, ma in ex aequo con Vanessa.
Eravamo tutti entusiasti, i maschietti completamente svuotati mentre noi femmine con la pancia piena del loro seme.
Ogni giorno che passava i maschietti diventavano sempre di più perché, naturalmente, si era sparsa la voce e tutti volevano provare.
Fu una settimana divertentissima e sicuramente piena, sotto tutti i punti di vista. Ci scambiammo con tutti i contatti e tanti furono i ragazzi con i quali nacque un bellissimo rapporto di amicizia.
“Hai inventato il gioco più sexy dell’estate” mi disse Vanessa, al settimo cielo.
“E perché mai solo dell’estate? Secondo me dobbiamo farlo per tutto l’anno” risposi io.
“Sei proprio la più grande zoccola bucchina che ci sia” dissero tutte le mie amiche in coro.
Una grande risata accompagnò la mia proverbiale battuta.
Diciamoci la verità: avevano proprio ragione!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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